Post n°7372 pubblicato il
03 Maggio 2013 da
psicologiaforense
Sono rimasti famosi i tormentoni lapalissiani e surreali lanciati da Massimo Catalano, trombettista e viveur di Quelli della notte, morto la notte scorsa dopo una lunga malattia nella sua villa ad Amelia, in Umbria. "Siamo tutti mobilitati, noi appassionati vecchi musicisti del jazz. La perdita di Massimo è importante. Rimarrà nel nostro lessico, resta il re della banalità. Ormai è diventato un must dire 'e' una catalanata", commenta Renzo Arbore.....
COSI' OVVIO... DA ESSERE ORIGINALE
![](http://www.sorrisi.com/wp-content/uploads/2013/05/Massimo-Catalano-656x485.jpg)
Scrive il mio ottimo Amico Massimo Gramellini: meglio innamorarsi di chi ti ama che di chi non ti vede proprio. Di più: meglio innamorarsi di una persona bella, intelligente e ricca che di un mostro cretino senza soldi. Così come è meglio, molto meglio, avere un lavoro ben pagato a tempo indeterminato e sognare la rivoluzione, piuttosto che averne uno precario sottopagato e dire ancora grazie. Meglio essere uno studente fuori corso e goderti la vita perché tanto prima o poi metterai la testa a posto, che avere la laurea e la testa a posto ma nessuna vita da godere in prospettiva. Meglio fare un mutuo per comprare la casa che vedersi rifiutare un mutuo per pagare la tassa sulla casa. Meglio mangiare poco perché fai la dieta che fare la dieta perché hai poco da mangiare. Meglio essere ricchi e sani che poveri e malati. Ma è comunque meglio essere poveri e malati con la mutua che esserlo senza un’assicurazione privata. Meglio essere allegri in mezzo agli amici che tristi e soli. Ma è meglio essere allegri da soli che tristi in mezzo agli amici, specie se gli amici fanno gli allegri perché hanno paura di restare soli. Secondo qualcuno, ma sono opinioni, è meglio essere governati negli anni Settanta dalla democrazia cristiana con i voti dei comunisti che quarant’anni dopo dalla democrazia cristiana con i voti dei comunisti più quello decisivo di Berlusconi. Mentre siamo tutti d’accordo che è meglio avere vent’anni e ascoltare in tv le massime di Catalano a «Quelli della notte» che averne cinquanta e ascoltare in tv che Catalano ha smesso per sempre di dirle. Meglio essere giovani e sorridere per un po’ di stupidaggini che scoprire di non esserlo più e commuoversi, sentendosi anche un po’ stupidi.
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49