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Post n°8291 pubblicato il 18 Maggio 2015 da psicologiaforense
Se vogliamo costruire delle società in cui gli individui si riconoscano, dobbiamo fare in modo che gli uomini e le donne che compongono queste società siano dei «simili» che si apprezzano, vale a dire che apprezzano di essere differenti, perché dobbiamo realizzare l'avventura della alterità di cui ormai conosciamo le caratteristiche: riconoscere al tempo stesso la somiglianza e la differenza. In altre parole, l'altro mi interessa, ne ho bisogno, mi riconosco in lui (= somiglianza) e l'altro mi interessa come altro, lo riconosco per se stesso (= differenza). VIVERE INSIEME, LIBERI E DIVERSI, MA NON DISUGUALI
![](http://www.osnatfineart.com/paintings/05-05/05-05-trees-reflection-in-water.jpg)
Quando ci impegniamo con la finalità di essere tutti, uomini e donne, riunificanti e riunificati, noi partecipiamo alla lotta secolare degli uomini per l'uguaglianza, uguaglianza dei diritti, delle possibilità, delle condizioni. Questa lotta è molto ambiziosa perché si tratta di andare contro la condizione primitiva dell'umanità, contro la disuguaglianza primitiva. Gli uomini non nascono liberi e uguali di fatto. La loro differenza non distingue soltanto gli uomini, ma li separa e li contrappone, fa di essi degli estranei, dei non-interessanti. Infatti come potrebbero riconoscersi i poveri e i ricchi fino a che li separa la disuguaglianza delle condizioni rispettive? In base a che cosa l'africano può interessare l'europeo se non è, in certo modo, un suo uguale? Quale interesse reciproco è possibile tra l'uomo e la donna se non in base all'uguaglianza? Quando dunque lavoriamo perché gli uomini e le donne diventino simili, interessanti gli uni per gli altri, noi creiamo le condizioni per una vera società umana: possono conoscersi simili e apprezzarsi. Ma bisogna che si riconoscano. La partita non è finita. Piaccia o non piaccia, il compito di riconoscere l'altro non è mai finito, è sempre in via di realizzazione. ![](https://randykrafft4equality.files.wordpress.com/2011/06/equality1.jpg?w=300&h=292)
Commenti al Post:
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claude888 il 18/05/15 alle 10:26 via WEB
Bel post. Questa è la sfida fondamentale a cui il mondo postindustriale deve fare fronte. Disuguglianza e disorientamento aumentano, sia nei paesi avanzati sia in quelli in via di sviluppo. L'unica soluzione percorribile è dunque l'appartenenza a una comunità aperta agli scambi con l'Altro.
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zarina111 il 18/05/15 alle 10:28 via WEB
La storia millenaria del concetto di "Uguaglianza", una storia che si svolge tra luminose speranze e contraddizioni cocenti. Nel mondo antico l'uguaglianza è limitata dalla differenza gerarchica, fino al paradosso di Atene, culla della democrazia europea e, insieme, luogo di schiavitù. Più tardi, proprio dall'uguaglianza la cultura cristiano-medievale muove nei termini di una fratellanza universale, salvo ricavarne la necessità della subordinazione dell'uomo nella vita terrena.
(Rispondi)
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zarina111 il 18/05/15 alle 10:30 via WEB
bisogna fare i conti con coppie dialettiche quali cittadino straniero, proprietario-proletario, padrone-schiavo, uomo-donna. L'oggi è un tempo incerto, caratterizzato dai fenomeni globali che sfidano l'uguaglianza sul terreno della sua contraddittoria universalità.
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alzanussi il 18/05/15 alle 10:40 via WEB
Io vedo la fine dell'uguaglianza. Fine dovuta alla crisi economica che sta distruggendo il primo valore della nostra democrazia
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geishaxcaso il 18/05/15 alle 10:56 via WEB
Il problema principale, qui come in altri settori, è la necessità di ragionare caso per caso, sui fatti concreti e reali, non in base a ideologie vuote e tendenziose. Non tutti gli italiani sono persone oneste; i ladri, i pazzi e i delinquenti li abbiamo anche noi, a denominazione d'origine controllata. Come pure non tutti i rom e gli immigrati (anche quelli irregolari, perché dire clandestino non sta bene) sono ladri e mendicanti, ci sono alcuni che desiderano integrarsi e ce la fanno.... ma l'integrazione si fa in due, io ti accolgo, anche se sei diverso da me (non è un reato essere diversi, siamo tutti diversi uno dall'altro, altrimenti non ci sarebbe l'individuo ma tanti cloni) e faccio un passo verso di te, tu accogli me e accetti un po' della mia cultura occidentale/italiana/cattolica, che è diversa dalla tua, ma se non ti piace nessuno ti obbliga a stare qua.... la realtà è che la vera differenza in Italia ormai è tra elettori ed eletti (con la loro pletora di amici, parenti e affini), sono i nostri "eletti" che gestiscono - anche per vie apparentemente legali - i vari racket dell'accoglienza, dei campi nomadi, delle moschee in terra italiana, degli scafisti e via discorrendo. Fanno i loro interessi sulla pelle dei poveri disgraziati che "accolgono" e fanno la morale a noi italiani, dicendo che siamo razzisti, retrogradi, e che dobbiamo quanto meno vergognarci di appartenere all'occidente cattolico...... buona giornata Giuliana, evidentemente il tono polemico non riguarda te, anzi ti ringrazio per l'ospitalità ;)
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monellaccio19 il 18/05/15 alle 11:09 via WEB
Belle parole e grandi proponimenti su un tema fondamentale che riguarda appena sette miliardi (più o meno) di persone! Non perdiamo tempo richiamandoci alle vecchie civiltà, alle antiche gerarchie e al post industriale, siamo in un millennio che sconvolgerà tutto e tutti! Un manipolo di unti, di privilegiati, al massimo 1000/2000 persone, comanderà il pianeta: i nuovi e i vecchi ricchi! Sono costoro che faranno la storia, sono costoro (e lo vediamo già da un paio di decenni) che poco alla volta, si comprano i più deboli, i più sofferenti i più inguaiati. Se arrivano i cinesi a comprarci (lo stanno facendo) c'è una ragione o no? Cosa erano fino a 40/50 anni fa? E l'America che era l'unico punto di riferimento in quanto a potenza economica, cosa è oggi? Un tempo solo loro per antonomasia, erano in grado di fare gli sbruffoni: "Quanto vuoi per questo...buco?". Oggi vi sono altre realtà, sono altre civiltà che hanno rinunciato ai loro valori, ai loro orticelli per fottere l'occidente alla grande: con manodopera a quattro soldi e grandi richiami con la loro potenza produttiva a poco costo. Abbiamo aperto le frontiere con facilità e ora sono i padroni del mondo. Concludendo, come poter sperare in uguaglianza, fratellanza, mix di etnie? Un occidente in "decadenza", una massa immensa di poveri sparsi su tutto il pianeta e i nuovi ricchi che avanzano senza guardare in faccia nessuno. Chi potrà sopravvivere ed essere comparato a tutti gli altri? Sembra una utopia ma siamo incamminati su questa impervia strada. E da noi in Italia siamo tornati ancor più indietro di paesi europei. Non hanno compreso quando era il momento di voltare pagina. Germania e Italia, due nazioni rase al suolo dopo la seconda guerra mondiale: siam partiti alla pari con il piano Marshall per ricostruire e metterci in carreggiata! Loro sono al punto che sappiamo, anzi hanno annesso con grandi sacrifici la parte dell'est e noi? Siamo a piangere miseria. Cosa non ha funzionato?
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maraciccia il 18/05/15 alle 11:55 via WEB
Sono in piena sintonia con te. Ma ho delle perplessità sul chi riconoscere uguale, o simile, e non parlo dell'aspetto fisico, esteriore insomma, del colore degli occhi o della forma del naso, no!! Quello che mi spaventa di più è la discriminante di certe idee, di come si vuole strutturata una società, e di come si deve trattare il prossimo. Insomma riconosco miei uguali solo quelli che riconoscono me uguale a loro. E non credo di essere intollerante!! Una società di uguali presuppone che si abbia tutti la stessa visione dell'altro. Ecco io riconosco chi mi riconosce coi suoi stessi diritti. E presuppone anche che i diritti siano gli stessi per maschi e femmine!!
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maraciccia il 18/05/15 alle 12:01 via WEB
Secondo me non siamo tutti uguali, per niente!! E a volte nemmeno simili!! C'è chi è umano e chi no!! E possiamo anche essere gemelli nell'aspetto. Ma l'animo, quello non lo è!! Non faccio distinzione di razze, ma di come siamo dentro.
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maraciccia il 18/05/15 alle 12:57 via WEB
la diversità è bella.., ma certi valori dovrebbero essere gli stessi per tutti. Credo sia la sfida dell'umanità, senza partiti ne dogmi, solo diritti e doveri reciproci, e la Carta che tutti dovremmo seguire è quella dei diritti umani e aggiungo io dei doveri umani. Ma ci arriveremo mai?
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kiss_Nino il 18/05/15 alle 14:53 via WEB
Quando qualcuno, guardandoti semplicemente negli occhi, riuscirà a sentire la voce dei tuoi silenzi , a vedere la luce dei tuoi desideri, a percepirne il significato e a intuirne la motivazione, potrai dire di aver trovato un qualcuno che sa guardare oltre…sa leggere il tuo cuore senza inutili parole… sereno inizio di settimana !!! Grazie della visita e complimenti per il blog ...
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