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IN-SICUREZZA STRADALE, LA PERFETTA IMPERFEZIONE, STRADE DI SANGUE, LA CULTURA DELLA SICUREZZA STRADALE

Post n°7723 pubblicato il 28 Ottobre 2013 da psicologiaforense

Certo, al volante siamo tutti bravi: ma - le cronache ce lo ricordano ogni giorno - troppo spesso non abbastanza... A completare il quadro, va ricordato che d'inverno è particolarmente critico tutto quanto attiene alla visibilità, nel senso sia di vedere la strada davanti a noi sia di farci vedere, magari nella nebbia.... 

IN-SICUREZZA STRADALE

Le nebbie, il gelo e  la neve. Sono i “regali” della stagione invernale. Condizioni affatto piacevoli e, soprattutto, pericolose per quanti  sono  costretti a utilizzare l'auto. Unica difesa, come e più di sempre, la prudenza. Prudenza nel moderare la velocità, innanzitutto: i limiti devono essere nell'intelligenza di ciascuno di noi ben prima che sui cartelli a lato delle strade e delle autostrade. E, poi, prudenza nell'attenzione a quanto accade avanti e intorno a noi, per rimediare anche agli errori altrui. In ogni caso, vale la regola che, tanto meno favorevoli sono le condizioni ambientali, tanto più “controllate” debbono essere quelle nostre e della nostra vettura

 
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Commenti al Post:
brugi74
brugi74 il 28/10/13 alle 13:23 via WEB
Pienamente d'accordo sul fatto che le autovetture devono essere controllate per viaggiare in sicurezza, che vanno rispettati i limiti, ma dall'altra parte ci vorrebbe una maggiore attenzione da parte delle autorità alla circolazione, alla situazione di strade e autostrade sanzionando non solo gi automobilisti indisciplinati, ma anche chi non provvede ai lavori di manutenzione e messa in sicurezza delle strade. Io poco più di un mese fa ho fatto un testacoda e ho fatto un danno consistente alla mia autovettura dopo essere scivolata su una macchia d'olio non attribuibile a nessuno in una rampa di uscita di una superstrada cittadina, incidente dovuto alla scarsa attenzione che hanno le autorità competenti a garantire l'incolumità dei viaggiatori... ma d'altronde se il Governo continua a tagliare i fondi agli enti locali loro non possono provvedere alla manutenzione ordinaria delle strade e tu puoi avere la macchina più supercontrollata del mondo che fai testacoda e ti paghi 2500 € di danni...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/10/13 alle 15:24 via WEB
tecnicamense si chiamano "insidie" ( buche sulla strada, dossi non segnalati, macchie di lubrificanti, ecc...). In molti casi si può promuovere una causa per il ristoro dei danni contro il comune o chi gestisce la strada "insidiosa"
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 28/10/13 alle 15:32 via WEB
Per ora il tempo e' stato clemente, ma prepariamoci alle insidie della brutta stagione Venti di guerra col generale Inverno Primo: prudenti al volante
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/10/13 alle 15:37 via WEB
Non starò a ribadire l'importanza dell'efficienza psico-fisica di chi e' impegnato nella guida: cibi leggeri, niente alcol (per non dire di droghe e psicofarmaci), niente interminabili maratone al volante.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/10/13 alle 15:37 via WEB
Per quanto riguarda lo stato di manutenzione dell'auto, se una batteria in cattiva salute puo' tradursi nel disagio di un mancato avviamento, ben piu' gravi possono essere le conseguenze di un cedimento dell'impianto elettrico (fari, tergicristallo, ecc) o di componenti vitali per la sicurezza attiva: freni e pneumatici, ma anche ammortizzatori. Quando l'asfalto e' scivoloso, differenze anche minime di aderenza tra ruota e ruota possono compromettere l'equilibrio di assetto della vettura, sia in accelerazione che in frenata, alterando pericolosamente traiettorie e spazi di arresto. E l'efficienza degli ammortizzatori e' determinante ai fini di un contatto ottimale ruota-strada. Se troppo sfruttati - <scarichi>, in gergo -, gli ammortizzatori non sono piu' in grado di svolgere a dovere il loro lavoro, e cioe' smorzare rapidamente le oscillazioni elastiche indotte sulla sospensione dalle asperita' del fondo stradale, evitando saltellamenti - e quindi perdite di aderenza - delle ruote. Ricordiamoci, dunque, di controllarli periodicamente, sostituendoli senza indugi non appena mostrano segni di affaticamento.
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 28/10/13 alle 15:33 via WEB
Prudenza e ancora prudenza
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/10/13 alle 15:39 via WEB
Soprattutto nelle prime ore del mattino, alla sera e di notte, quando, anche se il tempo e' bello, l'umidita' dell'aria puo' trasformare in una sorta di insidiosa <patinoire> un asfalto apparentemente pulito. In queste condizioni, l'aderenza puo' essere perfino peggiore che sotto un violento acquazzone; peggio ancora se il freddo e' intenso e c'e' rischio di gelo. In ogni caso, velocita' modesta e dolcezza nella guida: se la strada e' scivolosa, tutto si fa piu' difficile. Accentuare le manovre - sterzo, acceleratore e freno - non serve che a rendere piu' critico il controllo della vettura; e gli spazi di arresto nel caso di una frenata improvvisa crescono in misura esponenziale.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 28/10/13 alle 15:39 via WEB
Se a 50 km/h per arrestare la vettura su fondo bagnato occorrono circa 33 metri, 5 in piu' che non su asfalto asciutto, a 130 km/h lo spazio necessario sale a oltre 166 metri, ben 36 in piu' che non su fondo in condizioni ottimali.
(Rispondi)
 
noemichiaralee
noemichiaralee il 28/10/13 alle 16:05 via WEB
La distanza di sicurezza è tra le più sagge e basilari norme del giusto comportamento alla guida! Buon pomeriggio Giuliana ^___________^
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maraciccia
maraciccia il 29/10/13 alle 23:56 via WEB
con la crisi purtroppo diventa difficile anche tenere in buon stato l'auto..che diventa sempre più obsoleta..grazie dei suggerimenti..*___*
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Marion20
Marion20 il 04/11/13 alle 19:10 via WEB
Il modo a dir poco spavaldo con cui si percorrono le strade, soprattutto da parte dei giovani e giovanissimi, diventa fonte di pericolo notevole, proprio perché non si ha coscienza delle conseguenze che questo tipo di guida può provocare. Il senso del limite, come tu giustamente dici, deve essere dentro di noi, non può essere imposto soltanto con le leggi. Ciao Marion
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