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Post n°7662 pubblicato il 09 Settembre 2013 da psicologiaforense
I precedenti del piumato e colorito millantatore sono documentati negli archivi della Giustizia, del Museo Lombroso e nelle pagine di qualche pubblicazione d'epoca. Il grande impostore, il non dimenticato personaggio della cronaca degli Anni Venti che suscitò l'interesse di illustri criminologi e di persone di cultura, non ultimo il giovane Italo Cremona è Edgardo Laplante, figlio di una indiana canadese nata da un capo indiano detto Red Blanket, emigrata negli Stati Uniti dove sposa Arturo Laplante, un bianco. Iniziata la sua carriera artistica a New York come tenore, il giovane Edgardo assume il nome di White Elk, Cervo Bianco, identità fraudolenta che lo accompagna durante parte della sua vita nei Music Halls di Londra, Parigi, Bruxelles, Marsiglia e Nizza dove incontra una ricca contessa con la quale inizia (1920) una nuova tournee professionale e amorosa nell'Italia fascista e credulona non più di oggi e pertanto disponibile a dare credito ad esemplari umani come quello del suo capo tribù. La vicenda umana di Cervo Bianco è costellata da prodigalità in linea con i gusti del tempo nonchè ai danni della ben fornita famiglia della contessa. La quale ad un certo punto, spossata economicamente e sentimentalmente, e messa sulla pista di una precedente relazione del Laplante - forse la moglie e la figlia - lo denuncia alla magistratura, che dopo un processo lo condanna alla prigione. L'idea della vita come farsa non esclude quella dell'esistenza come tragica e pietosa recita di una parte, in forma matura e definita, per compiacere al prossimo e alla collettività.
Commenti al Post:
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VER.ONICA il 09/09/13 alle 11:16 via WEB
Quando la frode di essersi fatto passare per un capo pellerossa di origine principesca viene scoperta e punita, egli resterà nei cuori di chi ha ingannato, come appropriatamente conclude Alberto Gozzi nel suo Cervo Bianco
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VER.ONICA il 09/09/13 alle 11:18 via WEB
Un caso interessantissimo di cui si parla ancora dopo quasi 100 anni
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psicologiaforense il 09/09/13 alle 11:19 via WEB
Il racconto di Alberto Gozzi, a cui tu fai riferimento, prende in pugno l'animata vicenda a partire dall'incontro di Cervo Bianco con la contessa Melania, avvenuto in un albergo della Costa Azzurra, dove l'abusivo principe indiano, presentato nel suo aspetto di esotico seduttore trentenne qual era, cattura subito l'attenzione della bella e ricca vedova. Di qui l'autore sviluppa la vicenda di Cervo Bianco nello sfondo popolato da avvocati, piloti d'aereo, produttori cinematografici, ragazze inquiete, commissari di Pubblica Sicurezza, barmen, direttori d'albergo, capitani di marina, tossicologi, managers, figli di papà, avventurieri, attrici, Bugatti, politicanti, scrittrici e portieri.
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psicologiaforense il 09/09/13 alle 11:21 via WEB
Alla fine, rappresentata dalla forza pubblica e dalla magistratura l'ipocrisia e la rettorica della società ottengono soddisfazione della vistosa truffa e ristabiliscono il rispetto dei valori. Laplante viene condannato.
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psicologiaforense il 09/09/13 alle 11:24 via WEB
...erano di certo molto più colpevoli quelli che, anche a fronte dell'evidenza, della truffa, del millantato credito, ecc... hanno continuato a seguirlo e ad osannarlo
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boscia.mara il 09/09/13 alle 14:46 via WEB
Con questa frase sollevi una questione sempre attuale, cioè quella della complicità che si instaura tra questi truffatori e i loro seguaci. Forse alla gente da' fastidio il dover ammettere di essersi sbagliati?
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monellaccio19 il 09/09/13 alle 12:19 via WEB
Imbroglione, ciarlatano e bugiardo. Questi tre aggettivi compresi nel tuo identikit dell'impostore, corrispondono all'individuo che è dedito all'"interpretazione". Non escluderei quindi l'attributo mitomane, proprio per la ragione che indichi: non ama se stesso ma ama il ruolo. Quindi, sicuramente istrionico e padrone della sua scena, può risultare anche un personaggio interessante se la sua parte di impostore la recita con stile, senza danneggiare la povera gente, senza toccare ceti deboli e affrontando solo grandi casi in cui il suo tornaconto sarebbe generoso e congruo. Insomma, Lupin, ladro con grande classe e stile, portava a segno colpi eccezionali con maestria e intelligenza, eppure era sempre un ladro. Ho visto all'opera impostori preparati e convincenti, capaci di portare avanti truffe geniali e architettate nei minimi dettagli. Ecco, questo impostore, anche se non merita grazia e condivisione, resta sempre una figura affascinante proprio per la sua tecnica sopraffina, artisticamente apprezzabile. Resta severamente da stigmatizzare il suo comportamento, ma al di là della truffa, mi piacerebbe conoscere le molle che fanno scattare il perverso meccanismo: personalità forte o debole? In cerca di fama e di evidente consenso per la sua bravura? Cosa si agita internamente a costoro per non spingerli a scegliere un semplice e banalissimo furto con scasso?
Buona giornata Giuliana, come sempre semino altrove.
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maraciccia il 09/09/13 alle 13:27 via WEB
sono un'anima debole..e mi piace credere alle favole..quindi più colpevole del millantatore?
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boscia.mara il 09/09/13 alle 14:43 via WEB
Buongiorno carissima :)))
Un bel problema questi ciarlatani, a volte mettono in pericolo la salute e la vita delle persone :(
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grazia.pv il 09/09/13 alle 16:24 via WEB
Ieri come oggi siamo invasi da truffatori che approfittano degli ingenui per danneggiarli e arricchirsi.
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ferrarioretta il 09/09/13 alle 16:48 via WEB
Che vita triste..e poveri quelli che incappano in questi individui.
Quando se ne accorgono rimangono i feriti,ma questo non importa al..millantatore che ,imperterrito,andrà in cerca di altre anima da maniopolare
Miserabile la vita che fa..eppure finisce anche la vita,non lo sa?
Sembro esagerata? E questo non è niente,se mi lascio andare ..posso anche fare di meglio,di esperienza ne ho..di millantatori..
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ferrarioretta il 09/09/13 alle 16:49 via WEB
Proverbi famosi: "Chi semina vento ,raccoglie tempesta"..
Il miglior detto ,quello che da solo spiega molte cose della vita..
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ferrarioretta il 09/09/13 alle 16:50 via WEB
BUON POMERIGGIO GIULIANA:)))))))))
Ho un satellite a tiro..ahahahahahahahah....
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blumannaro il 09/09/13 alle 17:19 via WEB
Mi chiedo: L'essere impostore è solo mentire per ottenere uno scopo truffaldino o si può considerare anche una patologia? Impostore = delinquente o malato?
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
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