Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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TEMPO LIBERO, 2025, OCCASIONI INIMMAGINABILI PER L'ESERCITO DI ANZIANI E DISOCCUPATI, IL PIACERE TECNOLOGICO, IL GIOCO,

Post n°7604 pubblicato il 18 Agosto 2013 da psicologiaforense

Quando possiamo dire di avere «tempo libero»…. Quando non siamo vincolati da qualche obbligazione - di tipo contrattuale, sociale, ma anche morale - che si tratti del lavoro, dello studio, degli impegni familiari? Quando possiamo riposarci, o divertirci, o fare del nostro tempo quello che desideriamo? O ancora, quando non abbiamo nulla da fare?

 

IL TEMPO LIBERO NEL 2025

Rinascimento del tempo libero? Useremo sempre più e sempre peggio gli infernali giochetti che sforna il mercato elettronico, oppure godremo in marcia verso il secondo rinascimento del diletto e dell'ozio? E ancora, ci divertiremo? NO,  si divertiranno i nostri nipoti: esisteranno oggetti e strumenti, di qui al 2025 che nessuno è ancora in grado di prevedere, e poi altri e altri  tutti capaci di impegnare nuove funzioni umane, nuovi ozi, nuovi diletti, perchè la realtà sta battendo da tempo la fantasia. E il tempo corre come non ha mai corso nei secoli e nei millenni precedenti. Insieme al tempo delle clessidre elettroniche corre anche il tempo libero, inteso come tempo del piacere umano. E dunque possiamo forse a questo punto azzardare uno scenario ipotetico: un mondo di nonni in cordiale e un po’ sbalordita comunicazione con nipoti e bisnipoti infinitamente più evoluti dei bambini del passato, e anche molto più delicati e vulnerabili. E uomini, donne, ragazze, adolescenti che sapranno scomporre e ricomporre a loro piacere film interattivi e tridimensionali, da vedere avvolti in poltrone vibranti in grado di leggere sul software la colonna sonora del film e darci vibrazioni, vento nei capelli e profumo d'erba. Le generazioni si riconosceranno dai giochi. E dalla cura del corpo, che occuperà un'altra parte crescente del tempo a disposizione: persino l'igiene dei denti andrà sempre più a occupare spazi  oggi impensati, insieme ai controlli generali di tutti i parametri che certificano il buono stato e quindi il buon funzionamento della persona, dal cervello al calcagno.

 
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Commenti al Post:
maresogno67
maresogno67 il 18/08/13 alle 14:37 via WEB
purtroppo moltissima gente non fa caso al significato delle parole ed infatti oggi si parla sempre di "tempo libero" come se fosse il desiderio più grande. Pochissimi o quasi nessuno parla di "tempo liberato" dove non ti devi sforzare a fare proprio nulla
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Utente non iscritto alla Community di Libero
egledellicarri il 18/08/13 alle 14:47 via WEB
Quando avremo liberato il TEMPO, avremo liberato le ricchezze che abbiamo dentro e che cominciamo appena a sospettare di avere.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ciuffreda.giacotti il 18/08/13 alle 14:48 via WEB
C'è il rischio che un pezzo della società si trovi beffato: senza lavoro e senza possibilità di divertirsi, perchè entrambi i fronti, quello del fabbricare e quello del godere, saranno governati dalle macchine. E chi non sarà buono per il lavoro tecnologico, non lo sarà neanche per il divertimento tecnologico.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/08/13 alle 16:31 via WEB
Al di là della tecnologia alcuni piaceri tradizionali come la pittura diventeranno sempre più diffusi e popolari: mai come oggi il piacere di dipingere quadri è stato tanto diffuso e condiviso dagli italiani che sembrano presi da una vera mania del quadro ad olio, e del bricolage sofisticato, del giardinaggio botanico, del fai da te, ecc....
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aurelio1944
aurelio1944 il 18/08/13 alle 14:40 via WEB
La domanda giusta da farsi sarebbe piuttosto un'altra: che cosa significherà fra pochi anni l'espressione <TEMPO LIBERO>? Sarà ancora il TEMPO rimasto come un avanzo dopo il lavoro (da cui il <dopolavoro>), o lo studio (la <ricreazione>, lo svago) com'è sempre stato?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
pino.scopece il 18/08/13 alle 14:51 via WEB
gran parte del TEMPO LIBERO del prossimo secolo sarà spesa per obiettivi e attività religiose del tutto diverse da quelle che conosciamo oggi: Per intendersi, anche Dio troverà il suo sito dentro Internet e non sarà una cattedrale romanica. Il fatto è che nessuno sembra accorgersi del nuovo TEMPO che gli italiani dedicheranno a una forma di religiosità sconosciuta, che dilaterà spazi e occupazioni. Una religione che non separerà più atei e credenti, si svilupperà attraverso i computer e coinvolgerà una fetta di popolazione oscillante fra il 30 e l'80 per cento. Cresce, specie nei Paesi anglosassoni, il numero di coloro che sostengono di vedere Dio facendo l'amore o sentendo musica. Le macchine cibernetiche faranno il resto.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/08/13 alle 16:27 via WEB
Grazie PINO.SCOPECE, a questo non avevo pensato ma sarà così come tu descrivi egregiamente.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/08/13 alle 16:26 via WEB
E chi potrà maggiormente goderne di qui ai prossimi cinque anni? Prima di tutto, coloro che sempre più avranno tempo svincolato da obblighi, e cioè i vecchi e i disoccupati. Può sembrare grottesco indicare i disoccupati come potenziali e allegri utenti del tempo libero, ma non è affatto così: la grande industria avrà sempre meno bisogno di manodopera, mentre serviranno vasti servizi di manutenzione dell'uomo.
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aurelio1944
aurelio1944 il 18/08/13 alle 14:41 via WEB
La prospettiva giusta, o almeno visibile è questa: la nostra civiltà, tanto vituperata, sta per veder crollare gli ultimi diaframmi che ancora separano l'antica schiavitù, e la pena, la fatica e la noia, dalla libertà. Se ci abbandoniamo all'utile fantasia di una creatura umana libera, realizzata, creativa, padrona di sè, non siamo in grado di immaginarla alla ricerca dello <svago>, inteso come evasione. Potrebbe non avere più alcun motivo per evadere. Questa è la terra promessa dei prossimi decenni
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Utente non iscritto alla Community di Libero
anacletoleone il 18/08/13 alle 14:46 via WEB
cambia tutto troppo in fretta e non è dette che qualcuno nella fretta non si faccia male
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DEINORDIS
DEINORDIS il 18/08/13 alle 15:01 via WEB
Dopo aver letto questo tuo post ho chiesto in Internet e ho seminato due parole chiave per chiedere risposte anche al cosiddetto cyberspazio, che in realtà collega gentaglia come me, seduta e accidiosa. Le parole che ho lanciato sono state: giochi e futuro.
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DEINORDIS
DEINORDIS il 18/08/13 alle 15:02 via WEB
...Un tale mi ha subito risposto che il futuro è il mondo virtuale, e fin qui nessuna sorpresa. Un altro, più spiritoso, ha osservato che il più antico mondo virtuale frequentato nel TEMPO LIBERO è quello della masturbazione, ciò su cui concorderebbe anche Woody Allen. Un altro ancora, dall'Olanda, ha osservato: il futuro del gioco è inseparabile dal piacere di imparare, dal piacere di fare. Ho trovato decine di risposte analoghe e ho potuto così trarre una prima conclusione: è molto diffuso, anzi è dominante in Europa e in America, una sorta di diritto al Grande Ozio LIBERO e Creativo.
(Rispondi)
 
DEINORDIS
DEINORDIS il 18/08/13 alle 15:02 via WEB
I miei interlocutori sono invariabilmente amanti di ecologia e della vita di tutte le forme viventi, e tutti ripetono che giocare equivale a lavorare, imparare, recuperare e donare piacere dovuto, legittimo e sano.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/08/13 alle 16:34 via WEB
Il piacere del gioco e del tempo libero distruggeranno fra pochi anni, almeno nella nostra civiltà, il dolore della scuola e del lavoro. Imparare e creare, stanno diventando la stessa cosa che godere e divertirsi. E perdere tempo, dedicarsi alla salute e al prossimo, sarà fra poco il vero investimento del tempo libero. Il piacere non sarà più nel premio per avere penato e sofferto. La tribolazione come metodo e come virtù sta per essere archiviata, come le antiche fasce costrittive per neonati. Se la natura ci ha voluto regalare il piacere in cambio della procreazione, ci sarà un proporzionato motivo. E se il gioco e l'ozio ben speso provocano piacere, ciò vuole sicuramente dire che servono a qualcosa di fondamentale. E infatti il gioco dei cuccioli è simulazione e la simulazione è realtà virtuale e addestramento.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
lupodafoggia il 18/08/13 alle 15:09 via WEB
Un'esaltazione dell'otium cum dignitate del secolo dei Lumi, una riaffermazione del rispetto antichissimo e religioso anche per il riposo assoluto del Sabbath ebraico, della Domenica cristiana e del Venerdì musulmano.
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logica.vendicatrice
logica.vendicatrice il 18/08/13 alle 15:13 via WEB
Per i laici, l'elogio dell'ozio di Bertrand Russell, per non citare Orazio e tutti i distaccati gaudenti del gregge di Epicuro.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/08/13 alle 16:36 via WEB
Ovviamente siamo nel vortice di una gigantesca rivoluzione. Quelli della mia generazione sperano che esista un governo prima o poi che voglia cominciare a governare l'ingresso nel futuro e anche nella nuova prospettiva di vivere bene e con grande piacere grazie ai computer: io trovo straordinario che coloro i quali strepitano contro le nuove macchine siano di solito gli stessi che ieri si compiacevano di stagnare nei fumi dei sottoscala a giocare a flipper.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/08/13 alle 16:40 via WEB
Forse ha ragione Pino Scopece nel commento qui sopra. Del pari, secondo me, aveva visto bene Baruch Spinoza, l'ebreo olandese che immaginava gli esseri umani come unità cieche e sorde, ma collegate per vedere e udire con un Dio che era anche la rete di tutte le reti, la suprema entità telematica.
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exodus1984
exodus1984 il 18/08/13 alle 17:48 via WEB
Buon pomeriggio a tutti, la nostra società telematica, ci potrebbe portare ad un futuro di questo tipo, nel senso di vedere Dio come una unica e sola fede di identità telematica. :-) Del resto, nel capitolo dedicato al futuro della rete,"Dal Libro della Genesi: La Creazione degli Hacker, Pag.62-67" viene indicata una chiara via che verrà seguita nel futuro prossimo da miliardi di persone, e già oggi si prefigura un futuro in cui il tempo libero potrebbe essere impiegato in questo modo. Se poi aggiungiamo che questo testo è stato scritto quasi venti anni fà potete solo immaginare che cosa potrebbe succedere nel nostro futuro informatico... :-)) buona serata a tutti voi :-)
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/08/13 alle 16:41 via WEB
(segue) è diffusa la sensazione di un universo prossimo venturo on-line che rappresenti una forma di panteismo elettronico. E non credo che questo sistema in sè, con tutti i ragionevoli rischi che certamente ha, possa danneggiare o distruggere l'altruismo e il piacere di far dono agli altri di quel che si ha: l'altruismo è un carattere genetico sul quale in un Paese come il nostro batterà ancora l'onda lunga del cristianesimo per soccorrere i più deboli.
(Rispondi)
 
maddamark
maddamark il 18/08/13 alle 18:48 via WEB
Ciao, con il p.c. nuovo posso permettermi molte cose. Non si blocca più!!! Con un po' di ignavia non mi creo problemi.....vivo alla giornata. Per favore, se ti fa piacere, chiedi la mia amicizia. Io non ne sono capace. Un salutone Maddalena
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coloridivita
coloridivita il 18/08/13 alle 19:02 via WEB
Eccomi Giuliana ^___^... Che la tecnologia progredirà è forse anche un bene sotto certi punti di vista ma sotto altri ci allontanerà dai veri piaceri della vita, dalle gioie di stare a contatto con la natura e nei rapporti umani che già oggi sono pari a zero! L'uomo, il fidanzato, l'amante bionico no, eh? :(( preferisco un uomo in carne ed ossa, coi suoi difetti ma con la sua umanità e dolcezza! ;)) Un bacione.
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