Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« STORIE SENZA STORIA, BLO...RIFLESSIONE DELLA NOTTE,... »

LA SOFFERENZA MENTALE, I TEMPI DEL DOLORE,

Post n°8050 pubblicato il 18 Ottobre 2014 da psicologiaforense

BASSA AUTOSTIMA non significa DEPRESSIONE. Anche se una può portare all' altra, non si devono confondere le due cose...

IL MALE DI VIVERE


Ci sono persone che  soffrono moltissimo e sono convinte di essere  depresse, invece il loro problema è legato alla  BASSA AUTOSTIMA. Ecco come distinguerle l'una dall'altra.

BASSA AUTOSTIMA

a) È una caratteristica della personalità, il che significa che perdura nel tempo, ma che può anche essere modificata.

b) Provoca dubbi e insoddisfa­zioni. Diminuisce la speranza e ci fa rinviare le decisioni.

c) Non è una malattia, ma un modo di essere.

d) Implica un certo livello di ras­segnazione, perché si ha difficoltà a farsi valere, a far rispettare i propri diritti e a difendere i propri giudizi.

e) Non comporta atteggiamenti autodi­struttivi.

f) Le persone con una bassa autostima hanno un normale fun­zionamento della memoria e della concentrazione.

DEPRESSIONE

a) Presuppone un cambiamento rispetto a uno stato precedente, un mutamento graduale.

b) Dà luogo a una tristezza pato­logica, insensibile agli eventi favorevoli.

c)  Rafforza l'indifferenza e la noia, negando il desiderio di agire e di cer­care il piacere.

d) Provoca disturbi fisici, come disturbi alimentari, del sonno, ecc.

e) Implica un'auto svalutazione, che si manifesta con un senso di colpa molto forte.

f) Fa emergere idee negative di morte e di suicidio ...

 g) Crea problemi intellettivi (disturbi della memoria e della con­centrazione).

 
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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 18/10/14 alle 12:11 via WEB
sicuramente ho la prima, la seconda la tengo a bada..almeno credo... ma il lasciarsi andare è sempre dietro l'angolo, a ogni difficoltà, anche piccola..e il disordine aumenta..dentro e fuori. Dimentico gli appuntamenti col medico..è il secondo che salto. Il sonno la sera non viene..collasso di giorno, "m'incanto", e non mi decido a cambiare.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 12:19 via WEB
Sì, hai descritto molto bene uno stato depressivo
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 12:36 via WEB
....infatti parli di uno stato d'animo di tristezza, scoraggiamento e disperazione. Più in generale va detto che l'intensità e la durata della sofferenza mentale depressiva variano notevolmente in rapporto con la personalità di base, i fattori scatenanti e le condizioni di vita attuali del paziente.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 12:38 via WEB
... in molti casi c'è stato qualche disturbo premonitore come ad es. alterazioni mestruali, astenia abituale, obesità, magrezza eccessiva o reazioni accentuate e prolungate a malattie di lieve entità.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 18/10/14 alle 13:20 via WEB
ho "rallentato" ogni mia attività..e mi è pensante pensare di fare.."il dovere"poi diventa un incubo che mi conduce all'inattività più completa.., e ognuno che te lo fa notare è un nemico. Il corpo va con l'anima,..rallenta il metabolismo tutto, pillola per il cervello, pillola per la tiroide, due per il diabete, una per la pressione e dovrei prenderne una per dormire..che mi rifiuto di prendere.
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 18/10/14 alle 13:21 via WEB
Il cane però...mi ha aiutato moltissimo
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 18/10/14 alle 13:21 via WEB
é un piacevole compagno
(Rispondi)
 
job1111
job1111 il 18/10/14 alle 12:41 via WEB
C'è un momento, una età, una situazione in cui può più facilmente colpire la depressione?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 12:42 via WEB
Una depressione può verificarsi a ogni età dall'infanzia alla vecchiaia, ma è più frequente nell'adolescenza, durante la gravidanza e il post-partum, a seguito di un divorzio o della morte di un congiunto, nel climaterio (maschile e femminile) e nella vecchiaia.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 12:43 via WEB
....In molti casi è presente una tendenza all'isolamento. Reperti comuni sono un generico atteggiamento pessimistico, il senso di sconforto e di insufficienza, l'apatia, l'astenia, la perdita di interesse per l'ambiente, i disturbi del sonno, la perdita di appetito e il dimagramento, la riduzione dell'interesse sessuale e i vaghi disturbi somatici. Sono presenti difficoltà della concentrazione e riduzione dell'attività psicomotoria; il paziente spesso appare «infelice» sebbene possa talora simulare l'allegria.
(Rispondi)
 
villari1980
villari1980 il 18/10/14 alle 13:06 via WEB
Persa l'autostima hai perso tutto anche la gioia di vivere. Per questo credo si confondano mancanza di autostima con depressione. Solo che in questo modo c'è il rischio di imbottirsi di psicofarmaci credendo di essere depressi invece il problema è solo psicologico, non è una malattia
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 13:33 via WEB
ESATTAMENTE! Però se soffri di DEPRESSIONE NON TI SBAGLI, ecco i sintomi:
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 13:36 via WEB
Sul versante somatico: stipsi,diarrea, meteorismo, turbe del sonno, intolleranza al freddo ed al caldo, secchezza alle fauci, perdita dell'appetito, ridotta potenza sessuale sino all'impotenza ed alla frigidità, amenorrea, astenia muscolare, dolori saltuari di tipo artrosico diffusi a tutte le articolazioni soprattutto alla colonna vertebrale, cefalea, crisi lipotimiche, sensazioni vertiginose, nausea con conati di vomito specie al mattino, dolori anginosi, oppressione al torace, difficoltà respiratorie a tipo "inspiratio sospirosa", senso di bolo pseudoisterico, numerose altre sensazioni di difficile definizione interessanti varie parti del corpo (psichestesie) ed altri disturbi neurovegetativi.
(Rispondi)
 
claude888
claude888 il 18/10/14 alle 13:20 via WEB
L'autostima è dentro la nostra mente. Una esperienza interiore, una soggettiva sensazione di fiducia in se stessi
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 13:39 via WEB
Giusto. In altri termini io direi: che cos'è l'autostima se non la percezione che abbiamo di noi stessi che proiettiamo sul mondo intorno a noi e che, a sua volta, come uno specchio riflettendo ci rimanda?
(Rispondi)
 
gryllo73
gryllo73 il 18/10/14 alle 14:04 via WEB
utile conoscere i sintomi dicono che il primo passo sia la consapevolezza per poi approntare un cambiamento
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 14:22 via WEB
Ciao!!! Qui sopra ho riportato solo i sintomi che si esprimono sul versante somatico e non su quello "mentale"....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 14:23 via WEB
... Sul versante psichico si assiste ad una compromissione dell'affettività con uno stato di avitalizzazione, di scontentezza, di incapacità, di perdita del piacere di vivere con autosvalutazione e pessimismo, di sofferenza interiore, di ansia e angoscia, di drammatizzazione di ogni avvenimento ed impegno, di disperazione. Tutto questo si riflette sul comportamento in un rallentamento psicomotorio con perdita degli interessi nei confronti del lavoro, degli affetti, della famiglia, degli amici, della vita con fantasie, troppo spesso realizzate, di annientamento, di suicidio. Sul piano ideativo si rileva un rallentamento, una povertà delle idee sino alla polarizzazione del pensiero ad un solo tema che nelle forme più gravi diviene delirio.
(Rispondi)
 
 
gryllo73
gryllo73 il 18/10/14 alle 14:38 via WEB
davvero completo grazie mi piace tanto conoscere cose nuove e certe dinamiche
(Rispondi)
 
Yaris167
Yaris167 il 18/10/14 alle 14:26 via WEB
Ottima distinzione, ma ne aggiungerei un'altra " semplicemente" legata alle emozioni specie quelle considerate negative che vengono controllate e represse fino ad ammalarsi davvero. Così, si nasconde la tristezza, si soffoca la rabbia, si evita l'esternazione dei dispiaceri, delle insoddisfazioni, delle frustrazioni e "si fa come se nulla fosse" costruendo addosso a sè una parvenza di difesa che all'opposto richiama altre emozioni e sentimenti frustranti..
(Rispondi)
 
 
Yaris167
Yaris167 il 18/10/14 alle 14:34 via WEB
Chi può non riconoscersi in questo processo? Anzi, in questi tempi di dura crisi, che non accenna a terminare, accomuna molti con sempre maggiori difficoltà di ordine quotidiano..e più che " mal di vivere" che è il nome cui si associa "la depressione" conclamata ( cioè accertata e diagnosticata) definirei il processo " la fatica del vivere" più difficile da sfuggire...
(Rispondi)
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 18/10/14 alle 14:36 via WEB
Buon fine settimana GIUlY, il più sereno possibile! Un abbraccio :-))
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 14:48 via WEB
E' vero. Va sempre sottolineato il ruolo fondamentale delle EMOZIONI e non solo... Forse è per questo coacervo di componenti che la depressione può esprimersi con netta prevalenza psichica oppure somatica e dare luogo a sindromi depressive talora veramente complesse e di difficile diagnosi (vedi, ad esempio, tutte le forme di "Depressione mascherata", ecc...)
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 14:49 via WEB
Grazie ROSSELLA.-))) Buon W.E. anche a TE e a tutti i tuoi cari!
(Rispondi)
 
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 18/10/14 alle 15:46 via WEB
^___^
(Rispondi)
 
 
zanna1999
zanna1999 il 18/10/14 alle 15:03 via WEB
Il male del uomo moderno si chiama frustrazione. Spesso in corsa con i standard imposti da qualche “fortunato esaltato “e noi sempre meno in grado di raggiungerli…
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 18/10/14 alle 14:38 via WEB
Credo che la prima mi ha condotto alla seconda ma ora mi sto riprendendo. L’autostima ,secondo me, cresce se trovi un ambiente che ti supporta accettandoti come sei ,senza pretese e senza giudizio. Allora cerchi di impegnarti al massimo e ogni vittoria personale diventa anche vittoria di chi ti sta vicino . Buon pomeriggio ,Giuliana :-)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 14:53 via WEB
Hai proprio ragione:-) L'autostima è un insieme di attitudini personali:riconoscersi un certo valore, trattarsi con rispetto, proteggersi nell'intimità e conoscere meglio se stessi. In altre parole, è un sentimento di apprezzamento e di accettazione di noi stesse che ci dà sicurezza, equilibrio, autonomia personale.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 14:56 via WEB
..... è chiaro, come osservi acutamente tu, che la nostra struttura psicologica è influenzata anche dagli "altr" e dall'immagine che loro hanno di noi. BUONA SERATA NATASA e un saluto affettuoso a M&J:-)))
(Rispondi)
 
Marion20
Marion20 il 18/10/14 alle 15:02 via WEB
Bello e completo questo post. Sicuramente la scarsa autostima può portare, a lungo andare, alla depressione, ma non è detto che ci sia per forza un legame di causa ed effetto. La depressione è descritta come una malattia che toglie la volontà di vivere, di andare avanti, di reagire; una persona con bassa autostima, di fronte alla necessità di cambiare rotta per qualche motivo, riesce a farlo, cosa che invece è difficile, se non impossibile, per un depresso. Ciao buon pomeriggio! Marion
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 15:16 via WEB
BUONA SERATA MARION:-))Vedi carissima il verbo stimare deriva dal latino aestimare: valutare, che significa "determinare il valore" e "avere una opinione su qualcosa". La valutazione che ognuna di noi fa di se stessa è fondamentale per raggiungere un equilibrio mentale. Quando la valutazione è positiva ci sentiamo a nostro agio con noi stesse e affrontiamo bene le difficoltà della vita. Quando invece la valutazione è negativa, generiamo sentimenti e disagi che ci turbano profondamente. Nel peggiore dei casi, ci possono portare anche all'autodistruzione o a forme depressive particolarmente sofferte.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 15:17 via WEB
...spero di essere stata chiara ed esaustiva:-)
(Rispondi)
 
donadam68
donadam68 il 18/10/14 alle 16:59 via WEB
intanto buon pomeriggio e buon week end a te Giuliana, molto vere le parole contenute nel tuo post , direi ben articolato, sai nel mio piccolo credo che quella sofferenza mentale di cui hai ben esposto caratteristiche ed aspetti sia il male del secolo,... quel dolore latente che spesso porta chi ne è affetto a sentirsi diverso, incompreso e poi....ad isolarsi.... quell'isolamento improduttivo che rende invisibile quel male proprio nel non rapportarsi con gli altri, nel mortificare la propria persona, con quei sensi di colpa, fastidi fisici ed emotivi, ma sopratutto a non vedere in battito di un secondo soltanto la bellezza della vita, l'armonia di un respiro , non rendendo proficuo nè un attimo, nè il giorno, non percependo nemmeno la luce, non credendo in se stessi , fin a chiudersi pronti all'esplosione... sai non è semplice allungare una mano a chi è in tale condizioni, spesso quel silenzio improduttivo diventa sinonimo di isolamento spinoso e spesso tagliente o aggressivo..... nel vedere spesso tutti gli altri contro ....nel sentire in ogni cosa una forma di tristezza di fondo e nel non saper più vivere... Complimenti davvero per la scelta del post :)D
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 17:22 via WEB
Grazie, buona domenica:-))
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 17:24 via WEB
La depressione "cambia volto" di persona in persona perchè il TEMA DEPRESSIVO dominante non è casuale; viene determinato dagli interessi preesistenti del malato, cioè dalla sua storia personale, dal mondo nel quale è vissuto, soprattutto dal livello della sua maturità intesa come capacità di elaborare e possedere utilmente le proprie esperienze esistenziali.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 17:28 via WEB
Nelle fasi iniziali della depressione il TEMA DOMINANTE può non apparire in modo evidente, mascherato da un malessere generale fisico e psichico, da generiche preoccupazioni ipocondriache. Nelle fasi più avanzate e gravi invece, nel delirio depressivo IL COMMERCIANTE, L'INDUSTRIALE vivono la malattia come PERDITA DI DENARO, ROVINA ECONOMICA, MISERIA; il RELIGIOSO AUTENTICO come sentimenti di colpa, “LA NOTTE DELLO SPIRITO”; il PROFESSIONISTA come la perdita delle capacità di esercitare la propria attività lavorativa (il medico che non sa più “curare”), l'avvocato che non è più in grado di “difendere”, l'agricoltore che non sa più quando deve seminare e quando deve raccogliere , ecc..
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 18/10/14 alle 17:14 via WEB
Vivere a fatica, senza entusiasmo, perso nella tristezza e nella noia ,specialmente mentale, perché senza quella la fa da padrona quella sensazione di pigrizia, con la quale si svalutano anche le cose che prima rendevano felice.
Felice fine settimana, Giuliana! Un abbraccio.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 17:37 via WEB
Buona Domenica Carissima:-)))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 17:43 via WEB
La NOIA, da come la vedo io, è un sentimento di disgusto e lassismo psicologico insorgente quando una occupazione, una situazione, una relazione interpersonale, ecc. non offrono o non offrono più all'individuo alcun interesse, ovvero non rappresentano per lui alcunché di nuovo e di stimolante.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 17:48 via WEB
.... Annoiato, per esempio, è il BAMBINO quando non sa cosa fare (non ha un oggetto o qualcuno con cui giocare). Così lo è l'alunno quando a scuola viene obbligato a compiere esercizi monotoni o nei quali non si richiede la sua personale partecipazione; come lo è il lavoratore quando è costretto a svolgere un'attività meccanica e spersonalizzata; ecc. MA LA NOIA , in un senso più vasto, direi ESISTENZIALE, può insorgere in linea generale quando un individuo non riesce a dare un senso ed uno scopo alla propria vita, quando non ha ideali e non riesce a sollevarsi al di sopra della sua esistenza contingente ed immediata. Un percorso psicoterapeutico (breve) aiuta a riprendere fiducia nella vita e a concretizzare esperienze esistenziali particolarmente valide e positive.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/10/14 alle 18:48 via WEB
Ma perchè ogni volta è come se mi sentissi vivisezionato????? Ma dimmi una volta per sempre: non vuoi che venga a rovinare l'armonia dei tuoi post e il naturale conformismo dei commenti interessati? AhAhAhAhAhAh!!!!! Ebbene sì, mi appartengono tutti e due! Cuntent'?????
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 19:26 via WEB
Ma mi faccia il piacere... Ma vada là...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 19:32 via WEB
Carissimo auguro a Te e ai tuoi Cari che le stelle, questa sera, brillino per Voi:-)))
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/10/14 alle 19:33 via WEB
Amen!!!!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 18/10/14 alle 19:11 via WEB
il periodo più brutto è stato quando non sapevo di averla, ero cambiata, ma in casa mi dicevano che avevo un brutto "carattere", quando ci si accorge di averla e si cura, si risale la china, e torna il sorriso. Ma resta sempre in agguato, ed è pronta a riemergere, ora che la conosco la evito...anche se non sempre ci riesco in questo periodo difficile. Però reagisco ora, combatto, cerco di scuotermi ...scrivo e mi aiuta, e spero di tenerla sempre sotto scacco. Grazie anche a te!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 19:13 via WEB
Non mi meraviglia perchè, come TU mi insegni, ci sono moltissimi personaggi famosi che soffrivano di depressione, ad esempio Mozart, Baudelaire, Kierkegaard, Leopardi, Lincoln, Michelangelo, ecc...
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/10/14 alle 19:33 via WEB
Ecco, ora mi sento meglio: aver avuto cotanti compagni al duol, scemo...la pena!
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 18/10/14 alle 21:15 via WEB
*____*
(Rispondi)
 
PaulineDumas
PaulineDumas il 18/10/14 alle 20:00 via WEB
Spesso la mattina non riesco ad alzarmi dal letto, vorrei restare al buio anche senza necessariamente dormire, il che mi è sempre più difficile se non mi affido ad una pastiglietta la sera. Mi ritrovo in molte voci sul secondo tema, sensi di colpa, disturbi alimentari e del sonno, spesso disturbi di concentrazione. Non penso d'esser sofferente di bassa autostima, anzi. Buona serata, Paola
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/10/14 alle 21:47 via WEB
CIAO!!! E' un corredo sintomatico che non lascia spazio a molte diagnosi differenziali. In questi casi l'intervento psicoterapeutico a qualsiasi livello si svolga e si rivolga (inconscio, conscio, psicoterapia cosiddetta d'appoggio, logoterapia, psicoanalisi nelle sue varie elaborazioni orto- ed eterodosse) non deve considerarsi MAI una alternativa di esclusione alle terapie somatiche.
(Rispondi)
 
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