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« MARCHIATA A VITA, FOTORIFLESSIONE DELLA NOTTE,... »

LA RIFLESSIONE

Post n°7164 pubblicato il 09 Febbraio 2013 da psicologiaforense

Anche i cattolici lo rivalutano, ma il problema resta: dove si annida nel mondo moderno? Piacere, il paradiso nascosto. Per l'italiano medio è irraggiungibile...

 

L'ULTIMO VERO PIACERE

Di questi tempi il piacere è  un fenomeno interstiziale, da ricercare in preziose e nascoste isole dell'esistenza. Non nel lavoro in sè, ad esempio, perchè il lavoro è diventato una fonte continua di preoccupazioni, di ansie, di angosce. Circolano parole che sono diventate tristemente d'uso comune: il downsizing, cioè le ristrutturazioni basate sui tagli all'occupazione, e l'outsourcing, la dislocazione all'esterno di funzioni aziendali a cui si risponde se è il caso con il downshifting ristrutturando verso il basso le proprie aspettative e i propri comportamenti, alla ricerca di una qualità della vita che supplisca al calo della quantità di lavoro. Insomma, si fa di necessità virtù, altro che piacere. Perchè in effetti tutta la sfera lavorativa è entrata in una dimensione di precarietà permanente: il mercato e la concorrenza fanno scottare la sedia a tutti, e a ogni livello. In queste condizioni, trovare una forma di piacere nella professione è un'impresa disperata. Forse si può trovare un indizio di piacere non tanto nel lavoro in sè, che è continuamente sottoposto allo stress della prestazione, all'incertezza dei risultati, alla indeterminatezza se non all'improbabilità dei nuovi obiettivi strategici, bensì in ciò che sta al contorno dell'attività professionale. Perchè il lavoro consente di viaggiare, essere in loco, di presenziare, e la presenza ormai sembrerebbe l'ultimo dovere-piacere residuo. Il piacere della presenza, del farsi vedere, dell'essere ripresi. Il piacere della presenza riunisce tutti i piaceri postmoderni, il piacere della moda, dell'immagine, del look, dell'apparire contro l'essere, dell'esserci contro chi non c'è: gli assenti hanno davvero sempre torto. Piacere totale, piacere quintessenziale, il piacere della presenza richiede un impegno e una dedizione totali: altro che una tappa verso la beatitudine, è la beatitudine in sè.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
tilliprisco il 09/02/13 alle 16:16 via WEB
Io pensavo ai PIACERI semplici, elementari <il piacere del mangiare, del bere, del sesso, del danzare, del giocare>
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Utente non iscritto alla Community di Libero
brunorussolongo il 09/02/13 alle 16:20 via WEB
AHAHAHAHAHAH BELLISSIMO!
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aurelio1944
aurelio1944 il 09/02/13 alle 16:56 via WEB
Nelle ore canoniche le pizzerie sono sempre piene, i dancing sono un ricordo di trent'anni fa, ed entrare per un quarto d'ora nei suoni e nelle luci di una discoteca puo' avere l'effetto di illanguidire qualsiasi uzzolo matrimoniale.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
valentinapalladino il 09/02/13 alle 16:17 via WEB
il piacere e' il riposo della vita, di per se' e' un fatto positivo, solo l'abuso puo' avere degli effetti negativi
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aurelio1944
aurelio1944 il 09/02/13 alle 17:14 via WEB
I PIACERI semplici stanno diventando sempre piu' irraggiungibili: il miraggio di una mangiata di pesce al mare si dissolve nella coda del weekend in autostrada, la gita fuori porta si risolve in un'orgia di automobili sulla via del ritorno: in questi casi solo pochi privilegiati, come lo storico e opinionista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia, possono rivalersi e trasformare un fastidio in un piacere di livello piu' elevato, tramutando un caotico fine settimana sulla penisola sorrentina in un vibrante editoriale sul degrado ambientale italiano.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
mariellamuraglia il 09/02/13 alle 16:18 via WEB
Si presenzia a Montecarlo, infilandosi nella conferenza stampa di BELEN, ma si presenzia anche più modestamente tenendo il cellulare sempre acceso per poter avere mezz'ora prima degli altri l'ultimo pettegolezzo intraprofessionale, si presenzia sotto le luci della tv e l'occhio magico delle telecamere, che sono meglio di qualsiasi lampada abbronzante.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
carlomariaguadalupi il 09/02/13 alle 16:48 via WEB
una cena in pizzeria, seguita da un fervido abbraccio coniugale, eventualmente preceduto da una scappata in un disco. Questo sì è vero piacere
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aurelio1944
aurelio1944 il 09/02/13 alle 17:16 via WEB
L'italiano medio, che ha gia' rinunciato alle illusioni, e percio' non crede piu' ne' alle piccole soddisfazioni legate alle tre settimane di ferie in agosto ne' ai prodigi della riforma elettorale, e' costretto a cercare faticosamente gratificazioni vicarie. Mangiare? I pranzi di lavoro hanno neutralizzato il piacere della buona tavola confondendo piatti e portate dentro l'illustrazione di strategie aziendali e piani di ristrutturazione, per cui si continua desolatamente ad ingrassare senza nemmeno aver gustato cio' che si e' mangiato e bevuto.
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aurelio1944
aurelio1944 il 09/02/13 alle 17:17 via WEB
FORSE RESTA IL SESSO??
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/02/13 alle 17:21 via WEB
Sesso? E quando mai, le attività erotiche richiedono tempo, impegno, corteggiamenti, carinerie impegnative. Non perchè eros e amore coincidano necessariamente, la linea è quella dettata da Corona (che ora è in carcere): dimostrarsi innamorati in pubblico è roba da ballerini di tango.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 09/02/13 alle 17:31 via WEB
Dove cercare il piacere, allora? Dove si annida oggi? Inutile cercarlo nella politica, dato che nei tempi della grande disinflazione la politica e' stata fagocitata dall'economia, scienza triste per eccellenza. Chiaro che, come dice il vecchio adagio, <cumannari e' megghiu ca futtiri>, ma oggi il potere dovrebbe essere esercitato promettendo e mantenendo tagli al reddito che si risolve in un esercizio piuttosto sadico: e il sadismo e' un'attività che provoca eventualmente piacere se la si pratica su un corpo individuale, non su un corpo elettorale.
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P.P.65
P.P.65 il 09/02/13 alle 19:03 via WEB
Piacere? Ma mi faccia il piacere... ^_^ La maggior parte di questi elencati sono piaceri effimeri. Aver la fortuna di far del bene senza nulla in cambio ti provoca un enorme piacere. Quelli elencati sono piaceri banali, comuni quasi a tutti ormai.
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