Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« IO NON MI SPIEGO, TU NON...APATICA, IPERSENSIBILE, ... »

TU DI CHE ANSIA SEI?

Post n°8121 pubblicato il 09 Dicembre 2014 da psicologiaforense

Palpitazioni, dolori diffusi, paure inspiegabili, fobie ... , un repertorio vario di sintomi conferma che siamo prigionieri della nostra ansia. L'origine è la paura di perdere ciò che abbiamo, di non controllare tutto o non essere  all’altezza della situazione che dobbiamo affrontare. Vogliamo controllare la nostra vita, ma così facendo non la viviamo....


NOSTRA ANSIA QUOTIDIANA

L’ansia è uno stato d'animo comune a tutti gli esseri umani. Ognuno di noi ha vissuto questo stato di eccitazione o smarrimen­to: una reazione istintiva, un allarme del corpo di fronte a una minaccia. Ma quan­do l'allarme continua, facendoci vivere con una tensione permanente, allora il nostro stato si trasforma da nor­male a patologico. PRINCIPALI SINTOMI. In generale, l'ansia è accom­pagnata da una sensazione di tensione interiore e difficoltà nel rilassarsi. Le persone con questo distur­bo spesso si lamentano di avere mal di testa o “dolori” alle cervicali, alla schiena…  Altri disturbi frequenti sono la visione che diventa confusa, la bocca secca (secchezza delle fauci), tremori, vertigini, sudorazione eccessiva, nausea, cram­pi addominali, palpitazioni, umento della frequenza di minzione, ecc…  Oltre ai sintomi fisici, appaiono anche quel­li psicologici:mancanza di forze, debolezza, fiacchezza muscolare, facile stancabilità, nervosismo, preoccupazione eccessiva per sé e per i propri cari, insonnia, voglia di piangere, disturbi alimentari... e paure irrazionali:  di impazzire, di essere affetti da gravi patologie, di compiere atti inconsulti verso se stessi o gli altri, di attraversare  spazi aperti oppure vuo­ti, bui, ambienti affollati, ascensori, aerei, ecc… TIMORI QUOTIDIANI Se l'ansia ci consuma ogni giorno è perché ci troviamo ad affrontare la vita con l'ossessione di trasformarla in un lavoro di routine, concentrate nell'acquisizione di sicurezza, continui­tà e stabilità. La nostra attitudine è quella di attraversa­re la vita, piuttosto che viverla. Il terrore di essere lasciate sole, di non essere amate, di perdere ciò che abbiamo, di morire, ammalarci e soffrire, sono i nostri tormenti interni. I cambiamenti nel lavoro e nella famiglia ci sconvolgo­no, come pure le incomprensioni con il nostro partner e il timore dei giudizi degli estranei. In breve, viviamo nel­la paura. Per questo l'ansia è il flagello dei nostri tempi e gli ansiolitici i farmaci più consumati.

 
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Commenti al Post:
zanna1999
zanna1999 il 09/12/14 alle 21:37 via WEB
Ah,ah...Nemmeno a voler ci casca a pennello questo post…
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/14 alle 21:47 via WEB
TU, carissima NAT, trasformi l’ansia in creatività...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/14 alle 21:52 via WEB
L’ANSIA ovvero questo "stato emotivo", dovrebbe essere vissuto come l'AMICO che viene ad annunciarci: la necessità di una nostra trasformazione; il nostro desiderio di crescere, di evolverci.... L'energia vitale che si sforza di imporre la necessità di scoprire nuovi territori che non abbiamo ancora avuto il coraggio o la possibilità di esplorare.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/14 alle 21:53 via WEB
In breve, l'ansia è ciò che ci spinge a lottare contro una destinazione e un percorso che non abbiamo scelto liberamente.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 09/12/14 alle 21:41 via WEB
Buona serata, cara...il mio pc in questi giorni è impazzito…si aprono le pagine ,mi bombardano con le pubblicità e avvisi vari…inoltre la connessione è penosa…
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/14 alle 21:54 via WEB
Anche il mio di casa. Che sia una epidemia? Gli hai fatto il vaccino contro i virus?
(Rispondi)
 
 
zanna1999
zanna1999 il 09/12/14 alle 22:22 via WEB
Ho fatto il vaccino ma pare che non funzioni…sarà diventato immune? Un abbraccio...^__^
(Rispondi)
 
Marion20
Marion20 il 09/12/14 alle 23:41 via WEB
Quanto è attuale questo post... è vero, gli ansiolitici sono tra i farmaci in assoluto più consumati in questa epoca, e in realtà il problema credo che non lo risolvano appieno, perché poi creano, a lungo termine, assuefazione e perdono il loro effetto.. Forse l'ansia deriva dal voler tenere tutto sotto controllo, cosa che naturalmente è impossibile; oppure deriva dal fatto che siamo malati di perfezionismo, e non accettiamo che qualcosa possa non essere perfetta, per esempio dal punto di vista estetico; oppure, l'ansia deriva dalle condizioni di insicurezza in cui ci troviamo a vivere per motivi esterni, vedi per esempio il problema della perdita di un lavoro. Come si fa a fare fronte a questa ansia continua, e anzi, come si fa fronte ad un'ansia di tipo generalizzato? E' chiaro che quando quest'ultima diventa una condizione patologica, che impedisce di vivere con serenità la propria quotidianità bisogna ricorrere ai farmaci; negli altri casi, il modo per ridurla è quello di cercare di non voler tenere tutto sotto controllo. Ogni tanto è bello anche lasciarsi andare! Buonanotte Marion
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:18 via WEB
TRASFORMIAMO L’ANSIA IN CREATIVITA’ Ci muoviamo tutte troppo in fretta, senza preoccuparci di avere memoria di ciò che viviamo. Protese maggiormen¬te verso la superficie delle cose, gradualmente ci siamo abituate a tenere più in considerazione la nostra parte razionale. Ci aggrappiamo con le unghie alla nostra identità, al nostro "lo", in un mondo di piccoli egoismi, e meschinità che riteniamo importanti perché abbiamo perso le capacità d'intuizione e d'identificazione della verità. L'ansia, ci fustiga, ci fa soffrire, e ci restituisce il contatto con noi stesse, ci fa sentire vive, rompe i nostri schemi e ci esorta a trovare il valore delle cose. Riusci¬remo a vivere pienamente solo quando riusciremo ad accogliere la nostra ansia trasformandola in creatività.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/12/14 alle 00:52 via WEB
allora sono in buone compagnia...non c'è un fattore ereditario?..somiglio moltissimo a mio padre. Dolcenotte Principessa
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:19 via WEB
Sì, l'ansia si "eredita" ma specialmente si impara
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:21 via WEB
TU MARA nello specifico dovresti DIMENTICARE I TUOI VECCHI MODELLI e allearti a questa energia piuttosto che ostacolarla e combatterla!
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:22 via WEB
È molto semplice, MARA, accogliamola, ascoltiamo ciò che ci suggerisce: per esempio se il nostro schema mentale è sempre stato quello di dover essere comunque la persona che comprende e indovina i desideri dell'altro, ed essere questo, fa urlare la nostra "amica" ansia, allora vuol dire che è arrivato il tempo di cambiare, lasciandoci alle spalle quel vecchio modello e cambiare direzione.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 11/12/14 alle 11:59 via WEB
*____*, e io ci provo..però che fatica!!..Buongiorno
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 10/12/14 alle 07:46 via WEB
L'unica mia ansia oggi è di perdere il posto di lavoro. Il resto vien da se. Comunque cerco di combattere anche quella -almeno fino a quando mi riesce-. La stabilità in casa, oggi sono io a fornirla. Poi ci penso su e mi dico- Laura, lavora da quando eri poco più che un adolescente; conosci i sacrifici e le privazioni. Nonostante la crisi, stai lavorando! Dimmi perché essere ansiosa?- So bene che quella parte battagliera di me ha ragione; però c'è sempre quella vocina codarda che risponde -non è colpa mia se oggi sono in ansia! Ma perché nelle donne è normale ad una certa età essere lunatiche e depresse; e io non faccio l'eccezione-. Ciao Giuliana, cosa ne pensi del mio monologo?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:27 via WEB
CIAO CARISSIMA:-))) So che non è facile ma si può "cancellare" le proprie paure: liberandosi da autoimposizioni che ti stressano e contestualmente prendere l'abitudine di fermarsi respirando profondamente e tranquillamente varie volte al giorno.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:42 via WEB
... concentrando tutta la nostra esistenza attorno alla sicurezza, la paura di perderla si trasforma in ansia e angoscia.
(Rispondi)
 
Hamsho
Hamsho il 10/12/14 alle 10:58 via WEB
Come apostrofo di felicità svanita, l'ansia accentua la quotidianità del tempo in china nera.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:28 via WEB
S' anche perchè gran parte della nostra ansia e irrequietezza, vale a dire quell'ansia generalizzata nella quale siamo immersi, prende vita da "vere e proprie trappole mentali" che bisognerebbe evitare
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/12/14 alle 11:30 via WEB
Buongiorno Giulianina, un bacetto da Cagli...e un sorriso per tutto il giorno..
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 10/12/14 alle 13:03 via WEB
Commentando un altro commento devo dire che l'ansia può essere ereditaria, ma anche no; certo io avevo una madre ansiosa e un padre fortissimo e sono diventato assai ansioso. E l'ansia come risorsa non la so proprio accettare, anche se ho letto e sentito molti consigli sull'argomento. Ieri sera ad esempio ero ansiosissimo per una cosa che avrei dovuto fare oggi (un rifiuto nel mio interesse) e mi è salita la pressione fino a livelli altissimi. Il bello dell'ansia è che quando passa la causa scatenante, passa, e si può godere di un almeno momentaneo periodo di quiete. Come vedi non ho ansie continue, ma strettamente focalizzate... Buona giornata, Giuliana!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:38 via WEB
Ciao RENATO:-) E' una situazione "classica". Abbiamo la tendenza a lasciare tutto com'è, a non cambiare, a cadere nella "coazione a ripetere": siamo saldamente ancorati alle nostre convinzioni e questo ci rende prigionieri di una visione ristretta del mondo.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/12/14 alle 13:41 via WEB
Si può fare molto in questo senso sia con una psicoterapia breve, sia con farmaci CHE NON SONO LE BENZODIAZEPINE!
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 11/12/14 alle 08:08 via WEB
Con me sfondi una porta aperta: dimmi che tipo di ansia ti serve e io te la fornisco a pacchi! Anzi, sai che faccio? A Natale preparo pacchi speciali: il classico 2X1. Prendi 3 e non paghi niente!! Buon giorno Giuliana.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 11/12/14 alle 13:04 via WEB
eheheheh TU carissimo ti sei creato la vita che hai voluto. E a me pare che TU abbia fatto uno splendido lavoro per te e per la tua Famiglia.
(Rispondi)
 
viaggiatoreincammino
viaggiatoreincammino il 21/12/14 alle 19:00 via WEB
Vivere così non è facile,è una quotidiana lotta spesso fra te stesso e la tua mente,tra ciò che sei e ciò che vorresti essere,spesso calpestandoti,senza avere rispetto di se stessi.Senza fermarti mai,come in una folle e assurda corsa.Per me è più "ansia",fame di vita,da un pò di tempo,un bisogno sfrenato di "esserci",di non essere più un'ombra confusa tra la gente.Con la consapevolezza,però,delle mie capacità,di ciò che valgo (e non credevo)che ho acquisito,a fatica,dopo un tormentato percorso.Sono convinto che è da questo che devo ripartire,dai miei sentimenti,dalle mie emozioni,semplicemente ascoltandomi.Imparando,con pazienza e cura,a volermi più bene.Sembra una cosa scontata,naturale a dirsi,ma per me è stato un traguardo importante da cui ripartire.Un saluto.
(Rispondi)
 
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