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« LA RIFLESSIONE DELLA NOT...NOVITA' IN MEDICINA, ES... »

CLAMOROSO,RUBARE AI RICCHI NON E' PECCATO, PAROLA DI PARROCO, PRENDI I SOLDI CHE TI SERVONO PER SOPRAVVIVERE DOVE CI SONO

Post n°7337 pubblicato il 07 Aprile 2013 da psicologiaforense

IL PARROCO DON ENRICO TORTA (Venezia): "Io sono un povero peccatore e faccio quel che posso anch’io, ma che non capiti mai che un mio parrocchiano sia tentato di uccidersi: insieme, io per primo, lo aiuterò a prendere i soldi che gli servono da chi si è arricchito sulla pelle dei poveri, perché sopravviva....  "


CRISI GLOBALE: UNA SOLUZIONE C'E': SE E' STRETTAMENTE NECESSARIO,  RUBA!  IO TI AIUTERO'

Il pulpito della chiesa come la foresta di Nottingham, dalla quale un parroco arringa i fedeli per convincerli, sull'esempio di Robin Hood, che la strada per evitare i suicidi da crisi passa attraverso la necessità di togliere beni ai ricchi per darli ai poveri.


"Tutti abbiamo problemi e la vita è diventata difficile, ma per molti è faticosamente sopportabile e per alcuni è davvero insopportabile e tutti ne siamo corresponsabili: anche se ci diciamo cristiani di fatto non lo siamo e le nostre preghiere sono intrise del sangue di Caino, che ha rifiutato di essere il custode di suo fratello".  Poi promette, come un vero Robin Hood ai suoi fedeli, che starà dalla loro parte a costo di commettere illeciti: «Che non capiti mai che un mio parrocchiano sia tentato di uccidersi: insieme, io per primo, lo aiuterò a prendersi quanto gli serve per sopravvivere da chi si è arricchito sulla pelle dei poveri». E aggiunge: «Oggi l’emergenza vera è il lavoro, sono cose che non stanno né il cielo né in terra queste, bisogna fare una rivoluzione, i politici devono mettere da parte l’orgoglio, trovare un compromesso per due anni e risollevare la nazione.

 

NOTA INTEGRATIVA

Accade a Dese, piccolo centro del veneziano, nella parrocchia di don Enrico Torta. L'ultimo caso di suicidi causati dalla privazione economica avvenuto a Macerata ha toccato profondamente il sacerdote, al punto da farne l'argomento di riflessione del bollettino parrocchiale. "Che non capiti mai che un mio parrocchiano sia tentato di uccidersi - scrive don Torta - insieme, io per primo, lo aiuterò a prendere i soldi che gli servono da chi si è arricchito sulla pelle dei poveri, perché sopravviva". In verità, inizialmente il messaggio del sacerdote doveva essere ancora più duro, ai confini della legge. "Lo aiuterò a rubare" aveva abbozzato. Poi ha ritenuto di abbassare i toni ripiegando sulla frase "lo aiuterò a prendere i soldi". Per don Torta, comunque, la sostanza non cambia. "Viviamo in una società ingiusta - spiega convinto - che ha reso la proprietà privata svincolata dal bene comune". Dunque, per il sacerdote, "bisogna costringere i ricchi a tenere per sé quello che gli serve per vivere e il resto prenderlo per la collettività. Perché la vita di un uomo - osserva - non ha prezzo". Secondo il parroco, "oggi l'emergenza vera è il lavoro, sono cose che non stanno né in cielo né in terra, bisogna fare una rivoluzione, i politici devono mettere da parte l'orgoglio, trovare un compromesso per due anni e risollevare la nazione". Intanto don Enrico ha pensato di metterci del suo, dando il buon esempio. Dopo aver venduto l'auto personale (ceduta per 6200 euro) e adottato una vettura di recupero per finanziare la scuola della parrocchia, ha tuonato contro i fedeli spreconi, più pronti ad aiutare un cane che gli umani in difficoltà. "Se c'é crisi gli animali si arrangino, Anzi aiutarli è perfino immorale - aveva spiegato facendo arrabbiare più di un animalista -. Voglio bene ai cani, ma in questo momento di crisi ritengo ci siano altre priorità che non realizzare un canile". Sempre battaglie controcorrente a colpi di accetta. Come quella che nel settembre scorso lo aveva portato, dal pulpito della sua chiesa, ad appoggiare pubblicamente la rivolta delle commesse contro le aperture domenicali dei negozi. Non contento, aveva deciso di sfilare in corteo per le vie di Treviso assieme alle manifestanti. "Commessi e commesse vengono trattati come rotelle di un ingranaggio per la produzione e il consumo - aveva detto in quel caso Don Torta - la domenica è un giorno di recupero a tutti i livelli, e invece ci portano a girare frastornati per supermercati come zombie".

 
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Commenti al Post:
ferrarioretta
ferrarioretta il 07/04/13 alle 20:57 via WEB
Aveva bevuto,per caso? ahahahahahah.....
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 07/04/13 alle 20:58 via WEB
Giuliana,hai problemi col pc????
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/04/13 alle 21:23 via WEB
CIAO ORETTA, i miei PC sono nuovissimi (li ho comperati a fine febbraio scorso) e perfetti. E' solo qui in community che ho enormi difficoltà. Mentre navigo velocemente e senza intoppi ovunque. In L, invece, come ti dicevo in pvt e nel tuo blog non c'è niente che funzioni. Sono problemi che si trascinano da mesi....
(Rispondi)
 
denis_darija
denis_darija il 07/04/13 alle 21:12 via WEB
ormai per trovare un leader comunista serio bisogna cercare tra i preti! Don "Che" Torta (non lo conoscevo) come il mitico Don Gallo... hasta siempre...
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Utente non iscritto alla Community di Libero
oretta il 07/04/13 alle 21:21 via WEB
SONO IO:))))))) MI SBATTE FUORI..ahahahah...e allora.. Non avevo letto tutto il post...no,non aveva bevuto,ma è uno sfogo "umano"..il suo.. Come non concordare????
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/04/13 alle 21:42 via WEB
Hai proprio ragione! A cominciare dal Papa che mi pare dica spesso "cose di sinistra" mentre Bersani, Renzi, Camusso, ecc... parlano del nulla. Qui nel triangolo Padova, Treviso, Venezia abbiamo avuto 65 suicidi di imprenditori in questi primi mesi del 2013. E' un fenomeno tipicamente veneto. Per questo il buon don Torta è esasperato.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/04/13 alle 21:32 via WEB
EHEHEHEH Ti "butta fuori". Ecco, appunto...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/04/13 alle 21:36 via WEB
Adesso chiedo a Natasha se da Rovigo ha problemi particolari.....
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
antonio.trevisan il 07/04/13 alle 21:49 via WEB
Il Robin Hood di Dese: il prete che vuole infrangere i comandamenti per stare vicino alle sue pecorelle
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Utente non iscritto alla Community di Libero
leoneguadalupi il 07/04/13 alle 21:52 via WEB
Il suicidio tra imprenditori è tipico del veneto perchè qui a Foggia dove abito... ci sono pochissimi imprenditori e quei pochi sono abituatio a tirare la cinghia da sempre. Qui a Foggia la crisi c'è dal 1940 e continua.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
giuliasaponaro il 07/04/13 alle 21:53 via WEB
Direi anch'io come il parroco: «Basta suicidi, piuttosto prendiamo i soldi ai ricchi»
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mari4570
mari4570 il 07/04/13 alle 22:04 via WEB
Certo viviamo in un brutto momento...Non si sa piu' cosa dire,certo suicidarsi per i debiti ... bo,penzo che a quel punto e' meglio lasciare l'orgoglio e chiedere a chi puo' aiutare -non so ci saranno servizi sociali ,comuni,associazioni -o Dio certo bisogna trovarsi in certe situazioni per capire,pero' credo che chi arriva a quel punto,e' perche' e' gia malato in qualche modo... ma... come si dice .anima non giudichi animaBUONA NOTTE AMICI.)
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maraciccia
maraciccia il 07/04/13 alle 23:11 via WEB
Già..l'emergenza oggi è il lavoro...e tutto cambia, a una velocità spaventosa...e noi dormiamo. E i nostri politici hanno la lungimiranza dei moribondi.
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