Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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LA RIFLESSIONE DELLA SERA, PICCOLI MOSTRI CRESCONO, RAGAZZI A MARGINE, C'ERA UNA VOLTA L'INFANZIA, CUORI VIOLENTI

Post n°7690 pubblicato il 18 Settembre 2013 da psicologiaforense

ADOLESCENTI: MANEGGIARE CON CURA

La cronaca quotidiana pone in evidenza il basso livello di moralità e l'alto livello di rischio che caratterizza molti adolescenti  che  ne combinano di tutti i colori: fumare quello che capita, imbottirsi di pillole, aggredire, violentare. Osservandoli per le strade si assiste a  sesso esplicito, linguaggio volgarissimo, uso di droghe e violenza ad oprera anche di ragazzine che sembrano bambine.  Ma non si tratta di piccoli criminali o di sbarbatelli traviati da una gang. Sono semplicemente i TEENAGER della porta accanto, a zonzo per la città in cerca di vincere la noia, senza la minima percezione di quanto trasgressive e oltraggiose siano le loro azioni. E senza nessun adulto che offra un punto di vista, se non etico, almeno legale. I genitori non solo non riescono a imporre la disciplina, non sanno nemmeno più stabilire un contatto. E i   ragazzini si ritrovano soli, in un mondo di violenze dalle quali è sempre più difficile difendersi, perchè escogitate e inflitte dai loro coetanei. Che, a differenza degli adulti, non hanno bisogno di un motivo per scatenarsi: dato che sono ragazzi, ovviamente non sanno quello che fanno. Non hanno idea delle conseguenze, nè gliene importa. I teenager che si disperavano nella ricerca di un senso e una direzione, hanno lasciato il posto a bambini dagli occhi spenti, intorpiditi dalle droghe e dalla cultura di massa, irrequieti e senza affetti, irretiti in un presente senza speranza. Sono diventati i re della loro propria giungla e si ha l'impressione che non ci sia  più nulla che un adulto possa fare per loro...

 
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Commenti al Post:
Marion20
Marion20 il 18/09/13 alle 17:09 via WEB
Il quadro che descrivi è terribile, e in molte situazioni corrisponde effettivamente alla realtà. Ma non sarei un educatore se non credessi che qualcosa si può cambiare. Ci sono ancora adolescenti e giovani interessati ad imparare, a "mettere le mani in pasta" sulla realtà e a mettersi in gioco, ed è su questo e sulla loro capacità di essere esempio trainante che dobbiamo lavorare. I ragazzi di oggi non si sentono in grado di cambiare la realtà, perché di fatto non la conoscono. Questo senso di impotenza e di frustrazione è alla base di molti dei comportamenti "annoiati" o esagerati che li contraddistinguono. Ma il discorso è lungo, e merita più di un commento! Ciao Marion
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 17:40 via WEB
Ciao Marion! Ai TEENAGER è sempre piaciuto essere considerati strane creature dagli appetiti sconfinati, irriducibili alla disciplina e inclini alla trasgressione.....
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
CARMELINA LA DONNA il 18/09/13 alle 17:46 via WEB
CON QUESTO POST FAI SOBBALZARE, PERCHÈ DISTRUGGI TUTTE LE CONFORTANTI CONVENZIONI CHE SIAMO ABITUATI AD AVERE SUI PROBLEMI DEGLI ADOLESCENTI
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 17:41 via WEB
E il cinema li ha assecondati: in quasi tutti i film sui giovani, chi causa guai sembra divertirsi moltissimo e avere una personalità assai più interessante dei bravi ragazzi. Poi sono arrivate le canzoni hard rock e rap con i video dell'orrore - e anche il ragazzo più inetto è stato spinto a fantasticare su un mondo libero dall'autorità, immaginandosi protagonista invincibile di qualsiasi evento.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
manfri.manfrin il 18/09/13 alle 17:47 via WEB
I leader, i bulletti... hanno preso il posto dei genitori?
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 18/09/13 alle 17:49 via WEB
Tra le molteplici trasgressioni o manifestazioni delle rotture intergenerazionali, il fenomeno dei piercing e tatuaggi è sicuramente uno dei più vistosi, non fosse altro che per la sua crescente popolarità.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 17:52 via WEB
Sì, anche quello. Però la fredda notificazione delle cronache quotidiane ci parla di adolescenti amorali, irrazionali, imbottiti di ormoni e dimentichi delle conseguenze delle loro azioni.... ragazzi inclini al bere, alle droghe, al sesso o alla brutalità.
(Rispondi)
 
mari4570
mari4570 il 18/09/13 alle 17:52 via WEB
Il quadro e' perfetto ,poi aggiungerei si e' messo chi ha stabilito la legge sulla pryvasy: se un genitore cerca d'imporsi un po ' non e' possibile ,infatti senti bambini che subito si difendono dicendo :chiamo i carabinieri...! e' un problema molto serio,si va di male in peggio...
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 18/09/13 alle 17:53 via WEB
L'esperienza di noi insegnanti non suggerisce affatto che, se si mette un argine alle poche mele marce, gli altri si raddrizzano.
(Rispondi)
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 18/09/13 alle 19:08 via WEB
Il punto è che noi non possiamo arginare nulla perchè i ragazzi quando escono da scuola sono completamente privi di punti di riferimento.
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 18/09/13 alle 17:54 via WEB
Anche a scuola, i guai dei ragazzi non sono più trattati come problemi da riconoscere e risolvere, ma come qualcosa di cronico e inevitabile.
(Rispondi)
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 18/09/13 alle 19:06 via WEB
Ciao Zara, forse perchè spesso neanche i genitori offrono molta collaborazione, anzi, alzano delle barriere difensive allo scopo di proteggere i figli da chi vorrebbe educarli.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
patrevita.armillotta il 18/09/13 alle 18:04 via WEB
Dal tuo post emerge una costellazione di atteggiamenti che i giovani assumono, all'interno della scuola, dei gruppi di coetanei e della famiglia. Con il rifiuto verso il sistema delle norme e delle leggi, e in generale delle istituzioni.
(Rispondi)
 
boscia.mara
boscia.mara il 18/09/13 alle 19:04 via WEB
Ciao Giuliana :) hai toccato davvero un tasto dolente :(
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 19:54 via WEB
CIAO MARIA ANTONIERTTA:-) La domanda è sempre la stessa: Adolescenti, come non perderli?
(Rispondi)
 
 
 
boscia.mara
boscia.mara il 18/09/13 alle 20:04 via WEB
A volte ti danno la sensazione di essere "sintonizzati" ma stanno bleffando ;) PS: parlo degli alunni perchè i figli invece li "sgamo" ;)))
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 18/09/13 alle 19:12 via WEB
Un gruppetto pascola sempre qua...sul muretto del giardino..mi fanno tenerezza..oggi hanno giocato un po con Argo....forse non sono tutti persi..
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/09/13 alle 19:54 via WEB
Non mi stupisco più di tanto e il mio innato realismo, mi conduce sempre alle stessa risposta: "Chi semina vento raccoglie tempesta". Sono un convinto assertore e un testardo credente dei valori classici che devono essere alla base di una qualsiasi società! I valori non cambiano e famiglia e scuola sono i primi "imputati", restano poi i valori dello stato, della nazione, della democrazia e della religione. Etica, educazione, civiltà e rispetto, si coltivano nella famiglia e si completano a scuola. Se in questo rigoroso ordine, c'è una falla, sicuramente avremo sorprese nel rilevare strani, discutibili e aberranti comportamenti nei giovani. Si parte sempre obbligatoriamente da famiglia e scuola: sono cardini inscindibili, il vero brodo di cultura necessario perché i giovani partano con il piede giusto. Non cerchiamo scuse altrove, se i perni principali non sono capaci a formare e plasmare, allora si deve necessariamente provvedere con l'assistenza sociale. Insomma, niente più scuse, bonarietà a coprire le magagne, responsabilità molto chiare senza scaricare le colpe sugli altri. Scuola e famiglia: da qui si parte...poi ognuna si assuma le proprie responsabilità. Buona serata.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 20:50 via WEB
CARISSIMO AMICO MIO COME HAI RAGIONE...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 20:51 via WEB
.... COME arginare gli adolescenti inquieti e sfrontati? Che fare per riportare un po’ di norme nella scuola del 2013? Qualcuno auspica una pioggia di 7 in condotta. Per altri, i problemi scolastici non si affrontano con proposte di tono «fascista». La contesa e lo scontro continuano ben oltre le mura scolastiche. Gli adolescenti fanno problema anche in famiglia, per strada, nei luoghi di divertimento, nei gruppi che frequentano. Come rapportarsi agli adolescenti di oggi? Il disagio è dei ragazzi alle prese con un'età difficile o di adulti ormai incapaci a comprenderli? Interrogativi come questi sono al centro non solo del dibattito pubblico, ma anche dei molti studi oggi dedicati alla «new generation».
(Rispondi)
 
 
Zara1115
Zara1115 il 18/09/13 alle 20:57 via WEB
Interrogativi che inquietano tutti noi che con gli adolescenti dobbiamo confrontarci ogni giorno a scuola e fuori
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 20:52 via WEB
Chi meglio di TE Carletto che sei un tardo adolescente (o un giovane adulto) può comprendere queste tematiche??
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 20:56 via WEB
VEDI CARLETTO CARISSIMO, parlare di adolescenza è sempre più complicato, anche per le molte opportunità che i ragazzi hanno a disposizione. Rispetto al passato, gli ADOLESCENTI godono di maggiori gradi di libertà, hanno più informazioni, sono sollecitati ad avere maggiore iniziativa e autonomia. Ma tutto ciò avviene in un mondo in rapido cambiamento, in cui i valori e i modelli dei padri non valgono più, in cui mancano i supporti tradizionali per far fronte alle sfide del tempo presente.
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 18/09/13 alle 20:58 via WEB
CONDIVIDO E APPROVO:-))
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 18/09/13 alle 20:58 via WEB
Incerti, sospesi, inquieti, ribelli: sono «normali» adolescenti
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 18/09/13 alle 21:01 via WEB
Che fare, allora, per accompagnare questa transizione? Come è possibile promuovere il benessere degli ADOLESCENTI, dentro il vincolo di una società sempre più mossa, instabile ed in crisi globale? Si tratta di operare una prevenzione indiretta, offrendo ai ragazzi punti di riferimento, occasioni di identificazione e di conferma di sè, fuochi di interesse, proprio a partire delle dinamiche della vita quotidiana. Ciò vale sia per i GIOVANI non gravati da particolare disagio, sia per quelli alle prese con comportamenti rischiosi.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 21:03 via WEB
Grazie davvero CHIARA per questi tuoi commenti-riflessione da giovanissima docente di scuola media superiore
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 21:06 via WEB
Molti ragazzi di oggi hanno di fronte a sè degli adulti ingombranti. Può essere questo il caso di genitori, insegnanti, educatori così «riusciti» da intimidire i GIOVANI nella loro ricerca di un modello di realizzazione. Il successo dei padri può scoraggiare i GIOVANI a individuare un proprio personale successo, in una società in cui la riuscita personale e professionale rappresenta un imperativo culturale.
(Rispondi)
 
 
claude888
claude888 il 18/09/13 alle 21:20 via WEB
I commenti sono quasi più interessanti dello stesso post
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 21:07 via WEB
Ma l'ingombro può anche essere costituito da un adulto troppo ragionevole, nei confronti del quale gli ADOLESCENTI hanno più difficoltà a smarcarsi rispetto ad una figura di adulto più autoritario. Con ciò non si auspica il ritorno all'autoritarismo come metodo di formazione delle nuove generazioni. La crisi di autorità ha comunque investito molte famiglie. La trasmissione dei valori passa sempre di meno per la paura, il distacco, il rispetto delle regole, e viene sempre più affidata alla grammatica degli affetti.
(Rispondi)
 
claude888
claude888 il 18/09/13 alle 21:20 via WEB
E' un argomento che colpisce tutti
(Rispondi)
 
claude888
claude888 il 18/09/13 alle 21:21 via WEB
Cosa aggiungere?
(Rispondi)
 
claude888
claude888 il 18/09/13 alle 21:22 via WEB
La mia diretta esperienza personale: non mancano padri assenti o disertori o deboli; ma accanto ad essi aumentano le figure paterne che si mettono «in ascolto della «natura» del figlio, delle sue esigenze reali.
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 18/09/13 alle 21:24 via WEB
Questi sono i commenti che valgono! Quelli scolpiti sulla propria pelle
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 21:26 via WEB
Questo clima di comprensione un po' troppo permissivo non è sempre immediatamente funzionale alla crescita del figlio, alla possibilità che l'adolescente faccia fronte ai suoi compiti di sviluppo. Ma alla lunga può favorire una crescita più armonica dei figli, oltre che essere espressione di un rapporto più maturo tra le generazioni.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 21:27 via WEB
DUE RIFLESSIONI DOPO AVER LETTO TUTTI I COMMENTI:
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 21:28 via WEB
LA PRIMA. Le molte tensioni che i ragazzi d'oggi sembrano dover affrontare, come se in questa età della vita gli aspetti problematici fossero di gran lunga prevalenti rispetto agli aspetti positivi. Le analisi sugli ADOLESCENTI rendono davvero ragione delle loro condizioni di vita o risentono dell'eccesso di preoccupazione e di riflessività con cui un certo mondo di adulti vive nella modernità avanzata? Inoltre, non si rischia talvolta di «leggere» l'insieme degli ADOLESCENTI a partire dai problemi che coinvolgono maggiormente i ragazzi alle prese con varie forme di disagio acuto?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 18/09/13 alle 21:29 via WEB
LA SECONDA. E' di tipo educativo. Essere attenti ai bisogni degli ADOLESCENTI, comprenderli, accettarli, inserirli in una dinamica affettiva, rappresenta indubbiamente una delle conquiste più positive della psicologia e pedagogia moderna. A patto però di non immettere i figli in un rapporto troppo complesso per la loro età, che ha comunque bisogno di alcuni punti fermi e anche di regole. Un eccesso di coinvolgimento (relazionale e psicologico) tra padri e figli può impedire il decollo di questi ultimi verso autonomi traguardi.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
simone.fiscarelli il 18/09/13 alle 21:45 via WEB
PENSO AI FILM CHE PARLANO DI GIOVANI: è ricorrente l'idea della protesta e della ribellione, che può esprimersi sia come rivolta dello stile sia come vera e propria violenza. A questo tema specifico è dedicato Bad Boys, il primo dizionario critico del cinema della ribellione GIOVANIle: M. Fantoni Minnella ha qui raccolto 440 schede di film che negli ultimi decenni hanno illustrato le gesta di ragazzi terribili sullo schermo. Passando in rassegna alcuni di questi titoli e foto di repertorio (da Arancia meccanica a Fragole e sangue, da Gioventù bruciata a Pugni in tasca, ecc.) a più di un lettore il disagio degli ADOLESCENTI di oggi potrà sembrare poca cosa rispetto alla pratica di violenze e di odio lì richiamate. Può essere un motivo in più per guardare ai ragazzi di oggi in modo sereno e positivo. Li si aiuta a crescere anche sdrammatizzando alcune loro tensioni, orientandoli a interpretare un'età non facile con levità e un pizzico di IRONIA
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brugi74
brugi74 il 18/09/13 alle 22:06 via WEB
Che triste realtà, ormai i giovani non si accontentano più di 4 chiacchiere sulle panchine alla sera e accompagnate da una birra, no devono trasgredire, diventa mito chi la combina più grossa, chi si incasina di più e tutto per combattere la noia dilagante che li circonda, per attirare l'attenzione di genitori troppo impegnati e troppo distanti... spero che mia figlia cresca normale, che riesca a stabilire con noi un feeling che non la porti a vivere situazioni del genere e a provare esperienze forti solo per occupare le giornate...
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oranginella
oranginella il 18/09/13 alle 22:14 via WEB
adolescenti,con la voglia di provare quello che la realtà non approva...e ci sono anche giovani che hanno voglia di vivere facendo a cazzotti con le proprie inquietudini...ciao :)
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sofiastrea
sofiastrea il 19/09/13 alle 08:25 via WEB
l'adolescenza è un'aspetto della vita , un attimo di fermento, non va educato,va considerato come tale e compreso...i giovani adolescenti sono molto attenti a chi non li giudica a chi ha rispetto per loro e sono altrettanto pronti a ricambiare...credo sia il momento più splendido della loro vita che noi adulti riusciamo a distruggere con la pretesa di volerli uguali a noi. Noi siamo ipocriti, diciamo che siamo preoccupati per loro, ma di fatto lo siamo per noi stessi, per la nostra vecchiaia, per il nostro futuro e questo ci obbliga a rsddrizzare, correggere, svuotare di significati, vite che stanno germogliando
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Persa_nella_Rete
Persa_nella_Rete il 26/10/13 alle 01:27 via WEB
Ho 2 figli adolescenti..ne so qualcosa.. Sinceramente, non vorrei essere adolescente oggi. Era un'età delicata anche per me ma, non così. Sono fragili. Paurosamente. "Sono diventati i re della loro propria giungla e si ha l'impressione che non ci sia più nulla che un adulto possa fare per loro..." (queste parole sono verissime)
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