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NELSON MANDELA, RIFLESSIONE DELLA SERA, MANDELA L'AFRICANO, QUELLO CHE SUI MEDIA NON POTETE LEGGERE,

Post n°7769 pubblicato il 06 Dicembre 2013 da psicologiaforense

COSI' NELSON ENTRO' NELLA STORIA....Dall'infanzia nelle campagne del Transkei alle township di Johannesburg, dalla prima militanza nell'Anc, attraverso ventisette anni di carcere, al Premio Nobel per la pace e alla presidenza del suo paese. "Il lungo cammino verso la libertà" di Nelson Mandela è il lungo cammino verso la libertà politica e la conquista di un valore irriducibile: la dignità dell'essere umano.....




MANDELA L'AFRICANO


Ho letto i giornali e me ne distacco. Voglio invece , in questa mia brevissima riflessione, ritornare alle 10 e 58 di lunedì 9 maggio 1994 : su un banchetto di legno chiaro sedeva  NELSON  MANDELA....  
È una splendida giornata di sole, al Capo. Chissà che tempo faceva l'8 novembre del '61 quando, qui vicino, un rivoluzionario di 42 anni partiva da prigioniero per l'isolotto di Robben...... Adesso, in ben altra veste quello stesso rivoluzionario,  si alza. Il “grande vecchio”, leva per primo la mano, ribadendo che sarà fedele alla Repubblica. A tratti, Mandela pare chiuso in chissà quale meditazione, quei suoi occhi da tartaro (da xhosa della tribù Thembu e della famiglia Madiba) diventano fessure. Eppure osservano e ricordano.  Ma adesso c'è spazio solo per il trionfo: per un discorso a ottantamila persone, dalla stessa balconata che, il 12 febbraio di quattro anni fa, vide il primo discorso di MANDELA libero. Anche da lì sopra, ogni tanto il Presidente tocca la rosa appuntata al petto. È una rosa bianca, come quella che Clinton depose sulla tomba di John Kennedy, o quella che gli studenti antinazisti di Berlino posero a simbolo del loro movimento. Nel nuovo Sud Africa, è il simbolo che ha sostituito l'antico logo della gazzella. È proprio vero: solo chi ha una lunga storia alle spalle può spingere un Paese verso il futuro. 

 
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Commenti al Post:
VER.ONICA
VER.ONICA il 06/12/13 alle 02:10 via WEB
Predo direttamente da Wikipedia: Nelson Rolihlahla Mandela (Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013) è stato un politico sudafricano, primo presidente a essere eletto dopo la fine dell'apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/12/13 alle 02:12 via WEB
Hai fatto bene a ricordare tutto questo....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/12/13 alle 02:13 via WEB
Il carceriere svelò la drammatica segregazione del leader anti-apartheid controllato per oltre vent'anni; MANDELA il mio prigioniero
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/12/13 alle 02:14 via WEB
Il secondino era bianco e aveva ventiquattro anni. Era una nullita', venuta dalla campagna. E aveva accettato un incarico che, sulla carta, gli sembrava assolutamente sproporzionato a quanto aveva visto della vita. Doveva sorvegliare NELSON MANDELA, la <primula nera>, il detenuto numero uno delle prigioni sudafricane. Censurare la posta e controllare le visite. La notte precedente il primo incontro col leader nero, la passo' insonne, tra galoppate selvagge di pensieri nervosi e inutili conte di pecorelle. La mattina, muovendosi a fatica tra i cassoni ancora imballati del trasloco, il giovane carceriere poso' maldestro il piede su un servizio di bicchieri di cristallo regalo di nozze. Li frantumo' e si feri' il piede. Le gocce di sangue sembravano un segno funesto del faticoso incarico.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 06/12/13 alle 02:15 via WEB
Ma in realta' tutto ando' bene. Quella gentile guardia insegno' a MANDELA a non odiare l'uomo bianco. Gli dimostro' che dietro i colori dell'epidermide ogni uomo e' uguale all'altro. Quando MANDELA fu liberato e divenne il padre della nuova Nazione, James Gregory decise di raccontare gli oltre vent'anni trascorsi accanto al futuro Presidente nel volume "NELSON MANDELA: da nemico a fratello" che fu pubblicato da Sperling & Kupfer.
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 06/12/13 alle 02:10 via WEB
Fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni dell'attivismo anti-segregazionista. Protagonista insieme al presidente Frederik Willem de Klerk dell'abolizione dell'apartheid all'inizio degli anni Novanta, venne eletto presidente nel 1994, nelle prime elezioni multirazziali del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999. Il suo partito, l'African National Congress, è rimasto da allora ininterrottamente al governo del paese. Mandela è il cognome assunto dal nonno. Il nome "Rolihlahla" (letteralmente "colui che provoca guai") gli fu attribuito alla nascita; "Nelson" gli fu invece assegnato alle scuole elementari.[3] Il nomignolo Madiba è il suo nome all'interno del clan di appartenenza, dell'etnia Xhosa.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/12/13 alle 02:16 via WEB
Ecco appunto....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/12/13 alle 02:18 via WEB
IL Nobel della pace dato a NELSON MANDELA e a Frederik de Klerk e' molto piu' di una ricompensa sdoppiata, molto piu' di un riconoscimento suddiviso in parti eguali per correttezza politica, per non spiacere a nessuno. E' un premio dato non tanto a questa o a quella persona al presidente de Klerk che ha deciso di metter fine all' apartheid, nel ' 90; a MANDELA che dopo 27 anni di prigione ha deciso di negoziare con i bianchi che l' avevano incarcerato ma a quel che puo' accadere fra due persone avversarie, quando s' incontrano e provano un accordo.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/12/13 alle 02:20 via WEB
........ Molte cose possono accadere quando due avversari s' incrociano: i contendenti possono ammazzarsi reciprocamente oppure patteggiare falsamente, possono far finta di non essersi visti oppure mettersi a chiacchierare attorno a tavole rotonde. In tutti questi casi e' raro che l' incontro vada molto lontano: il piu' forte restera' quello che era prima dell' appuntamento, e continuera' a dominare; il piu' debole soccombera' poco importa se alla spada o alla tavola rotonda essendosi creduto piu' forte di quello che era.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/12/13 alle 02:20 via WEB
..... Ma puo' anche accadere che nell' incontro le due persone scoprano se stesse oltre che l' altro, che non solo si modifichino a vicenda ma che ognuna di esse subisca una trasformazione interiore, grazie all' incontro. Precisamente questo e' avvenuto fra NELSON MANDELA e Frederik de Klerk, negli ultimi tre anni; ed e' questo avvenimento, nato per la forza di un incontro oltre che per la forza di due caratteri, che i giurati di Stoccolma hanno voluto onorare. Difficile premio dunque. Infinitamente piu' obbligante di un premio dato a una sola per sonalita', a un individuo, a una biografia.
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boscia.mara
boscia.mara il 06/12/13 alle 06:54 via WEB
Ciao Giuliana...ti auguro un sereno e piacevole week end :)
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noemichiaralee
noemichiaralee il 06/12/13 alle 07:22 via WEB
Forte e carismatico...un Uomo che ha segnato la storia con un tratto indelebile!
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anonimo.sabino
anonimo.sabino il 06/12/13 alle 08:33 via WEB
Bella e incisiva commemorazione, tutta da condividere.
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monellaccio19
monellaccio19 il 06/12/13 alle 12:48 via WEB
Non sono incline alle commemorazioni: quando si tratta di grandi uomini che hanno fatto la storia, una sola parola per me: RESPECT!!!!! Buon giorno Giuliana.
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zanna1999
zanna1999 il 06/12/13 alle 17:54 via WEB
Anche Italia ha una lunga storia alle spalle. Perché non riesce a riprendere il posto “in classifica” che ha perduto qualche anno fa?Felice sera ,Giuliana :-)))
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ferrarioretta
ferrarioretta il 06/12/13 alle 17:58 via WEB
BUONA SERA GIULIANA:)))
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ferrarioretta
ferrarioretta il 06/12/13 alle 18:01 via WEB
Molti dovrebbero prenderlo ad esempio..
(Rispondi)
 
ikeuoha
ikeuoha il 06/12/13 alle 18:23 via WEB
L'aspetto centrale del carattere dell'uomo e politico Mandela è il concetto di "Perdono". Non si è mai vendicato con la violenza sulle persone che lo derisero, umiliarono e condannarono. La sua vittoria storica e personale resterà come testamento per una umanità migliore. Thanks.
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maraciccia
maraciccia il 06/12/13 alle 18:26 via WEB
per forgiare grandi uomini c'è bisogno di grandi ideali
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coloridivita
coloridivita il 06/12/13 alle 20:31 via WEB
Era un grande uomo, ci ha lasciato molto e spero che l'umanità faccia tesoro dei suoi insegnamenti! Un abbraccio Giuly buona serata.
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benjamin_longbow
benjamin_longbow il 08/12/13 alle 16:47 via WEB
peccato che il futuro nascondeva il paese che sarebbe diventato il piu' corrotto e piu' violento al mondo. le storie raccontale fino in fondo. Saluti
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