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« TENDENZEPRIMA GIORNATA INTERNAZI... »

IL CASO, PRIMA DI DIRTI ADDIO,

Post n°7271 pubblicato il 20 Marzo 2013 da psicologiaforense

... un percorso di pacificazione, anche con la necessità di morire in un modo che piano piano la spoglia di ogni autonomia. Ma mai della sua dignità.

PER MORIRE VIVENDO

Un maledetto giorno  Susan Spencer-Wendel, giornalista, 46 anni, sposata  con  figli ancora piccoli  scopre di essere affetta da  sclerosi laterale amiotrofica. Una malattia che non lascia scampo, che evolve rapidamente con sintomi sempre più invalidanti fino alla morte. Arriva la depressione. Susan pensa seriamente al suicidio. La distoglie da questa scelta un pensiero forte: “Non posso lasciare i miei bambini con l’idea di una mamma debole, senza coraggio, che si uccide di fronte ad una malattia. No. Voglio vivere in modo da lasciare loro un giardino di ricordi felici, da cui attingere forza, energia e gioia”. Ed ecco che l’ultimo anno, il più difficile, il più invalidante, è per Susan il più prezioso: ”l’anno in cui ho imparato a vivere”, come dice il sottotitolo del suo libro “Prima di dirti addio” (Rizzoli, Milano). Comincia così un anno terribile, ma illuminato da un diverso modo di stare insieme, di cercare ancora esperienze luminose: come nuotare con i delfini con il figlio più piccolo, Wesley, di otto anni, o farsi fotografare con la maggiore che le chiede una foto insieme mentre indossa per gioco un abito da sposa. Una richiesta di benedizione, di fatto, sul suo futuro di donna. Il marito, uomo di rara qualità, le sta vicino, aiutandola in tutto, nelle piccole cose come nella immensa impresa di mantenere un’atmosfera di gioia e positività in casa e fuori. Soprattutto, nel fare un percorso di pacificazione, anche con la necessità di morire in un modo che piano piano la spoglia di ogni autonomia.  Ma mai della sua dignità.

 
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Commenti al Post:
Zara1115
Zara1115 il 20/03/13 alle 07:06 via WEB
E' una storia commovente ma anche piena di speranza e di insegnamenti
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 20/03/13 alle 07:07 via WEB
Immagino che il libro stia diventando un best-seller.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 20/03/13 alle 07:09 via WEB
"Prima di dirti addio. L'anno in cui ho imparato a vivere". E-book. Formato EPUB Un ebook di Spencer Susan Wendel , edito da Rizzoli, 2013, EURO 9.99
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psicologiaforense
psicologiaforense il 20/03/13 alle 07:13 via WEB
Sì, un libro che sta diventando un best-seller mondiale
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 20/03/13 alle 07:15 via WEB
SUL QUARTO DI COPERTINA SI LEGGE: "Sollevai la mano. Era scarna e pallida. Nel palmo erano visibili le linee dei tendini e le protuberanze delle ossa." Comincia così, nell'estate del 2009, l'odissea di Susan Spencer-Wendel, giornalista, madre di tre figli; un anno di visite mediche e di esami fino alla diagnosi più crudele: Sla, sclerosi laterale amiotrofica. Come può sentirsi una donna ancora giovane quando scopre di avere una malattia che lentamente la paralizzerà fino a ucciderla nel giro di qualche anno? Pensa ai figli che cresceranno senza di lei, a tutto quello che perderà... Susan però non si abbandona alla disperazione e decide di trascorrere il tempo che le rimane divertendosi il più possibile con le persone che ama. Inizia col fare tutti i viaggi che non può più rimandare: con la migliore amica nello Yukon a vedere le aurore boreali; con il marito in Ungheria, perché è lì che hanno vissuto i primi splendidi anni del matrimonio; in California per conoscere la madre naturale e a Cipro per incontrare i parenti del suo padre biologico, che non ha mai saputo della sua esistenza; a New York con la figlia adolescente Marina per provare il vestito da sposa che non le vedrà indosso sull'altare... Un anno alla scoperta degli affetti più veri, dei momenti di felicità da afferrare finché il cuore e il corpo ce la fanno, a "seminare un giardino di ricordi" per chi resterà a conservare la memoria di ciò che Susan è stata.
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Luxxil
Luxxil il 20/03/13 alle 09:20 via WEB
una storia interessante e sofferta, ma ha due basi che purtroppo non hanno tutti...un marito che è un punto su cui appoggiarsi completamente, che da forza, e il denaro. Il pensiero quando si guarda in viso la morte, " Cosa ne sarà dei miei figli" è il pensiero predominante, più doloroso del pensiero di abbandonare questa terra, che spesso da davvero poco per desiderare di restarci. Ma nulla toglie alla sua sofferenza umana, che anche se supportata, era di certo grande.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 20/03/13 alle 10:11 via WEB
BUONGIORNO GIULIANA:))))
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ferrarioretta
ferrarioretta il 20/03/13 alle 10:15 via WEB
Si può dire bellissimo ..di un post che tratta un argomento così ? Sì,racconta la vita vera di una donna che ha amato così tanto la sua famiglia da lasciarla con un sorriso.. Ilsuo,fino alla fine.. Mi commuovo a leggere queste cose.. dicono che mi commuovo con poco..beh,c'è gente che non si commuove mai,a meno che non sia ..su se stessi..
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maraciccia
maraciccia il 20/03/13 alle 12:20 via WEB
Non è UNA storia..le storie così sono tante ..purtroppo sempre più fitte
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maraciccia
maraciccia il 20/03/13 alle 12:22 via WEB
Mi piace ricordare anche la mia Anna Maria..sempre sorridente..fino alla fine
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 20/03/13 alle 19:37 via WEB
Davanti a questi fulgidi esempi, ammetto di provare invidia: saprei mai, in casi simili, conservare coraggio, forza e dignità per comportarmi allo stesso modo? Buona serata.
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bisiacaquasidoc
bisiacaquasidoc il 21/03/13 alle 18:39 via WEB
...
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luceia
luceia il 20/05/14 alle 17:28 via WEB
ho trovato il libro superficiale..è facile per chi ha i soldi vivere cosi'..mi aspettavo che imparasse i valori veri della vita...perdonare,ritrovarsi nelle piccole cose quotidiane..invece in queste pagine ho trovato solo tanto meterialismo...e per esperienza personale so cosa vuol dire la malattia non solo sulla mia pelle ma purtroppo anche su quella di due miei fratelli..scusate la mia crudezza non voglio giudicare lei come persona sto dando solo un giudizio al libro..forse attraverso queste pagine non è apparsa la vera bellezza interiore della scrittrice che sicuramnte sara' piena di valori ma io purtroppo non li ho percepiti..forse il libro non le rende giustizia...
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