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Post n°8209 pubblicato il 15 Marzo 2015 da psicologiaforense
«GLI ETERNI ADOLESCENTI». SE I GENITORI FANNO “I RAGAZZI” …I FIGLI NON DIVENTERANNO MAI ADULTI
E' sempre più frequente, in una società che premia l'immagine più che l'essenza, l'utopia più del concreto, imbattersi in soggetti adulti, o in apparenza tali, che nell'atteggiamento e nel comportamento smentiscono la loro presunta maturità. Troviamo così genitori che tentano di competere con i figli nella loro capacità di sedurre e sembrare a ogni costo «giovani». Distinguendo nettamente tali figure di adulto da coloro che, pur conservando un aspetto giovanile, nei fatti riescono a tenere comportamenti da persona «cresciuta», è possibile cogliere in loro il seme dell'eterna adolescenza. Essi, infatti, a una prima osservazione risultano essere gradevoli, comunicativi e pieni di vita, ma uno sguardo più attento rivela il seme di pericolosità insito nella loro funzione di «modello» per le generazioni future, che da tali adulti dovrebbero trarre esempi di forza, maturità, autogestione. Una lettura dei rapporti a livello intergenerazionale evidenzia, infatti, in maniera incisiva, che un numero sempre maggiore di adulti si comporta come adolescenti e, parallelamente, sempre più adolescenti faticano a diventare adulti.
La tanto discussa «sindrome di Peter Pan» non riguarda esclusivamente i giovani, poiché non ha origine nei giovani, quanto piuttosto nei genitori che scelgono un atteggiamento di non responsabilità e, nei casi più gravi, d'indifferenza verso figli, a causa della loro «personale» difficoltà nel mostrarsi adulti.
Commenti al Post:
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diogene51 il 16/03/15 alle 00:15 via WEB
Beh, sì, la sindrome di Peter Pan riguarda soprattutto i "maturi", che un ragazzo abbia la sindrome si può capirlo, ma in un adulto si nota. Avrò fatto molti errori come padre, ma questo non credo. Semmai sono un Peter Pan "interno", nel senso che non mi sembra ancora di essere una persona "cresciuta" e "autonoma" come dici, ma questo è un altro problema. Mi diceva uno psicologo, affermato e - allora - ben ultrasettantenne che talvolta gli veniva da dire: "Su questo problema sarebbe ora che qualcuno dicesse una parola autorevole" e poi pensava che se non diceva lui una parola autorevole, data l'esperienza e l'autorità culturale che aveva, chi poteva dirla?
Buona notte!
(Rispondi)
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psicologiaforense il 16/03/15 alle 00:50 via WEB
Molto spesso i genitori sono affetti da " GERASCOFOBIA" (la paura di invecchiare). E questo fa la fortuna di chirughi plastici, estetisti, ecc... Anche il genitore maschio è quasi alla pari della moglie. Le calvizie vengono trapiantate, la pelle viene depilata, i colori vengono ridati con creme e fard adattati dalla cosmesi maschile. La palestra, gli energy drink , associati ad esasperate diete iperproteiche, fanno il resto....
(Rispondi)
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diogene51 il 18/03/15 alle 14:34 via WEB
Anche io ne soffro...non so cosa darei per scurire un po' i miei capelli, ...ma senza tingerli! Non c'è qualche alimento...?
Però sono immune da tutte quelle cose...se una cosa non puoi evitarla, meglio accettarla!
(Rispondi)
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psicologiaforense il 16/03/15 alle 00:58 via WEB
Ma questo è, se vogliamo, l'aspetto più innocente ("idea meravigliosa" di Cesare Ragazzi a coprire la calvizie, chirurgia plastica, neuromodulatori e fillers, lifting per uomo, ecc...ecc...) quello che preoccupa è l'incapacità di mantenere efficaci le funzioni genitoriali
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job1111 il 16/03/15 alle 01:15 via WEB
Se non vuole diventare adulto il genitore conduce una vita priva totalmente d'impegni definitivi, cercando quanto più possibile d'evitare d'assumersi responsabilità tipiche della persona adulta; questo a causa della paura di rimanere imprigionato in situazioni da cui poi difficilmente riuscirebbe a svincolarsi. Egli brama eterna giovinezza, indipendenza e libertà, si irrita davanti a qualsiasi limite e confine postogli, tendendo a trovar qualsiasi limitazione intollerabile.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 16/03/15 alle 01:17 via WEB
Esatto, bravissimo, nella mitologia c'è il "Puer aeternus" un dio-bambino che rimane eternamente giovane...
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psicologiaforense il 16/03/15 alle 01:28 via WEB
In psicologia è descritta una persona adulta, sotto il profilo anagrafico, la cui vita emotiva ed affettiva è rimasta ad un livello adolescenziale. In questo senso il compianto collega ed amico Aldo Carotenuto nel 1995 ha scritto il testo "La strategia di Peter Pan" , edizioni Bompiani che consiglio a tutti.
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psicologiaforense il 16/03/15 alle 01:29 via WEB
Il Prof. Aldo Carotenuto era nato a Napoli, il 25 gennaio 1933 ed è morto a Roma, 13 febbraio 2005.
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gabrielliluca il 16/03/15 alle 09:50 via WEB
io immagino si debba dimostrare equilibrio in tutto. io sono giovane genitore, (sono divenuto papà a 25 anni) mi sento ancora piuttosto pischello, ma mi ritengo anche altrettanto impegnato nel lavoro e negli impegni. Bisognerebbe insegnare ai figli che entrambe le cose sono lecite. Lo squilibrio verso l'una o l'altra sarebbe nocivo. Certo, se poi si parla di gare di "rimorchio" tra padre e figlio, mi chiamo fuori da ogni discussione ed affermo di non appartenere alla razza umana, me ne vergogno in una moltitudine di circostanze, e questa sarebbe una di quelle!
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Praj il 16/03/15 alle 11:52 via WEB
Una volta si diceva: qualis pater, talis filius. Oggi si potrebbe anche dire: qualis filius, talis pater.
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monellaccio19 il 16/03/15 alle 12:31 via WEB
Il problema non è più mio: quando fu il tempo opportuno, non ebbi la possibilità, o meglio poco tempo per trasmettere la "sindorme", ci pensò la signora con la sua misurata saggezza. Oggi, avendo già dato, non sono pentito delle scelte necessarie fatte all'epoca. Comunque resto sempre un....cazzaro Peter, senza panna!!!
Buon pranzo.
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Hamsho il 16/03/15 alle 13:29 via WEB
A furia d'atteggiarsi ad eterni Peter Pan a molti è spuntato il naso adunco di Capitan Uncino.
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StregaM0rgause il 17/03/15 alle 08:03 via WEB
bel post, quanto mai attuale...concordo in ogni parola e insisto: non tutti sono adatti a "fare i genitori". ci vorrebbero dei test attitudinali...
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Inviato da: Nuvola_vola
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