Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« RIFLESSIONE DELLA SERAULTIMA ORA, MISTERI, FEN... »

RIFLESSIONE DELLA SERA

Post n°7902 pubblicato il 14 Maggio 2014 da psicologiaforense

Se l'erotismo mette in scena il mistero del corpo e dell'incontro con l'altro, la pornografia riduce tutto a oggetto, confondendo dimensione interiore ed esteriore e facendo scadere anche il desiderio alla dimensione del consumo..... 

 

 

 

HARD DA MORIRE

La pornografia è lo sfruttamento commerciale della genitalità per mezzo dello scritto, della fotografia e dei mezzi audiovisivi. Essa  ag­gredisce  l'utente attraverso le vie fragili della sua fantasia erotico-sentimentale, imprimendo nelle profondità del suo cuore messaggi ambigui, devianti e/o fuorvianti. Da qui il tentativo di plasmare, attraverso l'azione del­l'immagine, ad una mentalità di approccio dell'atto sessuale come mezzo di piacere ottenuto attraverso una soffusa e morbosa violenza contro l'altro/a. Di solito l'attore principale di questa violenza è l'uo­mo, che è posto al centro di tutta l'azione sessuale. La donna è sostanzialmente ri­dotta al ruolo di semplice oggetto di piacere, su cui realizzare le pro­prie fantasie erotiche e sfogare la libidine scatenata, nei mille modi presentati da questa mercificazione del sesso.
IN CONCLUSIONE: L'immaginario porno rende attuale il passaggio dall'eros a un godimento che fissa i soggetti alla ripetizione del consumo frammentato della merce, qualunque essa sia. L'immaginario porno ci dice come dobbiamo godere. Rende economico il godimento e determina la fine del desiderio. Il porno diventa cosi quella condizione nella quale lo sguardo si esaurisce nel consumo - una sorta di nuova animalità culturalizzata

 
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Commenti al Post:
monellaccio19
monellaccio19 il 14/05/14 alle 18:57 via WEB
Beh, dandole il giusto valore che merita, la pornografia è basata su un business di miliardi, la dimostrazione viene dalle visite che uno dei maggiori siti:"YouPorn", miete giornalmente. Detto questo e condividendo la tua posizione cristallina, mi permetto solo ribadire che non solo l'uomo è protagonista ma anche la donna. Ovvero, la dove la pornografia è ottenuta attraverso l'impegno dei protagonisti, i ruoli tra uomo e donna, sono paritari: ovvero prendono soldi entrambi! Buona sera Giuliana.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 14/05/14 alle 18:58 via WEB
ops...un piccolo accento manca:"...là dove...". Pardon.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:02 via WEB
Hai, come sempre colto nel segno. Infatti la pornografia sta traghettando anche la donna in questo morboso e violento stile di realizzare il sesso.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:30 via WEB
Buona serata Carletto:-))))
(Rispondi)
 
boscia.mara
boscia.mara il 14/05/14 alle 19:01 via WEB
L'immaginario individuale è sicuramente più interessante di quello imposto dalla pornografia.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:10 via WEB
La pornografia induce, tra l’altro, a vivere l'atto sessuale in un mondo di sogno, avulso dalla realtà concreta. Il suo contenuto s'innesta con abilità psicologica in quel filone di contenuti, familiari ai vecchi fotoromanzi per ragazzi, che hanno avuto sul mondo fantastico infantile un grande influsso. L'atto sessuale inserito in questo mondo fantastico trova un terreno favorevole per sviluppare i suoi messaggi patologicizzanti, concretizzati in gesti concreti, spogliati da ogni significato di dignità, di rispetto, di relazione paritaria e positiva.
(Rispondi)
 
boscia.mara
boscia.mara il 14/05/14 alle 19:04 via WEB
L'argomento è complesso ma ci provo. Un/una pre-adolescente che ancora non ha una vita sessuale potrebbe ricevere parecchie false informazioni su quello che dovrebbe essere il sesso VERO tra due persone che si amano oppure semplicemente si attraggono.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:12 via WEB
Secondo lo psichiatra MELUZZI: È peggiore della droga. Questa può uccidere il corpo: quella uc¬cide progressivamente la vera capacità di amare, riducendo l'amore a un puro gioco di sensi e di piacere.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:20 via WEB
In questa prospettiva, come TU mi insegni, c'è una bibliografia amplissima. Mi viene alla memoria, per esempio, il testo "Io, pornodipendente. Sedotto da Internet" di Vincenzo Punzi edito da Costa & Nolan, 2006
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:21 via WEB
Nel quarto di copertina si legge: "Esiste una forma di dipendenza più subdola e insinuante di quella conosciuta e causata dall'uso di droghe, alcool, fumo: la dipendenza da pornografia su internet. Chi ne soffre resta inchiodato per ore e ore davanti a un monitor, mentre il resto della vita scorre via senza controllo. L'autore di quest'appassionata testimonianza ripercorre le tappe più cupe della sua caduta, con la perdita degli amici, dell'amore e di se stesso, fino alla lenta risalita. Scavando senza pudori nelle pieghe della propria dipendenza, si è messo a nudo più volte, partecipando tra l'altro a diverse trasmissioni televisive e alla radio, convinto che la sua storia serva a dare un nome a una patologia di cui molti soffrono e che in pochi conoscono. La possibilità di parlare di una malattia socialmente bandita come questa ha fatto affiorare storie di sofferenze, di frustrazione e di sostanziale incomprensione di sé, che confluiscono nel libro mantenendo la forma originale e spontanea della conversazione via e-mail: quella avviata da Punzi stesso con la fondazione del gruppo www.it.groups.yahoo.com/group/noallapornodipendenza."
(Rispondi)
 
boscia.mara
boscia.mara il 14/05/14 alle 19:06 via WEB
Ho preso ad esempio persone molto giovani ma anche persone mature (forse) possono cominciare a considerare l'altro/a semplicemente come oggetto di piacere anzichè soggetto con cui condividerlo...non è pericoloso?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:27 via WEB
Nell'interessante studio: "L'ultima droga. La pornografia su Internet e il suo impatto sulla mente" di Castelman Mark B. Tullio Deruvo edito da Ute Libri, 2012 si dice: " La diffusione della pornografia tramite Internet viene spesso percepita, nella nostra cultura, come un segno di apertura mentale e liberazione da vecchi tabù. Questa concezione è frutto di due elementi: l'ignoranza della maggior parte delle persone sugli sconvolgimenti neurocerebrali prodotti dalla visione del porno e la malafede dei suoi produttori, che invece li conoscono bene e li utilizzano a loro vantaggio....
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:29 via WEB
(segue) La pornografia è a tutti gli effetti una droga e come tutte le droghe dà dipendenza: una dipendenza indotta da sostanze chimiche endogene, prodotte dall'organismo di fronte alle immagini fortemente stimolanti del porno. Quest'ondata neurochimica è uno dei primi responsabili di stupri, abusi infantili e altri crimini sessuali in costante aumento nella nostra società...."
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:31 via WEB
Carissima MARA ti auguro un giovedì molto felice:-)))
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 14/05/14 alle 20:04 via WEB
ciao Giulianina, non era ancora completo il post..che dire? Pensavo che il porno calmasse le pulsioni di chi non può avere rapporti naturali, invece è deleterio..in effetti ogni giorno si parla di violenze sessuali e non solo sulle donne, e invece d'essere un deterrente è esattamente il contrario.
(Rispondi)
 
Marion20
Marion20 il 14/05/14 alle 19:09 via WEB
In una società consumistica dove tutto è mercificato ed è merce di scambio (contro soldi, o potere, ovviamente), non poteva essere immune da questa concezione anche il sesso, totalmente svincolato da qualunque cosa non si possa quantificare in denaro, ovvero il sentimento, l'amore, l'eros. E sono d'accordo sul fatto che questa visione distorta provochi anche la fine del desiderio, che si accende non solo fisicamente, ma con l'immaginario erotico, la sensualità, in cui secondo me, ha un ruolo importante l'affinità mentale e spirituale dei due protagonisti. Bel tema, molto complesso. Ciao Marion
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:32 via WEB
Grazie davvero MARION per questo commento così aderente alla realtà che stiamo vivendo:-))))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 19:48 via WEB
... oggi c'è stata un'altra udienza del c.d. "processo di Garlasco" e secondo l'Accusa è stato Alberto Stasi a massacrare la fidanzata con più colpi alla testa e lo ha fatto perchè la ragazza si è rifiutata di sottoporsi a qualcosa di più rispetto ai loro rapporti intimi, in nome di «una propensione maniacale per la pornografia».
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 14/05/14 alle 20:07 via WEB
Ho visto un paio di film porno e non mi sono piaciuti per niente. Per quanto la storia voleva trasmettere un sentimento (in durata di 5 minuti) tutto il resto del film era solo sesso meccanico con una finale orgasmica spaventosa..Nemmeno Stalio e Olio mi hanno fatto ridere tanto :-))) Sera ,Guliana
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 14/05/14 alle 20:14 via WEB
C’è poco da ridere. Penso che tutta questa facilità nel accedere a materiale pornografico sta rovinando molte persone, molti rapporti di coppia e soprattutto molti giovani che crescono con l’idea del sesso sbagliata…
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 22:01 via WEB
BUONA SERATA NAT, ti ho scritto in pvt:-))))
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 14/05/14 alle 21:52 via WEB
Penso che, a forza di parlarne e di ragionare, il sesso vero, l'erotismo, la passione, si siano ridotti a parole, punto e basta... per farlo,poi serve l'aiuto dello psicologo. Buonissima serata!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 21:54 via WEB
Bisogna distinguere il fruitore occasionale e quello seriale: il primo soddisfa qualche curiosità e di solito lo fa con amici e amiche mentre il secondo ne fa un utilizzo esclusivo, patologico, SOLITARIO e soprattutto continuativo.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 21:58 via WEB
Ci sono anche gli "utilizzatori ricreativi" (soggetti non dipendenti, che utilizzano il porno come puro momento ludico e ricreativo, senza compromettere o danneggiare la vita relazionale con il partner.Ed infine, i "compulsivi sessuali" che hanno "NECESSITA'" di un “utilizzo massiccio ed esclusivo” di internet e dei suoi strumenti, per scopi chiaramente sessuali cadendo nella "sex-addiction".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/05/14 alle 22:00 via WEB
Ciao GIOVANNA, grazie per visita e commento:-))))
(Rispondi)
 
sagredo58
sagredo58 il 14/05/14 alle 23:14 via WEB
Sono un utilizzatore creativo, fortuna che alla fine hai inserito la categoria. Di droghe ce ne sono tante, alcol e tabacco inclusi, per non dire di internet. Amo bere un buon wisky torbato, fumare un toscano pregiato e perché no vedere un porno (diffile trovarne del livello estetico e narrativoa deguato, ma qualcosa si trova). Non sono dipendente da nessuno dei tre, di tutti e tre godo, come normale trattandosi di droghe :-)
(Rispondi)
 
Kitham_Worth
Kitham_Worth il 15/05/14 alle 13:41 via WEB
Questa demonizzazione della pornografia, che, a detta di certi "sapientoni", indurrebbe a comportamenti aggressivi, puzza tanto di indottrinamento religioso.
(Rispondi)
 
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