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« LA SENTENZA, DIRITTO & R...Il sesso ai tempi della ... »

SCELTI PER VOI, ATTUALITA', CORPO, MASSACRATO, FOTOGRAFATO NUDO, VENDUTO, TAGLIATO, DENUTRITO, COSTUME & SOCIETA'

Post n°7744 pubblicato il 12 Novembre 2013 da psicologiaforense

Sintomo di disagio sono stati la tossicodipendenza, poi l'anoressia. Oggi il sesso...... Le baby squillo....  Sul muretto stanno Lara, Mariella e le altre, belle quasi tutte. Truccate, smaltate e curate tutte. Tutte desiderate dai maschi, padri e coetanei in processione .... Amiche, nessuna.

Le baby squillo: Il sesso è il loro urlo d'aiuto

«È sempre il corpo che diventa teatro di autolesionismo. Massacrato, fotografato nudo, venduto, tagliato, denutrito, il corpo è l'urlo. Non usando parole, le ragazzine alienate usano il corpo per la catarsi: lo offrono per dire "Io sto male". Non hanno rapporti con la propria interiorità, non sanno come arrivarci. E come sarebbe possibile, se nessuno gliel'ha mai mostrata?».

Lucrezia Lerri, "La confraternita delle puttane", Modadori

 
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Commenti al Post:
Marion20
Marion20 il 12/11/13 alle 14:17 via WEB
Condivido in pieno questo pensiero. L'interiorità si trova nel silenzio, ed è assolutamente difficile trovarla nel frastuono di questa società.. Ciao Marion
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/13 alle 19:05 via WEB
dice la Lerri: «Ragazze disperate, che tentano di elaborare un copione, ma non sanno come sia possibile uscire dal fallimento della famiglia di origine. Hanno avuto mamme incapaci di realizzare i propri desideri femminili, non conoscono l'alfabeto sentimentale e rimettono in atto la scena delle loro madri infelici. Offese dalle mamme, offendono le amiche. Sono giovani in guerra tra loro, vorrebbero essere amate ma non sanno come si fa. E quindi si odiano».
(Rispondi)
 
coloridivita
coloridivita il 12/11/13 alle 14:45 via WEB
Un urlo che troppo spesso non viene ascoltato, bisognerebbe stare più attenti ai ragazzi, loro i segnali li lanciano. Un abbraccio Giuly, buona giornata, un post che fa riflettere.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/13 alle 19:07 via WEB
Nel romanzo di cui parlo e che rfispecchia la realtà si parla di una storia di sopraffazione, invidie e ribellione. È la storia de La confraternita delle puttane (Mondadori), l'ultimo romanzo di Lucrezia Lerro, ambientato negli anni '80 in un paesino del Sud che assomiglia a Omignano, provincia di Salerno, dove l'autrice è nata nel 1977, ma anche a tanti luoghi che hanno preciso riferimento geografico soprattutto in certe menti, dove le donne restano femmine, senza speranze di affrancamento da un ruolo esclusivamente sessuale.
(Rispondi)
 
ikeuoha
ikeuoha il 12/11/13 alle 16:48 via WEB
Esistono interi quartieri dove il costume vede le giovani donne come oggetto di matrimonio e nei casi peggiori come "femmine" dove il corpo è il mezzo di sopravvivenza economica e psicologica. Basti osservare le schiere di ragazzine che nei giorni festivi giungono nei centri cittadini. Il loro abbigliamento e comportamento omologati nei quartieri di appartenenza inviano non solo segnali ma veri e propri messaggi, linguaggi non equivocabili. Nulla però si può fare. Il miglioramento generazionale, forse, un giorno cambierà gli aspetti più deleteri del mondo giovanile attuale. Thanks.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/13 alle 19:09 via WEB
Per la scrittrice «È una metafora per dire che la strada della consapevolezza femminile è ancora lunga: bisogna essere disposte a pagare per la libertà, raccontare la propria storia a testa alta, non occultare il dolore o il disagio».
(Rispondi)
 
tuscanyAR
tuscanyAR il 12/11/13 alle 16:58 via WEB
Una della cose piu' intelligenti che abbia mai scritto qualcuno sul tema. In poche righe hai descritto il perchè queste persone si fanno cosi' male. Brava!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/13 alle 19:10 via WEB
«Si tratta di ragazzine immerse nell'inconsapevolezza. E nella disperazione. Spogliarsi, offrirsi e vendersi senza pudore significa disagio... Famiglie inconsistenti, a loro volta frutto di famiglie inconsistenti».
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/11/13 alle 19:35 via WEB
Ebbene? Perché non devo insistere a dire che è lo stato che si deve preoccupare visto che non "esistono" genitori e famiglia? Isolate, abbandonate e alla ricerche di se stesse, possono essere aiutate da vere e proprie strutture sociali. Si intervenga e subito, senza cincischiare: ne stiamo perdendo tantissime lungo...la strada! Buona serata Giuliana.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/13 alle 21:29 via WEB
Purtroppo è così Carissimo Carlo ma hanno tagliato i servizi sociali essenziali e persino al Tribunale per i minorenni lavori ma sai che sei molto fortunato se ti pagano dopo anni. La Grecia è sempre più vicina....
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kinderella.lilla
kinderella.lilla il 12/11/13 alle 20:06 via WEB
Che pena, mista a tenerezza! Ciao Giuliana, cossa che se dise a Este?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/11/13 alle 21:25 via WEB
Premesso el strucon de rito a Este ghe xe un destreio. I xe sensa schei ( i dise)e i pianse molto pì de prima. (Carissima dopo ti aggiorno in pvt)
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Persa_nella_Rete
Persa_nella_Rete il 16/11/13 alle 00:15 via WEB
E' vero quel che scrivi. Ho una figlia adolescente, ne so qualcosa. Quest'età non è mai stata facile ma loro mi sembrano fragili, troppo. Sinceramente, non vorrei essere giovane, oggi.
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mmmmmmm1980
mmmmmmm1980 il 17/11/13 alle 22:05 via WEB
Comunque carissima psicologiaforense, in riferimento ai fatti delle baby squillo avvenuta a Roma ai Parioli, ci fa capire il mondo omertoso in cui siamo immersi, perché la gente vede, sa ma non parla. Firmato Matteo.
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