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SCUOLA,LONDRA , PROPOSTA CHOC,IL PORNO INSEGNATO A SCUOLA, ORA DI PORNOGRAFIA , ADOLESCENTI, HARD, INTERNET

Post n°7363 pubblicato il 27 Aprile 2013 da psicologiaforense

I genitori del Regno Unito si ribellano ma i dati confermano: i giovani, grazie ad internet, si avvicinano all'hard a 11 anni. Credere che ci siano ancora dei limiti non raggiungibili, e quindi insuperabili, nell'era di internet è un po' come mettersi le mani  sugli occhi ed evitare di guardare.  Oggi, infatti, i ragazzini possono trovare, in rete, tutte le informazioni che vogliono e accedere, senza problemi, anche all'hard:  nelle forme più spinte  e da tutto il mondo.....


L'ULTIMA DROGA. LA PORNOGRAFIA SU INTERNET E IL SUO IMPATTO SULLA MENTE DEI RAGAZZINI

La diffusione della pornografia tramite Internet viene spesso percepita, nella nostra cultura, come un segno di apertura mentale e liberazione da vecchi tabù. Questa concezione è frutto di due elementi: l'ignoranza della maggior parte delle persone sugli sconvolgimenti neurocerebrali prodotti dalla visione del porno e la malafede dei suoi produttori, che invece li conoscono bene e li utilizzano a loro vantaggio. La pornografia è a tutti gli effetti una droga e come tutte le droghe dà dipendenza: una dipendenza indotta da sostanze chimiche endogene, prodotte dall'organismo di fronte alle immagini fortemente stimolanti del porno.  Per questi motivi il SEX EDUCATION FORUM ha promosso una campagna che miri ad una migliore educazione sessuale nelle scuole: partendo proprio dall'hard e al fine di  prevenire  la dipendenza da pornografia, e proteggere i minori.  Allo stesso scopo è stato distribuito agli insegnanti un MANUALE  L'iniziativa però ha, come era prevedibile, scatenato diverse polemiche soprattutto da parte degli adulti: "Molti di noi resterebbero inorriditi all'idea che i nostri figli ricevano lezioni sulla pornografia" ha commentato il direttore di un'associazione di genitori. E ancora: "L'idea di insegnare la pornografia a scuola è come giocare con il fuoco" spiega Chris McGovern, presidente della Campaign For Real Education, associazione di ex insegnati e genitori. "Sappiamo che il materiale pornografico è ampiamente diffuso e facilmente accessibile, anche dai giovani, ma il risultato rischia di compromettere la naturale riservatezza degli adolescenti e incoraggiarli alla promiscuità" conclude McGovern. La risposta alle preoccupazioni giunge però dai numeri: secondo i dati infatti in Inghilterra i ragazzi si approcciano al sesso in giovane età. Gli autori del rapporto sottolineano come già a 11-12 anni la maggior parte degli studenti si avvicinino al porno, sentendo il desiderio di esplorare questo nuovo mondo. Trattare l'argomento come un tabù dunque non porterebbe i giovani ad evitarlo ma anzi... Soprattutto in un Paese come il regno Unito con il più alto tasso di gravidanze minorile in Europa.

 
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Commenti al Post:
ferrarioretta
ferrarioretta il 27/04/13 alle 15:25 via WEB
BUON POMERIGGIO GIULIANA:)))
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 27/04/13 alle 15:31 via WEB
Non è un "problema" solo del Regno Unito..oggi,tutti i giovani,possono vedere e sapere tutto..dal web. Ed è così che "imparano" nel modo sbagliato tante cose "nude e crude".. Addio poesia e moti del cuore,solo "nuda e cruda" fisicità...
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 27/04/13 alle 15:32 via WEB
Sei con la chiavetta??
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/13 alle 15:45 via WEB
SI' !!! Sto elaborando il post "a puntate" con la connessione che va e che viene ehehehehehehe
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/13 alle 15:46 via WEB
CIAO ORETTA:-))) Adesso passo da te!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/13 alle 15:54 via WEB
Hai ragione ORETTA! Alzi la mano chi non ha mai guardato un film porno. Molti ultracinquantenni, un po' sdegnati, staranno alzando le loro mani innocenti. Ma se scendiamo anagraficamente, troveremo che sotto i quaranta sono già ben pochi i lettori che potranno proclamarsi immacolati rispetto alla PORNOGRAFIA.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/13 alle 16:04 via WEB
Vedi carissima ORETTA, per gli adolescenti (parlo di studenti di scuola media inferiore e superiore, quindi sotto i 19 anni) la PORNOGRAFIA è una presenza massiccia, multiforme e permanente. Infatti, a causa dell' immediata accessibilità domestica consentita da Internet, quella che un tempo era una pratica segreta, nascosta, marginale, è ora diventata abituale e quotidiana. Il consumo di dosi massicce di PORNOGRAFIA diventa così un'esperienza centrale nell'educazione sentimentale e sessuale delle nuove generazioni.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
elena.dibiase il 27/04/13 alle 16:19 via WEB
GIOVANISSIMI CON LA VITA CATTURATA E IMPIGLIATA NELLA RETE
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VER.ONICA
VER.ONICA il 27/04/13 alle 16:38 via WEB
Dai bambini alle coppie è proprio necessaria una nuova educazione all'amore
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aurelio1944
aurelio1944 il 27/04/13 alle 17:04 via WEB
Ci sono molti manuali anche qui in italia, per es. "Educazione sessuale e relazionale-affettiva. Unità didattiche per la Scuola elementare" Un libro di Del Re Giorgio, Giuseppe Bazzo , edito da Centro Studi Erickson
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Utente non iscritto alla Community di Libero
bufo.caldarelli il 27/04/13 alle 16:23 via WEB
Non c' è più niente che ci scandalizza. Perchè non abbiamo più il senso del decoro e del rispetto che si deve a se stessi. Spesso, invece di rischiare la vergogna abbiamo scelto di confessare spontaneamente e in anticipo ogni nostra colpa e ogni vizio. Ma una confessione del genere non purifica la coscienza. La cancella. Che cos'è questo cinismo sfacciato e imperante dell'Italia odierna se non il manifesto ideologico di un popolo di compiaciuti pornografi?
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VER.ONICA
VER.ONICA il 27/04/13 alle 16:40 via WEB
Introdurre l'EDUCAZIONE SESSUALE sin dai primi anni di scuola e' fondamentale. Lo sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori. l'EDUCAZIONE SESSUALE e' imprescindibile. E prosegue: «Il lessico con bambini deve assumere - ha spiegato - connotazioni tecnico-specialistiche per evitare commistioni con l'idioma pornografico».
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Utente non iscritto alla Community di Libero
biancarusso il 27/04/13 alle 16:25 via WEB
Secondo gli ultimi studi anglosassoni la PORNOGRAFIA danneggia il cervello, come le sigarette i polmoni. In più provoca dipendenza, come la droga e la nicotina.
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VER.ONICA
VER.ONICA il 27/04/13 alle 16:41 via WEB
TUTTO BELLO, TUTTO BENE, ma gli insegnanti sono in grado di impartire una efficace e valida EDUCAZIONE SESSUALE?
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aurelio1944
aurelio1944 il 27/04/13 alle 17:06 via WEB
La storia infinita. L'educazione sessuale a scuola
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 27/04/13 alle 18:22 via WEB
Il tabù del porno o lo buttiamo giù noi adulti o lo buttano giù loro, i giovani. Poichè non vedo valide alternative di sorta, abbattiamolo noi con l'impegno di educare i giovani nel modo migliore. L'impatto non deve essere demandato ai ragazzi che incontrano "certi pruriti" da soli. Ebbene che siano pilotati e informati, educati e plasmati. Se questo meccanismo si innescasse perfettamente, il porno non sarebbe più un tabù ma una scelta scevra da improvvisi traumi psichici con gravi conseguenze per i ragazzi. Certo, tutto fatto da una certa età in poi e compiuto seriamente e saggiamente dagli adulti. Utopia? Bah, se così fosse contnuiamo a corerre i nostri bravi rischi, perchè questo problema il web non lo risolverà mai a dovere. Il proibito, da che mondo è mondo, attizza sempre!!!! Buona sera.
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diogene51
diogene51 il 28/04/13 alle 00:19 via WEB
Mi pare che le iniziative prese nel Regno Unito siano giuste e condivisibili e che purtroppo non verranno mai copiate da noi; sono almeno cinquant'anni che si parla di educazione sessuale a scuola e non è stato mai fatto niente, io credo che ci sia lo zampino della Chiesa, mah.... Quanto però ai presunti danni che la pornografia produrrebbe sul cervello mi dichiaro abbastanza scettico. Si fa presto a parlare di droga ma come al solito si confondono cose diverse: ciò che vi è di più pericoloso nella droga è che attorno ad essa ruota il mondo della criminalità e che il consumatore ne diviene, anche suo malgrado, parte; poi ci sono droghe che effettivamente danneggiano il cervello e altri organi. Ci sono molti modi per farsi del male e credo che prendere una sostanza, per esempio sotto controllo medico, come potrebbe essere in un regime antiproibizionista, non sia che uno di questi; anche l'alcool è una droga, anche il caffè, a rigore, e anche il cioccolato; queste ultime due sono droghe che non fanno molto male, ma sono comunque sostanze psicotrope. Io non so se chi è un poco avanti con gli anni, si ricorda di quando era ragazzino, che genere di discorsi era il nostro preferito; non so se pornografia avrebbe potuto aggiungere qualcosa in più delle distorsioni mentali che ci facevamo; eppure siamo diventati uomini più o meno normali. Sono convinto che chi stupra dopo aver visto un film porno è un malato ab origine, che lo farebbe anche se non l'avesse visto. E anche la connessione tra la pornografia e le gravidanze tra minori mi pare alquanto azzardata.
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