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« SESSO SOLITARIO, TECNICH...LA RIFLESSIONE, FEBBRE D... »

RIFLESSIONE DELLA SERA,

Post n°7255 pubblicato il 15 Marzo 2013 da psicologiaforense

Sono trascorsi più di trenta anni   da quando l'Unesco ha promosso la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali in cui si sancisce che “ogni animale ha diritto al rispetto”. E si aggiunge che, “l'uomo in quanto specie animale non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli” e, più oltre, che “ogni animale ha diritto alla considerazione e alla protezione dell'uomo”. Era il 15 ottobre del 1978, a Parigi. Passi avanti da allora ne sono stati compiuti molto pochi... 

UOMINI E BESTIE

Nei paesi in via di sviluppo, già paradiso terrestre per gli animali selvatici, si sono perpetrate vere e proprie stragi per futili ma interessati motivi. La strada che porta a riconoscere davvero i diritti degli animali è solo cominciata. E sarà terribilmente lunga. Certo, l'animale da compagnia è normalmente già salvaguardato e privilegiato dal contesto in cui vive. Un ambiente familiare, per lo più. L'animale da compagnia. O, come più correttamente si tende oggi a dire “l'animale di affezione”, con ben preciso riferimento al concetto di reciprocità: perchè suscita e riceve affetto dall'uomo e lo ricambia. Il cane e il gatto - che sono in primo piano perchè i più capaci di dare reciprocità all'affetto - sono una tale fonte di emozioni da produrre una sindrome da privazione quando l'animale scompare o viene allontanato per una qualsiasi ragione. Ma anche altri animali quali pesci rossi, uccelli da voliera, criceti, conigli, furetti, e tartarughe sono entrati ormai a far parte degli animali da compagnia: anche se il rapporto con loro è più unilaterale. Nel senso che è l'uomo che soprattutto si affeziona. Con qualche reciprocità, pur sempre molto minore, da parte dell'animale. Anche il cavallo sta entrando a far parte degli animali d'affezione. Il che non avveniva in passato, anche se da sempre viene considerato come un animale che interagisce con l'uomo. Ne è prova la “Pet Therapy”, che oggi ha assunto anche una dignità di vera e propria disciplina terapeutica, come conferma il nome stesso. Essa è il risultato di un'esperienza collaudata nei secoli di benefica convivenza tra uomo e animali. 

 
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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 15/03/13 alle 19:11 via WEB
Si è vero, molta strada, da quel atto sotroscritto a Parigi il 15/10/78, è stata percorsa. Tanta altra se ne dovrà fare ancora per garantire gli amici animali. "Striscia" fornisce prove a non finire per le tante situazioni malvagie e insopportabili. Stada lunga ma percorribile...attenderemo i risultati. Felice serata Giuliana.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ilariadellorusso il 15/03/13 alle 19:22 via WEB
È infatti da lungo tempo conosciuta, nella cultura popolare innanzitutto, l'efficacia dell'impiego di animali da compagnia come facilitatori di rapporti sociali e di miglioramento sia dello stato di salute, sia della qualità della vita di bambini difficili, persone con handicap, anziani, pazienti con turbe psichiche o con problemi caratteriali.
(Rispondi)
 
 
giordana2007
giordana2007 il 15/03/13 alle 20:04 via WEB
L'effetto positivo e anche terapeutico della convivenza deriva dalla soggezione che l'animale impone alla persona. L'animale autorizza il contatto o lo nega. Il gesto, il tatto, il tono della voce hanno una importanza fondamentale nella nostra comunicazione con lui. Tocca a noi imparare a conoscere queste modalità espressive.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
leoneguadalupi il 15/03/13 alle 19:23 via WEB
In anni a noi ben vicini e ben dopo la Dichiarazione dell'Unesco, sono state compiute probabilmente le maggiori e più inutili stragi di animali che si ricordino.
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girgenti_1929
girgenti_1929 il 15/03/13 alle 20:06 via WEB
Qualche cosa si è fatto dal 1978: Nella sensibilità della gente, nella legislazione, nel mondo della scienza.
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girgenti_1929
girgenti_1929 il 15/03/13 alle 20:07 via WEB
Per esempio contro la vivisezione. L'Italia non è più un paese che accetta la sperimentazione su animali così come avveniva prima
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Utente non iscritto alla Community di Libero
martinarizzo il 15/03/13 alle 19:24 via WEB
Anche la tardiva considerazione dei segnali di “mucca pazza” ha provocato un'ecatombe di bovini. Si pensi, in Asia, alle stragi di volatili a seguito della cosiddetta “polmonite atipica”. Compiute, per di più, con modalità orrende e ripugnanti. Nell'indifferenza della gente, dei media, della cultura.
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clara.limpidissima
clara.limpidissima il 15/03/13 alle 20:08 via WEB
Ma anche, dal 1978, passi indietro: enormi.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
martinalorusso il 15/03/13 alle 19:25 via WEB
La convivenza uomo-animale ha un comune denominatore, che è l'ambiente. Peccato che sovente, a non accorgersene siano proprio gli ambientalisti che giustamente si preoccupano dello sviluppo sostenibile, della tutela dell'ecosistema, della salvaguardia delle specie a rischio di estinzione. Ma dell'animale che convive con noi, sia esso da compagnia o da allevamento per reddito, troppo spesso si dimenticano. Eppure la sua convivenza con le persone è di per sè un fattore di EDUCAZIONE al rispetto per la natura e di EDUCAZIONE AFFETTIVA.
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clara.limpidissima
clara.limpidissima il 15/03/13 alle 20:10 via WEB
Però è vero che c’è una crescente odiosità - presso l'opinione pubblica - delle pratiche di sperimentazione cruenta sugli animali e l'esigenza altrettanto crescente e sempre più sentita di ricorrere a metodi alternativi.
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clara.limpidissima
clara.limpidissima il 15/03/13 alle 20:11 via WEB
A chi sostiene che “non è possibile”, vorrei soltanto obiettare che, a proposito di quasi tutte le conquiste dell'ecologia e della tutela dell'ambiente si era sempre detto, in precedenza, che non sarebbero state possibili. Si pensi a quando, venticinque anni fa circa, in California dapprima, poi in tutti gli States e, a seguire, in Europa è sorta la legislazione ecologica che imponeva la cosiddetta “auto pulita”. Si disse che non era tecnicamente possibile, che i costi sarebbero diventati insostenibili per i consumatori, che il mercato dei veicoli sarebbe crollato. Oggi l'auto “ecologicamente corretta”, cioè a norma delle odierne legislazioni europee e americane - ben più severe di allora - è una realtà in tutto l'Occidente, e sta diventando una esigenza anche nei Paesi emergenti come India e Cina.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
brunocarrozzo il 15/03/13 alle 19:26 via WEB
Un cane o un cavallo danno infatti un notevole grado di confidenza e fedeltà alle persone con cui stabiliscono un rapporto. Svolgono quasi un ruolo di compagno. Il gatto è animale più solitario e meno dipendente, ma non è una fonte minore di emozioni. Accarezzare un gatto è rilassante, il suo fare le fusa è espressivo dello stato d'animo.
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giordana2007
giordana2007 il 15/03/13 alle 20:04 via WEB
Una volta finì in casa mia un neonato di ghiro: così informe e minuscolo che ho dovuto interpellare subito il veterinario, il quale mi diede provvidenziali indicazioni per tentarne la sopravvivenza: con un felice esito. Per qualche tempo lo ho allevato in casa, in attesa che potesse essere successivamente liberato. La sera, come al solito, dormiva in un cestino in bagno. Riuscì una notte ad uscire e al mattino lo ritrovai vicino a me, sotto le lenzuola. Può darsi sia stato un caso. Credo invece più probabile che abbia cercato di rifugiarsi presso chi abitualmente lo accudiva. Un mese dopo era in libertà. È tornato, quasi subito, una volta o due. Poi ha imparato a diventare un vero ghiro: e non lo abbiamo più visto.
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elvia4
elvia4 il 15/03/13 alle 20:15 via WEB
Gli animali possono essere mangiati, addomesticati, accarezzati, protetti, messi in mostra, immaginati, descritti: sono queste le parole chiave per capire le diverse modalità di relazione dell'uomo con essi.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 15/03/13 alle 20:33 via WEB
Uomini e bestie? Conoscete qualcuno della specie uomo che dopo essere stato picchiato,torturato,mangiato,scuoiato..magari viene ancora a cercare una carezza? La “Pet Therapy",una manna in molti casi ,dove l'ammalato bambino o adulto riceve affetto,compagnia, senza parole, senza nessuno sforzo... Mio nipote finchè ha potuo andava in un maneggio attrezzato per la bisogna...giorni e momenti incredibili...
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ferrarioretta
ferrarioretta il 15/03/13 alle 20:35 via WEB
L'amore per gli animali parte da lontano...è l'uomo che ha dimenticato,gli animali no..loro non dimenticano gli amici..
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antinia53
antinia53 il 15/03/13 alle 21:41 via WEB
da piccola ho sempre avuto un cane,poi mi sono sposata ,e ne ho avuti altri volevo che le mie figlie,imparavano ad amare gli animali come li ho sempre amati io,e non parlo solo dei cani,ma di tutti gli animali,le persone che non provano amore per gli animali,non provano emozioni nemmeno per gli uomini,un abbraccio amica mia serena notte
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ZeroRischi
ZeroRischi il 15/03/13 alle 21:48 via WEB
“l'uomo in quanto specie animale non può attribuirsi il diritto di sterminare gli altri animali o di sfruttarli” e neanche di mangiarli, aggiungo io! Notte serena :)))
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ferrarioretta
ferrarioretta il 16/03/13 alle 04:22 via WEB
BUONGIORNO GIULIANA:)))))))))) Meno male che ho la mia cagnetta^_____^......
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luce78_2
luce78_2 il 16/03/13 alle 05:10 via WEB (Rispondi)
 
comelunadinonsolopol
comelunadinonsolopol il 16/03/13 alle 09:48 via WEB
gli animali sono un ottima terapia..
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maraciccia
maraciccia il 16/03/13 alle 19:47 via WEB
i conigli sono affettuosi e riconoscono la famiglia dove vivono, come i gatti o i cani
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