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Post n°7916 pubblicato il 28 Maggio 2014 da psicologiaforense
Un tempo c’era il maschio che si credeva onnipotente, poi è stata la volta dell'uomo romantico, che lasciava emergere il suo lato femminile. Oggi non è più l'epoca né dell'uno né dell'altro....
UNA CRISI INEDITA NELLA STORIA DELL'UMANITA' Infuocati dibattiti, nelle società occidentali, si sono concentrati sulle “difficoltà del maschio” nel nuovo millennio. Le più aggiornate ricerche scientifiche in merito hanno evidenziato che l’uomo è oggi più debole, demotivato, solo, depresso, ansioso, insicuro, fragile... Molti sperimentano un senso di inadeguatezza in famiglia, sul lavoro, nelle relazioni; hanno scarsa autostima e poca fiducia in sé e nelle proprie capacità; si sentono vulnerabili, deboli. Su altro versante, aumenta l'impotenza maschile, l'ansia da prestazione sessuale, l'infertilità persino una graduale riduzione del desiderio sessuale e del livello di testosterone. E’ una crisi di virilità. Dove è finito il "vero uomo" coraggioso, audace, freddo davanti al pericolo; forte e abile fisicamente, ma anche onesto e dolcemente virile? Si è estinto? Come afferma il collega Marchesini è una crisi inedita nella storia dell'umanità. Non è mai accaduto che così tante persone restassero senza risposta davanti agli interrogativi: "Chi sono? Qual è il mio ruolo? Qual è il mio posto nel mondo?".
Commenti al Post:
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zanna1999 il 28/05/14 alle 14:28 via WEB
Cosa bisogna fare per farlo “ricomparire”? E la colpa della emancipazione delle donne?Buon giorno, Giuliana :-)
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psicologiaforense il 28/05/14 alle 14:40 via WEB
CIAO CARISSIMA:-))) La virilità in un mondo femminilizzato si perde?
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psicologiaforense il 28/05/14 alle 14:42 via WEB
La crisi della virilità è per l'uomo una crisi d'identità: egli non sa più chi è, come è, come dovrebbe essere e come lo vogliono gli altri. Ci prova, ad accontentare tutti, ma non funziona: sembra che nessuno sia contento di lui.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 28/05/14 alle 14:46 via WEB
Il mio amico Vittorino andreoli parlava in un suo libro dell'uomo di vetro.... ( Vittorino Andreoli, L'uomo di vetro, Rizzoli, 2008)
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gryllo73 il 28/05/14 alle 15:09 via WEB
un momento di riflessione chi sa.. un ripegare su se stessi.. i cambiamenti della società usi e costumi hanno ridimensionato il ruolo del maschio che non ha più l'esclusiva su certe cose ..in natura vince chi sa adattarsi e stando a questo studio il maschio si sta adattando molto male
(Rispondi)
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psicologiaforense il 28/05/14 alle 15:17 via WEB
Sì, infatti moltissimi hanno nostalgia "dell’uomo forte" ( il trionfo di Renzi la dice lunga....)
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francesco19502 il 28/05/14 alle 15:11 via WEB
Per tre millenni si è sviluppata una civiltà in cui l'elemento predominate da tutti punti di vista simbolici, era quello maschile. E questa grande onda si è esaurita sulle nostre spiagge. Per forza il maschio è in crisi (...) la rivoluzione che ha contrassegnato il nostro secolo è quella femminista (...) Siamo alla fine di questa civiltà. I grandi pensatori, Nietzsche in primis, avevano capito che questa prepotenza maschile era esaurita. Tutta la cultura letteraria e filosofica del'900 è piena di elementi che potremo leggere in chiave di riscatto e anamnesi di queste origini (Massimo Cacciari)
(Rispondi)
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psicologiaforense il 28/05/14 alle 15:26 via WEB
Massimo Cacciari da buon filosofo pensa al complesso di tratti fisici e psicologici quali la forza, il vigore, la dominanza, ecc... che hanno caratterizzato il modello culturale del soggetto maschile in contrasto con il soggetto femminile
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psicologiaforense il 28/05/14 alle 15:33 via WEB
Non credo sia esagerato dire che si registra oggi una regressione in cui si stanno perdendo delle conquiste culturali fatte in anni di storia: il femminicidio, di cui parlano ogni giorno le cronache, ne è un esempio concreto. Infatti è difficile sostenere che
la violenza sulle donne, sia un segno di "virilità".
(Rispondi)
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Kitham_Worth il 28/05/14 alle 15:55 via WEB
Ma cos'è questo, un blog misandrico? Noto che il sesso maschile è trattato sempre con toni molto dispregiativi.
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boscia.mara il 28/05/14 alle 16:15 via WEB
Essì! Poveri uomini, bisogna capirli. Sono passati da una realtà, in cui la donna era sottomessa e ritenuta inferiore alla realtà. Bisogna dare tempo al tempo e, spero, tutto si dovrebbe aggiustare!
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boscia.mara il 28/05/14 alle 16:16 via WEB
scusa ma dopo "inferiore" ci voleva la virgola, senno' non si capisce
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Kitham_Worth il 28/05/14 alle 16:26 via WEB
Mara, questa è la tua personalissima opinione. Io, ad esempio, non ho mai concepito la contrapposizione uomo/donna.
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boscia.mara il 28/05/14 alle 16:47 via WEB
scusa ma non è un'opinione che ho espresso. E' un dato di fatto che molti uomini (non tutti) si sono sentiti sminuiti dopo l'emancipazione femminile ;)))
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Kitham_Worth il 28/05/14 alle 16:49 via WEB
Ma forse quelli della tua generazione, sicuramente i miei coetanei (e non solo i miei coetanei) non sentono affatto il peso di questa emancipazione.
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Kitham_Worth il 28/05/14 alle 16:47 via WEB
Tra l'altro, non mi pare corretto parlare come se rimpiangessimo epoche lontane in cui la donna era ritenuta inferiore. Non so quale tipologia di uomo tu abbia conosciuto, ma mi dispiace per te se hai un giudizio così basso dei maschietti.
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g1b9 il 28/05/14 alle 17:42 via WEB
Forse alcuni maschi soffrono di crisi di identità, forse la natura provvede di suo a risolvere il problema del sovrappopolamento del nostro pianeta. Adeguamento all'ambiente per mantenere in equilibrio la simbiosi natura- biologico. Ho appena fatto un post sull'argomento senza sapere che ti eri occupata di questo problema. Buon pomeriggio, cara!
(Rispondi)
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rteo1 il 28/05/14 alle 18:50 via WEB
Queste domande, invece, sono l'espressione della crescita e non del dimezzamento dell'essere uomo. Il mito della virilità, che sta alla base dell'essere uomo è una costruzione fallace, così come tutti i miti creati dagli uomini. L'uomo sente di essersi allontanato dal suo antenato con la clava e avverte forte l'esigenza di capire chi è (chi sono ?, si domanda). E non nel senso di comprendere la sua materialità, come finora è stato, ma nel senso di scoprire quel suo mondo interiore, che trascende, soprattutto quando il suo "contenitore" diventa logoro, egli maggiormente avverte di essere trascendente. L'uomo e la donna del futuro, dovrnno essere trascendenti.
(Rispondi)
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monellaccio19 il 28/05/14 alle 18:55 via WEB
Piena condivisone, e io ho anche la mia argomentata ragione da esporre: non ci sono più...le donne di una volta!!!!
Semplice no?
Buona serata Giuliana.
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Kitham_Worth il 28/05/14 alle 19:44 via WEB
Il monellaccio ha centrato in pieno il bersaglio. :D
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psicologiaforense il 28/05/14 alle 20:04 via WEB
Eheheheheh tra le altre doti che hai c'è anche quella del "sense of humor" così con una arguta battuta che assorbe ogni altra considerazione hai evitato di parlare della c.d. "condizione femminile" partendo da Eva in poi.... Un abbraccio Carissimo:-)))
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Kitham_Worth il 28/05/14 alle 20:27 via WEB
Altro che "sense of humor": c'è un fondo di verità evidente in quello che dice Carlo. Troppo facile scaricare tutte le responsabilità sull'uomo. Ma quante donne non hanno più tempo da dedicare al proprio partner?
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Kitham_Worth il 28/05/14 alle 20:43 via WEB
E poi diciamocela tutta: questi piagnistei sulla condizione femminile stanno diventando risibili. Quante donne abbiamo nei cda delle banche, nelle università, negli ospedali, nella politica, nei sindacati e finanche nell'imprenditoria?
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