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Post n°7820 pubblicato il 13 Gennaio 2014 da psicologiaforense
Per anni, i figli sono stati considerati il coronamento migliore di una vita e di una relazione di coppia; e invece uno degli studi più ampi mai realizzati sul tema, ha dimostrato che le coppie senza figli sono più felici di quelle con pargoli al seguito. La ricerca, realizzata in Gran Bretagna dalla Open university, ha realizzato intervista e sondaggi su oltre 5mila persone di ogni età, status e orientamento sessuale; e alla domanda sulla qualità della relazione di coppia, quella senza figli si sono rivelate le più soddisfatte.....
LA COPPIA E LA GENITORIALITA' LO STUDIO ARRIVA DALLA GRAN BRETAGNA: IN DUE LA RELAZIONE FUNZIONA MEGLIO. L’ELEMENTO PIÙ IMPORTANTE PER UNA STORIA DURATURA? E’ SAPER DIRE «GRAZIE». Che essere genitori sia uno “svantaggio” è un'asserzione che suscita stupore, insieme a curiosità. L'idea prevalente è di segno opposto anche se il duro ed esaltante mestiere del genitore si svolge oggi in un contesto sociale sempre più difficile e condizionato dall'invasività dei media, del modello consumistico, della "crisi globale". Quindi essere genitori si configura come difficoltà, problema, fatica, peso. E questo lo dicono, secondo i dati della ricerca, le mogli così come i mariti. Le dichiarazioni sono, infatti, trasversali per uomini e donne, con le coppie senza figli che dicono anche di impegnarsi in modo significativo per mantenere la loro relazione (per esempio, uscendo di frequente insieme o prendendosi degli spazi di coppia). Alla domanda però di classificare quanto sia felice la propria vita in generale, si verifica una sorta di divario di genere: le madri si dichiarano le più felici di ogni categoria, mentre quelle senza figli sono le meno; al contrario, gli uomini con figli sono leggermente meno felici di quello senza. Lo studio sarà illustrato nei prossimi giorni alla British Library di Londra, ma intanto -anticipa The Telegraph- è emerso che c’è un’azione molto semplice considerata come l’elemento più importante di una relazione solida, ed è saper dire «grazie».
Commenti al Post:
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Zara1115 il 13/01/14 alle 16:30 via WEB
Per me accettare la "sfida del figlio" è sempre vantaggioso per la coppia
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marcodifuncidda il 13/01/14 alle 21:37 via WEB
avevo letto qualche anno fa, per ragioni di lavoro, uno studio simile e sono rimasto colpito da una frase che ho letto e cioè di come un evento cosi bello come la nascita di un figlio ne occulti un'altro: la fine di un matrimonio
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ferrarioretta il 13/01/14 alle 22:16 via WEB
E'tutto soggettivo.
E mi sembra che gli uomini dimostrino ancora una volta un lato "egoistico" del loro carattere che li vuole al centro dell'attenzione prima della madre e poi della moglie /compagna...
Non per niente ,in quasi tutte le specie animali,la cura della prole compete alla femmina...
Parlando in senso generale,perchè ci sono le eccezioni anche in questo caso...
(Rispondi)
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monellaccio19 il 14/01/14 alle 08:41 via WEB
Ancora un segno tangibile di come stia cambiando la società: involuzione o evoluzione? Ecco, secondo i punti di vista, come si può giudicare questo mutamento sociale. Magari in Cina sarebbero contenti. Ci sono coppie che farebbero follie per un figlio, ci sono coppie che non possono tornare in Italia con i loro figli addottati e sono trattenuti da mesi in un paese lontano. Sono rivelazioni alle quali darei poco conto, i soliti inglesi!!! La società non cambia per contratto, la società si adatta al "modus vivendi" dei suoi figli, il tessuto sociale cambia perché cambiano gli usi e i costumi. Insomma, ci sono dinamiche ingovernabili, tali da conformarsi a ciò che ritmi e tempi impongono. Magari tanti di quelli intervistai e analizzati, avrebbero a posteriori voglia di un figlio. "Quién sabe?"
Ciao Signora G.....mattiniera.
(Rispondi)
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rteo1 il 14/01/14 alle 09:40 via WEB
Il problema di diventare genitori o meno è un fatto culturale e politico. Forse anche biologico, ma qui, per ora,è meglio non addentrarci. Platone, nelle Leggi, prevedeva delle sanzioni a carico di coloro che non si sposavano e delle disposizioni di sfavore nei confronti delle coppie che non procreavano. L'esigenza sottostante era quella di garantire la continuità dello Stato (e la sua difesa). Nei tempi più recenti, il fascismo impose la famosa imposta sul celibato (e le ragioni, grosso modo, erano le stesse dei tempi di Platone: occorreva "armare" lo Stato, e rinfoltire i plotoni degli eserciti). Non c'è dubbio che sottrarsi al "compito" (o dovere ?) di dare alla comunità il proprio contributo in termini di prole manifesta un certo egoismo, tipico di una società edonistica, ma io che ho anche celebrato l'inno all'astensione dalla procreazione per non dare schiavi al sistema non posso non ripetermi: ha senso che un cittadino tenuto in una condizione di schiavitù economica, politica, morale, anzichè in una situazione di condivisione del benessere, dove i privilegi non si sa che cosa siano, debba fornire dei figli ("carne della propria carne")come schiavi per far sollazzare e godere molti suoi concittadini ? Non è più onesto "astenersi" finchè non si affermi un principio di vera eguaglianza sociale, economica e politica ?
(Rispondi)
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boscia.mara il 14/01/14 alle 16:01 via WEB
Ciao Giuliana, ma tu guarda che dilemma! :)))
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boscia.mara il 14/01/14 alle 16:05 via WEB
Tutto sta capire cosa si intende per coppia felice. Adolescenziale-spensierata? Coppia dedita a piaceri della vita, viaggi, feste, senza obblighi e costrizioni? I figli sono delle persone, non le appendici dei genitori. In quanto tali, possono riservare delle sorprese. Ad andare bene, danno comunque un po' di preoccupazioni, anche su cose irrilevanti. Ma danno anche tanta gioia.
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zanna1999 il 14/01/14 alle 19:25 via WEB
Personalmente trovo esatto..la mia figlia è un dono del cielo e mi rende molto felice...buona serata Giuliana
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