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SESSO ED HANDICAP, E' SCANDALO IN GRAN BRETAGNA, SESSUALITA' ESIBITA IN DIRETTA, REALITY, SESSUALITÀ E DISABILITÀ

Post n°7320 pubblicato il 03 Aprile 2013 da psicologiaforense

Montano infuocate polemiche sul nuovo reality show che arriva dalla Gran Bretagna. Si chiama "Can have sex, will have sex" e ha come protagonisti un gruppo di ragazzi disabili e il loro rapporto col sesso. Una sessualità esibita 24 ore su 24.....

NON SONO ASESSUATI COME GLI ANGELI

Già il titolo la dice lunga sui contenuti di questo ennesimo reality:  "Can have sex, will have sex" . Si tratta di uno show scioccante che sfida il tabù della sessualità dei portatori di handicap e mette il pubblico davanti ad una realtà molto cruda, difficile, che, spesso, si preferisce non guardare. Perchè se è vero che  molte remore sono state superate e la sessualità dei disabili è sempre più studiata, parlata, testimoniata, descritta, illustrata, analizzata, “insegnata”, promossa, riflettuta, è anche vero che qui viene invece  ironizzata, esibita e ostentata. Il reality andrà in onda su Channel 4 in Inghilterra e le telecamere riprenderanno la vita di questo gruppo di persone 24 ore su 24. C'è chi sostiene che questa trasmissione rappresenti una rivoluzione in fatto di diritti dei diversamente abili e che permetta al grande pubblico di conoscere meglio i limiti dell'esistenza di chi ha peculiarità diverse dalla norma; ma c'è anche chi accusa gli autori di voyeurismo e di poca sensibilità. Per ora il docu-show non verrà trasmesso in Italia, ma il tema della vita quotidiana dei portatori di handicap meriterebbe approfondimenti che rischiano di essere tralasciati dalle dinamiche degli show televisivi.


 
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Commenti al Post:
ferrarioretta
ferrarioretta il 03/04/13 alle 18:52 via WEB
Mi sembra che siamo arrivati al limite...è una cosa indegna...
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 03/04/13 alle 18:53 via WEB
E' vero,non sono asessuati,ma non mi sembra un argomento su cui basare un reality..24 ore su 24...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
carmela.russo-greco il 03/04/13 alle 18:53 via WEB
In Olanda, Germania, Belgio e Paesi Scandinavi, sono stati istituiti servizi di “assistenza sessuale per i disabili” che offrono ai disabili dei due sessi, compresi gli omosessuali, prestazioni sessuali.
(Rispondi)
 
 
aurelio1944
aurelio1944 il 03/04/13 alle 19:01 via WEB
E’ facile per un normodotato in periodo di astinenza andare a prostitute oppure cercare in discoteca chi ci sta, è facile che dall’altra parte si accetti; ma ci sono tipologie di diversibilità che manco le prostitute accettano. Si sentono storie di madri che devono provvedere individualmente a soddisfare questo bisogno del figlio. Non tutta è gente che, nonostante qualche handicap, è comunque piacente o normale e deve solo trovare la persona che non si spaventi di disabili e sessualità e della difficoltà della situazione. Alcuni hanno gravi deformazioni, altri sono handicap psicologici, altri moriranno precocemente e non hanno il tempo materiale di cercare qualcuno che assecondi il normale desiderio di esperienza sessuale.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
domenicocapozzi il 03/04/13 alle 18:56 via WEB
E' VERGOGNOSO SFRUTTARE LE DISGRAZIE ALTRUI
(Rispondi)
 
 
aurelio1944
aurelio1944 il 03/04/13 alle 19:02 via WEB
Il sesso fa anche esso parte dei diritti umani. E quindi anche il tema Disabili e Sessualità ne fa parte. Ne sono convinti i servizi sociali di alcuni comuni della Gran Bretagna, che per i disabili e sessualità stanno sfruttando i soldi del programma del governo “Putting People First” (“prima la gente”) per pagare rapporti con prostitute o visite a spettacoli di lap dance. Il caso, anzi lo scandalo, è scoppiato sulla stampa inglese quando è stata diffusa la notizia che un comune finanzierà una vacanza ad Amsterdam per un giovane di ventuno anni con ritardi di apprendimento. Il ragazzo potrà qui avere il suo primo rapporto sessuale. “E’ stato a due corsi di salute e coscienza sessuale, e vuole provare di che si tratta”, ha spiegato un’assistente sociale al Daily Mirror. “Le ragazze ad Amsterdam sono molto più protette di quelle sulle strade britanniche: lasciamolo divertire, rifiutargli questo servizio sarebbe una violazione dei suoi diritti umani”.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
leoneguadalupi il 03/04/13 alle 19:00 via WEB
Il sesso è un diritto di tutti. La sessualità è una sfera inalienabile e naturale.E su questo siamo tutti d'accordo ma non per fare di questo problema delicatissimo un fenomeno da baraccone
(Rispondi)
 
aurelio1944
aurelio1944 il 03/04/13 alle 19:03 via WEB
bisogna allargare la mente e soprattutto il cuore!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ernestopizzicoli il 03/04/13 alle 19:07 via WEB
L’assistente sessuale è un operatore del sesso, sì ho detto del sesso! e non sto parlando né di escort, né di prostituzione. L’assistente sessuale, rappresentato recentemente anche nel film “The sessions”, è un operatore professionale (uomo o donna) con orientamento bisessuale, eterosessuale o omosessuale che, come descrive Marcell Nuss (2008) nel libro Handicaps et sexualités, è sano nel corpo e nello spirito e ha deciso volontariamente di aiutare le persone diversamente abili a sperimentare l’erotismo e la sessualità. Questo operatore, formato da un punto di vista teorico e psicocorporeo sui temi della sessualità, permette di aiutare le persone con disabilità fisico-motoria e/o psichico/cognitiva a vivere un’esperienza erotica, sensuale e/o sessuale. Gli incontri, infatti, si orientano in un continuum che va dal semplice massaggio o contatto fisico, al corpo a corpo, sperimentando il contatto e l’esperienza sensoriale, dando suggerimenti fondamentali sull’attività autoerotica, fino a stimolare e a fare sperimentare il piacere sessuale dell’esperienza orgasmica. In piena libertà e consenso, alcuni operatori possono proporre anche delle relazioni sessuali, giungendo fino all’esperienza della penetrazione oppure fermandosi ai rapporti come fellatio e cunnilingus.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ina.dibiase il 03/04/13 alle 19:13 via WEB
Questo reality dà scandalo e danneggia proprio i soggetti diversamente abili enfatizzando la caratteristica o le caratteristiche che attraggono l'attenzione morbosa degli altri come in un circo lo fa la donna cannone
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 03/04/13 alle 19:30 via WEB
Appunto!!! Sono quelle che ci fregano: le dinamiche televisive!!!!!
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 03/04/13 alle 20:53 via WEB
Ho conosciuto una mamma che mi chiedeva consiglio...non entro nei particolari,perchè ci vorrebbe un libro per raccontare il perchè di queste domande..Ma comunque sia ,sono veramente "cose delicate" da affrontare..Ci vuole tanto rispetto per il disabile,per la sua vita già di per se tanto difficile.. Non è facile nemmeno per le famiglie..spero che non venga mai trasmesso In Italia questo programma.. Non aggiungo altro..
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 03/04/13 alle 23:48 via WEB
In Italia un programma del genere non lo trasmetterebbero mai. La Chiesa si opporrebbe: forse anche i diversamente abili devono accontentarsi della castità, come i risposati, gli omosessuali, i malati HIV....
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