Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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IL PARROCO INSEGNA COME EVITARE DI TRADIRE IL PARTNER

Post n°8345 pubblicato il 10 Luglio 2015 da psicologiaforense

Don Leonildo Ragazzo, parroco di Vigodarzere (Padova)  invita a  riflettere sulla fragilità dei rapporti di coppia e sul valore della fedeltà nel mondo contemporaneo. Ma non si limita a questo....

Dal parroco un decalogo salva-sposi
per difendere la fedeltà coniugale

Il reverendo parroco della chiesa di Saletto di Vigodarzere, don Leonildo Ragazzo, nel bollettino settimanale della parrocchia, al posto del solito editoriale ha pubblicato un dettagliato elenco di precauzioni "per difendere il  matrimonio " dal virus dell'adulterio. In altri termini ha elaborato una serie ragionata di suggerimenti e consigli per tenere lontana ogni tentazione e difendere il rapporto coniugale.  Anni di confessioni ricevute dai suoi fedeli lo hanno indotto ad elencare  queste "precauzioni" tanto semplici quanto essenziali.   Ogni precauzione, numerata e titolata, affronta e descrive i possibili pericoli che potrebbero mettere a rischio il vincolo della fedeltà matrimoniale.  

I consigli si possono così sintetizzare:
1)  EVITARE LE TENTAZIONI
(evitare situazioni imbarazzanti, evitare di trascorrere tempo superfluo,  evitare confidenze intime o instaurare legami amicali troppo preganti con PERSONE DELL'ALTRO SESSO, preferire i luoghi pubblici per incontrarsi e in caso di appuntamenti  farsi accompagnare da una terza persona);
2)  VIVERE E CONDIVIDERE con il proprio coniuge  più tempo, interessi, attività, hobby, vacanze, impegni...

Precauzioni corredate anche da alcuni esempi concreti in modo che il messaggio risulti chiaro e preciso a tutti.

 
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Commenti al Post:
geishaxcaso
geishaxcaso il 10/07/15 alle 07:11 via WEB
:) be, un po' come dire "se decidi di metterti a dieta evita le pasticcerie isolate, e caso mai seguila insieme al tuo partner, così vi aiutate e controllate a vicenda" ;) e poi, come diceva oscar wilde, so resistere a tutto ma non alle tentazioni :) buongiorno Giuliana!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 10:25 via WEB
Più o meno. Per il buon parroco (e per la Chiesa) mettersi in occasione prossima di peccato equivale a porsi in situazioni e circostanze che, si prevede, possano indurre a cadere nell'infedeltà coniugale. Compiendo quindi determinate azioni, coscienti e volute, si commette già peccato mortale, anche se poi, in realtà, l'adulterio non verrà consumato, perché il credente è tenuto ad evitare non solo il peccato direttamente, ma anche quelle azioni che indirettamente e prossimamente portano al medesimo.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 10:25 via WEB
Buon venerdì Carissima:-))
(Rispondi)
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 10/07/15 alle 11:00 via WEB
eheh... be' a parte le considerazioni sul peccato mortale (mi piacerebbe ci fosse un peccato "fulminante" del tipo se uccidi un povero cristo resti fulminato pure tu immediatamente) essere fedeli è anche una scelta di volontà, se sono impegnata e un collega/conoscente mi fa il filo, e dentro di me penso pure che se non fossi impegnata non sarebbe male il tipo, sta a me se decidere di cadere in tentazione e accettare l'invito a mangiare una pizza in una bella serata estiva quando il mio lui non c'è, oppure evitare di dargli spago più o meno inutilmente.... insomma, la coscienza ognuno se la gestisce come vuole... ;) e buon venerdì anche a te :)
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 11:17 via WEB
Sì, ma tu parli di situazioni esistenziali e lo fai da laica. Il prete, coerentemente, parla in base alla diretta esperienza acquisita in confessionale e secondo gli insegnamenti del catechismo.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 10/07/15 alle 07:48 via WEB
Sul primo punto della sintesi, occorrerebbe...un'analisi molto lunga!!!! Ciao Giulia'.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 10:30 via WEB
Hai perfettamente ragione. Nella "pratica del confessore" si legge: " La massima parte della buona direzione de' confessori affin di salvare i loro penitenti consiste nel ben regolarsi con coloro che son nell'occasione di peccare o pure che sono abituati o recidivi. E questi sono i due scogli (occasionari e recidivi) dove la maggior parte de' confessori urtano e mancano al lor dovere. È certo che se gli uomini attendessero a fuggire le occasioni, si eviterebbe la maggior parte de' peccati. Il demonio senza l'occasione poco guadagna, ma quando l'uomo volontariamente si mette nell'occasione prossima, per lo più e quasi sempre il nemico vince. L'occasione, specialmente in materia di piaceri sensuali, è come una rete che tira al peccato ed insieme accieca la mente, sì che l'uomo fa il male senza quasi vedere quel che fa".
(Rispondi)
 
mark_marchi
mark_marchi il 10/07/15 alle 10:08 via WEB
Ipsam sequens non devias, Ipsam rogans non desperas, Ipsam cogitans non erras
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 10:33 via WEB
Con questo vorresti dire che per evitare di tradire il partner bisogna raccomandarsi alla Madonna?
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Camilla il 10/07/15 alle 11:58 via WEB
Le occasioni per tradire, oggi, sono innumerevoli specialmente nel luogo di lavoro dove sei costretta a convivere per otto ore con tanti uomini che vanno cercando l'avventura in ogni modo.
(Rispondi)
 
zarina111
zarina111 il 10/07/15 alle 10:10 via WEB
L'occasione fa l'uomo ladro
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 10:37 via WEB
" Chi ama il pericolo di cadere in peccato, ci avvisa lo Spirito santo, in quello perirà: Qui amat periculum in illo peribit. Di ciò s. Tomaso d'Aquino ci fa intender la ragione: commentando egli questo testo, dice che quando noi volontariamente ci esponiamo o non ci allontaniamo dal pericolo, Iddio in quello ci abbandona: Cum exponimus nos in periculo Deus nos derelinquit in illo. Quindi scrive s. Bernardino da Siena che tra' consigli di Gesù Cristo quello di fuggir le occasioni di peccare è il più importante ed è quasi il fondamento della religione". (S. Alfonso Maria de Liguori)
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/07/15 alle 11:24 via WEB
Direi che son centrate tutte e due.., hai fatto come Cristo, che ha riassunto in due i dieci comandamendi..*__*, ciao Principessa
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 11:28 via WEB
Spero che don Leonildo Ragazzo non me ne voglia per aver semplificato così il suo decalogo salva-sposi.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Bernardo il 10/07/15 alle 11:25 via WEB
A questo proposito andrebbe osservato che non bisogna mettersi in situazioni in cui si viene presi dalla prepotenza degli istinti. Mettersi deliberatamente in un’occasione prossima di peccato e poi giustificarsi dicendo che si è stati presi da “da una forza invisibile, irrefrenabile” mi pare che non possa essere un motivo giustificante. In certe situazioni gli istinti fanno la loro parte. Sarebbe come chiedere alla paglia di non lasciarsi bruciare quando la si unisce al fuoco.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 11:30 via WEB
"Sarebbe come chiedere alla paglia di non lasciarsi bruciare quando la si unisce al fuoco". Credo che tu abbia colto il senso dell'insegnamento del reverendo padre Leonildo.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
il don il 10/07/15 alle 12:17 via WEB
La prima tentazione che la Bibbia ci racconta è quella subita e persa da Adamo ed Eva. La tentazione di Adamo ed Eva è diventata così l'emblema della fragilità umana e della potenza del male.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 13:24 via WEB
Esattamente!
(Rispondi)
 
trinity_dark89
trinity_dark89 il 10/07/15 alle 12:18 via WEB
i doveri della sposa...prossimamente nei migliori cinema... x fortuna che nn vado a confessarmi....
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 13:23 via WEB
eheheheh non mancherà l'occasione!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/07/15 alle 12:24 via WEB
Io avrei messo per primo "Vivere e condividere"
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 13:16 via WEB
Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima,/ del mio cuore una dimora per la tua bellezza,/ del mio petto un sepolcro per le tue pene./ Ti amerò come le praterie amano la primavera,/ e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole./ Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane;/ ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde. (Kahlil Gibran)
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/07/15 alle 12:25 via WEB
...che credo oi problemi nascano quando non c'è più condivisione..giusto?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 13:19 via WEB
Lui ragiona da Prete. Non ricordi più il giorno del tuo matrimonio? Hai giurato davanti a Dio e agli uomini: "Io MARA, accolgo te, Berto, come mio sposo. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 13:21 via WEB
...quindi dà per scontato che tu "viva e conviva" con lui. Il problema, secondo l'esperienza del sacerdote, è quello delle "tentazioni" e l'obbligo del credente di evitare le occasioni di peccare.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 10/07/15 alle 20:54 via WEB
certo il "diavolo" ne sa sempre una più di noi..
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/07/15 alle 13:38 via WEB
Buongiorno..sai benissimo che professo la religione cattolica,che il parroco non me ne voglia,ma le tentazioni sono ovunque.D'accordo come diceva la nonna.."la paglia vicino al fuoco brucia",ma lo sai..basta non accettare!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 15:30 via WEB
Il parroco, evidentemente, conosce le sue pecorelle e le sente in confessionale. Sa della loro fragilità e quindi richiama gli insegnamenti della dottrina: " Le occasioni prossime del peccato sono frequenti, il rischio che vi si corre è grande, incalcolabili sono le disgrazie che portano con sé. Numerosi, crudeli ed agguerriti sono gli assassini delle anime (Prov. XVII, 5): «la via del malfattore è irta di spade», dicono i Proverbi. «Chi scherza con 1'occasione prossima del peccato, non è più sicuro, scrive S. Cipriano; ingannatrice è la confidenza che spinge l'uomo a cimentarsi al pericolo di perdere la vita; arrischiata è sempre la speranza che ci fa credere che ci salveremo stando in mezzo al male. Incerta è la vittoria, quando si vuole combattere in mezzo all'esercito nemico; mettersi tra le fiamme di un vasto incendio e non bruciare, o poterne uscire quando si vuole, è un'impresa impossibile. Ci vorrebbe un miracolo; ma Dio non è tenuto a farlo e l'uomo che si espone in tale maniera, non lo merita; anzi fa di tutto per allontanare Dio e perire. Quindi si cade e si precipita miseramente e scandalosamente» (Lib. I, Ep. II)."
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/07/15 alle 13:39 via WEB
Buona giornata mia cara :)P.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 15:30 via WEB
Buona serata Carissima:-)))
(Rispondi)
 
vanille.club
vanille.club il 10/07/15 alle 15:00 via WEB
Shh che lr sn peggio di noi...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 10/07/15 alle 15:32 via WEB
Disse il prete:" fa quello che ti dico ma non fare quello che faccio io".
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 10/07/15 alle 20:55 via WEB
Cristo fu tentato nel deserto..e certo lì non era andato a cercarsele...giusto?
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 10/07/15 alle 21:52 via WEB
Sono d’accordo che un parroco fa questo e altro per aiutare i propri cittadini ma non mi dire che non ha avuto un “aiutino” da qualcuno molto più esperto nella materia nel comporre le regole … ;-).
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 10/07/15 alle 21:59 via WEB
Buon fine settimana ,cara Giuliana . :-)))))
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 11/07/15 alle 00:15 via WEB
Sì, anche io pensavo che ci dettagliassi sulle regole, così, perché le regole mi piace leggerle... Magari cadessi in tentazione...!ahahaha! non facile ormai.... Buonissima serata!
(Rispondi)
 
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