Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« RIFLESSIONE DELLA SERA, ...4 ESPERIENZE CON IL SES... »

TEMI TRASCURATI, SIMBOLI, SEGNI, SCIENZE DELL'UOMO, COMUNICAZIONE

Post n°8088 pubblicato il 13 Novembre 2014 da psicologiaforense

Simboli, segni e  parole sono  aspetti fondamentali della comunicazione, apparentemente ben distinti, nella realtà profondamente intrecciati. Infatti,  non sono separabili e cooperano alla conoscenza: li usiamo insieme con un'istintività che toglie la consapevlezza della loro complementarità...

 

DI SIMBOLO IN SIMBOLO

Offrire fiori a qualcuno, brindare o bere allo stesso bicchiere, baciare,  inalberare i colori di una squadra di calcio, mettere un anello al di­to del proprio partner, carezzare sul capo  qualcuno…..  sono altrettanti gesti simbolici che vogliono contempo­raneamente significare una intenzione o un desiderio, e compiere ciò che è significato mediante questo gesto. La nostra vita di ogni giorno ricorre a un linguaggio che è fatto non solo di parole, ma anche di gesti e di comportamenti, attraverso i quali noi cerchiamo di trasmettere un messaggio a qualcuno e nello stesso tempo opera­re una trasformazione più o meno profonda in noi e nell’altro.Questo linguaggio dei gesti è essenzialmente un linguaggio del corpo: tutti sappiamo che esiste un linguaggio degli occhi e dello sguardo, un linguaggio della bocca e del bacio, un linguaggio mol­to ricco  delle mani, e infine un linguaggio della sessualità. Tutto ciò che vi è di più profondo e di più inesprimibile nell'uomo cerca di tradursi in questo linguaggio e raggiungere il suo destina­tario: è infatti nelle relazioni interpersonali che i SIMBOLI interven­gono più frequentemente, sia che si tratti dell'intimo rapporto d'a­more e di scambio fra due esseri, sia della costituzione e della vita di un gruppo. 

 
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Commenti al Post:
zanna1999
zanna1999 il 13/11/14 alle 14:33 via WEB
La croce è un simbolo religioso per eccellenza e basta vederne uno che ti viene in mente tutto di più collegato con il cristianesimo. ..non servono tante parole…
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 15:09 via WEB
BRAVISSIMA! I gesti simbolici, così importanti per ogni incontro umano, sono altrettanto necessari per l'incontro reciproco fra Dio e l'uomo, fra Dio e una comunità di credenti. Anche la vita del cristiano e la vita di una comunità cristiana sono segnate, nei loro tempi forti, da azioni simboliche chiamate sacramenti. In ciascuno di questi sacramenti noi ritroviamo le due funzioni essenziali del simbolo: da un lato sono un linguaggio che attraverso i segni ci manifesta e ci rivela la realtà simboleggiata; dall'altro lato, i sacramenti sono gesti umani, azioni simboliche che vogliono compiere qualcosa: l'immersione nell'acqua, il pasto condiviso, l'unzione con l'olio, l'imposizione delle mani, non sono soltanto immagini, ma atti che vogliono essere efficaci, operatori.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 13/11/14 alle 14:39 via WEB
Credo che i simboli sono più antico modo di comunicazione...quando ancora l’uomo primitivo non aveva una grande padronanza di linguaggio…
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 15:16 via WEB
Sì, il linguaggio non verbale ha preceduto quello verbale.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 15:20 via WEB
Il simbolo è un segno, materiale o no, che per semplice convenzione, o per una certa analogia con ciò che gli è proprio, viene usato per rappresentare figuratamente un'altra cosa o un altro concetto. AD ESEMPIO, il giglio come simbolo di purezza, il leone come simbolo di forza, ecc...
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 13/11/14 alle 14:48 via WEB
Un simbolo moderno che si usa spesso è “mi piace” su facebook. Oltre quello io ti mando un abbraccio e un ^______^ e ti auguro una giornata serena…
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 15:21 via WEB
Grazie Carissima Amica:-)))) Un saluto, non simbolico, a M e a J.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 15:25 via WEB
.... come tu mi insegni molte idee, situazioni, e soprattutto molti desideri assumono una forma simbolica nei SOGNI. Invece, in contesto sociale, i simboli si trovano nei "miti" , nei motti di spirito, ecc..
(Rispondi)
 
sanvass
sanvass il 13/11/14 alle 15:11 via WEB
Tu che sai tutto, potresti dirmi per favore qual'è l'antidoto al "mal d'amore"? Mi spiego meglio, come si fa a dimenticare in fretta e senza traumi una precedente storia d'amore? Aspetto, con.....sigh sigh. ansia.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 15:38 via WEB
EHEHEHEHEHEH io non so o so male! La persona che sa tutto( al contrario di me) è un individuo eclettico, poliedrico, versatile se non addirittura onnisciente, caratteristica quest'ultima dell'Assoluto.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 15:48 via WEB
...nel merito, "dimenticare" un amore finito, una storia che si è chiusa,un flirt che si è spento, una cotta non corrisposta... bisogna "elaborare il lutto della perdita".
(Rispondi)
 
 
sanvass
sanvass il 13/11/14 alle 17:07 via WEB
Capisco e capisco che non sarà facile. Punto 2 (scusa se chiedo ulteriore consiglio e poi giuro non ti disturberò più in merito all'argomento). Conviene continuare a essere amico della tizia o devo staccare la spina? Cioè, continuando il rapporto tramutato in amicizia (da parte sua) mi aiuterebbe ad elaborare la suddetta perdita? Resto in ascolto.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 22:44 via WEB
Appena ho un attimo ti rispondo perchè il quesito è complesso e non si risolve con un "sì" o con un "no". Restare amici da ex, elaborare la separazione, vivere un amore non corrisposto...
(Rispondi)
 
 
 
 
sanvass
sanvass il 15/11/14 alle 12:46 via WEB
ok, aspetterò. Non ti faccio fretta, rispondimi quando vuoi.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 16:02 via WEB
... in altri termini devi giungere alla cosiddetta "separazione psichica" espressione che sta a definire il processo di separazione dal partner come evento del mondo interno caratterizzato da compiti di elaborazione della perdita e del lutto dovuti alla separazione e il raggiungimento del distacco emotivo ottimale dall'ex.
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 13/11/14 alle 16:36 via WEB
Ogni comunicazione è un fatto sociale, sia che avvenga tra due o più individui sia che avvenga nel colloquio interiore di un individuo con se stesso. La ragione è dovuta al fatto che ogni segno e ogni simbolo è leggibile solo all'interno di un'esperienza comune o di un sistema basato su consuetudini culturali comuni.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 16:50 via WEB
Giusto e non è certo un caso che nei corsi di studio universitari sulla "COMUNICAZIONE" si prevede oltre alla sintassi che studia i rapporti formali dei segni fra loro senza riferimento al contenuto significativo, e oltre alla semantica che si riferisce alla relazione dei segni con ciò che designano, una pragmatica che studia il rapporto dei segni con coloro che ne fanno uso in una determinata situazione. Questo rapporto presenta le forme più svariate....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 16:52 via WEB
Ogni atto di comunicazione costituisce un rapporto sociale
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 13/11/14 alle 17:26 via WEB
...tu che mi conosci meglio di tutti...mi scrivi una piccolissima presentazione (da inserire nel mio volumetto con firma?)..diciamo un simbolo
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 17:29 via WEB
Quanto paghi?
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/11/14 alle 18:28 via WEB
ossignor come sei venale...quanto vuoi?
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/11/14 alle 18:32 via WEB
Non è venale, è semplicemente... levantina!!!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/11/14 alle 18:47 via WEB
Simboli, gesti, linguagggio, manifestazioni, espressioni. Bastava un graffiti in illo tempore e si comunicava. Una grattatina su una roccia, su una pietra lavica e si comunicava. L'evoluzione, il superare il gesto per passare al verbo, è stata la grande "trovata": dai suoni gutturali siamo passati alle parole fino a giungere ad un linguaggio vero e proprio con la complicità del Vate. Sono il tipo che è solito accompagnare alle parole la gestualità: non sempre moderata e garbata, secondo i discorsi, i contesti e le occasioni. Non solo arti, volto, sguardo e quant'altro, sono impegnati ma spesso, anche la flessione vocale fa parte delle mie performances. Insomma, sono un istrione anche se dovessi tenere una conferenza stampa. Mi devo preoccupare Prof.??????
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 18:53 via WEB
Esatto. Infatti i levantini erano gli abitanti dell'Asia minore provenienti da Venezia o da Genova
(Rispondi)
 
 
diogene51
diogene51 il 14/11/14 alle 08:35 via WEB
Ahahahaha!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 18:58 via WEB
Nello scambio comunicativo umano le componenti verbali e non-verbali sono costantemente interconnesse al punto che alcuni autori ritengono artificiosa la stessa distinzione. Tipici della comunicazione non-verbale sono: 1) i movimenti del corpo come i gesti, le espressioni del viso, gli atteggiamenti; 2) i fenomeni paralinguali come il riso, lo sbadiglio, il pianto, i cambiamenti di tono, le pause e i silenzi; 3) le posizioni nello spazio come la distanza fra sé e gli altri; 4) la sensibilità tattile e olfattiva che si determina a distanza ravvicinata; 5) gli artefatti come l'abbigliamento, il trucco, gli ornamenti. Le modalità di comunicazione non-verbale sono determinate dai fattori culturali e variano in relazione alla situazione psicologica del soggetto e alla persona con cui questi entra in contatto.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 13/11/14 alle 20:14 via WEB
Ma una risposta alla mia domanda finale no? Io che mi comporto basando isitintivamente molto sulla "comunicazione" gestuale allargata alle componenti che elenchi, devo preoccuparmi di sembrare poco signorile, poco educato, poco elegante, poco sitle, insomma, poco di...tutto?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 22:39 via WEB
AD ESSERE SINCERI, Tu, carissimo Carlo, sempre (perchè non si può NON comunicare.... anche rimanendo in silenzio) esprimi signorilità e modi distinti, raffinati e intelligenti di approcciarti a chiunque con spontanea ed innata elevatezza morale, spirituale e cognitiva.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 13/11/14 alle 23:05 via WEB
Non per cercare il pelo nell'uovo, però tra tutti i simboli che hai citato ce n'è uno che non ci sta: il bacio non è un simbolo, è un comportamento di comunione, di affetto, qualcosa che viene da lontano, anche dal nostro essere animale (forse dal nutrimento bocca a bocca, come dicono alcuni); e aggiungerei la carezza, per la quale si possono dire un po' le stesse cose. Buona serata, carissima!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 23:17 via WEB
Ciao RENATO, tu piaci per molte ragioni, una di queste è che ti compiaci di spaccare il capello in quattro, di approfondire di non lasciare nulla all'indifferenziato, all'ovvio, al banale.
(Rispondi)
 
 
 
diogene51
diogene51 il 14/11/14 alle 08:34 via WEB
Troppo gentile, cara Giuliana. :)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/11/14 alle 23:27 via WEB
Il bacio e la carezza non sono, a tuo modo di vedere, azioni simboliche. Invece sono come il simbolismo che deriva dal volo degli uccelli o, anche, se vuoi, quello legato agli uccelli stessi: falchi e aquile simboleggiano la vittoria e la regalità; il gufo la saggezza ma anche il presagio di malaugurio; le cicogne e i passeri il sodalizio familiare, ecc.
(Rispondi)
 
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