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SCIENZA, PSICOLOGIA, CULTURA, VITTIMISMO, LA SINDROME DI CALIMERO, QUANDO L'ERBA DEL VICINO È SEMPRE PIÙ VERDE

Post n°8401 pubblicato il 16 Settembre 2015 da psicologiaforense

Il vittimismo  rende le persone piccole piccole  con bassa autostima che si manifesta attraverso una rabbia distruttiva e cieca. Sentirsi bersaglio costante di sfortune e ingiustizie è un alibi: un atteggiamento che altera la personalità e fa danni...

 

IN-SODDISFAZIONE
Smettere di fare la vittima senza diventare carnefice

 

Il vittimismo limita l'autonomia della persona che l'adotta e danneggia la sua autostima. Scaricando le sue responsabilità "sul mondo" annulla tutte le possibilità di cambiamento e di libertà futuri. Quando uno si comporta da "vittima"  sta delegando ad  altri  lo sviluppo della sua vita  e si sta disegnando un destino che dipende dalla volontà altrui. Scrive il collega Raffaele Morelli: "Diffuso ben più di quanto pensiamo, il vittimismo esprime un modo immaturo, per lo più inconscio, di vivere le relazioni e di affrontare la realtà. Esso si innesca quando la persona sente di non poter sostenere il confronto in modo paritario. Proclamandosi vittima invece può ottenere molti vantaggi: indulgenza, ascolto, affetto, protezione." Il vittimismo si apparenta con la viltà, la codardia, l'invidia, il rancore, la gelosia ...


NOTA INTEGRATIVA

La c.d. "sindrome di Calimero", come ho avuto occasione di scrivere altrove, è l'arte di farsi compatire facendo la vittima, presentandosi sempre come oppresso, perseguitato, osteggiato e danneggiato da persone e circostanze... In chi soffre della "sindrome di calimero" si apprezza da una parte il rifiuto di ogni assunzione di responsabilità nella dinamiche che si sono venute a creare; dall’altra l’incapacità (e la mancanza di volontà) di mettersi in discussione, di riconoscere i propri errori, di chiedere scusa, di rimediarvi attraverso un comportamento improntato al rispetto degli altri.

 
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Commenti al Post:
job1111
job1111 il 16/09/15 alle 14:08 via WEB
Una delle domande più importanti riguardanti il nostro atteggiamento nei confronti della vita è: "Ci sentiamo vittime o responsabili?". Per molti il vittimismo può rappresentare una sorta di "area di servizio", nella quale sostare in attesa di avviarsi verso una vita finalmente responsabile, in modo sano ed equilibrato.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 16:47 via WEB
Più o meno. Chi ha la "sindrome di Calimero" soffre di strabismo valoriale ed è convinto, ad esempio, che i LIMITI DEL SUO CAMPO VISIVO SIANO I LIMITI DEL MONDO...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
CARLO il 16/09/15 alle 14:15 via WEB
La persona che esibisce un continuo vittimismo, come se il mondo ce l'avesse con lei, in sostanza sta cercando attenzioni. Vorrebbe che il mondo si occupasse di lei, o almeno le persone che per lei sono fonte di affetto, soddisfazione, riconoscimento e' autostima.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 17:12 via WEB
Esattamente! Però, in sommatoria negativa, molto spesso il suo VITTIMISMO lo porta ad essere instabile, distruttivo e irascibile. Inoltre, si sente continuamente ingannato e trattato ingiustamente. Ha rinunciato completamente alla speranza di ricevere un adeguato "RICONOSCIMENTO DEL SUO VALORE". Non dimentica mai il suo risentimento per i torti che crede di aver ricevuto, ecc.. Per tutto questo invece di gioire dei risultati degli altri li ritiene ingiusti e prova un livore sordo. Questa può essere l'origine dell'invidia che lo rode e dei suoi intenti sempre MANIPOLATIVI e STRUMENTALIZZANTI.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 16/09/15 alle 14:18 via WEB
Tutto vero...ma a volte diventa difficile distinguere quello che dipende dalle nostre fragilità e dalla nostra volontà e ciò che invece ci viene fatto digerire dall'esterno. Mi sforzo di capire in cosa ho sbagliato e cosa c'è di sbagliato fuori che vorrei cambiare. Chiedere scusa è un passo avanti se non si sbatte contro un muro
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 16:59 via WEB
In premessa ti devo ricordare MARA che si usa parlare di sindromi "strane": SINDROME DI CENERENTOLA, SINDROME DI BIANCANEVE, SINDROME DI PETER PAN, ecc... per descrivere suggestivamente la situazione psicologica in cui si trova una persona. Del pari parliamo di "SINDROME DI CALIMERO" intendendo appunto l'arte di farsi compatire facendo la vittima, presentandosi sempre come oppresso, perseguitato, osteggiato e danneggiato da persone e circostanze...
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 16/09/15 alle 22:29 via WEB
su per giù l'avevo intuito...*__*
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 17:05 via WEB
Però in sede di esame ad ottobre, parlando di psicopatologia forense o di medicina legale NON DOVETE ASSOLUTAMENTE PARLARE DI QUESTE SINDROMI ma solo dei disturbi classificati nel DSM5 ( Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). Lì, ad esempio, la "sindrome di Calimero" si chiama DISTURBO DI PERSONALITA' (istrionica, paranoide, narcisista o borderline), ecc...
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 16/09/15 alle 22:30 via WEB
....terrò presente! I tuoi consigli son sempre bene accetti..*__*
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 17:16 via WEB
Nella fattispecie concreta il vittimismo, in ambito psicopatologico si descrive come Delirio di Persecuzione ( convinzione di essere vittima di una cospirazione, o di essere ingannato, spiato, seguito, calunniato, ecc..)
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maraciccia
maraciccia il 16/09/15 alle 22:32 via WEB
beh, magari qualcuno mi spiasse!!! Invece proprio non mi si fila nessuno...
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monellaccio19
monellaccio19 il 16/09/15 alle 17:46 via WEB
Io sono l'antesignano di codesta categoria invisa anche a Morelli: Non mi nascondo e così dovrebbero fare anche gli altri che patiscono la sindrome di Calimero. Non dipende da noi, riferisci a Morelli, ma di chi è il vero carnefice facendoci poi passare per piagnoni, oppressi, infingardi e boia. Sono così bravi a nascondersi e ad architettare la scena del delitto che tutti ci cascano, tutti abboccano ritenendoci insoddisfatti e vittime da sacrificare sull'altare. Un esempio palese? La mia signora!!! Che artista, che attrice consumata, che donna capace di dimostrare anche l'impossibile. Altro che equazioni, qua siamo alle grandi scoperte epocali.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 18:46 via WEB
Il sottoscritto perito psicologo forense, svolti gli accertamenti di rito, attesta che il 51% di Monellaccio19 presenta mimica facciale aperta, mobile e vivace ma senza espressioni emotive esagerate (pianti, risa, collera, ecc.). Non si registrano disturbi della coscienza, nè disturbi dell'orientamento temporo-spaziale e/o dell'orientamento allo- e auto-psichico, nè infine disturbi dell'esperienza del tempo e dello spazio vissuto. Buona la dotazione intellettiva. La perizianda dimostra...... ecc.ecc. In conclusione: soggetto esente da patologie psichiche.
(Rispondi)
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 16/09/15 alle 19:37 via WEB
Per P.F. : Scusa, ma alla fine non ho capito bene chi è il soggetto esentato, io o mia moglie???? Se sono io ti ringrazio, se è lei...vuol dire che come succede spesso in Italia, ti ha passato una bella mazzetta. Tuttavia, non so se trattasi di concussione o corruzione.
(Rispondi)
 
misteropagano
misteropagano il 16/09/15 alle 18:09 via WEB
..e poi se calimero sa scrivere, è conscio e diventa affabulatorio; calimero sa anche come non farsi scoprire o al più si autoinganna. buona sera.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 18:54 via WEB
Non so perchè chi soffre della "sindrome di Calimero" potrebbe presentare disturbi: - dell'astrazione e delle operazioni intellettive;- del corso del pensiero; - del linguaggio (tachifemia, verbigerazione, bradifemia, stereotipie, ecc..); - psicomotorie sistematizzate. Inoltre potrebbe far registrare fenomeni dispercettivi quantitativamente o qualitativamente con fenomeni di Vorbeireden o di "dreamy states", ecc...ecc..
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psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 18:55 via WEB
Buona serata:-)
(Rispondi)
 
 
misteropagano
misteropagano il 16/09/15 alle 19:36 via WEB
a naso deliri coartanti^
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/09/15 alle 20:32 via WEB
eheheh più che deliri, come direbbe MARa, condizioni “coartanti” e condizioni “assecondanti”....
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 16/09/15 alle 22:50 via WEB
ohi ohi ohi...questo è peggio del diritto....
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