MARCO PICCOLO

Se a qualcuno non piacciono le altre regole è libero di .... ^___^

Ecco, appunto!

Pionieristica nave scuola del fantastico, del mistero e dell'avventura il blog rappresentò una svolta nel costume e nella comunicazione. Ci fu la nascita di un'informazione davvero popolare e immaginativa: gossip, poesie, commenti, riflessioni, pensieri, diari…. E ancora curiosità di tutti i tipi: avvistamenti di creature mostruose, telepatia e spiritismo, enigmi del cosmo, storie di cannibali, scienziati pazzi e arcane..... cerimonie....

Ciao Giuliana :)))

Certo, i blogger crescono. Col tempo la capacità di creare post interessanti si affina o almeno così dovrebbe essere :)))

Come si diventa un bravo blogger? Dipende anche da che tipo di blog si intende portare avanti. C'è il blogger che ti fa fare quattro risate ogni volta,c'è quello che ti fa pensare o quello che propone argomenti di politica e così via...ci sono molti blogger che apprezzo per motivi diversi perchè hanno caratteristiche peculiari. Ma la trivialità la trovo inutile.

Detto questo, non voglio darti la sensazione di essere una con la puzza sotto il naso che non dice mai parolacce, no! Chi non le ha mai dette specie in un momento di stress? A freddo le trovo come un pugno nello stomaco :/

eheheheh come forse ricorderai, in altro post ho descritto OTTO CATEGORIE DI BLOGGER : 1) svagati adolescenziali: in cerca di paesaggi interiori non meglio definiti; 2) vaticinanti ispirati, rigorosamente aforistici: “Diventeremo tutti capre..Tanto “Il lupo non si preoccupa del numero delle capre”;

3) sentimental-poetico-romantici: "Grazie Papà / Per avermi dato la vita. / Per avermi insegnato la lealtà, la grinta e l' azzardo. / Spero di non deluderti mai»; 4) mini-mini-minimalisti: «Oggi mi sono svegliata prestissimo!!! Alle 8.00 x essere precisa, il ke è un record per una come me»;

5) maledettismo di maniera: di chi ha letto troppi beat finendo per identificarsi con Bukowski e compagni: «Lo dico tutte le sante volte che mi prendo una sbronza di quelle da morirci: no, no, è l' ultima volta, accidenti, non sono mai stata così male in vita mia ecc... Belle cazzate come al solito! Non vi dico in che condizioni stavo ieri sera... Vi dico solo che mi sono alzata adesso giusto per scrivere l' ultimo o penultimo post prima di partire domani sera! Eh si mollo tutto e scappo dai miei amici per non tornare più!» 6) gergale moderatamente inventivo in stile sms: « fra mi invita a cena - carramba! Si presenta anche mauri a sorpresa. - da quanto ho capito, fra l' aveva + o - mollato nel pom, ma siccome era ambriaca, credo che non valesse e non fosse stato messo agli atti - tensione palpabile, del tipo che i bocconi ti si bloccano a metà nel silenzio più totale - ripicche, rinfacciamenti, scuse, silenzi, ma tu, ma io, ma i tuoi, ma che c' entrano i miei etc. etc.» 7) pamhlettismo impegnato: «he... he... è proprio vero che il mondo gira! Berlusconi e compagni (è proprio il caso di dirlo "compagni") si indigna per le accuse mossegli! E non solo per le squinzie! solo vorrei chiedere al papi come ci si sente, tutto qua!» 8) Innamorati dell’amore: «senza di te sono il nulla/ io sono te e tu sei me/ siamo angeli con una sola ala possiamo volare soltanto abbracciati. »

Il blog è una straordinaria opportunità per scrivere anche del proprio quotidiano, oltre che delle proprie sensazioni ed emozioni. Ho trovato tanti spunti interessanti nella rete, tante persone che secondo me nonostante la possibilità di nascondersi dietro ad un nick riescono ad essere se stesse. Ho visto che si può comunicare il proprio mondo interiore con semplicità ed eleganza, senza sfociare nel manierismo e nell'affettato; ho visto anche chi è volgare, e chi lo è gratuitamente, forse per ribellarsi non si sa a chi o a che cosa. Io credo che la cosa più bella ed interessante sia quella di scrivere ciò che si sente davvero con il cuore. Non mi sento di giudicare perché per giudicare un blog bisognerebbe giudicare la persona, e questo non è né facile, né ci compete. Buon pomeriggio! Marion

No, no, no! Non si giudica, si valuta criticamente il BLOG o il POST mai (e dico MAI) la PERSONA. Così come si condanna il peccato e non il peccatore.

Nessuno si scandalizza se si valuta criticamente (e tanto per essere chiari per CRITICA intendo: Analisi razionale applicabile a qualsiasi oggetto di pensiero, concreto o astratto, e volta all'approfondimento della conoscenza e alla formazione di un giudizio autonomo) un libro, un'opera d'arte, un film, ecc... però se si analizza un blog o un post scattano meccanismi tabuistici

FELICISSIMA SERATA:-)))))

La critica è prima di tutto giudizio, dal punto di vista etimologico, e non giudizio negativo, come si è trasformata nell'accezione del linguaggio comune. E quindi su questo concordo. Però un blog secondo me è diverso da un libro o da un film. E' un diario che è scritto affinché sia letto, e non sia invece tenuto segreto, come capitava e capita agli adolescenti. Nel blog il pensiero dell'autore e il linguaggio o gli argomenti che sono utilizzati sono assai meno mediati rispetto alle forme tradizionali del libro e del film. Ci sono molti meno paradigmi da rispettare, sia per quanto riguarda la forma che per quanto riguarda l'oggetto di cui si scrive. Quando ho deciso di scrivere un blog mi sono riproposta di scrivere di getto, curando sì la correttezza della sintassi e della grammatica, ma non pensando ogni volta di scrivere un tema di italiano. Il mio linguaggio può essere barocco o semplice, adolescenziale malinconico, razionale, cinico, comico, raffinato, pedante, e chi più ne ha più ne metta. Per questo secondo me il criticare un blog provoca sentimenti forti: perché c'è molto e molto visibile dell'autore che lo ha scritto. Detto questo, ben vengano le critiche costruttive! Marion

Direi che in queste tue parole - Giuliana se non sbaglio - "No, no, no! Non si giudica, si valuta criticamente il BLOG o il POST mai (e dico MAI) la PERSONA. Così come si condanna il peccato e non il peccatore. sussiste la chiave del "nostro" ragionamento.
Mi sembra evidente che le valutazioni che attraverso i commenti si fanno non possono che essere relative ai pensieri espressi e a null'altro dato che solamente i pensieri possiamo qui vedere e conoscere. Perché allora volere aggiungere quanto, invece, evidentemente esula...? E' possibile esprimere dissenso senza che questo sia confuso con intolleranza, trivialità o altro ancora? E, soprattutto, è possibile che questo avvenga in modo diretto, correttamente esplicitato, senza fare ricorso a “lunghi percorsi” comunicativi? Vi sono valori morali che dovrebbero essere trattati con lo stesso rispetto che si usa comunemente verso le persone... Non trovi?
Roberto... per le risposte dirette.

I pazzi vengono definitivamente riconosciuti tali dagli psichiatri per il fatto che dopo l'internamento mostrano un comportamento agitato. Karl Kraus PS* Avrei potuto citare anche Lec ma ma ma ...

eheheheheheheheh "Ci saranno sempre degli esquimesi pronti a dettare le norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura". Stanisław Jerzy Lec P.S. E' un autore che piace anche a me. Al di là degli aforismi

Non vorrei risultare pedante od apparire prolisso ... Ma è anche vero che chi ne sa di meno ha più opinioni. Cordialmente. L'Avvocato del Diavolo (in incognito)

Le volgarità non mi piacciono in nessun caso, qui si può parlare di tutto, ma con rispetto. Ciao:)

Condivido e apprezzo. Felice notte Grazia.pv!

Sera principessa.:-)

Mmmm... se i piccoli blogger stanno crescendo allora la categoria non è "moribonda" come tanti dicevano dopo il boom dei social network. :-) Al limite si potrebbe fare un pizzico di chiarezza sul significato dell'essere blogger. È un mondo estremante variegato che va dai "reporter fai da te" in iran e cina alle fashin blogger occidentali. Poi nel mezzo ci stanno tutti i bravi chiacchieratori del web! Tutti degni del massimo rispetto, sia chiaro, importante è che il movimento sia sempre ben vivo.

piccoli blogger crescono... era ironico

Quindi.... "poveri" piccoli blogger....

eheheh LE PIANTE NON CRESCONO TIRANDOLE PER LA CIMA, ti immagini i blogger ehehehehe

Neanche a me piacciono le volgarità. Buona serata

Sai, nel cazzeggio, alla fine della fiera, si finisce sempre lì: nel linguaggio ambiguo, nei doppi sensi, nelle allusioni. Spesso, apertis verbis, in forme mortificanti, triviali e scurrili. Facessero almeno sorridere....

Ecco, appunto, il cazzeggio... della sostanza e della forma. Sorridiamo, va. :)

vengo umilmente al cospetto della REGINA dei bloggers.........(solo per questione di audiens...) e chiedo...umilmente...a quale categoria inserirebbe il mio blog? non che non ci dorma la notte..e né che mi freghi...del Suo giudizio se mi onora di averne uno..ma...son curioso...e..vanitoso...La studio sa? supposta...psicologa...perché qui tutti possono essere tutto...fate..alieni...avvocati...presidenti...poliziotti...ladri..farabutti...playboy...poeti...alieni...è il bello del virtuale...

:)

CIOA GIULIANA:)))))) Non credo che serva il scrivere scurrile..ma molti credono che renda moderni,alla mano..o forse è solo maleducazione e non rispetto dell'altro..

Ipse dixit...