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« LA RIFLESSIONE DELLA SER...TANTI AUGURI, PERCHE'?,... »

TESTI & PRETESTI, PORCO,

Post n°7079 pubblicato il 04 Gennaio 2013 da psicologiaforense

Perchè la scrofa è chiamata anche «troia»? 

PORCO QUA, PORCO LÀ

 Per gli antichi Romani, che già conoscevano otto diversi tipi di prosciutto, i salumieri erano detti «cupidinari», incrociando i significati di «desideroso» (cupidus) e ghiottoneria (cuppidus) e consideravano i Galli i maestri della macellazione. Quello che noi chiamiamo maiale è il porco castrato. Chi ha ancora tutte le sue cosette è il «verro» che perciò si accoppia con la scrofa (lei lo presenta come «il mio compagno»). Perchè la scrofa è chiamata anche «troia»? Perchè gli antichi Romani, che amavano mangiare il maiale ripieno di altri animali, anatre, oche, uccelli vari, lepri, chiamavano questo piatto «porcus troianus», in quanto il famoso cavallo di Troia, ideato da Ulisse, altro non era che un «cavallo ripieno» (di guerrieri achei, per la precisione). Perciò, tecnicamente, «fare una troiata» significa cucinare un animale ripieno. Il maiale è tutto buono eppure ci sono interi popoli che hanno interdetto il consumo della sua carne e dei suoi derivati per motivi religiosi, basti pensare agli ebrei e ai musulmani. Era un cibo proibito anche per gli antichi Egizi, con l'eccezione di un giorno all'anno nel quale si celebrava una festa orgiastica in onore del dio Seth, che per l'appunto era rappresentato da una testa di maiale. Nel Medioevo si faceva un grande uso del maiale, che era diverso dal nostro, era più piccolo e magro, nero e pieno di peli. Nelle città che si andavano organizzando si diffusero gli editti che vietavano agli abitanti di tenere i maiali liberi per le strade, con l'eccezione degli animali appartenenti ai frati di Sant'Antonio perchè loro, con il grasso dei maiali, curavano «il fuoco di Sant'Antonio»; infatti nelle immagini il santo è sempre rappresentato con un maiale accanto. In conclusione sono maturi i tempi per una rivalutazione del maiale da vivo, oltre che da morto; è un animale intelligente e affettuoso, anche se non è da salotto. Per chi non lo sapesse è nato un movimento d'opinione che si batte perchè vengano abolite le vergognose condizioni nelle quali molti allevatori tengono questo nostro amico.

 
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Commenti al Post:
ferrarioretta
ferrarioretta il 05/01/13 alle 00:11 via WEB
Bel post:)))) E' un animale sfortunato:vive male e muore ammazzato..
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ferrarioretta
ferrarioretta il 05/01/13 alle 00:13 via WEB
Già mangio la carne una volta all'anno..e a forza,mi sa che smetto anche di mangiare insaccati e affini.. Tanto fanno male,alzano il colesterolo..
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 05/01/13 alle 00:14 via WEB
Ma la foto??? Chissà che bella immagine che metti.. Intanto ti saluto...la vedrò domattina.. BUONANOTTE GIULIANA:)))))))))))))))Riposa serena...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
sergiocolella il 05/01/13 alle 00:49 via WEB
E' INTERESSANTE QUESTO FATTO DEL CONSUMO DI CARNI SUINE E DELL'INTEGRAZIONE TRA LE DIVERSE CULTURE
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/13 alle 00:34 via WEB
che ci piaccia o no, il maiale e' l'animale che ha maggiore affinita' con l'uomo. Gia' Galeno, il grande medico dell'antichita', l'inventore dei prodotti «galenici», sosteneva che la carne del maiale e' la piu' affine a quella umana, anticipando di due millenni l'impiego del maiale come donatore (involontario) di organi per l'uomo; si chiamano xenotrapianti e in Gran Bretagna sono gia' al lavoro degli psicologi che preparano gli animali ad accettare con gioia questa nuova missione.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
brunorussolongo il 05/01/13 alle 00:50 via WEB
Odiato maiale, a tavola ti adoro
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/13 alle 00:38 via WEB
Il maiale, come l'uomo, è onnivoro e geneticamente malleabile, in altre parole si accoppia con tutti. Il maiale, come l'uomo, diventa buono e viene elogiato solo da morto. Rimane senza risposta la domanda sul perchè, da un animale che ci dà tutto («del maiale non si butta via niente») vengano tante espressioni ingiuriose, tanto che «fare una porcata» si dice per indicare una brutta azione. Non sarà forse perché l'uomo, osservando il maiale, si vede come in uno specchio deformante e allontana da sé quest'idea MOLESTA caricandola di significati negativi?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
rossa.annecchino il 05/01/13 alle 00:54 via WEB
COME afferma l'antropologo Claude Levi-Strauss, «la cucina d'una società è un linguaggio nel quale essa traduce inconsciamente la sua struttura». Dunque, perchè stupirsi se un elemento fondamentale di questo linguaggio è il MAIALE? Specie oggi, che la globalizzazione ha portato fianco a fianco seguaci di religioni diverse, che osservano diete particolari, molte delle quali regolano (vietano) proprio l'uso della carne di MAIALE. Tanto e' l'interesse verso la carne di questo animale - il cui nome deriva probabilmente dal fatto che veniva offerto alla dea Maia - che su questo tema è stato organizzato un convegno alla facoltà di Medicina e Veterinaria dell'Universita' di Torino.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/01/13 alle 00:39 via WEB
Chi accudisce le bestie da vive - il porcaio - e' al fondo o quasi della scala sociale; chi le lavora da morto - il salumaio - e' tenuto in alta considerazione se non altro in virtu' del suo reddito. I produttori di salami e di prosciutti sovente mettono il loro nome e la loro faccia nei messaggi pubblicitari mentre non risulta che lo facciano gli allevatori di maiali.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
pasqualecassano il 05/01/13 alle 00:56 via WEB
GRAN BEL POST! MAIALE, dunque, come segno di contraddizione: animale di volta in volta deificato o avversato. Il maiale, inserito nelle religioni fideistiche e laiche, è stato al tempo stesso un cibo sacro, salvifico e salutare, o un cibo profano, di perdizione e distruttivo dell'anima e del corpo.
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maraciccia
maraciccia il 05/01/13 alle 01:40 via WEB
Quante notizie in questo post..dolcenotte Giuliana..^__^
(Rispondi)
 
raffapersempre
raffapersempre il 05/01/13 alle 01:58 via WEB
Un'abbraccio sincero da Teresa sereno anno
(Rispondi)
 
mauriziomattioni
mauriziomattioni il 05/01/13 alle 08:38 via WEB
Ma del maiale non si butta niente..avendo origini Friulane..precisamente di San Daniele. Il maiale..lo trattiamo con i guanti..vedi il prosciutto...io,posso dire. Solo bene di questo a questo stupendo animale....la verità e che lui è magro siamo noi che nel mangiarlo diventiamo dei porci..abusando della sua bontà .. Buongiorno e anche se in ritardo..ottimo 2013.. Giuliana.. Maurizio..
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ormalibera
ormalibera il 06/01/13 alle 09:38 via WEB
Condivido, le condizioni di allevamento di tutti gli animali dovrebbe essere dignitosa. Almeno quello.
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