Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« SENI ESPLOSIVI, ALLARME,...LA BUGIA E' FEMMINA, LA... »

RIFLESSIONE DELLA SERA. CHE COS'E' LA MORTE?, MORIRE E' COME NASCERE?, L'ULTIMA AVVENTURA DELL'UOMO

Post n°7609 pubblicato il 19 Agosto 2013 da psicologiaforense

Cosa  significa morire? Perché le persone muoiono? E gli animali? Cosa succede al loro corpo? Sono queste le domande che restano nella mente della maggior parte dei bambini che si trovano a dover affrontare l'esperienza della perdita.

 

LA DOMANDA CHE VOLA... 
 
 

Che cos' è la morte? In medicina la morte è intesa come la cessazione delle attività vitali di un organismo. Questo processo è caratteristico di tutto il mondo biologico, ad esclusione dei Protozoi e di quei Metazoi che si riproducono per scissione. È l' arresto irreversibile di tutte le funzioni dell' organismo che conduce, in un periodo più o meno lungo, al dissolvimento di tutte le strutture della sostanza organizzata.  È il termine di ogni nostro vano tentativo di opposizione al secondo principio della termodinamica, ovvero all' aumento dell' entropia universale.  È uno dei tanti eventi che succedono nella vita. Peccato che sia l' ultimo. È il momento di passaggio tra un mondo che si conosce e non si ha il tempo di rimpiangere e uno nuovo di cui non si sa niente ma che inspiegabilmente attira. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
boscia.mara
boscia.mara il 19/08/13 alle 21:09 via WEB
Ciao Giuliana, bella la tua domanda! :)))
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 21:22 via WEB
Ciao Carissima, qui sta piovendo senza molta convinzione
(Rispondi)
 
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 19/08/13 alle 21:53 via WEB
Qui fa un caldo pazzesco, invece...
(Rispondi)
 
boscia.mara
boscia.mara il 19/08/13 alle 21:12 via WEB
E' proprio il mistero che ci attrae.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 21:26 via WEB
Sì, ci sono anche altre domande. Ad esempio: Perché si muore? Come trovare le parole giuste per spiegarlo ai bimbi . E' necessario un positivo dialogo tra genitori e figli....
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
egledellicarri il 19/08/13 alle 21:35 via WEB
Tu vedi spesso "un positivo dialogo" tra genitori e figli? Io mai!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 21:28 via WEB
.... l'adulto allevante deve riuscire a parlare al bimbo della morte con onestà e precisione, senza celare i propri sentimenti ma anzi, proprio attraverso questi, cercando di essere ancora più vicino alla sua sensibilità
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ciuffreda.giacotti il 19/08/13 alle 21:36 via WEB
E' molto difficile da definire
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 21:29 via WEB
Ma la domanda resta: cos'è la morte?
(Rispondi)
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 19/08/13 alle 21:51 via WEB
Potrebbe essere solamente un cambiamento di stato e mentre i vivi la percepiscono come fine di qualcosa può invece essere l'inizio in realtà ;)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anacletoleone il 19/08/13 alle 21:33 via WEB
Per me è la fine della vita. La sua controparte. Si sono scritte montagne di libri su questo argomento. Quanta filosofia. Tante chiacchiere, solo chiacchiere. Il condensato sta nella definizione del primo rigo. LA FINE DELLA VITA!PUNTO!
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 19/08/13 alle 21:37 via WEB
Faccio appello alla poesia...
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 19/08/13 alle 21:38 via WEB
Vorreste conoscere il segreto della morte. Ma come scoprirlo se non cercandolo nel cuore della vita? Il gufo dagli occhi notturni, ciechi di giorno non può svelare il mistero della luce. Se davvero volete scorgere lo spirito della morte, spalancate il vostro cuore al corpo della vita. Giacché la vita e la morte sono una cosa sola, così come il fiume e il mare. In fondo alle vostre speranze ed ai vostri desideri stà la muta conoscenza di ciò che è oltre la vita. E come il seme che sogna sepolto nella neve, il vostro cuore sogna la primavera. Fidatevi dei sogni perché in loro si cela la porta dell'eterno. La paura della morte non è che il fremito del suddito quando la mano del re gli si posa in fronte in segno d'onore. Nel suo brivido, il suddito non è forse felice perché si ornerà di quel segno regale? Allora non ricorda forse il suo antico tremore? Poi che cos'è morire, se non stare nudi nel vento e disciogliersi nel sole? E dare l'ultimo respiro, che cos'è se non liberarlo dal suo flusso inquieto, affinché possa involarsi finalmente e spaziare disancorato alla ricerca di Dio? Solo se bevete al fiume del silenzio voi canterete veramente. E quando avrete raggiunto la vetta del monte allora incomincerete a salire. E quando la terra chiederà le vostre ossa, allora danzerete veramente. Gibran Kahlil Gibran
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
aldarusso il 19/08/13 alle 21:41 via WEB
Per quanto riguarda la morte di una persona cara potete accertarvi che, benché la sua forma umana non ci sia più, la sua Realtà è a portata di mano come sempre. Il nulla cosciente che entrambi siete è sempre lì; verificando che siete ciò, siete vicini allo scomparso come forse non mai. Infatti qui dove perdite e dolore non possono penetrare voi siete quella persona.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:16 via WEB
L'ORA DELLA NOSTRA TRISTEZZA
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
carmelinaguerra il 19/08/13 alle 21:42 via WEB
Un uomo sta morendo e, nel momento in cui ha raggiunto l'acme della sofferenza fisica, sente dalle parole del dottore di essere clinicamente morto. Avverte allora un rumore sgradevole, come un tintinnio o un ronzio, e contemporaneamente sente di muoversi con estrema rapidità lungo una galleria buia. Giunto al termine avverte improvvisamente di essere uscito dal proprio corpo ma di trovarsi ancora nell'ambiente in cui si trovava prima e vede in lontananza il suo stesso corpo come se egli fosse soltanto uno spettatore. Da quella posizione privilegiata osserva il tentativo di rianimazione e prova un senso di sconvolgimento emotivo. Dopo breve tempo si riprende e si abitua alla sua strana condizione. Avverte di avere ancora un "corpo", ma di una natura assai diversa e dotato di poteri assai diversi da quelli del corpo fisico che ha lasciato dietro di se. Cominciano allora ad accadere altre cose. Altri individui gli si fanno incontro per aiutarlo. Scorge gli spiriti di parenti ed amici già morti e gli appare uno spirito di amore come egli non ha conosciuto mai: un essere di luce. Questo gli rivolge, senza parole, una domanda che lo esorta a valutare la propria vita, e l'aiuta mostrandogli come in un playback, gli avvenimenti più importanti della sua esistenza.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 19/08/13 alle 22:03 via WEB
Attira la morte..e respinge. Dipende sempre dai momenti..Se quandosi nasce si ha freddo...allora si,è come nascere..ti ho scritto un msg..dolcenotte principessa
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pasquale.portincasa il 19/08/13 alle 22:38 via WEB
Il suicidio ha un fascino particolarissimo
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
MANFRIN.FOGGIA il 19/08/13 alle 22:42 via WEB
ANCHE in questo periodo, purtroppo, la cronaca registra numerosi casi di SUICIDIO, che sembrano richiamarsi l'un l'altro.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
egledellicarri il 19/08/13 alle 22:47 via WEB
Il SUICIDIO e' comunque un fenomeno complesso, e per varie ragioni. Non soltanto perche' esso sembra piu' un prodotto dell'allentamento che della durezza della vita; perche' e' questo l'unico atto che permette a chi lo compie di sottrarsi del tutto alle conseguenze, e dunque sia alla punibilita' che al rimorso; e - ancora - perche' sono molteplici le condizioni che possono spingere una persona a rifiutare la vita o a tentare di farlo (per scelta o per mancanza di scelte, per vergogna o per onore, per problemi psichici o per questioni di cuore, per troppo vuoto o per troppa strutturazione, ecc.).
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:18 via WEB
RICORDO ELUANA ENGLARO...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pino.scopece il 19/08/13 alle 22:49 via WEB
AL COMMENTO PRECEDENTE CHIOSO COSI': accanto ai comportamenti suicidari palesi (sia riusciti che tentati) si danno varie forme di suicidi occulti, che vanno dai percorsi autodistruttivi graduali (si pensi all'alcolismo e alla tossicodipendenza, ma anche a chi evita cure e controlli e a chi si espone a troppo stress) sino a quanti rischiano la vita inutilmente, sino all'incidente fatale. Questa complessita' e' del resto rispecchiata dal modo stesso in cui oggi - rispetto al passato - si guarda a questo tragico evento o scelta. Sino a qualche decennio fa il SUICIDIO era interdetto, i parenti ne portavano la vergogna a vita e veniva punito come reato per quanti sopravvivevano. La stessa Chiesa, che nel passato rifiutava il funerale religioso ai suicidi, ora si scopre piu' materna nel dare l'estremo saluto anche a questi suoi figli. Prevale dunque oggi un atteggiamento, se non giustificativo, almeno <comprensivo>. Ci si scopre tutti piu' fragili di fronte ad un fenomeno che attesta come la positivita' del vivere non sia piu' un'evidenza.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:19 via WEB
ELUANA ENGLARO. Tutte le grida perentorie, che cingono come fasce di pietra Eluana e il suo viaggio nell'aldila'; tutti gli insulti, e le accuse di assassinio pronunciate da politici che non nomineremo per non appiattire quel che deve restare profondo: questo e' triste, nelle ore in cui Eluana, assistita dalla legge, giace nella clinica che l'aiutera' a MORIRE com'era nelle sue volonta', dopo diciassette anni di coma vegetativo permanente. Tristezza e' lo sgomento che irrompe quando ci si trova in una situazione senza uscita: la parola vien meno, a soccorrere non c'e' che il balsamo del silenzio oppure quel sottile mormorio che si chiama amore ed e' piu' forte, San Paolo lo sapeva, di ogni altra virtu': fede, speranza, dono della profezia e della lingua, conoscenza delle scienze, perfino sacrificio di se', delle proprie ricchezze (1 Corinzi 13). Quando s'affievoliscono fede e speranza, si puo' sempre ancora amare: in particolare il sofferente, il morente.
(Rispondi)
 
elisa.r79
elisa.r79 il 19/08/13 alle 23:03 via WEB
Morire è come nascere? Non lo so... Cos'è la morte? E' il natural concludersi della vita. E' naturale e non bisogna averne paura... La spiegazione può sicuramente essere più articolata, ma non mi pare un brutto inizio come spiegazione per un bambino, che non può crescere con il timore della morte... Buona serata ;)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:22 via WEB
MORIRE E' COME NASCERE.Prendo dal quaro di copertina: Nel campo della ricerca sulla morte, la dottoressa Elizabeth Kübler-Ross si è meritatamente conquistata grande fama. Le innumerevoli ore che trascorse accanto ai pazienti allo stadio terminale le consentirono di fare scoperte in seguito confermate da altri ricercatori, ormai patrimonio acquisito di questo campo di studio. Elizabeth Kübler-Ross non esitò a mettere a repentaglio il suo buon nome di scienziata affermando ciò che le esperienze dei morenti le avevano insegnato: la morte in realtà non esiste, "è un passaggio a un altro stato di coscienza, in cui si continua a crescere psichicamente e spiritualmente". "Per tanti secoli", disse, "si è cercato di convincere la gente a credere alle cose ultraterrene. Per me non è più questione di credere, ma di sapere: la morte è soltanto il passaggio ad una casa più bella!".
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 19/08/13 alle 23:18 via WEB
Quando mio padre stava per morire, ricordo che chiamava sua mamma e alzava le braccia, come per toccarla, io gli ho chiesto: papà, cosa vedi? Ma non mi ha più risposto...chissà cosa vedeva
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:24 via WEB
MAMMA è la prima parola che si dice da neonati e l'ultima invocazione prima di morire
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:30 via WEB
E ritorniamo al problema iniziale: Quanto essere sinceri con i figli? Come dire ai bambini anche le verità più difficili
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:33 via WEB
DICONO I MIEI AMICI Stéphane Clerget Danièle Laufer: Chissà perché, ma appena il proprio figlio ha qualcosa che non va, le madri pensano subito che la colpa sia loro. Certi psicanalisti maldestri poi non hanno remore nell'incoraggiarle in questa direzione. Ma, a dire la verità, le madri non ne hanno certo bisogno per accusarsi di tutti i mali e sentirsi, secondo i casi, non all'altezza, carenti, inadeguate, castranti, fusionali, troppo presenti, troppo assenti, incapaci, insomma: decisamente deleterie. Questa naturale tendenza all'autoflagellazione deriva in buona parte dall'immagine di madre ideale che ogni donna ha dentro di sé e che si affanna a cercare di raggiungere, senza mai riuscirci. Si potrebbe pensare che oggi, essendo le donne emancipate e meno concentrate sui figli, le cose vadano meglio. Non è così. In un mondo dominato dal culto della prestazione, in cui si deve avere successo con i figli come nel lavoro, negli amori o nella la vita personale, le donne si sentono ancor più obbligate ad avere successo in ogni campo, praticamente una missione impossibile. Come uscirne? Non certo negando la propria responsabilità di madre, ma riconoscendo che anche il figlio inventa e sceglie una parte della sua vita. E poi condividendo gli interrogativi con il padre, dato che, ricordiamolo, i figli si fanno e si educano in due (almeno di solito). Non si è mai la madre ideale che si sogna di essere.
(Rispondi)
 
 
grazia.pv
grazia.pv il 19/08/13 alle 23:54 via WEB
Già, i figli si fanno in due, ma chissà perchè, la responsabilità di tutto è sempre della madre
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pasquale da foggia il 19/08/13 alle 23:44 via WEB
Hai riportato tante risposte alla domanda: " cos'e' la morte?"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:46 via WEB
L'argomento è vastissimo.....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:46 via WEB
'A morte 'o ssaje ched'è?... è una livella. (Totò) A tutto si rimedia, meno che alla morte. (Ladri di biciclette) Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito... (Luigi Pirandello) Ahi cruda morte, e chi fia che ne scampi, | se con tue fiamme avampi | le più elevate cime? | Chi vedrà mai nel mondo | pastor tanto giocondo, | che cantando fra noi sì dolci rime | sparga il bosco di fronde, | e di bei rami induca ombra su l'onde? (Jacopo Sannazaro) Ahimè al cielo, ahimè alla luna sole e stelle mi portan fortuna! Io vivo per soffrire, e vorrei sol morire! (Andrew Matthews) Alcune volte mi sento felice nel pensare alla morte, perché mi dico: – L'anima mia è scritta in queste pagine e mia madre mi conoscerà. – Mia madre stenterà a capire la mia calligrafia, ed io sarò sotterra, senza aspettare la risurrezione. (Ambrogio Bazzero) All'ombra de' cipressi e dentro l'urne | confortate di pianto è forse il sonno | della morte men duro? (Ugo Foscolo) Anche l'elaborazione del lutto è come la nascita di nuova vita in te. È piena di sofferenze e di timori. Spesso è buia come il percorso del parto. Sembra volerci afferrare alla gola. È una strada stretta e tormentosa. Ma, una volta che l'abbiamo percorsa sino in fondo, il nostro cuore si allarga e vediamo una nuova luce che ci illumina. Ci sentiamo liberi, come rinati. (Anselm Grün) Anche se non hanno voce, i morti vivono. Non esiste la morte di un individuo. La morte è una cosa universale. Anche dopo morti dobbiamo sempre rimanere desti, dobbiamo giorno per giorno prendere le nostre decisioni. (Shôhei Ôoka) Bisogna fare una distinzione tra il morire e la morte. Non è tutto un morire ininterrotto. Se si è sani e ci si sente benissimo, è un morire invisibile. La fine, che è una certezza, non dev'essere per forza annunciata con spavalderia. (Philip Roth) Bisogna morire molte volte per imparare a vivere. (Alessandro Ruspoli, 9º principe di Cerveteri) Bisogna salvarsi per poter morire, perché la morte non sopraggiunga senza coscienza, ma chiara, precisa, limpida. (José Revueltas) Certamente si deve morire, ma la morte viene associata a una "vecchiaia" vissuta come un evento molto lontano che non ci riguarda da vicino. (Sabino Acquaviva) Che cosa è la morte per me? Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio. (Alexandre Dumas) Che zitella divento, se mi manca il coraggio di amare la morte! (Arthur Rimbaud) Chi sa morire, non ha più padrone. (Sully Prudhomme) Ciò che principalmente ti affligge nella morte altrui è la rinnovata visione della certezza della tua. (Giuseppe Rensi) Colui che da una diversa visione della cosa più è commosso, non teme le angustie della morte. (Giordano Bruno) Colui il quale ha sentito il soffio della Morte alitare presso il suo volto, guarda la Vita con occhi diversi. (Carlo Maria Franzero) Con vent'anni nel core | Pare un sogno la morte, eppur si muore. (Teobaldo Ciconi) Confidenza toglie reverenza. Se trascorri abbastanza tempo vicino alla morte, smetti di averne paura e inizi a odiarla. (Micah Nathan) Conosco l'arti del fellone ignote, | ma ben può nulla chi morir non pote. (Torquato Tasso) Davanti a un feretro ci ricordiamo solo le cose buone e vediamo solo ciò che ci garba. (Carlos Ruiz Zafón) Cos'è la vita, infine? Uno spinterogeno che non funziona. Un sedile invece di un altro. Uno sportello. Una fila di comode, confortevoli, soffici poltrone. La morte è alla fila più avanti. (Mino Milani) Di morte mangerai, che mangia gli uomini, | e il morir finirà, morta la morte. (William Shakespeare) Dicono che tutta la vita ti passa davanti agli occhi prima di morire. Forse questo è vero se sei un malato terminale o se non ti si apre il paracadute. Ma se la morte ti coglie di sorpresa, l'unica cosa che hai tempo di pensare è: «Oh, merda!». (Dead Like Me) «Dio» dice San Paolo «lo vediamo qui in terra per riflesso e per enigma. Dopo morte lo vedremo sul serio.» (Alfredo Panzini) Dove non è spirito che svegli la vita in qualsivoglia cosa, è morte. (Prospero Viani) Due cose belle ha il mondo: amore e morte. (Giacomo Leopardi) Due morti hanno plasmato in gran parte la sensibilità occidentale. Due casi di pena capitale, di omicidio giudiziario determinano i nostri riflessi religiosi, filosofici e politici. Sono due morti a governare la percezione metafisica e politica che abbiamo noi stessi: quella di Socrate e quella di Cristo. Siamo tuttora figli di quelle morti. (George Steiner) E infatti i cristiani non sanno morire. Basti in proposito un confronto tra la morte di Socrate e la morte di Gesù. [...] A differenza di Socrate, Gesù ha paura, non degli uomini che lo uccideranno, né dei dolori che precederanno la morte, Gesù ha paura della morte in sé, e perciò trema davvero dinanzi alla "grande nemica di Dio" e non ha nulla della serenità di Socrate che con calma va incontro alla "grande amica". (Umberto Galimberti) E la morte passò con la nuda falce a produrre tanti vuoti nelle nostre già sparute schiere di sopravvissuti. (Mario Giannone) E s'al mesto pensier chiuder le porte | col chiuder gli occhi io cerco, il cieco orrore | contemplo allor de la mia propria morte. (Celio Magno) È sorprendente: il potere della morte umana di far rinsavire. Ha più peso di ogni parola, di ogni argomento: è la forza ultima. Si impossessa della tua attenzione e del tuo tempo. E ti lascia cambiato. (Philip K. Dick) È strano come a volte il ricordo della morte sopravviva molto più a lungo della vita che essa ha rubato. (Arundhati Roy) È tempo di credere alla vita, in tempo di morte. (Commodiano) E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. (Blade Runner) Eccola lì la morte paziente. Sono abituato a quella feroce, che ti prende di colpo con un coltello o un proiettile. O a quella crudele, che ti lascia sanguinare sul pavimento. So come trattarla, a cosa pensare quando mi chino su un cadavere. Quella lenta, che ti scava dall'interno, mi incute timore. Non è un incidente di percorso che si possa scansare stando attenti. È il destino inevitabile, il saldo del conto. (Sandrone Dazieri) Ed è il pensiero | della morte che, in fine, aiuta a vivere. (Umberto Saba) Entra infine nel Mio Essere chi, al momento del trapasso, quando abbandona il corpo, pensa soltanto a Me. Questo è vero al di là di ogni dubbio. (Bhagavadg&#299;t&#257;) Essere sepolti vivi è senza dubbio, il più terribile tra gli orrori estremi che siano mai toccati in sorte ai semplici mortali. Che sia avvenuto spesso, spessissimo, nessun essere pensante vorrà negarlo. I limiti che dividono la Vita dalla Morte sono, nella migliore delle ipotesi, vaghi e confusi. Chi può dire dove finisca l'una e cominci l'altra ? (Edgar Allan Poe) Ferribotte: Sono sempre i più meglio che se ne vanno! Dante Cruciani: È la vita, oggi a te domani a lui! (I soliti ignoti) Finirà il giorno e Febo si tufferà nelle profondità del mare con i suoi cavalli stanchi, prima che io riesca a elencare con la parola tutte le cose che assumono un nuovo aspetto. Cosí vediamo che le epoche cambiano e che là dei popoli diventano potenti, qua decadono. (Publio Ovidio Nasone) Forse perché della fatal quïete | tu sei l'immago a me sì cara vieni | o Sera! (Ugo Foscolo) Giaceva immobile e la morte non era con lui. Doveva essere passata da un'altra strada. La morte pedalava in bicicletta, si muoveva silenziosa sul selciato. (Ernest Hemingway) Hai tolto il sonno, qui, alla mia morte. Mi rallegrava l'idea di essere un morto insonne. Per questo piacere trascurai la cortesia; la frase poteva suggerire un rimprovero implicito. (Adolfo Bioy Casares) I morti laggiù non erano morti, ma sorgevano in un'aureola di gloria sanguigna. I vivi, ritornati a casa, erano i veri morti. (Alexander Lernet-Holenia) Ieri nel di dei morti ebbi dei momenti di grandissima gioia pensando a te, e al bambino biondo e gentile che avremo.... (Ambrogio Bazzero) Il corpo e la sua morte restano i più grandi pensatori. (Eugenio Mazzarella) Il tabù morte ha già steso i suoi tentacoli alla malattia ed anche si sospetti di malattia, ed è rafforzato dal silenzio sulle realtà eterne. (Maurizio di Gesù Bambino) In confronto alla morte, l'amore è una faticosa faccenda infantile, sebbene gli uomini credano più nell'amore che nella morte. (Mario Puzo) In fondo, e in sintesi estrema, è per sfuggire alla morte che ci siamo inventati il linguaggio, l'arte, la filosofia, la politica. (Eugenio Borgna) In questo momento dell'amore, ti parlo come se stessi per morire. Perché l'amore, come la morte, ci proietta al di là del tempo e delle ombre che l'abitano. L'amore è «forte come la morte»: come la morte, è il mezzo per cui «l'uomo si eternizza». Ecco perché chi ha amato in verità non ha più paura della morte; è rassicurato da questa parentela misteriosa tra le due grandi forze che dominano il nostro destino: dal momento che l'amore è morto, bisogna pur che la morte sia amore! (Gustave Thibon) In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. (Gesù) In viva morte morta vita vivo! (Giordano Bruno) Io considero la morte parte della vita ed è per questo che, parlando della vita, mi viene da parlare anche della morte. Personalmente, l'esperienza che fino a oggi ho avuto della morte riguarda quella degli animali che tenevo con me. [...] Non riuscivo ad accettarlo: mi domandavo perché gli esseri viventi dovessero morire. E poi, poco a poco, ritorna la calma. Perché il cervello umano (come forse quello degli animali) ha anche la capacità di dimenticare. Allora ci si può nuovamente dire che ciò che è importante è vivere, che il nostro è un tempo prezioso. Credo che la morte insegni a vivere, e che la facoltà di dimenticare sia un elemento importante in questo meccanismo. (Jir&#333; Taniguchi) Io devo vivere in compagnia della morte. La destesto, naturalmente, ma non la temo. Se la temessi non varrei nulla come medico. Dovrei temerla? (Alistair MacLean) Io, è da quando amo, che ho paura della morte. (Maxence Van der Meersch) Io e la morte, separati alla nascita. (Chuck Palahniuk) Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri. (Umberto Eco) Io non prego mai per i morti, io prego i morti. L'infinita sapienza e clemenza dei loro volti – come si può pensare che abbiano ancora bisogno di noi? – Ad ogni amico che se ne va io racconto di un amico che resta; a quella infinita cortesia senza rughe ricordo un volto di quaggiù, torturato, oscillante. (Cristina Campo) Io non temo la morte, sa, non la temo assolutamente, perché so che essa è soltanto un passaggio. Verso Dio, la gioia senza fine. (Elio Fiore) Io ti ricordo, Narciso, avevi il colore | della sera, quando le campane | suonano a morto. Jo ti recuardi, Narcìs, ti vèvis il colòur | de la sera, quand li ciampanis | a súnin di muàrt. (Pier Paolo Pasolini) La morte con tutta probabilità è la più grande invenzione della vita. Spazza via il vecchio per far spazio al nuovo. (Steve Jobs) La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive. (Thomas Mann) La morte è ciò che la vita ha sinora inventato di più solido e sicuro. (Emil Cioran) La morte è l'unica cosa che riesce a spaventarmi. La detesto perché oggi si può sopravvivere a tutto tranne che a lei. La morte e la volgarità sono le uniche due realtà che il diciannovesimo secolo non è riuscito a spiegare. (Oscar Wilde) La morte è la porta che tutti noi dobbiamo attraversare, ed è questo nostro io spirituale che, abbandonato il corpo fisico, ci farà continuare a vivere, a imparare e a crescere mentre proseguiamo. (Rosemary Altea) La morte è parte naturale della vita. Gioisci per coloro che intorno a te si trasformano nella Forza. Dolore non avere. Rimpianto non avere. L'attaccamento conduce alla gelosia. L'ombra della bramosia essa è. (Yoda ad Anakin Skywalker, Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith) La morte è pietosa, perché da essa non c'è ritorno, mentre per colui che è uscito dalle più profonde camere della notte, consapevole e stravolto, non c'è più pace. (Howard Phillips Lovecraft) La morte è più forte dell'amore, è una sfida all'esistenza. (Émile Zola) La morte è sempre e dovunque terribile per una creatura che è nata e che non ha vissuto. Che non ha vissuto affatto: capisci, che non ha vissuto! (Maria Kuncewiczowa) La morte è senza mistero, come la vita. È una necessità: poiché è necessario vivere. (Curzio Malaparte) La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai. (Anton Cechov) La morte è un destino migliore e più mite della tirannia. (Eschilo) La morte è un supplizio nella misura in cui non è semplice privazione del diritto di vivere, ma occasione di calcolate sofferenze. (Michel Foucault) La morte è un'usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare. (Jorge Luis Borges) La morte, fino a oggi, è sempre stata un evento naturale e gli eventi naturali, si sa, non hanno bisogno di una rielaborazione etica. La pioggia, i fulmini: quando vengono, vengono. Per la morte non è più così. Ora c'è la possibilità di scelta e quando si può scegliere, c'è sempre il bisogno assordante di un'etica. (Aldo Schiavone) La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti... (Epicuro) La morte mi deve scambiare per qualcun altro. (Samuel Beckett) La morte non aspetterà che tu sia pronto. La morte non ha riguardi, non è leale! (Batman Begins) La morte non è altro che il sonno del bambino che si addormenta sul cuore della mamma. Finalmente la notte dell'esilio sarà tramontata per sempre, ed entreremo nel possesso dell'eredità dei Santi nella luce. (Elisabetta della Trinità) La morte non è il morire, ma ciò che avviene prima di morire, immediatamente prima, quando non ha ancora penetrato il corpo, e se ne sta immobile, bianca, nera, viola, livida, seduta sulla sedia più vicina. (José Revueltas) La morte non è mai banale: è solennità, è mistero. (Remo Bodei) La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno. (Molière) La morte non vuole gli stupidi. (Anton Cechov) La morte può essere l'espiazione delle colpe, ma non può mai ripararle. (Napoleone Bonaparte) La morte raggiunge anche l'uomo che fugge. (Orazio) La morte, raggiungila con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i peccati capitali. (Arthur Rimbaud) La morte si sconta vivendo. (Giuseppe Ungaretti) La morte vera è la separazione da Dio e questa è intollerabile; la morte vera è la non fede, la non speranza, il non amore. (Carlo Carretto) La morte viene silenziosa come un alce, dai vivi ci separa con il taglio di una falce. (Elio e le Storie Tese) La nostra morte non è una fine se possiamo vivere nei nostri figli e nella giovane generazione. Perché essi sono noi: i nostri corpi non sono che le foglie appassite sull'albero della vita. (Albert Einstein) La paura della morte abita nella maggior parte di noi, a un livello più o meno alto, perché non è forse la morte considerata il grande «ignoto»? (Rosemary Altea) La paura di morire è la scusa di chi non sa vivere. (Linea 77) La prima qualità di un onest'uomo è il disprezzo della religione, che ci vuole timorosi della cosa più naturale del mondo, che è la morte, odiatori dell'unica cosa bella che il destino ci ha dato, che è la vita, e aspiranti a un cielo dove di eterna beatitudine vivono solo i pianeti, che non godono né di premi né di condanne, ma del loro moto eterno, nelle braccia del vuoto. Siate forte come i saggi dell'antica Grecia e guardate alla morte con occhio fermo e senza paura. (Umberto Eco) La protesta per il passo della morte è più religiosa che la sua accettazione. (Aldo Capitini) La radice di qualsiasi schiavitù è la morte. (Olivier Clément) La santa chiesa ritiene che ognuno può offrire oblazioni per i suoi morti veramente cristiani e il presbitero ne può fare memoria. E sebbene noi tutti soggiaciamo ai peccati, è appropriato che il sacerdote faccia memoria e interceda per i cattolici defunti. (Papa Gregorio III) La severa uguaglianza della morte ridarà a ciascuno il suo: la codardia della attossicata calunnia compagna infesta della vita rifugge dalla maestà dei sepolcri. (Franco Mistrali) La vita è il carro di Dio e la morte è solo l'ombra della Sua frusta. (Isaac Bashevis Singer) La vita è piacevole, la morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi. (Isaac Asimov) La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande. (Vladimir Vladimirovi&#269; Nabokov) Lassù fra Dio e | gli uomini giostra spavalda | la morte | la vita. | Dove regna il sole | non c'è schiavitù. (Carlo Perasso) Laudata sii per la tua pura morte, | o Sera, e per l'attesa che in te fa palpitare | le prime stelle! (Gabriele d'Annunzio) Laudato si', mi' Signore, per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi' Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate. (Francesco d'Assisi) Le moribonde parole dello Incas. Secondo cui la morte arriva per nulla, circonfusa di silenzio, come una tacita, ultima combinazione del pensiero. (Carlo Emilio Gadda) Ma ho un appuntamento con la Morte | A mezzanotte in una città in fiamme, | Quando la primavera tornerà a nord quest'anno | Ed io, fedele alla parola data, | Non mancherò all'appuntamento. (Alan Seeger) Mi sono sempre proibita di pensare a una vita futura, ma ho sempre creduto che l'istante della morte sia la norma e lo scopo della vita. Pensavo che per quanti vivono come si conviene, sia l'istante in cui per una frazione infinitesimale di tempo penetra nell'anima la verità pura, nuda, certa, eterna. Posso dire di non avere mai desiderato per me altro bene. (Simone Weil) Molti di noi percorrono la vita in punta di piedi, così da raggiungere la morte in tutta sicurezza. (Tony Campolo) Morire non mi piace per niente. È l'ultima cosa che farò. (Roberto Benigni) Morire prima di aver paura di morire può essere un dono. (Emily Dickinson) Morire sarà una splendida avventura. (James Matthew Barrie) Morire vent'anni prima o vent'anni dopo poco importa. Quel che importa è morir bene. Soltanto allora inizia la vita. (Léon Degrelle) Morrai non perché sei malato, ma perché vivi. (Michel de Montaigne) Muiono le città, muoiono i regni, | copre i fasti e le pompe arena ed erba, | e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: | oh nostra mente cupida e superba! (Torquato Tasso) Niente è morto finché non è sepolto. (Sorvegliato speciale) Niun popolo incivilito ostentò, come il romano, il disprezzo delle angoscie e delle convulsioni della morte. Un giorno si diedero il passatempo prescritto da un oracolo, di sotterrar vivi in mezzo al foro un Gallo ed una Galla. Fecero un altro giorno una pantomima che terminava con una crocifissione, la quale dapprima simulata, divenne poscia reale nella persona del brigante Laureole, di cui parla Marziale. Si rappresentò pure una pantomima in cui un Orfeo in carne ed ossa, attorniato dalle bestie feroci nel circo, veniva straziato da un orso. (Giuseppe Arnaud) Non devi temere la morte, è un'insonne compagna che non tradisce. Nel momento in cui si avvicina, quando al suo cospetto il sangue gela nelle vene, sappi che essa non fa altro che proteggerti dolcemente. (Cowboy Bebop) Non è che ho paura di morire. È che non vorrei essere lì quando succede. (Woody Allen) Non è ver che sia la morte | Il peggior di tutti i mali; | È un sollievo de' mortali | Che son stanchi di soffrir. (Pietro Metastasio) Non penso alla morte, ma accetto il fatto che sia parte del gioco. (Gilles Villeneuve) Non posso rinascere se prima non muoio, e la morte mi ripugna. (Jean Cardonnel) Non sopporterei di morire due volte. È una cosa così noiosa. (Richard Feynman) Nulla atterrisce quanto la distanza. Voi potreste essere morta ed io non lo saprò abbastanza presto per morire. (Klemens von Metternich) O ciechi, il tanto affaticar che giova? | Tutti torniamo a la grande madre antica, | E il nome nostro a pena si ritrova. (Francesco Petrarca) O morte io son quel cervo | che divorano i cani | La morte eiacula sangue. (Georges Bataille) Oh Morte! oh Morte! Eppur lerribil tanto Non sei qual sembri. Tu sugli occhi adesso Mi chiami, in vece di spavento, il pianto. || Dunque più non fuggir, vienmi dappresso. | Ah, perché tremo ancor? Vieni, ch'io voglio | Ne' tuoi sembianti contemplar me stesso. (Vincenzo Monti) Ogni tradizione spirituale suggerisce lo stesso: mantieni vicino il pensiero della morte. Non fuggirlo... La negazione della morte ingigantisce l'ego, mentre vivendo in sua presenza lo spirito si rafforza e s'ingentilisce. (Sam Keen) Ogni volta che muore qualcuno che abbiamo conosciuto ed amato ritornano tutti i soliti confusi pensieri sulla morte, il mistero che incombe su tutti i nostri atti, pensieri, cose. Grandioso, solenne, terribile e semplicissimo episodio della natura che ci rilancia nell'infinito sconosciuto e inconoscibile. Ma non provo terrore. Sono stato due volte in rischio serio di morire e non ho avuto paura. Solo uno struggimento, una commozione al pensiero di non vedere fisicamente le persone, i luoghi, le cose care. La cosa più dura è la fine della percezione fisica, il grande distacco dai sensi: ma l'infinito ci attira, ci risucchia, ci avvolge, ci fa rinascere. (Michele Valori) Ogni volta che trascorro del tempo con una persona che sta morendo trovo in effetti una persona che vive. Morire è il processo che inizia pochi minuti prima della morte, quando il cervello viene privato dell'ossigeno; tutto il resto è vivere. (Patch Adams) Ognuno di noi parte da una fondamentale certezza: la morte, ma deve approdare ad una altrettanto valida certezza; la vita. Sono questi il NERO ed il BIANCO della nostra esistenza. (Antonio Infantino) Pensare a una cosa come alla morte: alla propria naturalmente. (modo di dire tedesco) Per monti e per abissi ella correa, | A la mia pace, all'amor mio rubella, | Femmina ad altri, a me regina e dea, | Ingannatrice sempre e sempre bella. (Mario Rapisardi) Per loro [i morti] noi siamo in una tomba angusta mentre la loro anima può spostarsi fino all'estremità di spiagge eteree, di orizzonti infiniti. (Teresa di Lisieux) Perché la morte è un infinito atto d'amore. (Alberto Quintero Álvarez) Predicare agli uomini la morte, con le parole o con l'esempio è stato e sarà sempre invano. Si può riconoscere il male, ma esso è tale e tanto, che non si lascia vincere. I saggi indiani hanno predicato l'astinenza e decantato il Nirvana: a che pro? Il più coraggioso rivelatore del dolore e del male ha concepito il suicidio della Terra; con quale effetto? Dove sono le opere, le azioni, i tentativi, un principio di esecuzione? (Federico De Roberto) Qualche volta si scopre che la morte è molto posteriore alla vera morte, come la vita, a sua volta, anteriore alla coscienza della vita. (José Revueltas) Quando abbiamo imparato a vivere, moriamo. (Lalla Romano) Quando gli uomini muoiono, li attendono cose che essi non sperano né suppongono. (Eraclito) Quando la morte | mi attraversa | strappo il suo grido | allo sparviero | e lo integro | al mio vocabolario. (Anise Koltz) Quando la morte si presenta nella sua vera faccia scarna e truculenta, non la si considera senza timore. Ma quando essa, per burlarsi degli uomini che si vantano di burlarsi di lei, si avanza camuffata, quando soltanto la nostra meditazione riesce a vedere che, sotto le spoglie di quella sconosciuta, la cui dolcezza c'incanta e la cui gioia ci rapisce nell'impeto selvaggio del piacere, c'è la morte — allora siamo presi da un terrore senza fondo. (Søren Kierkegaard) Quando Morte tra noi disciolse il nodo, | Che prima avvinse il Ciel, Natura e Amore, | Tolse agli occhi l' oggetto, il cibo al core, | L' alme congiunse in più congiunto modo. (Vittoria Colonna) Quando pensi alla persona morta, con la quale hai vissuto per anni, i tuoi pensieri non devono essere rivolti soltanto al passato. Chiedi anche alla persona defunta che cosa vorrebbe dirti oggi, pregala di indirizzarti verso ciò che è veramente importante per la tua vita. (Anselm Grün) Se, come ci assicurano, è prevista la vita eterna, perché deve esserci la morte? (Nando Tonon) Secondo alcuni la morte è un fenomeno naturale, come il vento e le stelle. Altri ritengono che dipenda da un dio, se non addirittura da più dei. Ma qualunque sia la nostra convinzione, quello che succede quando finisce la vita è un mistero su cui l'uomo si interroga da migliaia di anni. (Eirik Newth) Se la morte è il fine necessario della vita, tutta la saggezza consiste nell'affrettarne il conseguimento. (Federico De Roberto) Se la morte non fosse una forma di soluzione, i viventi avrebbero già trovato un modo qualsiasi di aggirarla. (Emil Cioran) Se muore lei, per me tutta questa messa in scena del mondo che gira, possono anche smontare, portare via, schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo su un camion col rimorchio, possiamo spengere questa luce bellissima del sole che mi piace tanto... ma tanto... lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace lei illuminata dalla luce del sole, tanto... portar via tutto questo tappeto, queste colonne, questo palazzo... la sabbia, il vento, le rane, i cocomeri maturi, la grandine, le 7 del pomeriggio, maggio, giugno, luglio, il basilico, le api, il mare, le zucchine... le zucchine... (La tigre e la neve) Semplicemente per confortare chi prova spavento della morte, Gesù ha esternato la propria paura, perché ognuno sapesse che tale paura non lo induce in peccato, purché egli tenga duro. (Efrem il Siro) Senza fede non potremmo accettare né concepire la morte. (Sophia Loren) S'i' fosse morte, andarei da mio padre; | s'i' fosse vita fuggirei da lui: | similmente faria da mia madre. (Cecco Angiolieri) Si dovrebbe, per amore della vita – volere una morte diversa, libera, consapevole, senza accidenti, senza incidenti... (Friedrich Nietzsche) Sì, prova un po' a negare la morte. È lei che ti nega, e basta! (Ivan Sergeevi&#269; Turgenev) Si vive solo due volte: | una volta quando si nasce | e una volta quando si guarda | la morte in faccia. (Ian Fleming) "Siamo nati per morire." Se l'avessi saputo prima! (Roberto Gervaso) Solo da morti, scrittore e asino, trovano la loro glorificazione. (Giorgio Saviane) Solo un fumo torbido è il sogno della morte, | e il fuoco della vita sotto vi arde. (Herman Hesse) Solo dopo la morte siamo fuori tempo massimo. (L'ultimo bacio) Sono messo alle strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo ([in latino: cupio dissolvi]) per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; d'altra parte, è più necessario per voi che io rimanga nella carne. (Lettera ai Filippesi) Sostienmi, O mio coraggio. Ecco l'orrendo | Volto di morte! Arricciasi ogni pelo, | E l'alma al cor precipita fremendo. (Vincenzo Monti) Spero di resistere alle mattutine | serenate della morte. (Luca Canali) Spesso sono i giovani ad avere le idee necessarie affinché la società progredisca. Però i vecchi non sempre sono disposti a cedere loro il posto: in questo caso la morte è utile alla società. (Eirik Newth) Trovo, dovunque io giro 'l guardo intento, | trista imagin di morte. Ecc'ora il giorno | da l'oriente uscir di luce adorno, | eccol tosto a l'occaso oscuro e spento. (Celio Magno) Tu conosci, o Morte, il fuoco che conduce al cielo. Dichiaralo a me che son degno di fede: come partecipano dell'immortalità gli abitanti del cielo? (Ka&#7789;ha Upani&#7779;ad) Tutti un giorno, dobbiamo morire. Non possiamo esser certi di ciò che ci attende dopo morti, ma pensate che stupende possibilità vi sono! Può darsi, come disse Socrate, che la morte sia soltanto un sonno tranquillo. Personalmente, sento che la morte sarà la grande rinascita. Perciò avviamoci alla morte come il bimbo va nel suo letto. Accogliamo tranquillamente quest'ora di coricarsi e diciamo che la vita è stata un bene. (Leo Baeck) Un bel morir tutta la vita honora. (Francesco Petrarca) Un confessore si recò da un moribondo e gli disse: «Vengo a esortarvi a morire in pace». L'altro rispose: «E io vi esorto a lasciarmi morire in pace». (Nicolas Chamfort) Un uomo non è nato del tutto finché non è morto. Perché allora dobbiamo rattristarci che un nuovo nato abbia preso posto tra gli'immortali? Noi siamo spiriti. Che ci venga prestato un corpo anche se questo ci dà piacere, ci assiste nell'acquistare conoscenze o nel fare del bene ai nostri simili, è un atto generoso e benevolo del Signore. Quando il corpo non serve più a questi scopi e ci dà dolore invece che piacere, quando diventa un ingombro invece di un aiuto, è non meno generoso e benevolo che ci sia dato il modo di liberarcene. La morte è proprio questo. Il nostro amico e noi siamo stati invitati a un viaggio di piacere che durerà in eterno. Il suo seggio era pronto per primo ed egli è partito prima di noi. Non potevamo logicamente partire tutti insieme: e perché tu e io dovremmo rattristarcene, giacché presto dovremo seguirlo e sappiamo dove trovarlo? (Benjamin Franklin) Una cosa che ho imparato riguardo alla morte è che sono chiamato a morire per gli altri. È fin troppo evidente che il modo in cui muoio influisce su molte persone. (Henri Nouwen) Una donna stende il bucato | nel silenzio. | La morte è senza vento. (Tomas Tranströmer) Veder la china, il baratro profondo, | la via senza ritorno, ultima via... | Triste non è il tramonto, amica mia, | triste è dover assistere al tramont
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/08/13 alle 23:47 via WEB
TUTTI HANNO PARLATO DELLA MORTE....
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Boscia.mara il 20/08/13 alle 09:20 via WEB
ciao Giuliana, grazie per i numerosi riferimenti che hai postato...me li leggerò con calma una volta a casa...ti auguro un felice martedì :)))
(Rispondi)
 
brugi74
brugi74 il 20/08/13 alle 09:26 via WEB
C'è un'interessante visione di Sant'Agostino sulla morte per lui la morte non è niente...
(Rispondi)
 
coloridivita
coloridivita il 20/08/13 alle 10:47 via WEB
Buongiorno Giuliana, finalmente riesco a leggerti bene, ieri è stato tragico! :(( Come dicevo, la morte, anche se fa paura, è un percorso inevitabile da fare. A volte mi soffermo a pensare sul significato della vita e quando penso che a tutto ci sarà una fine, mi rendo conto di quanto sia stupido farsi la guerra, farsi del male, dovremmo riflettere di più su parecchi concetti che riguardano il genere umano! Un bacio e buona giornata, un bel post il tuo ;))
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963