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IL RACCONTO DEL SABATO SERA

Post n°7060 pubblicato il 29 Dicembre 2012 da psicologiaforense

LUI. Lui non può davvero farci nulla. Non può proprio farne a meno. Sul serio. Non può. In compenso, gli succede solo di sabato. Ogni volta, soltanto di sabato. Però, tutti i sabati. Uno dopo l'altro. Nessuno escluso. Cinquantadue sabati all'anno. Forse perchè di sabato non deve andare a lavorare. Se di sabato andasse a lavorare, allora di sicuro non gli succederebbe. Ma il sabato lui non lavora. Quindi, succede. Lui è senza una ragazza. Lui vorrebbe mettersi con una ragazza....


CINQUANTADUE SABATI ALL'ANNO.

 

 Il sabato lui si veste bene, si profuma e poi esce di casa. Per andare un pò a spasso. Molte ragazze di sabato si vestono bene, si profumano e poi escono di casa, per andarsene un pò a spasso. Andare a spasso di sabato dunque è un ottimo metodo per incontrare ragazze. Così lui il sabato esce e se ne va un po' a spasso. Ogni sabato. Nessuno escluso. Alla ricerca di una ragazza. Di solito gli occorre una certa quantità di tempo. Poi, inaspettatamente, lui vede in lontananza una ragazza. Spesso, già da un primo, rapido sguardo la ragazza non va. In molti casi autentiche nane traggono beneficio da zeppe terrificanti. Lui per la verità diffida per abitudine anche di quelle a prima vista piuttosto magre o addirittura alte. Comunque queste ultime finisce quasi sempre per seguirle. Non sempre le raggiunge. Quanto poi al parlare con loro, non accade quasi mai. Ad ogni modo: praticamente ogni sabato, al terzo o quarto avvistamento, lui crede di avere messo gli occhi su quella che potrebbe di lì a poco diventare la sua ragazza. Spesso si tratta della "ragazza più bella della città" . Naturalmente, la "ragazza più bella della città" cambia tutti i sabati, e non di rado più volte nel corso dello stesso sabato. La stessa cosa succede nell'eventualità che lui si ritrovi davanti alla "ragazza più bella d'Italia", o alla "ragazza più bella d'Europa" o addirittura "del Mondo". Il problema è che lui non riesce a far finta di niente. Il problema è che lui per i particolari ha occhio. E non gli sfugge nulla: certi sabati segue una fanciulla per ore ed ore, quindi le si avvicina, fino a sentire il profumo di lei, fino a poterla quasi sfiorare. Poi lui abbassa gli occhi, e si accorge che ha le caviglie leggermente troppo spesse: peccato. A volte non fa in tempo a tornare sui suoi passi che una nuova bellezza si staglia sullo sfondo di un palazzo o davanti alle vetrine di un negozio. Lui si precipita verso la nuova occasione, prima forse la perde tra la folla, in seguito però la ritrova. Osservandola meglio però è brevilinea, ha le gambe più corte del busto peraltro altissimo - da cui l'impressione fallace di avere a che fare con un tipo slanciato - e come risultato il sedere è basso, troppo basso. Peccato. Di lì a poco ne passa un'altra: da dietro lui vede di lei i bellissimi capelli sciolti sulle spalle oppure raccolti da un nastro di velluto, le gambe affusolate, i fianchi stretti; forse un tantino troppo stretti, perchè in fondo a lui i fianchi piacciono abbondanti: meglio lasciar perdere, peccato. Sabato dopo sabato, si succedono le labbra troppo grosse o troppo sottili, le dita dei piedi deformate o i talloni callosi, le orecchie troppo lunghe o troppo piccole, i nasi a patata o esageratamente all'insù, le mani corte, le rotule grosse, i peli che escono dal naso, i gomiti che si screpolano, le cosce con la cellulite, i denti ingialliti dal fumo, le unghie smaltate di nero (a lui lo smalto nero non piace), i capelli sfibrati, pelli grasse, secche, coperte di acne, pustole, brufoli, per non parlare di tette a pera e gambe storte, polpacci muscolosi e culi piatti: lui non può davvero farci nulla, sul serio, non può. Tutti i sabati si innervosisce talmente per aver sprecato un altro sabato nel tentativo di incontrare la ragazza che non incontra mai. Da ripromettersi di non uscire mai più di sabato, vestito bene e profumato, per andare un pò a spasso, nella speranza di imbattersi in una qualche ragazza dai pari requisiti, ossia vestita bene e profumata, possibilmente a spasso anche lei e senza alcun difetto: il sabato successivo però lui non va a lavorare. Se andasse a lavorare, forse sarebbe diverso. Però non lavora. Quindi si veste bene, si profuma e poi esce di casa. Cinquantadue sabati all'anno. Uno dopo l'altro.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
ettorerussolongo il 29/12/12 alle 23:31 via WEB
Pensavo fosse un serial killer, un predatore della notte invece è un ragazzo molto speciale
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VER.ONICA
VER.ONICA il 29/12/12 alle 23:40 via WEB
Ahahahahahah mi sono fatta quattro risate. Poverino!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
tilliprisco il 29/12/12 alle 23:53 via WEB
SAPETE quello che temono di piu' i genitori italiani, specialmente i piu' colti? Non che i loro figli siano poco intelligenti o troppo scavezzacolli per studiare e affermarsi nella vita, ma che siano timidi.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ennioloporcaro. il 29/12/12 alle 23:32 via WEB
L'inquietante femminile
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VER.ONICA
VER.ONICA il 29/12/12 alle 23:43 via WEB
TEMPI magri per la letteratura italiana. I narratori sono a dieta. Figurette sottili, svelte, emaciate, gli scrittori oggi consumano poche calorie. Sono in fuga dai tomi corposi, rinnegano i volumi sostanziosi, quelli che ti si piazzano sullo stomaco e minacciano gastroenteriti. Meglio un breve raccontino piuttosto che un lungo, estenuante romanzo.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
mariellamuraglia il 29/12/12 alle 23:55 via WEB
NOVE uomini o donne su dieci oggi combattono contro la TIMIDEZZA. A dispetto delle apparenze. Violenza, aggressivita', volgarita', cinismo rappresentano, spesso, come tutti sappiamo, la faccia dolorosa del TIMIDO, convinto di dover mascherare, con una serie di <protesi> psicologiche e comportamentali (il cui traguardo e' nei casi piu' gravi la fobia, il panico, la distruzione), quel <sentimento di avere dentro mancanze indicibili>
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Utente non iscritto alla Community di Libero
romanoguadalupi il 29/12/12 alle 23:35 via WEB
L'amante immaginata. Un bel racconto che ho letto volentieri.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 29/12/12 alle 23:47 via WEB
BUONASERA GIULIANA:))) Anch'io all'inizio pensavo ad un racconto noir.. E invece è un disoccupato,sognatore..di quello che potrbbe fare..
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Utente non iscritto alla Community di Libero
nicolaferrazzano il 30/12/12 alle 00:01 via WEB
Ne conosco tantissimi così. Li hai descritti benissimo
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VER.ONICA
VER.ONICA il 29/12/12 alle 23:46 via WEB
Un bel racconto dura poco Alla perfezione non servono troppe parole
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maraciccia
maraciccia il 29/12/12 alle 23:50 via WEB
sfortunato...non ha mai incontrato me. In effetti io il sabato non esco..i si della vita...*________*
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Utente non iscritto alla Community di Libero
orlandolippolis il 29/12/12 alle 23:59 via WEB
L'immagine che questo post-racconto ci trasmette è purtroppo di un mondo depauperato, dove nessuno e' più "timido" ma tutti sono impauriti. E' questo il guaio.
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Fee.Verte
Fee.Verte il 30/12/12 alle 08:37 via WEB
Sfiga e timidezza a parte... Lo sbaglio parte dall'inizio.Il cercare :D l' Amore o la compagnia non si cerca Capita quando capita, anche di lunedì e spesso ci si innamora proprio del contrario di quello che sarebbe stato il tipo ideale.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 30/12/12 alle 10:50 via WEB
BUONGIORNO GIULIANA.))))))))))))))
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ferrarioretta
ferrarioretta il 30/12/12 alle 10:51 via WEB
E' un racconto triste ,in ogni caso...quanta solitudine ..mascherata..
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maraciccia
maraciccia il 30/12/12 alle 16:02 via WEB
Un sabato di gennaio, stanco di cercare, dopo essersi profumato e vestito come al solito, se ne andò a passeggiare da solo in centro. Le vetrine dei negozi erano ancora tutte addobbate, in una c'era la fanciulla dei suoi sogni. Il manichino lo guardava da dentro, immobile in un sorriso dolce. Gli occhi fissavano i suoi, non si abbassavano. Lui sorrise a quella bambolona vestita di rosso, che col solo sguardo lo aveva catturato. Ma un vetro li divideva, e lui non potè sfiorarle nemmeno una mano. Continua...
(Rispondi)
 
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