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« IL PENSIERO DELLA NOTTE,...ATTUALITA', LA NOTIZIA ... »

L'OPINIONE, ANSIA, INSICUREZZA, PAURA DI VIVERE, FOBIE, PANICO, FARMACOTERAPIE, PSICOTERAPIE, PAURA DELLA PAURA,

Post n°7450 pubblicato il 31 Maggio 2013 da psicologiaforense

Tachicardia, vertigini, senso di instabilità, angoscia giorno e notte, ipocondria ossessioni, panico... quante sfaccettature possiede l'ansia......

ANSIA, UNA SFIDA CHE SI PUO' VINCERE

L'ansia patologica comporta  turbamenti psichici quali disturbi dell'attenzione, della concentrazione, della memoria, del giudizio, della previsione e programmazione della propia attività, disturbi emotivi quali irritabilità, modificazioni dell'umore, diminuzione degli interessi, infine ripercussioni organiche quali disturbi cardiocircolatori, gastroenterici, ginecologici, endocrini, del ricambio, vertigini, cefalea ecc. Sintomi significativi di ansietà sono presenti in almeno il 39% dei pazienti che si rivolgono a un medico. Numerosi sono gli eventi che possono condurre all'ansietà. Anzitutto le fobie, caratterizzate da paura o addirittura panico (crisi acute di angoscia) per situazioni in realtà consuete (fobie riguardanti l'aereo, animali, sangue) oppure la claustrofobia - paura dei luoghi dai quali non si può uscire facilmente, spesso associata al panico, quando ci si trovi tra la folla nei grandi magazzini o su mezzi di trasporto. Tipiche sono anche le ossessioni quali ripetere senza fine certi controlli (''ho chiuso la porta di casa?''), non toccare oggetti, lavarsi continuamente le mani. Il soggetto si rende conto delle assurdità, ma se tenta di resistere a questi pensieri o rituali insorge la crisi ansiosa. Inoltre abbiamo ansietà patologiche causate dal continuo timore di disgrazie e malattie, o da difficoltà finanziarie e professionali. E ancora la sindrome dello stress post-traumatico, insorgente dopo un trauma acuto (aggressioni, violenza sessuale, attentati) e manifestantesi con una tensione duratura, comportamenti fobici e reviviscenze dell'accaduto (sogni notturni, flash-back durante il giorno). L'ansietà è molto frequente nei bambini e adolescenti ma è qualcosa di normale, non causa sofferenze, anzi favorisce l'adattamento alle situazioni che possono costituire un pericolo: la paura del buio, degli animali, dei fantasmi, dei mostri, scompare verso i dieci anni. L'angoscia della separazione dalla madre appare verso il 6—mese nella maggior parte dei bambini e si mantiene fino ai 2 anni. Tutto questo, ripetiamo, è normale, ma può esserci un'ansietà morbosa con conseguenze sul comportamento: timidezza eccessiva, mutismo fuori dalla famiglia, rifiuto di andare a scuola, difficoltà ad addormentarsi e a dormire solo, e inoltre cefalee, vomito, dolori di stomaco, lentezza nel lavarsi, vestirsi, mangiare, fare i compiti. La diagnosi dei disturbi ansiosi oggi si basa su procedimenti rigorosi. Quanto alla cura dell'ansietà patologica, oggi abbiamo numerosi farmaci ansiolitici efficaci e rapidamente attivi, fra i quali particolarmente note le benzodiazepine, ma è indispensabile associare  una psicoterapia.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
dariobiancardino il 31/05/13 alle 14:08 via WEB
L'Italia è sotto stress e le difficolta' aumentano l'angoscia. Siamo tutti sotto panico
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Utente non iscritto alla Community di Libero
angelosisbarra il 31/05/13 alle 14:19 via WEB
Anche i disturbi d'ANSIA, come la depressione, sono vere e proprie malattie psichiatriche, che tuttavia, se curate adeguatamente, possono guarire in un'alta percentuale dei casi.
(Rispondi)
 
 
aurelio1944
aurelio1944 il 31/05/13 alle 14:22 via WEB
Secondo me, date le premesse biologiche che caratterizzano i disturbi d'ANSIA, la terapia si basa prevalentemente sul ricorso a psicofarmaci: ma, come dici tu, puo' essere utile un collaterale intervento psicologico a indirizzo cognitivo- comportamentale.
(Rispondi)
 
 
 
aurelio1944
aurelio1944 il 31/05/13 alle 14:22 via WEB
I disturbi d'ANSIA che si giovano della terapia psicofarmacologica sono il disturbo ossessivo-compulsivo, l'attacco di panico, l'agorafobia, la fobia sociale e l'ANSIA generalizzata. Oggi per ognuna di queste forme cliniche esistono terapie mirate e specifiche, che non utilizzano esclusivamente gli ansiolitici, ma anche altre molecole, come ormai e' dimostrato non solo dalla ricerca clinica ma anche da quella biologica.
(Rispondi)
 
 
 
 
aurelio1944
aurelio1944 il 31/05/13 alle 14:24 via WEB
La Paura di perdere e la Paura di vincere. La Paura dell'oblio. Oppure quella dei fantasmi che si ridestano. La Paura del Grande Fratello. Paure collettive. Sintomatologie psico-sociali.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
lucioclemente il 31/05/13 alle 14:10 via WEB
PIU' dell'8 per cento della popolazione mondiale soffre di disturbi d'ANSIA, una percentuale analoga a quella della depressione. L'ANSIA e' un aspetto dell'esistenza, e' nata con l'uomo ed e' indispensabile alla sopravvivenza. A livelli normali, infatti, e' uno stato di giusta tensione emotiva e di all'erta che permette all'uomo di superare nel modo migliore situazioni negative e a rischio. Puo' pero' anche diventare uno stato di disagio psicologico, in rapporto alla precarieta' di determinate situazioni sociali, come quella attuale italiana nella quale non vi sono piu' certezze e i mutamenti sono tali da produrre in molti individui insicurezza e stati di ANSIA.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
leosantepietro il 31/05/13 alle 14:12 via WEB
effettivamente nel nostro paese c'e' un aumento dei livelli di ANSIA come conseguenza dell'incerta congiuntura politico-economica.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
lia.turchiano il 31/05/13 alle 14:52 via WEB
IO vivo chiusa in casa. Se esco mi sento morire.
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Marion20
Marion20 il 31/05/13 alle 15:24 via WEB
L'ansia io la vedo come "paura di avere paura", ovvero paura di vivere una situazione che genera a sua volta paura, o panico, ovvero paura paralizzante. Non sono in grado di dire qual è l'origine prima di un comportamento ansioso o di una personalità ansiosa; un motivo certo di ansia potrebbe essere la volontà di tenere tutto sotto controllo, o il perfezionismo (tutto deve essere perfetto, niente deve sfuggire a questa regola di perfezione). E' chiaro che in questi casi l'ansia si genera perché non è umano né controllare tutto né rendere tutto perfetto; ognuno di noi ha dei limiti e deve in qualche modo rispettarli. Una personalità perfezionista e tesa al controllo di tutto può derivare da un ambiente eccessivamente carico di aspettative nei suoi confronti, che quindi genera la necessità di continui e anche dolorosi adeguamenti allo standard di vita e di prestazioni richiesto. Io credo che questa sia una fonte di ansia tra le più potenti, perché coinvolgono di fatto tutti gli aspetti della vita quotidiana. Chiedo a qualcuno che ne sa più di me, compresa l'autrice del blog, se questa analisi ha un qualche fondamento. Ciao Marion
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 31/05/13 alle 19:24 via WEB
L'INQUIETUDINE del vivere nell'incertezza, aggiunta probabilmente alla consapevolezza di un cambiamento in peggio inarrestabile
(Rispondi)
 
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