Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« RIFLESSIONE DELLA SERA,S...COSTUME E SOCIETÀ, NONN... »

LA SENTENZA DI CASSAZIONE, SESSUALITA', PROSTITUZIONE ONLINE, IMPIEGATO PUBBLICO, ESCORT, PRIVACY,

Post n°8044 pubblicato il 13 Ottobre 2014 da psicologiaforense

IL  CORPO È MIO E POSSO USARLO E VENDERLO SENZA RISCHIARE IL LICENZIAMENTO, PAROLA DI CASSAZIONE . FA SCALPORE  IL CASO DEL DIPENDENTE DELLA PROVINCIA DEL VCO CHE SI PROSTITUIVA VIA INTERNET... 
 

IL DIPENDENTE-ESCORT NON VA LICENZIATO

Non solo le abitudini sessuali sono in tutto e per tutto “cosa nostra”, ma possiamo anche pubblicizzarle come e dove vogliamo senza problema. E vale anche per chi è dipendente pubblico o privato che sia, senza che si possa configurare un qualsivoglia danno al datore di lavoro. A stabilirlo non sono sciolte anime libertine, bensì i giudici della Suprema Corte di Cassazione, che hanno bacchettato i (bacchettoni?) giudici verbanesi che viceversa la pensavano ben diversamente, concordando con i vertici della Provincia del Vco (FOTO IN BASSO) che avevano licenziato un dipendente che sostanzialmente si offriva al mercato del sesso su Internet. Dunque, primo punto fermo: le abitudini sessuali devono rimanere un fatto privato e come “dati sensibili” meritano una “tutela rafforzata”. Così secondo i Supremi Giudici, che hanno appunto affrontato il caso di un dipendente della Provincia del Vco che, finito sotto procedimento disciplinare, era stato rimosso «per avere inserito sui siti per escort annunci contenenti l’offerta di prestazioni sessuali a pagamento, in danno dell’immagine della Provincia». Alle abitudini sessuali del dipendente-prostituto in questione, ricostruisce la sentenza 21107 della Prima Sezione civile della Cassazione, si era arrivati in seguito ad una comunicazione anonima con cui si segnalava l’esercizio dell’attività di escort da parte di un dipendente. L’Amministrazione provinciale aveva effettuato controlli accedendo ai siti web indicati, ed era così scattato il procedimento disciplinare. Il Tribunale di Verbania, nel giugno 2012, aveva escluso che la raccolta di informazioni in rete fosse avvenuta violando la normativa sulla privacy  che regola il trattamento dei dati sensibili finalizzati alla gestione del rapporto di lavoro. La Cassazione è stata di diverso avviso e ha accolto il ricorso del Garante della Privacy che ha insistito sulla necessità di una tutela rafforzata per i dati che riguardano «la parte più intima della persona», come i costumi sessuali. Nel dettaglio, la Suprema Corte, riscontrando «l’illegittimità dell’operazione posta in essere dall’Amministrazione attraverso l’acquisizione dei dati informatici», ha osservato che «non possono condividersi le conclusioni cui è pervenuta la sentenza impugnata, la quale ha escluso l’applicabilità della disciplina in esame, in virtù dell’osservazione che l’attività posta in essere dall’Amministrazione non era finalizzata alla raccolta di dati inerenti alla vita sessuale del dipendente, ma alla verifica dell’avvenuta pubblicizzazione dell’attività di meretricio da quest’ultimo svolta». La Cassazione in proposito ricorda che «portata decisiva deve riconoscersi al dato oggettivo dell’acquisizione di informazioni attinenti alla vita sessuale del dipendente, di per sè sufficiente a rendere configurabile un trattamento di dati sensibili» meritevoli di «tutela rafforzata». Giusto? Sbagliato? Il dato di fatto, al di là del caso specifico, è che la sentenza fa giurisprudenza. E inevitabilmente abbatte confini forse nemmeno immaginabili.

FONTE: RIELABORAZIONE DAL CORRIERE DI NOVARA

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
villari1980
villari1980 il 13/10/14 alle 11:57 via WEB
Vediamo se ho capito. Un pubblico dipendente che lavora, di giorno, negli uffici della provincia di Verbania, nel suo privato cioè nel suo tempo libero si prostituisce tramite annunci su internet. L'amministrazione provinciale ha fatto le sue approfondite ricerche in web, ha trovato gli annunci e lo ha licenziato. La cassazione lo ha reintegrato nel posto di lavoro.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 12:37 via WEB
Sì, è così. Il nocciolo della questione è, come dici tu, che: "L'amministrazione provinciale ha fatto le sue approfondite ricerche in web, ha trovato gli annunci.."
(Rispondi)
 
claude888
claude888 il 13/10/14 alle 12:00 via WEB
Il datore di lavoro non è giusto faccia indagini per sapere come trascorre il suo tempo libero un suo dipendente anche perchè prostituirsi non è reato.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 12:39 via WEB
Ecco, appunto. Le indagini le fa la magistratura non il datore di lavoro. E la magistratura si attiva se c'è ipotesi di reato non per curiosità...
(Rispondi)
 
job1111
job1111 il 13/10/14 alle 12:02 via WEB
Il dipendente pubblico non può svolgere un secondo lavoro e non deve sporcare l'immagine dell'Ufficio per cui lavora. Quindi questo va licenziato.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 12:46 via WEB
Ma il problema che la Cassazione ha affrontato non è questo. La questione impugnata è "La privacy nei rapporti di lavoro". In altri termini, cosa prescrive il Codice della Privacy in materia di tutela dei dati dei dipendenti? L'Amministrazione provinciale poteva violare la privacy di un suo dipendente?
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/10/14 alle 12:07 via WEB
Ma saranno pure caxxi suoi o no? Se non ci fosse stato l'ampio risalto in rete, oggi non lo saprebbe nessuno! E lui avrebbe continuato imperterrito nella sua...carriera. Poi, se nel pubblico ci si può avvalere dell'art. 18, hai voglia a lavorare di...suo!!!!! Giorno Giulia'.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 12:50 via WEB
Esattamente! Il controllo messo in essere dal datore di lavoro può essere esperito esclusivamente se è sviluppato attraverso metodi leciti, conosciuti e trasparenti informando i dipendenti che sono sottoposti a indagini relative a condotte poste in essere al di fuori dell'ambiente e dell'orario di lavoro. E già qui le aporie si sprecano...
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/10/14 alle 12:30 via WEB
Quale dipendente pubblico potrebbe essere ricattabile?...diciamo che non è una condotta proprio proprio integerrima..ma tant'è...se lo dice la Suprema Corte..chi sono io?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 12:52 via WEB
eheheh parlo dello statuto dei lavoratori che come ricorderai è dal lontano 1970: “È fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell'assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell'attitudine professionale del lavoratore.”
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 12:56 via WEB
... a quei tempi non c'era il Garante della privacy però anche allora non era legittimo che il datore di lavoro andasse a spiare sotto le lenzuola dei suoi dipendenti
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 13:09 via WEB
Comunicazione di servizio: Carissima MARA invece di piangere e lamentarti fai "mente locale" perchè: " I contribuenti potranno onorare le imposte dirette e le imposte di successione cedendo allo Stato beni culturali siano essi quadri, opere d'arte contemporanea, poesie..." Allora che problemi hai? Paga le tasse con le tue raccolte di poesie!
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/10/14 alle 13:15 via WEB
ahahahah...ma lo sai che mi hai letto nel pensiero??? E' da ieri che ci penso!! Che dici? Mi presento all'Agenzia delle Entrate coi miei quadri?...ahahahah....e voglio anche il resto!! E da ieri che ridiamo in famiglia a sta notizia!! E le Poesie??...che dici vado?
(Rispondi)
 
 
marzo1941
marzo1941 il 19/10/14 alle 18:47 via WEB
Ma perchè per un commento scrivi tre volte, non basta condensarli in uno solo? Tanto più che se hai dimenticato qualcosa puoi sempre provvedere con l'ampliamento o la correzione del primo? Ma molto probabilmente lo fai per motivi di classifica, vero?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 13:20 via WEB
Vai tranquillissima, anche se è un peccato dare "perle ai porci"!
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/10/14 alle 19:19 via WEB
mi prendi in giro anche tu???...ci manacava !!
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 13/10/14 alle 17:10 via WEB
E' una sentenza giusta perchè si tratta di dati sensibili tutelati dalla privacy. Che poi facesse il prostituto sono fatti suoi. Beato lui mi viene da dire significa che è giovane e avvenente.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 17:15 via WEB
Così si è pronunciata la SUPREMA CORTE: " ... la particolare natura dei dati sensibili e segnatamente di quelli riguardanti la salute e la vita sessuale delle persone (che appartengono alla categoria dei cosiddetti dati “supersensibili”, i quali investono la parte più intima della persona, nella sua corporeità e nelle sue convinzioni psicologiche più riservate), esige, in ragione dei valori costituzionali posti a loro presidio, una protezione rafforzata, la quale trova espressione anche nelle garanzie previste per il trattamento effettuato dai soggetti pubblici».
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/10/14 alle 17:16 via WEB
Quindi il datore di lavoro può assumere informazioni sulla sessualità dei dipendenti solo «in caso di rettifica di attribuzione di sesso», o per accertare dati in tema di responsabilità civile, disciplinare, contabile, o per ricorsi amministrativi.
(Rispondi)
 
 
marzo1941
marzo1941 il 19/10/14 alle 18:48 via WEB
Quì ne hai scritti solo due!!!
(Rispondi)
 
Barbour11
Barbour11 il 13/10/14 alle 18:06 via WEB
Visto che fate la psicologa a tutto campo, eccovi una domanda personale sulla mia infanzia. Quando ero ragazzo ricordo che: 1) Mi masturbavo come un pazzo. Non ricordo quante seghe mi facevo, ma erano veramente tante. 2) Non ho odiato mio padre nemmeno quando ho scoperto quello che faceva con mia madre nella camera da letto. 3) Non ho mai avuto una polluzione notturna, nemmeno quando sognavo ragazze nude e insegnanti troie. 4) Ma perché non ve ne andate un po' a fanculo voi che sparate sentenze sulla psichiche delle persone? Va bene quest'ultima come terapia d'urto contro la nevrosi?
(Rispondi)
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 13/10/14 alle 19:22 via WEB
Buonasera Giuliana e buona settimana! Ehmmm... Come ti avevo preannunciato, dando una scorsa veloce ai tuoi ultimi post, mi accingo a commentarne alcuni. Gli ultimi... cercando di essere il più concisa possibile (?) :) Sono nata in Venezuela e amo quella terra. Ma, più che i Pitbull, che se diventano aggressivi dipende da come li allevano, dovrebbero mettere in gabbia i venezuelani, dato che, come ben saprai, è il 1° Paese al mondo in fatto di criminalità! Sì... Gli attacchi di panico sono esattamente come li hai descritti nel post. Ne sono stata colta un paio di volte in passato, durante un periodo non proprio felice della vita, provocato da un grave lutto. Elaborato il quale, non sono più tornati. La 4a di reggiseno per le ragazze altrimenti niente assunzione? Un po' come "No 4a? No lavoro!"... Che pena!... B.B... L'ho sempre trovata una splendida donna con gli attributi giusti... e non solo "femminili"! :) L'uomo di Borgaro... Posto che sia stata chiarita la sua condizione mentale... come moltissimi uomini, cosiddetti "normali"... si è inventato tutto pur di non farsi incolpare del fatto che non era stato in grado di badare ai bambini... Normale... anche se lui non lo è poi del tutto... Parità di diritti per i gay... Giusto! Certo che si potrebbe manifestare in maniera un po' meno "eclatante"... Non è dando scandalo che si ottengono le cose, ma facendo valere la ragione... Narcisi?... Ecco, scappo prima davanti ad uno di loro che davanti ad un Pitbull...:) Lato "B"... Certo che quello della signora seduta non è che sia poi tutta 'sta meraviglia... Un po' "ingombrante"?... Ma hai ragione... Ci sono proprio dei bei lati "B" qui da noi e non solo femminili...;)))... Brutta bestia l'ansia... Se non cerchi di prenderla subito al "lazo"... finisce che è lei a... "tirarti le briglie"... "Divorzio lampo"... Se un rapporto è arrivato al capolinea e due persone che s'erano amate capiscono che non c'è più nulla da fare... perché tirarla tanto per le lunghe?... Mi sovviene il titolo di un celebre film... "Eutanasia di un amore"... Forse non c'entra... Forse sì!... Autostima... Mi ritrovo nel 1°... forse perché cerco di fare del mio meglio, nonostante i miei difetti e i miei limiti... I ragazzi vanno spronati a far meglio, elogiati quando impegnandosi ci riescono, rimproverandoli bonariamente cercando di suscitare in loro un certo "senso del dovere" che non è stato raggiunto con successo... Punto "G"! Sono anni che il mio ginecologo afferma la stessa cosa... Inoltre, noi donne, siamo alla spasmodica ricerca di "coccole", che spesso, sono più importanti di... altro... "Delirante"?... Impossibile da gestire! L'ho provato sulla mia pelle... Il bello era che diceva che "IO" ero pazza di lui solo che "non lo sapevo"!!! Per fortuna mi trasferii in un'altra città!... Come nella vita, anche qui in Community, vigono le stesse regole... Prima di tutte il "rispetto"... Se ci si considera "Amici" chiarirsi subito, in caso di malintesi, senza lasciare che le cose si ingigantiscano... E, come nella vita, l'invidia, la percepisci anche qui...(purtroppo!)... Se un dipendente è competente e svolge bene il suo lavoro là dove è tenuto a farlo... che interessa la sua vita privata?... Blogger? Naaa... A me piace solo "scambiare 4 chiacchiere"! S'è capito?... Ahhhh... Mi sono proprio sbizzarrita! :) Spero che non abbia bisogno dei sali per riprenderti... Ma avevo deciso da ieri di dedicarmi a te... Spero di non averti tramortita...:)... Prometto che non succederà più... Credo... ;D ^__________*** Serena serata Giuliana... Rosa
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 13/10/14 alle 19:42 via WEB
Sono pienamente d'accordo. La libertà consiste anche in questo, di me stesso faccio quel che mi pare e piace, finchè non danneggio altre persone. Mi torna in mente qualcuno perseguitato per questo motivo... Buona serata Giuliana, un abbraccio!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 14/10/14 alle 11:31 via WEB
Buona giornata Principessa..
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963