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L'OPINIONE, IL CORPO MASCHILE.... METTE A NUDO LA POLITICA, FILOSOFIA, CULTURA, SCIENZA DELLA VITA,

Post n°7048 pubblicato il 26 Dicembre 2012 da psicologiaforense

DA PLATONE A  OGGI, UN SOLO LINGUAGGIO: IN NOME DELLA "METAFORA VIRILE". COSÌ IL CORPO DEL MASCHIO HA INVENTATO LA POLITICA

 

Alla  testa o a capo  del governo, membri del Parlamento, organi della giustizia, e cuore dello Stato, braccio armato, occhio vigile, mano invisibile, ecc....   Che l'immagine del corpo sia profondamente radicata nel linguaggio politico, non c'è dubbio. Ma è vero che simbolicamente, e non solo, il corpo maschile ha prevalso emarginando quello femminile? Sì, e questo già nell’antichità. Infatti la tradizione filosofico-politica greca con Platone  distingue una  “forma ordinata” del corpo (il maschile) che  fa da modello all'ordine politico suggerendo il parallelo tra testa e capo, ventre e popolo, braccio ed esercito.  E una forma (il femminile) che risulta concreta  come materia spaventosa e caduca, destinata a nascere, trasformarsi, generare e morire. Oggi, le moderne democrazie sono  strutturate come grandi macchine in cui la complessità è tale da provocare caos anzichè ordine.  Che dire, infatti,  della mastodontica Pubblica Amministrazione, della Sanità, della Giustizia, ecc. ? E ancora, l'impotenza degli Stati a risolvere i problemi del Terzo Mondo, dell'Aids o dei conflitti etnici non è la dimostrazione evidente che l'Ordine, come nel Processo di Kafka, è diventato disordine? E' pur vero però che la metafora politica del corpo non si gioca più sul conflitto maschile-femminile (con la televisione, internet, i media, ecc... la corporeità in genere ha assunto una funzione di primo piano, imponendo anche in questo campo la cura dell'immagine). Eppure qualcosa dell'antica distinzione rimane. Mentre s'impone un modello di corpo maschile eternamente giovane e atletico che, a seconda dei punti di vista, può apparire artificiale o l'equivalente della mens sana, quello femminile seguita ad essere oggetto di leggi e normative su maternità, aborto, bioetica, ecc.  Protezione o “controllo”? “Il corpo è mio e me lo gestisco io”, gridavano le femministe degli Anni Settanta. Sono trascorsi più di quarant' anni ma per le donne il riscatto dei loro “impolitici” corpi  è appena cominciato e aspetta  ben altri cambiamenti.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
ettorerussolongo il 26/12/12 alle 16:41 via WEB
A giudicare da una Pivetti sprizzante femminilità nel suo tailleurino pastello che di fronte alla muraglia di parlamentari maschi s'è presentata come <il presidente> e che si è definita <un cattolico>, sembrerebbe proprio di sì.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
valentinapalladino il 26/12/12 alle 17:03 via WEB
In Grecia la donna e il femminile non erano ammessi nell'ambito filosofico-politico!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
martinagiagnorio il 26/12/12 alle 17:04 via WEB
Quale migliore dimostrazione del dramma di Antigone? Per aver disobbedito alla legge di Creonte, nella tragedia di Sofocle il suo corpo viene sepolto addirittura vivo fuori dalle mura come per allontanare il più possibile il linguaggio della carne che ha ispirato il suo gesto di pietà verso il fratello.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
amorusocassano il 26/12/12 alle 17:10 via WEB
in epoca medioevale, la METAFORA politica del corpo si sarebbe complicata per l'irrompere della nozione di <corpo mistico> di Cristo. Mentre si diffonde l'idea dei <due corpi del re> - quello della regalità di origine divina e quello fisico -, il corpo femminile pur emarginato come luogo del disordine, si assicura un accesso privilegiato alla divinità con l'ascesi mistica. Ed ecco Shakespeare che alle soglie della modernità mette in scena un'altra eroina sacrificata dalla politica. Questa volta, l'Ordine che Amleto antepone ad Ofelia riflette la crisi che annuncia lo Stato moderno: la METAFORA del corpo maschile presenta immagini <verminanti> e in dissoluzione. <Marcio> è infatti l'Ordine che regna in Danimarca. Ma la raffigurazione dello Stato moderno, preconizzato da Hobbes secondo criteri razionali ed egualitari, non riserva miglior sorte al corpo femminile della tradizione.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 26/12/12 alle 19:44 via WEB
C'è ancora tanta strada da fare...
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ferrarioretta
ferrarioretta il 26/12/12 alle 19:44 via WEB
GIULIANINA.)))))))Vedo ancora una cosa..
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 26/12/12 alle 23:42 via WEB
giusto..il riscatto è appena cominciato..ma ora le idee circolano più veloci, speriamo si velocizzi anche il cammino delle donne in politica e non solo
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