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Post n°8020 pubblicato il 17 Settembre 2014 da psicologiaforense
Il togliersi la vita, prima ancora di aver vissuto, purtroppo non è infrequente.... Dietro ogni suicidio di bambini o adolescenti c'è una storia particolare, c'è una tragedia, con un intreccio di fattori e di elementi che rendono la valutazione del suicidio tremendamente complessa e pietosa...
CHIAMARSI FUORI DALLA VITA F. ha appena 11 anni. Non è né bello né brutto, ma un paio di occhi neri profondissimi ce li ha, eccome. Sbarrati, stamani. Immobili. Fissi nel vuoto. Ieri sera si è attorcigliato un filo di ferro al collo e, dopo aver attaccato l'altra estremità a un albero, si è lasciato cadere giù. Non c'è stata follia; c'è stato solo il coraggio disperato di farla finita, da parte di un bambino che ha conosciuto soltanto privazioni, minacce, fatica. E sì che il suo desiderio era un altro: tanto affetto, tanta protezione....E così, in questi ultimi mesi, per G., M. e A., tutti ragazzini sotto i tredici anni, a cui non è andato giù quel brutto voto, quella persecuzione dei "bulletti", la separazione dei genitori adottivi... e hanno deciso ... di dare una lezione all'insegnante, agli "amici" e ai genitori separati, togliendosi la vita. G. M. e A. non erano dei «nati male». È che a un certo punto si sono affacciati a un ponte, a una finestra aperta sul mondo, sulla società, e si sono sentiti investiti da quell'ondata di violenza che il mondo e la società sprigionano. Mondo e società violenti non solo in senso criminoso, ma con una forza e con un modo prepotente di presentarsi e imporsi piuttosto che di proporsi. Nell'orizzonte barocco-funebre della cronaca nera quotidiana, gli episodi sempre più numerosi di violenza sull'infanzia sono soltanto gli spezzoni emergenti di una realtà sotterranea, ben più drammatica e diffusa, che si nasconde proprio all'interno delle mura domestiche e delle istituzioni, o che si traveste, fra costrizione e menzogna, delle più svariate forme di "educazione" che tradiscono e uccidono.
Commenti al Post:
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psicologiaforense il 17/09/14 alle 14:19 via WEB
Buon pomeriggio MARA, il suicidio di bimbi o adolescenti è un fenomeno che società, scuola e famiglia non possono più ignorare.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 17/09/14 alle 14:23 via WEB
come tu MARA ben comprendi, si tratta di "situazioni" multiformi, complesse e sfuggenti, nella quali fattori coscienti e inconsci della personalità si intrecciano con fattori e condizionamenti socio-culturali, familiari, scolastici, ambientali culturali, in maniera spesso così strettamente interdipendente che risulta difficile comprendere quale di essi sia il più rilevante.
(Rispondi)
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maraciccia il 17/09/14 alle 18:28 via WEB
Gli innocenti che pagano le colpe dei grandi..un tema semopre da tenere presente, i bambini e i vecchi...e se permetti, gli animali, quelli che hanno meno voce..o non l'hanno affatto. Quanto dolore nel mondo Giuliana
(Rispondi)
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zanna1999 il 17/09/14 alle 16:12 via WEB
È terribile questa realtà che hai raccontato nel tuo post. Genitori a volte non ci rendono conto che trasmettono proprie paure di vita a figli che spesso risulta fatale per le menti fragili ,in formazione e bisognose di rassicurazioni e le sicurezze esistenziali…lo stesso vale per la società in quale si muovono e crescono ,sempre sotto la lente e giudizio superficiale… Un abbraccio ,cara, buon pomeriggio
(Rispondi)
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psicologiaforense il 17/09/14 alle 17:10 via WEB
Più in generale: Malattie psichiche e fisiche, difficoltà grosse nella vita, solitudine e individualismo generati dalla nostra società del benessere, emarginazione e abbandono soprattutto nella vecchiaia, dramma del nonsenso della vita che coglie spesso in condizioni psicologiche precarie, introversione e isolamento ... tutto questo e altro ancora (che rimane chiuso nel mistero di ogni uomo) può sconvolgere e perturbare talmente la coscienza da condurre anche l'uomo normale al suicidio.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 17/09/14 alle 17:12 via WEB
Si può affermare che raramente si giunge in piena consapevolezza e lucidità a questo estremo passo.
QUINDI rispettando il dramma segreto di tante vite umane che si sono auto distrutte, non possiamo che inchinarci alla sofferenza umana... (e pensare che fino a poco tempo fa la Chiesa negava il funerale religioso a chi si era tolto la vita)
(Rispondi)
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maraciccia il 17/09/14 alle 18:53 via WEB
io credo che nella vita almeno una volta l'idea possa venire a tutti, m'è venuta anche a me, ma c'è un meccanismo che ce lo impedisce non so quale sia..sicuramente chi arriva a compiere il gesto estremo non ha più l'autidifesa che dovrebbe essere in tutti noi quando stiamo bene. Forse è la speranza che non dovrebbe abbandonarci mai.
(Rispondi)
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stella112 il 19/09/14 alle 18:33 via WEB
Hai detto bene Mara, "quando stiamo bene". A un certo punto l'anima si dissocia dal corpo perchè troppo faticoso sostenerlo. Dobbiamo cambiare questo mondo.
(Rispondi)
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monellaccio19 il 17/09/14 alle 19:17 via WEB
Di fronte a codeste drammatiche storie che tu sapientemente connoti attribuendo fondamentali cause e motivazioni, sono un pavido, un vile che non sa sopportare, evita il commento, il confronto, il comprendere, l'entrare nella tragedia. E scappo!!! Incapace di recepire.
Buona sera Giuliana.
(Rispondi)
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Diaspro25 il 17/09/14 alle 21:13 via WEB
Anch'io non trovo le parole di fronte a un atto così estremo, soprattutto se fatto da un adolescente o addirittura un bambino. una vita stroncata dal dolore in un'età in cui la vita dovrebbe essere solo gioia, meraviglia, serenità, speranza per un futuro tutto ancora da scoprire. Da mamma mi chiedo: com'è possibile che i genitori non abbiano colto dei segni, un malessere, qualsiasi sfumatura diversa nel comportamento del figlio che potesse metterli in allarme e, forse, correre ai ripari?
(Rispondi)
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g1b9 il 18/09/14 alle 19:16 via WEB
La vita è sempre difficile, ma ci sono stati e ci saranno sempre periodi in cui diventa terribile. Eppure si continua a procreare, nascono bambini in situazioni inaccettabili. Molti pensano che un bambino necessiti solo di cibo per crescere, ignorando quanto il bambino apprenda di quanto lo circonda fin da quando è ancora in gestazione. Quello che manca oggi è l a capacità di essere genitori, e di questo vediamo il risultato in questi episodi, che purtroppo si fanno sempre più frequenti. Genitori troppo presi da se stessi, senza tempo per giocare, per parlare, per capire, per amare, per esserci sempre e comunque..
Buon serata mia cara signora... a te nulla sfugge!
(Rispondi)
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elisa.r79 il 18/09/14 alle 20:50 via WEB
Ciao Giuliana, per evitare quanto anche da te scritto nel post, le famiglie, in modo particolare, dovrebbero essere in grado di stabilire un dialogo di fiducia, atto a comprendere e supportare in modo corretto la crescita del minorenne... Spero di riuscire a fare lo stesso con la mia nipotina.
(Rispondi)
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