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Post n°7650 pubblicato il 04 Settembre 2013 da psicologiaforense
Migliaia di blogger abbandonano i blog NON è un caso che, in community, vi sia una stagione arida, e che si senta l'urgenza di fare i CONTI . Chi conosce i blog non si stupisce affatto di questa incursione nella storia contemporanea del web che ha un titolo, autobiografico ed insieme generale, di notevole efficacia come, appunto "La stagione arida". Il punto di partenza è la percezione di un malessere e di una crisi che è insieme di contenuti e di forma dei post, in una fase della storia dei social network che apre tutti gli interrogativi complessi sui valori attraverso cui si può riparlare di attendibilità, credibilità, trasparenza di questi straordinari mezzi di comunicazione di massa. Due sono quindi i problemi che si intrecciano: il primo è quello della chiarezza (che qui si chiama NETIQUETTE) ; l'altro è quello spazialmente più vasto della rifondazione di una cultura capace di ripercorrere il proprio itinerario, singolo e generazionale, per capire quali sono stati i nodi di una storia che ha portato ad un presente così squallido, disperante e senza molte individuabili prospettive almeno a tempi brevi.
Commenti al Post:
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sagredo58 il 04/09/13 alle 23:08 via WEB
Chi lo dice che i blogger abbandonano? Chi ha coniato il termine stagione arida?
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vergantino.fortunato il 04/09/13 alle 23:22 via WEB
Credo sia espressione della prof. Laura Bonato, docente di antropologia culturale alla facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Ateneo di Torino.
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claude888 il 04/09/13 alle 23:25 via WEB
I LUMI DI ALCUNI BLOG BRILLANO IN COMMUNITY ARIDE
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elvia4 il 04/09/13 alle 23:44 via WEB
Leggi anche Lipperini. "La notte dei blogger". La prima antologia dei nuovi narratori della rete. Einaudi.
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psicologiaforense il 04/09/13 alle 23:48 via WEB
SE è per questo si può consigliare: Dai blog ai social network. Arti della connessione nel virtuale
Un libro edito da Mimesis, 2009
(Rispondi)
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psicologiaforense il 04/09/13 alle 23:50 via WEB
E ANCORA: Psicobufale. Dall'anoressia alla zoofobia, come difendersi dalle balle raccontate dai media e continuare a credere nella psicologia
Un libro di Silvia Bianconcini edito da Rizzoli, 2008
(Rispondi)
(Vedi gli altri 1 commenti )
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psicologiaforense il 04/09/13 alle 23:52 via WEB
...Scrivere nella rete. Facebook, Twitter, Blog & Co.
Un libro di Stephan Porombka
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simone.fiscarelli il 04/09/13 alle 23:12 via WEB
LA STAGIONE ARIDA. Lo scandalo maggiore è sulle TRUFFE legate alla telefonia e ad Internet. Trattandosi quasi sempre di TRUFFE di poche decine di euro, rimangono quasi sempre impunite perchè l'accesso alla giustizia per rivalersene è più una questione di principio che altro: i costi sono sempre maggiori dell'eventuale rimborso.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 04/09/13 alle 23:18 via WEB
Sì, quelle ci sono sempre state e molto prima di internet. Ce n'è qualcuna gustosissima citata dagli autori greci e latini: Omero, Virgilio, Erodoto, ecc..
(Rispondi)
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psicologiaforense il 04/09/13 alle 23:19 via WEB
Le BUFALE sono le "Favole moderne". Sono, se si vuole, la nuova cultura popolare
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benagiano.perna il 04/09/13 alle 23:21 via WEB
Le leggende metropolitane sono un modo per raccontare le nostre paure più profonde.
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Zara1115 il 04/09/13 alle 23:33 via WEB
NETIQUETTE una parole e specialmente contenuti assolutamente sconosciuti ai più
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Zara1115 il 04/09/13 alle 23:35 via WEB
La Netiquette, neologismo sincratico che unisce il vocabolo inglese network (rete) e quello di lingua francese étiquette (buona educazione), è un insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri utenti attraverso risorse quali newsgroup, mailing list, forum, blog, reti sociali o email in genere.
Il rispetto della netiquette non è imposto da alcuna legge. Sotto un aspetto giuridico, la netiquette è spesso richiamata nei contratti di fornitura di servizi di accesso da parte dei provider.
Il mancato rispetto della netiquette comporta una generale disapprovazione da parte degli altri utenti della Rete, solitamente seguita da un isolamento del soggetto "maleducato" e talvolta dalla richiesta di sospensione di alcuni servizi utilizzati per compiere atti contrari a essa (di solito l'email e Usenet). In casi di gravi e recidive violazioni l'utente trasgressore è punibile col ban. (Wikipedia)
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Marion20 il 05/09/13 alle 00:14 via WEB
Io non sono nella rete da molto tempo: ho cominciato a scrivere i primi post nel 2008, ma poi per 4 anni ho lasciato perdere il blog e ho ripreso a scrivere nel 2012. Non conosco quindi molto a fondo il fenomeno del blog e dei blogger. Se di stagione arida si può parlare, secondo me lo si deve al fatto che il blog è lo specchio della nostra vita quotidiana, che appare sommersa da mille contraddizioni. Anche la crisi economica, che sembra un problema del tutto esteriore, in realtà ha colpito uno dei "valori" su cui si fonda la nostra vita, quello del consumo: siamo ed esistiamo perché consumiamo. A ciò si può aggiungere l'incapacità di gestire grossi cambiamenti quali l'avanzare effettivo della globalizzazione (non solo in senso commerciale, ma anche come insieme di fenomeni di acculturazione), la presenza crescente di una realtà virtuale complessa (che si articola in blog, social network, siti web, chat, ecc..) e l'idea postmoderna di uno sviluppo e di un progresso non più illimitato e non sostenibile per il pianeta. Tutto questo incide anche sul nostro piccolo mondo quotidiano... Marion
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denis_darija il 05/09/13 alle 00:27 via WEB
Ma..scusa il web da chi e frequentato? Esseri umani... E il mondo fuori come va? Dunque? Di cosa ti meravigli? Almeno internet consente (finora) una maggiore liberta d'espressione...
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