Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« LA RIFLESSIONE DELLA NOTTEEROS, AFFETTI, STRATEGIE... »

LA CROCIATA DEI SINDACI, APRITE LE CASE CHIUSE, INDETTO REFERENDUM, CADE L'ULTIMO TABU', POSTRIBOLI, LOLITE

Post n°7625 pubblicato il 26 Agosto 2013 da psicologiaforense

Il via lo ha dato il sindaco di Mogliano, seguito a ruota da 20 Comuni: ora si raccolgono le firme per il referendum. Riapertura delle CASE CHIUSE, multe ai clienti, applicazione più severa della legge sull'immigrazione, maggiori controlli sullo sfruttamento della prostituzione. Le proposte sono diverse, spesso provocatorie, ma nascono da un unico denominatore: le belle di notte devono sparire dai marciapiedi .....

 

BASTA IPOCRISIE RIAPRIAMO LE CASE


Chi le vuole punire, chi redimere, chi semplicemente non le vuole per strada, chi vorrebbe almeno trovar loro una fiction, il disegno di legge del governo sulle prostitute, le prostitute in Rai di Berlusconi, le prostitute presunte degli scandali con Vittorio Emanuele, i parchi dell'amore, ecc... Un irrisolto Tabu' italiano nonostante si sia nel 2013.  Ora da Nord a Sud  sempre più comuni in tutta Italia chiedono la riapertura delle case a luci rosse.  Il là lo aveva dato Giovanni Azzolini, sindaco leghista di Mogliano Veneto in provincia di Treviso, stanco di vedere le strade piene di ragazzotte un po’ discinte e attempati signori in fila con l’auto. A suo dire un vero e proprio degrado urbano. Un pensiero contagiante quasi come un virus visto che la sua idea di indire un referendum per riaprire, dopo 55 anni, le case chiuse ha sortito l’effetto domino: molti i Comuni veneti che lo hanno seguito (sono già quasi una ventina e crescono di giorno in giorno), tanti anche quelli nel resto d’Italia da Angela Comellere, primo cittadino di Miane (Treviso), al collega Luca De Carlo di Calalzo (Belluno), per arrivare a Attilio Di Mattia, sindaco di Montesilvano (Pescara). Ma l’elenco è lungo e vede entusiaste soprattutto le amministrazioni di centro-destra.
E VOI COSA NE PENSATE?

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
zitolopresti il 26/08/13 alle 14:16 via WEB
del tutto favorevole
(Rispondi)
 
 
elvia4
elvia4 il 26/08/13 alle 14:20 via WEB
In Italia impazza la polemica, ma in Spagna il problema e' stato risolto da tempo: prostitute per strada se ne vedono poche. La ragione e' semplice: esistono 14 mila «casas de alterne», le CASE CHIUSE. Nel paese a noi piu' vicino per cultura e abitudini, la prostituzione e' depenalizzata dal '75, dalla fine della dittatura franchista.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:21 via WEB
IL nuovo dibattito intorno alla prostituzione è oggi rivelatore, e al tempo stesso catalizzatore delle nostre controversie in materia sessuale. Per chi chiede l'abolizione della legge MERLIN , questo commercio degradante non è nient'altro che una sorta di schiavitù: bisognerebbe dunque, sul modello della Svezia, metterlo al bando, punendo e il prosseneta e il cliente, ma non la prostituta.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:22 via WEB
Per i fautori di una regolamentazione, non sempre la prostituzione è definita dalla costrizione: essa può essere il risultato di una scelta. Pur lottando contro i traffici e lo sfruttamento dei minori, sarebbe pertanto opportuno, seguendo l'esempio dei Paesi Bassi, organizzare questa professione in modo da farla accedere a diritti fondamentali, a cominciare dalla previdenza sociale.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:25 via WEB
Secondo me è meglio diffidare di queste contrapposizioni alquanto riduttive,(case chiuse sì, case chiuse no) tanto più che potrebbero facilmente - troppo facilmente - condurci a immaginare le donne come più preoccupate dello sfruttamento sessuale, e gli uomini come più sensibili alla libertà del godimento (non importa se in forza della natura o della realtà del dominio)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
Una.Pazza_Idea
Una.Pazza_Idea il 28/08/13 alle 15:17 via WEB
Sempre diffidare da posizioni di "comodo": in ambedue ci sono problemi di Lobby (es.) Gioco d'azzardo!. Il problema è che piu' viene allungato il codice "comportamentale" e piu' nascono vie traverse di quelle traverse. Sei donna con il $negli occhi, fanne pure professione, tanto lo faresti lo stesso. Sei uomo e cerchi dominio a pagamento, lo trovi in tutti i cantoni. Quindi più che "case chiuse", quartieri a luci rosse con annessi e connessi e centri di ritrovo.. per i non residenti!
(Rispondi)
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 26/08/13 alle 18:01 via WEB
Anch'io.
(Rispondi)
 
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 26/08/13 alle 18:02 via WEB
Scusa Giuliana, anch'io era il commento sotto un altro che diceva di essere favorevole ma è cascato giù.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
anacletoleone il 26/08/13 alle 14:16 via WEB
e sarebbe anche ora
(Rispondi)
 
 
elvia4
elvia4 il 26/08/13 alle 14:21 via WEB
Sempre in Spagna l'Anela, associazione che raggruppa duecento casini, vuole entrare nella Confindustria perchè fattura sei milioni di euro ogni anno. La corte di Cassazione ha riconosciuto in una sentenza che lavorare in un bordello non solo e' legale, ma e' anche «una maniera lecita di guadagnarsi la vita».
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:27 via WEB
Questa iniziativa dei sindaci è molto opportuna poichè illumina i punti ciechi delle due posizioni.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:27 via WEB
Da un lato, come in Svezia, l'abolizione potrebbe benissimo risolversi semplicemente in una proibizione, la quale, lungi dal cancellare «il più vecchio mestiere del mondo», non farebbe che ricacciarlo nella clandestinità, col pericolo di aggravarne le condizioni di esercizio. Dall'altro (lo si vede nei Paesi Bassi), la professione sarebbe riservata ai cittadini dell'Unione europea, rafforzando così l'illegalità delle immigrate recenti, giunte dall'Africa nera o dall'Europa orientale.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
egledellicarri il 26/08/13 alle 14:17 via WEB
visto che il fenomeno non si può estirpare vada per il male minore
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:29 via WEB
L’apertura delle “case chiuse” non farebbe sparire tutta la prostituzione, e la regolamentazione non assicurerebbe la libertà di tutte le persone che si prostituiscono.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:30 via WEB
Il dibattito è tuttavia interessante, soprattutto perchè fa emergere i presupposti simmetrici degli uni e degli altri. In effetti, quelle che si fronteggiano sono due politiche della sessualità.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:30 via WEB
Per gli uni, è importante preservare, nella generale commercializzazione, un'«eccezione sessuale»: lo Stato ha dunque il compito di sottrarre al mercato l'atto sessuale. Per gli altri, lungi dall'invadere la sfera dei diritti individuali, lo Stato deve limitarsi a garantire il consenso, che solo permette di esercitare una libertà sessuale.
(Rispondi)
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 26/08/13 alle 18:03 via WEB
Il fenomeno non si potrà mai estirpare, sarebbe solo un'ipocrisia crederlo...allora, meglio fare ordine!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
carmelinaguerra il 26/08/13 alle 14:18 via WEB
facciamo come hanno fatto in Spagna e in molti altri civilissimi Paesi Europei e USA
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:33 via WEB
Sì in Spagna le "case chiuse" hanno un centro benessere, una discoteca, una palestra, saune, bagni turchi, ecc... Sono legali e ci lavorano 500mila ragazze con un fatturato di oltre 15 miliardi di euro l'anno
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:36 via WEB
Lì in Spagna le "case chiuse" che sono circa 20 mila si chiamano "casas de alterne"
(Rispondi)
 
diego1930
diego1930 il 26/08/13 alle 14:22 via WEB
Un atavico complesso all'italiana
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:38 via WEB
Dici carissimo Diego :"UN ATAVICO COMPLESSO ITALIANO". E non hai tutti i torti.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:39 via WEB
Però il "complesso atavico" riguasrda non le case chiuse ma la SESSUALITA'
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:42 via WEB
.... INFATTI, sono di fronte due rappresentazioni della vita erotica. Per gli uni la prostituzione è la negazione stessa dell'erotismo: se la sessualità non si compera, è perchè essa può essere soltanto dono d'amore, o quanto meno espressione di un desiderio spontaneo. Per gli altri la sessualità non coincide necessariamente con la gratuità dell'amore, e neppure del desiderio. Mentre per i secondi la società non dovrebbe imporre alcuna norma erotica, per i primi la sessualità è portatrice di valori che non bisogna prostituire
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ciuffreda.giacotti il 26/08/13 alle 14:25 via WEB
PARTE TUTTO DAL VENETO. La senatrice Lina (Angelina) Merlin, che pure doveva essere una veneta tosta, abituata ai peggiori sarcasmi e dotata d'infinita pazienza, non ne sarebbe rimasta felice.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:19 via WEB
E' vero. Lina Merlin, all'anagrafe Angelina Merlin è nata qui vicino a Pozzonovo il 15 ottobre 1887 ed è morta qui a Padova il 16 agosto 1979. VENETA DOC!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:19 via WEB
....Quando venne approvata la “sua” legge, il 5 marzo 1952 (ma divenne operativa solo 6 anni dopo), dichiarò: “Questo è il giorno più bello della mia vita”. Nei primi Anni Sessanta, per beghe nella federazione di Rovigo, decise di abbandonare il psi. Negli Anni Settanta si schierò a sorpresa contro il divorzio. Era convinta che i divorzisti fossero guidati dalla solita grande lobby degli ex tenutari di quelle CASE che oggi il 92,37 per cento degli italiani - o meglio dei telespettatori del Tg4 - vorrebbe riaprire (e magari frequentare).
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Commento fasullo il 26/08/13 alle 14:29 via WEB
I commenti del padrone di casa, sotto mentite spoglie, non hanno valore: tristi giochini puerili di facciata...Altre idee?
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 26/08/13 alle 15:48 via WEB
SONO FAVOREVOLE alla legalizzazione e regolamentazione della prostituzione che può avvenire con modalità differenti (come la statalizzazione dei bordelli, i quartieri a luci rosse, ecc). Inoltre vorrei che in questi "CENTRI A LUCI ROSSE" SI PAGASSERO LE TASSE
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
chiara.bufo il 26/08/13 alle 15:58 via WEB
Bisogna proteggere le donne e controllare che agiscano da maggiorenni e in piena libertà
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 15:59 via WEB
Anche questo è vero...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 16:01 via WEB
... ma nella realtà dei fatti la richiesta di apertura delle case di tolleranza è dettata esclusivamente da una preoccupazione di sicurezza. E naturalmente, nonostante la retorica sulla tutela dei più deboli non si tratta della sicurezza delle donne e degli uomini che praticano la prostituzione ma della sicurezza del cittadino che non vuole più vedere né ragazze vendersi sui marciapiedi , né episodi di micro criminalità legati alla prostituzione, né schiamazzi e offese al pudore
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pino.scopece il 26/08/13 alle 16:28 via WEB
Guardiamo anche al di là del nostro naso
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
daniela.leone il 26/08/13 alle 16:30 via WEB
La situazione legale in Germania, in Svizzera (dove la discussione sull'età minima per prostituirsi è al centro di uno scontro vivace tra chi sostiene che la soglia debba essere abbassata a 16 anni e chi sostiene debba essere mantenuta a 18), e in Nuova Zelanda è simile a quella dell'Olanda. Nello Stato australiano del Nuovo Galles del Sud, qualsiasi persona di età superiore ai 18 anni può offrire prestazioni sessuali in cambio di denaro. In un altro Stato australiano, Victoria, una persona che desideri svolgere l'attività di prostituta può richiedere una regolare licenza. Le prostitute che lavorano in una propria attività o in attività altrui devono essere registrate. Le "sex-workers" individuali non necessitano di alcuna registrazione o licenza. In alcuni paesi, lo statuto legale della prostituzione può variare in base all'attività: in Giappone, per esempio, la prostituzione "vaginale" è contro la legge, mentre il sesso orale a pagamento è legale e chi lo compie non esercita la prostituzione. In Turchia la prostituzione di strada è legale, così come la prostituzione nei bordelli regolati dal governo. Tutti i bordelli devono avere una licenza così come la devono avere le lavoratrici.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 17:41 via WEB
Esattamente! Grazie davvero per questo commento così esaustivo
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
splendida il 26/08/13 alle 17:56 via WEB
Il sesso orale e pericoloso , perché le sue conseguenze arriva dopo tumore alla gola leggete quante infenzione può portare il sesso in se stesso .ANDATE E VEDETE NEL REPARTO DI MALATTIE INFETTIVE POI PARLATE
(Rispondi)
 
sagredo58
sagredo58 il 26/08/13 alle 17:12 via WEB
Non si sarebbero mai dovute chiudere: tasse, controlli sanitari ed igienici, assenza di sfruttamento, minori rischi di violenza da parte dei clienti. Cosa c'è di negativo?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 18:00 via WEB
Chi la pensa diversamente sostiene che riaprire le case di tolleranza sarebbe come legalizzare la tratta delle schiave, gestita da un racket feroce che usa la donna ingannata, rapita e spesso minorenne per farne merce e produrre denaro (...) è una ipotesi degradante che si presta a favorire lo sfruttamento della prostituzione e dello schiavismo.
(Rispondi)
 
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 26/08/13 alle 18:05 via WEB
Mah, non credo, non è esattamente il contrario?
(Rispondi)
 
 
 
sagredo58
sagredo58 il 26/08/13 alle 19:28 via WEB
,i sembra lo stesso discorso inerente la mariuana, pretesti, l'europa si è già mossa da un pezzo
(Rispondi)
 
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 26/08/13 alle 18:26 via WEB
Perchè questa è l' Italia, paese di perbenisti (che poi alcuni di loro a tarda notte iniziano la loro caccia) se venisse seriamente proposta una legge simile il pastore tedesco in primis e la intera banda salterebbero dalle loro sedie; chi a tavola, col "sudato" boccone ancora in bocca, chi mentre stà contando i milioni delle offerte. Seguiti a ruota da tanti figli di Maria, che griderebbero allo scandalo, soprattutto nelle aule delle votazioni.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
stefania il 26/08/13 alle 17:36 via WEB
io sono d'accordo
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 26/08/13 alle 18:01 via WEB
Dagli ultimi sondaggi il 60% degli italiani è favorevole
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
SPLENDIDA il 26/08/13 alle 17:48 via WEB
Io son d'accordo di riaprire le case chiuse , vi e una in Ascoli piceno e chiusa da molti ani IL NOME ERA CASA GIULIANI almeno parliamo francamente , gli uomini anche sposati una scappatella se la fanno tutti , non mi dite di no sono nata molto prima di voi , piu' ho svolto un lavoro che di malati di HIV c'è ne sono molti e molti sono portatori , o letto sempre sul PC che e' uscita un altra malattia che tutti conosciamo lo scolo il nome e' uguale, e diversa la malattia ci si muore si chiama uguale allo scolo , noi donne vogliamo essere tranquille scusate se ho scritto francamente .Le case devono essere riaperte con tutte questi exstacomunitari che girano
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
gianna.lopresti il 26/08/13 alle 18:14 via WEB
E' ora di dire basta allo spettacolo indecente al quale siamo costretti ad assistere passando in auto in certe zone, magari con i nostri figli.
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 26/08/13 alle 18:30 via WEB
Aprire cooperative, case di tolleranza, quartieri a luce rossa e vietare la prostituzione nelle strade significa non soltanto restituire decoro alle nostre città ma anche e soprattutto assestare uno schiaffo durissimo al racket malavitoso molto attivo in tutta Italia
(Rispondi)
 
Cantastorie61
Cantastorie61 il 26/08/13 alle 19:42 via WEB
Sarebbe cosa buona e giusta...C.
(Rispondi)
 
ZeroRischi
ZeroRischi il 26/08/13 alle 20:04 via WEB
Come al solito, non c'è un vero dibattito. Si continua a ragionare per spot e proclami. Di sessualità, rapporti fra i due sessi, rispetto reciproco, interessa a nessuno. La chiusura dei bordelli è stata una conquista di civiltà e trovo sconfortante che tante donne si dichiarino favorevoli alla riapertura. A chi dovrebbero servire le case chiuse? Servirebbero alla collettività, perchè le "operatrici" pagherebbero, finalmente, le tasse, sostiene qualcuno. Dunque si tratterebbe di un'attività economica. Bene, una domanda mi sorge spontanea: le tante donne che si dichiarano favorevoli alla riapertura dei bordelli, ci andrebbero a lavorare o consiglierebbero alle proprie figlie di lavorarci. Tollererebbero che i mariti frequentassero i bordelli? E i figli, li mandiamo a scuola di sesso dalle prostitute? Non sarebbe il caso di provare a cambiare la società, in modo che non sia necessario legalizzare il disprezzo e la sopraffazione?
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
splendida il 26/08/13 alle 23:53 via WEB
Zeno non si parla di 60 anni fa' si parla di oggi , come dici se una madre porta la figlia al bordello non credo , ma ci sono molti perché se la figlia si innamora si sposa giovane dopo un anno si separa con un figlio, cosa va in cerca dopo di uomini separati per riavere a sua felicita' , dove trovi più la felicita?' se hai anche dei figli cosa deve fare la donna buttarsi ad un uomo che gli capita , non e' una cosa bella , perché anche lei diventa una carta igienica usa e getta dagli uomini il mondo e cambiato se non lo fa per strada o vai come tanti che hanno i soldi negli hotel appositi non e' uguale ! più e' uomo che va nei bordelli ....le donne son poche
(Rispondi)
 
ZeroRischi
ZeroRischi il 26/08/13 alle 20:05 via WEB
BUONA SERATA, GIULIANA! =^_^=
(Rispondi)
 
grazia.pv
grazia.pv il 26/08/13 alle 20:29 via WEB
Concordo con ZeroRischi. Buona serata.
(Rispondi)
 
Una.Pazza_Idea
Una.Pazza_Idea il 27/08/13 alle 22:51 via WEB
Nota sull'Argomento Principe.. Su questo siamo al TERZO MONDO.. ed al primo per Ipocrisia. Piu' che DACCORDO a riprirle.. quidi.. SINDACI datevi da Fare.. O dobbiamo indire un referendum?
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Puttaniere il 07/09/13 alle 00:43 via WEB
Io vado (insieme ad amici) 3 o 4 volte l'anno in Germania, tra Berlino e Monaco, sto 5 giorni di media, vado li esclusivamente per fare sesso a pagamento, come me centinaia se non migliaia di italiani, calcolate quanto guadagna la germania sommando tutti i soldi tra ristoranti pub bordelli voli ecc ecc, forse è il caso di darci una svegliata e finirla di fare i falsi moralisti
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963