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MOSTRA DI VENEZIA, ISTINTOBRASS, VITA DEL RE DEL SOFT PORNO, FOTO, TINTO BRASS, CINEMA EROTICO ITALIANO

Post n°7600 pubblicato il 16 Agosto 2013 da psicologiaforense

La 70esima Mostra internazionale del cinema di Venezia celebrerà la carriera di Tinto Brass. Sarà infatti presentato in laguna "Istintobrass" documentario diretto da Massimilano Zanin, che ripercorre i 50 anni dietro la macchina da presa del maestro italiano dell'eros, mostrandone un lato inedito. Il lungometraggio illustrerà la formazione parigina del filmmaker, passando per il ritorno in Italia, fino ad arrivare all'epoca di grandi successi come "Salon Kitty" e "Io, Caligola" e all'approdo al cinema erotico con "La Chiave".



LA CHIAVE DI LETTURA DI TINTO BRASS

Uno degli eventi extra più attesi della 70ma edizione della Mostra di Venezia è il film documentario su Tinto Brass, il re del cinema erotico (o pornosoft), Istintobrass, realizzato da Massimiliano Zanin, assistente alla regia e sceneggiatore di Brass da più di dieci anni. Il documentario è scritto da Zanin e dalla nuova musa del regista di Così fan tutte  e La chiaveCaterina Varzi, insieme allo stesso Brass che ha fortemente voluto questo lavoro, collaborando alla scrittura, alla ricerca di materiale inedito e alla scelta degli attori e critici cinematografici intervistati. Un film sul "regista più censurato della storia. Un anarchico della pellicola, uno sperimentatore geniale, un inventore di sogni. Un vero grande artista". Il documentario racconta un Brass inedito, dagli anni della formazione a Parigi alla Cinemateque Francaise al fianco di Roberto Rossellini, Henri Langlois e Joris Ivens con altri giovani cineasti come  Bresson, Godard, Truffaut, fino agli albori della Nouvelle Vague. Poi il ritorno in Italia e i primi film come Chi lavora è perdutoLa vacanzaL'urloCol cuore in gola. Il rapporto con Dino De Laurentiis, Alberto Sordi, Silvana Mangano. La scoperta di un grande attore come Gigi Proietti e i selvaggi e avventurosi film in società con  Franco Nero  e  Vanessa Redgrave. Ovviamente si parlerà anche dei grandi successi di pubblico, il cinema sul potere di Salon Kitty e Caligula e l’approdo al cinema erotico con La Chiave che ne decretano un enorme successo presso il pubblico internazionale, via via fino ad arrivare all’oggi, al Brass personaggio mediatico e alla sua iconografia del piacere voyeuristico ormai sedimentata nell’immaginario del pubblico attraverso i racconti di Gigi Proietti, del premio Oscar Helen Mirren, dell’attore feticcio  Franco Branciaroli, di Serena Grandi, di Franco Nero e del due volte premio Oscar Sir Ken Adam

NOTA INTEGRATIVA:
TINTO BRASS, IL POETA DELL'EROTISMO

Giovanni Brass, meglio noto come Tinto, nasce a Venezia il 26 marzo 1933, da un famiglia borghese. Nelle sue vene scorre sangue d'artista, perché il nonno è il pittore Italico Brass, forse responsabile della sua voglia di raccontare per immagini. Non è facile credere che un uomo come Tinto Brass abbia studiato diritto, ma è così, perché nel 1957 si laurea in giurisprudenza a Padova. La passione resta il cinema e il vero scopo della sua vita è sempre stato quello di lavorare nella fabbrica dei sogni. Alla fine degli anni Cinquanta Brass si trasferisce a Parigi, ricopre il ruolo di archivista presso la Cinémathèque e si avvicina agli ambienti della Nouvelle Vague. Cresce nella temperie culturale di una Parigi presessantottina, influenzato da Roland Barthes. Al ritorno in Italia, comincia a lavorare come aiuto regista, scuola basilare per chi vuole intraprendere la professione. I suoi maestri sono autori del calibro di Alberto Cavalcanti, Roberto Rossellini e Joris Ivens, dai quali apprende quasi tutto sulla tecnica e gli aspetti pratici del mestiere.

 
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Commenti al Post:
aurelio1944
aurelio1944 il 16/08/13 alle 13:36 via WEB
Tinto Brass. Il senso dei sensi
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pasquale.portincasa il 16/08/13 alle 13:42 via WEB
Quante attrici ha lanciato? Serena Grandi, Stefania Sandrelli, Claudia Koll, Francesca Dellera, Debora Caprioglio.... una infinità
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Utente non iscritto alla Community di Libero
pupascopece il 16/08/13 alle 14:07 via WEB
Un grande visto solo come erotomane
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:22 via WEB
C'e' chi dell'erotismo ne fa una questione filosofica, estetica, di vita. Questo e' TINTO BRASS.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:23 via WEB
E c'e' chi scandaglia la «sexploitation» degli anni '60 e primi anni '70 perche' i film di quel periodo ruotano intorno alle fantasie di potere della donna sull'uomo, alla sua bellezza, al suo sex appeal. E questa e' l'americana Anna Biller.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:25 via WEB
Brass crede nel potere della rivoluzione sessuale per un mondo diverso, più libero, senza tabù. E questa rivoluzione parte, a suo avviso, dalle donne.
(Rispondi)
 
aurelio1944
aurelio1944 il 16/08/13 alle 13:38 via WEB
Vedo che hai messo Stefania Sandrelli. LA CHIAVE. Ricordo: Venezia, vigilia della dichiarazione della Seconda Guerra Mondiale. Un anziano professore inglese, direttore della Biennale d'arte è sposato con Teresa. Entrambi sono alla ricerca di una ventata di novità nel loro routinario rapporto sessuale. Un giorno il marito lascia di proposito sul pavimento del suo studio la chiave che apre il cassetto in cui tiene nascosto il diario nel quale racconta le sue più segrete fantasie erotiche. Teresa trova la chiave, apre il cassetto e comincia a leggere, spinta a sua volta a scrivere anche lei un diario in cui confessa i suoi più segreti desideri. UN CAPOLAVORO.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:28 via WEB
Da ex pittore, BRASS è un perfezionista maniaco dell'immagine.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
salvatore.cursio il 16/08/13 alle 13:43 via WEB
nel 1983 Brass girò La chiave (con Stefania Sandrelli, tratto dal romanzo dello scrittore giapponese Tanizaki Jun'ichir&#333;), spostandosi poi gradatamente verso una trattazione sempre più disinvolta dei tabù dell'erotismo. Questa pellicola, che ebbe un buon successo di pubblico e di critica, fece entrare Tinto Brass nell'olimpo di tale genere cinematografico, rendendo però molto controversa la sua figura specialmente tra le femministe (che gli rimproveravano una certa considerazione della donna come oggetto) e le classi sociali più tradizionaliste. Puntualmente accompagnati da un alone di scandalo escono infatti Miranda (1985, con Serena Grandi, rivisitazione de La locandiera di Goldoni) e Capriccio (1987, con Francesca Dellera). Nel 1988 Brass dirige Snack Bar Budapest (tratto dall'omonimo romanzo di Marco Lodoli e Silvia Bre) prendendosi così una pausa dal genere erotico. Il film, un noir visionario, ottiene buone critiche ma scarso riscontro commerciale. Il ritorno all'erotismo più esplicito e godereccio avviene con Paprika (1991, che lancia Debora Caprioglio) e Così fan tutte (1992, con l'esordiente Claudia Koll). Le piccanti discussioni e le roventi polemiche che i suoi lungometraggi suscitano contribuiranno a rendere famose le sue attrici protagoniste.
(Rispondi)
 
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 16/08/13 alle 13:47 via WEB
Un bel post molto ben documentato. Dispiace che si parli così poco della mostra internazionale del cinema di Venezia. Come fosse un evento di serie minore
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Utente non iscritto alla Community di Libero
manzi.lopizzo il 16/08/13 alle 14:08 via WEB
Ci sono molte cose che non sapevo
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:29 via WEB
Esattamente, bravissimo:-))
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:30 via WEB
La risposta che precede si riferiva all'Amico SALVATORE
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Utente non iscritto alla Community di Libero
pinaciavarella il 16/08/13 alle 13:45 via WEB
Era ed è un grande sporcaccione ossessionato dal lato B
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:30 via WEB
Non sei la sola che la pensa così
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 16/08/13 alle 13:48 via WEB
TINTO BRASS: Nasce a Milano il 26 marzo 1933 da una famiglia goriziana di remote origini austriache, nipote del pittore goriziano Italico Brass. Nel 1957 si laureò in Giurisprudenza a Padova. Appassionato di cinema più che di diritto, sul finire degli anni cinquanta trascorse un biennio come archivista alla "Cinémathèque" di Parigi, avvicinandosi agli ambienti della nascente Nouvelle Vague. In seguito tornerà in Italia come aiuto-regista di Alberto Cavalcanti.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:31 via WEB
E' vero!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
odo.dadà il 16/08/13 alle 14:09 via WEB
Bellissimo
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Utente non iscritto alla Community di Libero
agrì.dafoggia il 16/08/13 alle 14:11 via WEB
Grande fermento per il Festival di Venezia che celebra, nella giornata di mercoledì 28 agosto, i suoi 70 anni di prestigio. Come ogni anno viene esaltata l’arte del cinema internazionale, in tutte le sue espressioni, restando fedeli allo spirito di liberà e di dialogo. La kermesse organizza retrospettive e omaggi a personalità di spicco, che contribuiscono ad una migliore conoscenza della storia cinefila. Oltre a queste celebrità, vediamo brillare le stelle che, anche di giorno, illuminano il parterre con abiti sontuosi disegnati dalle maison d’alta moda. Il Bel Paese è rappresentato da 3 pellicole, durante la rassegna cinematografica. Parliamo di film quali “L’intrepido” di Gianni Amelio, “Via Castellana Bandiera”, della neoregista palermitana Emma Dante, e “Sacro Gra”, di Gianfranco Rosi.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:32 via WEB
BRASS e' ossessionato dalla simmetria. Al comando della sua macchina da presa ha l'imponenza di un Horatio Nelson. I tecnici, gli stessi di sempre, lo adorano. «Perche' lui ha una marcia in piu' di chiunque, solo i francesi lo hanno capito», giura Andrea Doria, lo stratega delle luci e delle ombre. Fondamentali i suoi interventi per coprire i buchi della cellulite, le smagliature, la pelle floscia, i seni cadenti.
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elvia4
elvia4 il 16/08/13 alle 14:13 via WEB
Tinto Brass scrisse molti libri
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Utente non iscritto alla Community di Libero
feliceguerra il 16/08/13 alle 14:15 via WEB
multiforme ingegno
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:34 via WEB
Su Brass fioccano gli aneddoti. Di quando la Koll, per girare la scena col prete, iniziò a bere Campari dalla mattina e si presentò sbronza al ciak. Si discute della scena del giorno dopo. Coitum e post coitum. Il problema è la goccia di sperma che dovrà solcare il seno dell'attrice. «Mandiamo in bagno uno», suggerisce spiccio un operatore. «Glicerina più farina», risolve scientifica Emanuela, la segretaria di edizione, l'unica donna del set, a parte Claudia.
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elvia4
elvia4 il 16/08/13 alle 14:14 via WEB
Ad esempio: "Elogio della donna erotica" è un racconto con cui Brass sembra voler respingere l'accusa che spesso gli viene rivolta dalle femministe: riservare alle protagoniste dei suoi film il ruolo di donna oggetto. La protagonista è una donna disinvolta, autonoma, intraprendente, libera da alibi romantici o sentimentali, che prende l'iniziativa e conduce il gioco, non oggetto di piacere ma soggetto di desideri e passioni.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/08/13 alle 14:41 via WEB
Dice la mia Amica Graziella Arazzi: "Distinguiamo una volta per tutte l'erotismo dalla volgarità e dalla pornografia. BRASS ricerca l'arte nel nudo. Il sesso nei suoi films è vissuto con gioiosità".
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coloridivita
coloridivita il 16/08/13 alle 18:41 via WEB
Non conoscevo quest'altro lato di Brass e non sapevo della sua scoperta di Proietti, possiamo definirlo una mente fervida a 360°, però!! ;)) ... Un abbraccio Giuliana, buon pomeriggio ^___^
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marika_2013
marika_2013 il 16/08/13 alle 22:00 via WEB
Mi piace Tinto per il suo erotismo gioioso e per la sua ironia( Paprika, Così fan tutte).Sapevo della laurea in giurisprudenza, per altro lo considero un uomo dotato di un intelligenza vivissima
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maraciccia
maraciccia il 17/08/13 alle 18:47 via WEB
ultimo tango..più lo rivedo... più mi piace ..sera principessa..sosta e corsa in negozio
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