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« SEDUZIONE, ARMA DIVINA O...RIFLESSIONE DELLA SERA, ... »

AL LUPO, AL LUPO, ED ECCO RICOMINCIA LA STRAGE, ITALIA, MAREMMA, UMBRIA,MA CHE SCIOCCHEZZA È PRENDERSELA COL LUPO?

Post n°7806 pubblicato il 05 Gennaio 2014 da psicologiaforense

Solo in questi  ultimi cinque mesi tra Maremma e Umbria  otto esemplari ammazzati ed “esposti” in piazza..... E così stiamo tornando agli inizi degli anni settanta. Quando  la popolazione si era ridotta a un centinaio di lupi, concentrati sui monti dell'Abruzzo e della Calabria.

Oggi, grazie alle leggi di protezione, il numero dei lupi è di circa 800 esemplari, distribuiti lungo tutto l’Appennino, dall'Aspromonte fino alle Alpi Marittime, con presenze anche sui preappennini laziali e nella Toscana centro-meridionale. Però, purtroppo, “L’inverno il lupo non l’ha mai mangiato”, dice il proverbio, e davvero in queste gelide giornate i problemi si ripresentano sempre gli stessi, anche per i predatori: a Terni nei giorni scorsi una lupa di quattro anni è stata uccisa a fucilate e in Maremma da novembre sono stati uccisi otto animali, tre solo nell’ultima settimana; sono stati presi coi lacci (due erano ibridi, incroci fra lupi e cani), poi sono stati uccisi a bastonate e fucilate e abbandonati per strada, come segno di ammonimento. Atti dimostrativi. Senza contare che anche in Piemonte, nella val Chisone prima di Natale, sono stati trovati i resti di un lupo e di alcuni esemplari, che erano stati avvistati le settimane scorse, non ci sono più tracce, cosa che lascia interdetti coloro che sanno quanto la convivenza con questo animale sia possibile e necessaria, per salvare la biodiversità e l’equilibrio ecologico, per incrementare il fascino dei luoghi e conseguentemente il turismo. 

 

 NOTA INTEGRATIVA

Brutte storie di odio nei confronti degli animali, di una guerra ancestrale tra predatori e pastori che non vuole finire anche se oggi ce ne sarebbe la possibilità. Si potrebbero usare proiettili di gomma, reti con luci lampeggianti, cani da pastore maremmani (l’«arma bianca»). Son cose che funzionano. È vero, le predazioni crescono, serve un dibattito aperto, il pascolo brado non funziona più e i pastori vanno aiutati. Ma scarseggiano i fondi. Basta però con «al lupo, al lupo», con la folla che aggredisce i «civili» e ti aspetta dietro l’albero.  A Grosseto una manifestazione della Lav ha puntato l’indice contro gli allevatori di pecore. «C’è una vera connivenza implicita - dichiara Giacomo Bottinelli, responsabile della Lav di Grosseto - con la quale si garantisce l’impunità di pericolosi criminali. Ogni anno in Maremma si distribuiscono novemila licenze di caccia senza accurati controlli psicologici. Per non parlare dei quasi 90mila cacciatori in Toscana. Stiamo dando armi letali in mano a evidenti squilibrati senza preoccuparci delle conseguenze».  «La Provincia di Grosseto ha ben presente il problema delle predazioni delle greggi - ha scritto il vicepresidente Marco Sabatini -. Da tempo abbiamo avviato programmi per la tutela del lupo e la salvaguardia degli allevamenti». Come il progetto Ibriwolf e Medwolf che hanno previsto, tra l’altro, l’acquisto di reti elettriche e recinzioni. «Condanno con fermezza chi, violando la legge, si fa giustizia uccidendo i lupi - continua Sabatini -. Ma anche chi, per prendere le difese del lupo, distribuisce pubblicamente e superficialmente offese pesanti nei confronti del territorio, delle persone che vi risiedono e lavorano, delle istituzioni che lo amministrano. In entrambi i casi è violenza gratuita».  Giusto, vanno assistiti pienamente gli allevatori, ma loro devono attrezzarsi tenendo le bestie nei recinti la notte, dotandosi di cani con collare chiodato, per sostenere una lotta altrimenti impari. Il progetto «arma bianca», ad esempio, del Wwf, propone da anni gli ottimi pastori maremmani. Certo, le cose per i margari sono cambiate e dobbiamo difendere gli ultimi lavoratori della montagna: meriterebbe uno stipendio elevato chi vuole salire d’estate a guardare le bestie, forse tanti giovani lo farebbero, imparerebbero volentieri. Sarebbe meno umiliante o faticoso che starsene in qualche call center a rodersi il fegato, o dietro al bancone di un bar.  

Ma che sciocchezza è prendersela col lupo. Lui deve rimanere nelle nostre valli, il suo ritorno è simbolo di natura rigenerata: non credete al populismo di chi lo descrive come un malvagio assetato di sangue, non torniamo ai soliti cliché, diffusi dall’alto medioevo o anche solo una manciata di decenni orsono. Ma è un transfert, siamo noi i peggiori nemici della natura.  

 

 
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Commenti al Post:
boscia.mara
boscia.mara il 05/01/14 alle 12:28 via WEB
Ciao Giuliana, indubbiamente si tratta di un animale famelico ma è la sua natura!
(Rispondi)
 
boscia.mara
boscia.mara il 05/01/14 alle 12:29 via WEB
Ti ho mai detto che a me i lupi piacciono tantissimo? Tanto è vero che nello scegliere un cane, ho puntato sul pastore tedesco...poi quelli delle foto del tuo post sono stupendi!!!
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/01/14 alle 12:32 via WEB
La solita storia, tutti animalisti sfegatati, ma: "Not in my backyard!".
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 05/01/14 alle 13:10 via WEB
è proprio così..nemici della natura..e di noi stessi..la peggio bestiaccia del creato siamo noi
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 05/01/14 alle 13:11 via WEB
buina domenica Giuliana..*__*
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 05/01/14 alle 14:27 via WEB
sono bellissimi..
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REGINA.LEONESSA
REGINA.LEONESSA il 05/01/14 alle 21:18 via WEB
C è molto da imparare dagli animali...Buonasera Lady...Regin@
(Rispondi)
 
sanvass
sanvass il 05/01/14 alle 23:47 via WEB
Si, i peggiori nemici dell'ambiente siamo proprio noi uomini. Inquiniamo, distruggiamo, cementifichiamo, non rendendoci conto che invece abbiamo bisogno di una ambiente naturale integro, sano, pulito e vivo. La natura e gli animali vanno protetti e tutelati. Il mondo appartiene pure a loro e non solo al genere umano (spesso inumano).
(Rispondi)
 
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