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Post n°8373 pubblicato il 09 Agosto 2015 da psicologiaforense
L'ATTESA
L'attesa, se non vuole essere insensata, esige qualcuno atteso qualcuno che finalmente viene, si fa incontrare. In questo senso l'attesa si trasforma in un andare incontro, in un tenersi pronti, vigilanti, desti. L'attesa viene vissuta come un movimento, un dinamismo, un'ansia gioiosa. I ritmi della vita attuale sempre più convulsi, gli ingranaggi di un sistema che mira a pianificare sempre più il margine dell'imprevisto: tutto deve essere «computerizzato», classificato, neutralizzato, assicurato... Allora che cosa e chi aspettare? Attendere può apparire un'esperienza banale, fonte di noia, quando non di frustrazione: attendere l'autobus, il treno, una persona che ti fa perdere tempo; in fila in un ufficio; attendere il giorno dello stipendio, della magra pensione; attendere l'esito d'un esame clinico foriero di brutte notizie; attendere un miglioramento che non viene ... E, puntuali, paiono arrivare solo cose, fatti, incontri rattristanti, notizie non buone, aumenti di prezzi, inconvenienti d'ogni sorta. Se l'esistenza è tutta e solo così, perché non riusciamo a farci l'abitudine? Come ci viene in mente di essere così esigenti da valutare «meschine», «squallide» certe attese e certe risposte alle attese? Non ci sono proprio mai momenti nei quali ad un'attesa tien dietro un incontro, una scoperta, un venire incontro, un lasciarsi scoprire, degni d'essere vissuti? Certo, non possiamo negarlo, queste esperienze le facciamo e sono fonte di autentica gioia: un antico sapore ritrovato, un luogo, un volto; un rapporto d'amicizia e d'amore ricercato, sofferto, cementato; un servizio, una dedizione scelta come radice di senso per la vita... Tutto questo val la pena d'attenderlo, di cercarlo, d'andargli incontro, di tendervi con la mente e il cuore.
Commenti al Post:
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Afroditemagica il 09/08/15 alle 16:57 via WEB
L'attesa! Quante attese nella vita di ognuno! Attese belle e brutte!
A volte è anche bello attendere, contare i minuti che ci separano dall'amato bene o il momento in cui si parte per una gita!per quanto riguarda code ed attese presso studi od uffici… ho sempre un libro con me!
Buona e lieta domenica Giuliana!
(Rispondi)
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 17:11 via WEB
Mi vengono in mente le parole del collega Paglieri che riflette sulla " doppia faccia dell'attesa, vera e propria chiave di volta per pianificare il tempo e raggiungere i nostri obiettivi"
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 17:12 via WEB
e continua: " Saper aspettare è una virtù. Ce lo sentiamo ripetere spesso: "Devi portare pazienza!", "Non essere impulsivo!", "Non avere fretta!". Perché è così importante saper aspettare? Come mai è così difficile farlo? Quali sono i costi e le sofferenze dell'attesa? Ma a volte aspettare diventa un vizio, quando cincischiamo e perdiamo tempo. La pigrizia, però, si può vincere: l'uso strategico delle scadenze - anche di quelle più insidiose - può, ad esempio, aiutarci a tenere fede agli impegni" ( Saper aspettare. Come destreggiarsi fra impazienza e pigrizia
di Fabio Paglieri edito da Il Mulino, 2014)
(Rispondi)
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zarina111 il 09/08/15 alle 17:43 via WEB
L’amore sa aspettare, aspettare a lungo, aspettare fino all’estremo. Non diventa mai impaziente, non mette fretta a nessuno e non impone nulla. Conta su tempi lunghi.
Dietrich Bonhoeffer
(Rispondi)
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alzanussi il 09/08/15 alle 19:28 via WEB
IL SENSO DELL'ATTESA. Un'antica concezione filosofica identifica il tempo col movimento, con la nozione, cioè, che considera il rapporto tra chi aspetta e l'"aspettato". Quindi una situazione relazionale dinamica, viva, attiva.
(Rispondi)
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maresogno67 il 09/08/15 alle 21:03 via WEB
Penso che in fondo l'attesa non sia altro che un'ansia repressa. Ciao. Gu
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 22:18 via WEB
L'ansia dell'attesa è una lunga tortura fatta di ansia e di dubbi
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 22:20 via WEB
è una patologia seria che avvelena l'esistenza, che paralizza, che fa vivere in perenne tensione e allarme e che va curata da uno psicoterapeuta
(Rispondi)
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 22:25 via WEB
A volte è sufficiente il trattamento psicoterapico, altre volte è necessaria una terapia integrata (psicoterapia + psicofarmaci). E questo dipende da quanto PRECOCE è L'INTERVENTO DELLO SPECIALISTA. PURTROPPO SIAMO ABITUATI A VEDERE IL PAZIENTE DOPO ANNI CHE SOFFRE. In questi casi all'ansia di attesa si sommano "attacchi di panico", depressione, ecc..
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augusto.bi0 il 09/08/15 alle 22:40 via WEB
E quando queste ansie provocano pesanti mal di testa, con cosa si interviene...?
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 22:34 via WEB
Ah è uno scherzo! Gli oppioidi ( morfina, codeina, ossicodone, idrocodone, fentanyl, ecc...) si usano prudentemente e solo ove convenga come antidolorifici.
(Rispondi)
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tecnica2015 il 09/08/15 alle 22:37 via WEB
Vengono utilizzati per la gestione dei dolori di elevata intensità, acuti o cronici, non adeguatamente gestibili con i farmaci di livello inferiore. Pur essendo decisamente più potenti della classe degli oppiacei deboli, e relativamente maneggevoli, sono utilizzabili sotto stretta supervisione medica.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 22:45 via WEB
Intendi gi antidolorifici oppiacei? Sì anche perchè si registrano numerosi effetti collaterali come, ad esempio, depressione respiratoria, tolleranza, dipendenza, euforia o alterazioni dello stato di coscienza, ecc... ( rientrano tra i farmaci per cui è richiesta la ricetta medica da rinnovare volta per volta)
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augusto.bi0 il 09/08/15 alle 23:02 via WEB
Ti sbagli... è dal 2007 che frequento questa community di "sfigati" dediti alla lagna cronica... e con te mi sono scontrato più di una volta... soprattutto quando usi i tuoi 1000 nick per rispondere alle domande che ti vengono fatte... segno che anche tu hai bisogno di qualche terapia... difatti per i nock sei stata la mia "maestra"... ti ho semplicemente imitata...
(Rispondi)
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 22:53 via WEB
L'ansia da attesa, come quella da prestazione ecc.. fa registrare un corredo sintomatico molto vario (fame d'aria, gastralgie, nausea, reazioni viscerali, cefalee muscolo-tensive, sudorazione, tremore, vampate di calore, mal di testa, ecc...)
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psicologiaforense il 09/08/15 alle 23:02 via WEB
n questi casi NON è opportuno usare benzodiazepine (Tavor, En, Valium, ecc) perchè cronicizzano l'ansia. Bisogna valutare caso per caso. Utili, ad esempio, gli antidepressivi ( SSRI, SNRI, TCA...).
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maraciccia il 10/08/15 alle 00:20 via WEB
ciao Giuliana..dolcenotte..^__^ a domani
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maraciccia il 10/08/15 alle 00:21 via WEB
Dimenticavo...son d'accordo con te..*__*
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lascrivana il 10/08/15 alle 06:58 via WEB
Dipende da come la si vive l'attesa; a meno che non sia medica, per il resto la preferisco. Ci sono sensazioni bellissime che solo l'attesa di un evento particolare, sa regalarti. Sono ansiosa, ma non in maniera ossessiva. Un pizzico, semplicente a confermare la mia natura protettiva. Per il resto, anche attendere un mezzo di trasporto pubblico, può darmi l'opportunità di conoscere gente nuova; o di cogliere un nuovo dettaglio dl luogo, che nella fretta mi era sfuggito. Ciao Giuliana.
(Rispondi)
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tanmik il 10/08/15 alle 07:30 via WEB
Una felice nuova settimana di Agosto da trascorrere in felicità.
Ti accompagna lungo il tuo cammino tenendoti per mano e dandoti il giusto spazio per andare lontano.
Tanti sorrisi da MIK
(Rispondi)
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