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« L'INCHIOSTRO DEL DIAVOL...BELEN RODRIGUEZ, LE CHIA... »

IMMAGINE DEL CORPO, ADOLESCENTI, QUARANTENNI, NUDE DAVANTI ALLO SPECCHIO, ESSERE & BENESSERE, SALUTE & MALATTIA

Post n°7413 pubblicato il 18 Maggio 2013 da psicologiaforense

Dalla quotidianità spettacolarizzata e drammatizzata della cronaca giornalistica o dei diari autobiografici di malate più o meno celebri, passando attraverso l'uso stereotipato di corpi magri come esemplificazioni adottate per trattare di anoressia, bulimia o binge...  

SPECCHIO DEI TEMPI 

Fino a qualche tempo fa i disturbi alimentari erano un problema che riguardava soprattutto le adolescenti. Adesso avanza un nuovo esercito di «malate»: le quarantenni. Anoressiche «attempate» che, complici anche i modelli di corpi femminili immortalati sulle copertine, hanno deciso di punire e punirsi digiunando. Ma queste signore in cerca di una giovinezza che sfugge o di un amore che non deluda, o di una soddisfazione che non arriva, hanno spesso anche un altro modo di manifestare la loro ansia, la loro infelicità: il «Binge eating». Ossia strafocarsi di bignè, pasta, pizza, ma anche resti di frigorifero, senza poi correre in bagno a vomitarli. Insomma una nuova declinazione della bulimia. Un modo per farsi del male, ingrassando e rifiutandosi. Il cibo come veicolo di piacere e di amore. E per questo più difficile da espellere, da cacciare. Meglio conservarlo, anche in forma di orribile rotolo. Una consolazione per il cuore, una cicatrice allo specchio. Ma quale conta di più? 

 
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Commenti al Post:
elvia4
elvia4 il 19/05/13 alle 00:07 via WEB
Nella società occidentale i disturbi dell'alimentazione stanno diventando un fenomeno sempre più frequente, in fasce sempre più ampie della popolazione, soprattutto femminile (ma non solo): a fronte di un modello televisivo e pubblicitario irraggiungibile e basato unicamente sull'aspetto fisico, il senso di inadeguatezza spinge al rifiuto del proprio corpo e alla conseguente rottura dell'equilibrio che costituisce l'identità.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
vittoria.fredella il 19/05/13 alle 00:38 via WEB
UNA moda pericolosa. Una moda mortale, qualche volta. L'ossessione dei chili da perdere, il mito della magrezza delle top model, poi l'ANORESSIA, il rifiuto del cibo. Colpa delle ragazze che sfilano, di quelle che vorrebbero sfilare, degli stilisti?
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VER.ONICA
VER.ONICA il 19/05/13 alle 01:24 via WEB
Dice FLAVIA FACCO: Come molti altri processi e fenomeni che appartengono al corpo della donna, l'interpretazione della menopausa risente delle influenze razionalizzanti che dopo l'empirismo e il razionalismo hanno permeato la concezione dell'essere umano nella filosofia e nella medicina psichiatrica.
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elvia4
elvia4 il 19/05/13 alle 00:11 via WEB
Kate Middleton è solo la punta dell' iceberg. Come lei, sempre più donne soffrono di un disturbo nervoso che riguarda la sfera del cibo: ANORESSIA (rifiuto del cibo) e bulimia (il contrario). Sono due facce della stessa medaglia.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
zaira.scillitani il 19/05/13 alle 00:14 via WEB
La quarantenne forse soffre perchè si sente sola
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elvia4
elvia4 il 19/05/13 alle 00:12 via WEB
Il cibo, secondo me, rappresenta soprattutto un sostituto affettivo. E l' ipernutrizione nervosa corrisponde a un bisogno di dominare l' ansia, la solitudine, la mancanza di rapporti veri.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
alessia.ingrosso il 19/05/13 alle 00:16 via WEB
Kate Middleton sotto molti aspetti assomiglia alla povera Diana. Tutte e due con disturbi alimentari la prima anoressica la seconda bulimica
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VER.ONICA
VER.ONICA il 19/05/13 alle 01:21 via WEB
Ahahahah Sta per tornare di moda la "gamine".La fanciullina-elfo, la donna bambina femminilmente maschietta, è timida e pur maliziosa, ha tratti delicati e zigomi alti. Audrey Hepburn, insomma. Invenzione francese e francesizzante, attrae soprattutto gli uomini a rischio di crisi della MEZZA ETA'.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
tiziana.zurzolo il 19/05/13 alle 01:26 via WEB
Il corpo vissuto
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ferrarioretta
ferrarioretta il 19/05/13 alle 07:49 via WEB
BUONGIORNO E BUONA DOMENICA GIULIANA:))))))))))
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ferrarioretta
ferrarioretta il 19/05/13 alle 07:55 via WEB
E' unnpassaggio,quello dell'età che avanza ..che non tutte sanno accettare... Ma è evidente che il problema parte da lontano... Forse un sogno o un'aspettativa non realizzata,qualcosa d'incompiuto..
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zanna1999
zanna1999 il 19/05/13 alle 14:34 via WEB
Ho letto la tua mail..angosciante! Ho delle notizie..buone..a dopo Giuliana BUONA DOMENICA :-)))
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zanna1999
zanna1999 il 19/05/13 alle 14:36 via WEB
Sono due anni che combatto con il peso eccessivo..non so cosa dire...mi piacerebbe essere più magra..
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gufo2005
gufo2005 il 19/05/13 alle 20:53 via WEB
Mi è capitato di riflettere ultimamente, in occasione dell’abbandono del vizio di fumare, a quale è la soddisfazione procurata dal gesto appunto di fumarsi una sigaretta. Il gesto consiste nel prendere qualcosa con le mani, portarla alla bocca e attraverso questa riempire il corpo. La gestualità associata alla sensazione di questo cilindretto che scaldandosi si ammorbidisce, questo senso di riempimento che dà il respirare la boccata di fumo, può essere sostituita efficacemente solo dal cibo. E quindi mi chiedo: perché sento l’esigenza di riempire lo spazio vuoto dentro di me? Perché il bisogno di usare l’associazione di bocca e mano per riempire un vuoto? L’unica cosa che mi ricorda, adesso adulta, questa associazione è il tenere la tetta materna con la mano e succhiare, quindi fumare e mangiare anche quando non ce ne sarebbe bisogno ci ricorda la gratificazione provata nell’essere nutriti dalla mamma? Se questa fosse davvero un’ipotesi valida, che senso ha il punirsi con l’anoressia?
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