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« LA PROPOSTA, VIA MAMMA E...DI SPETTACOLO IN CULTURA... »

SÉAMUS HEANEY, SCELTI PER VOI, MASSIMO GRAMELLINI, DI CULTURA IN CULTURA, POESIA, MUSICA, ARTE, CASA,

Post n°7646 pubblicato il 01 Settembre 2013 da psicologiaforense

Addio al poeta Séamus Heaney  voce d'Irlanda e Nobel nel '95.  È morto a Dublino, aveva 74 anni. Premiato dal comitato di Stoccolma per la "bellezza lirica e profondità morale, che esalta i miracoli quotidiani e il passato vivente" 

 

"RITORNO A CASA"

 

Consiglia molto opportunamente MASSIMO GRAMELLINI di allontanarsi dalla cronaca becera e di chiedere asilo emotivo alla repubblica di Poesia.  È una terra non troppo frequentata e questo presenta i suoi vantaggi: si trova facilmente parcheggio e gli abitanti sono riservati e accoglienti. L’occasione è particolarmente propizia perché oggi e domani la repubblica festeggia l’arrivo di un suo figlio prediletto, Séamus Heaney, che proprio ieri ha lasciato le terre d’Irlanda per tornare a casa. È stato il poeta di un popolo e di un premio Nobel, ma i cerchi immensi della sua anima hanno abbracciato orizzonti imprevedibili, trovando una connessione con la poesia lirica del nostro tempo, la musica pop.  La prima canzone di «The Unforgettable fire», l’album degli U2 che gli altoparlanti diffonderanno nelle piazze ombreggiate di Poesia per l’intero weekend, si chiama «A sort of homecoming», «Una specie di ritorno a casa». Il titolo, bellissimo, lo dobbiamo a un altro nobile cittadino della repubblica, Paul Celan. Ma la trama e l’umore del testo sono ispirati alla poetica di Heaney. Questa canzone lo ha strappato all’altare austero delle lettere per farlo conoscere ai ragazzi di mezzo mondo. Oggi quei ragazzi sono cresciuti e lo salutano come lui vorrebbe: senza lacrime, sussurrando i primi versi quasi fossero una preghiera silenziosa: «E lo sai che è ora di andare, in mezzo al nevischio e alla neve sospinta, attraverso i campi del lutto verso una luce che c’è in lontananza».  La luce di casa.  

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
luca.cibelli il 01/09/13 alle 17:45 via WEB
E' fantastico!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/09/13 alle 18:46 via WEB
" ... come poeta tendo verso la ricerca di un ritmo, nel senso che il mio sforzo è affidarmi alla stabilità conferita da un ordine di suoni musicalmente soddisfacenti." (Seamu Heaney, "Crediting Poetry", Discorso di accettazione del Nobel , Stoccolma, 1995)
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Utente non iscritto alla Community di Libero
simone.fiscarelli il 01/09/13 alle 17:47 via WEB
È stato uno dei più grandi poeti del Novecento, grande esponente della cultura irlandese. Nacque nella fattoria "Mossbawn", tra Castledawson e Toomebridge, in Irlanda del Nord, nella Contea di Antrim, primo di nove figli. Nel 1953 la famiglia si trasferì a Bellaghy, a pochi chilometri, dove il poeta visse la giovinezza. La sua prima formazione scolastica avvenne ad Anahorish (in gaelico, "il luogo delle acque chiare"). Nel 1957 si iscrisse alla Queen's University Belfast; dopo la laurea in Lettere, insegnò a Belfast, e in seguito a Dublino. L'Irlanda ricorre nella lirica del poeta attraverso paesaggi, ricordi giovanili e temi della rinascita irlandese (Celtic revival). Ha vissuto tra l'Irlanda e gli Stati Uniti, dove dal 1984 ha insegnato all'Università di Harvard. In tutte le opere di Heaney hanno rilievo le vicende legate al problema dell'indipendentismo irlandese. La sua poetica è legata alla sua terra, alla vita politica del paese. Come egli ha scritto nella poesia Digging, il poeta userà la penna come il nonno e il padre hanno usato la vanga.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/09/13 alle 18:34 via WEB
Lutto nel mondo della cultura internazionale: è morto il grande poeta irlandese Séamus Heaney, premio Nobel per la Letteratura nel 1995, tra i massimi esponenti del rinascimento poetico irlandese. Sposato e padre di tre figli, aveva 74 anni. "Il poeta e premio Nobel è morto in un ospedale di Dublino, questa mattina, dopo una breve malattia" ha dichiarato la famiglia in un comunicato.
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boscia.mara
boscia.mara il 01/09/13 alle 19:10 via WEB
Ciao Giuliana, esiste una cronaca di nicchia ma di qualità per chi coltiva determinati interessi.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/09/13 alle 20:44 via WEB
Lo credo anch'io e non potevi usare espressione più azzeccata "cronaca di nicchia"
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boscia.mara
boscia.mara il 01/09/13 alle 19:14 via WEB
La musica e la poesia, specie in connubio, sono un mix molto emozionante :)))
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/09/13 alle 20:50 via WEB
Senz'altro. DIAGONALE GIOIA, SOFFERENZA, RABBIA, PIANTO.....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/09/13 alle 20:54 via WEB
Così la scomparsa di un Poeta è uno tra i molti gli eventi che suscitano ondate di emozione nella psiche collettiva. L'emozione è diventata un elemento importante della società moderna; anzi, spesso è persino un oggetto di mercato. Il suo impatto è sovente calcolato con grande cura così da ottenere effetti precisi dalla pubblicità alla politica, dall'economia alla guerra: sorpresa, paura, orrore, tristezza, compassione, pianto, commozione, sollievo, indignazione. La forma che hanno assunto nel mondo contemporaneo i comportamenti individuali sembra obbedire prepotentemente al bisogno di dare una tonalità affettiva alla nostra esperienza del mondo.
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boscia.mara
boscia.mara il 01/09/13 alle 21:02 via WEB
Si, questo accade perchè l'emozione è alla base della vita anche se troppo spesso viene anche strumentalizzata.
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amaitti
amaitti il 01/09/13 alle 20:36 via WEB
Bello il tuo post, belle le poesie di Seamus Heaney e giustissime le parole di Gramellini... ...Io trovo i miei versi intingendo il calamaio nel cielo... Alda Merini
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/09/13 alle 21:31 via WEB
Hai fatto bene a ricordare Ada Merini che in in quarantasei anni ha scritto una violenta rappresaglia in versi contro gli indulti del vivere. Un percorso poetico, che parla di cuori zingari, di oltraggi sublimi, di bellezze corporeali, di gioia pura, di erotismo dilaniato, di delirante "diversita'". E della struggente nostalgia di un "altro" Eden.
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amaitti
amaitti il 02/09/13 alle 20:55 via WEB
Meravigliosamente poetica la tua "recensione" di Alda Merini. Brava. Grazie...
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