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Post n°8409 pubblicato il 22 Settembre 2015 da psicologiaforense
L'ULTIMA MODA E' IL “CROWDBIRTHING”, OVVERO “NASCERE NELLA FOLLA”. D'ALTRONDE È L'EPOCA DEI SELFIE, DEI SOCIAL NETWORK, DELLE CONDIVISIONI, E QUALE MIGLIORE OCCASIONE DA DIVIDERE CON GLI AMICI E I PARENTI CHE LA NASCITA DEL PROPRIO FIGLIO? Il crowdbirthing: la moda del parto allargato che dilaga dall' Inghilterra
Stai per avere un bambino? Allora, prepara la festa in sala parto: le tue doglie hanno bisogno di pubblico. In Gran Bretagna è l’ultima moda, almeno tra le più giovani. Teenager e ventenni invitano in media otto persone, tra familiari e amici, per condividere il momento del primo vagito, e tutto ciò che lo precede.
Quale meraviglia? Le generazioni più giovani sono abituate a condividere ogni aspetto della propria vita, e allora perché non la nascita? Molte donne considerano la gravidanza come il loro più grande successo e vogliono farne partecipi le persone più care. Così se una volta era un tabù anche far entrare il padre in sala parto, ora la nuova tendenza vuole che tutte le persone vicine alla coppia senza limiti di parentela assistano al parto naturale (niente epidurale). Sarebbe bene che la lista degli invitati si limitasse a non più di 10 persone tra parenti e amici. Ben accetti i fotografi professionisti ma se non si vuole o non si può spendere il selfie è il modo migliore per procedere... anzi, i selfie.
Commenti al Post:
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marioclut il 22/09/15 alle 11:03 via WEB
Insomma non c'è da stupirsi, anzi c'è da ringraziare e esser felici di partecipare. Compresa la suocera. Tutti lì ad assistere a un parto da "vere dure": infatti il travaglio deve essere, sarebbe meglio, senza epidurale né tanto meno con cesareo.
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 11:17 via WEB
Su questo fenomeno si è condotto un sondaggio su migliaia di mamme. Il primo dato che balza agli occhi è la rapidissima evoluzione dei costumi nel giro di pochi anni. Quando sono nata io era presente solo mio papà perchè ha insistito per esserci. Successivamente l'assenza del padre è stata considerata una «partenza con il piede sbagliato» per i futuri genitori. Alcune oltre al consorte volevano la mamma. Ora, l’invito è esteso a parenti ed amici.
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EGLE il 22/09/15 alle 11:10 via WEB
Invitare non sarà facile senza offendere nessuno. Credo che ci voglia del "bon ton": dopo marito e mamma, i suoceri (?), i testimoni di nozze, gli amici più cari, e un buon fotografo (lo stesso che ha fotografato le nozze?) per catturare il «momento magico». Io preferirei il fai-da-te: un selfie scattato al volo (magari con l’aiutino di uno degli spettatori non paganti) da postare subito su Facebook o Twitter.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 11:20 via WEB
eheheheh mi sembra, francamente, che il problema principale sia un altro: se ti fanno l'onore di invitarti e tu proprio non te la senti di partecipare, quale scusa inventi per non perdere la faccia e non offendere i tuoi amici?
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geishaxcaso il 22/09/15 alle 11:25 via WEB
eheheh... bella osservazione, però, lo sai sono ostinata come un mulo, se l'invito me lo fa una donna a me molto vicina, che mi vuole vicino perchè per svariati motivi non ha altri attorno, onestamente non si può rifiutare, ma se l'invito è fatto per fare da claque, direi che anche andar a fare scorta di banane in un supermercato col tre x due è un ottimo motivo per rifiutare educatamente....
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 11:43 via WEB
eheheheheheheheheh la storia dell'offerta speciale da non perdere non mi era venuta in mente!
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geishaxcaso il 22/09/15 alle 11:22 via WEB
:( non lo so, per quanto la nascita di un figlio sia un evento che ti cambia la vita davvero, e che la dolcezza del nuovo arrivato fa "dimenticare" in fretta i dolori del parto (sebbene io non abbia partorito mi dicono che non sia esattamente una passeggiata), che ne so, quando avevo un ciclo un po' doloroso ai miei tempi preferivo starmene in penombra sul letto per fatti miei, figuriamoci partorire con un gruppo più o meno vociante e festante attorno... marito, ostetrica e personale medico di riferimento non sono già troppi? mah.... Giulià.... come mi sento vecchia e antiquata :( buona giornata!
(Rispondi)
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 11:50 via WEB
In Inghilterra dove questa "moda" è nata la maggior parte delle ragazze si sono dichiarate "entusiaste" del crowdbirthing, ossia all'invito in sala parto dei loro amici per assistere al parto che per loro è un evento pubblico. Molto più prudenti le donne sopra i 28 anni.
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 11:51 via WEB
Non mancano i soliti maligni che si dichiarano favorevoli perchè più amici inviti più aumenti le possibilità che il vero padre sia realmente presente al parto.
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geishaxcaso il 22/09/15 alle 12:42 via WEB
.... terribile e spoetizzante , ma drammaticamente realistica :(
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monellaccio19 il 22/09/15 alle 12:11 via WEB
Ma sì, perché no???? Diamo un senso al verbo del nostro tempo: socializzare. Va tutto messo a disposizione, tutto deve essere alla portata di amici e parenti e chi purtroppo non può esserci, anche per ragioni di spazio altrimenti i parti si potrebbero fare negli stadi o nelle arene, può approfittare con tanti altri della rete. Bellissimo, interessantissimo e... social network!!! Socializzazione: "L’azione e l’operazione di inserire o reinserire particolari categorie, e anche il fatto del loro inserirsi, nella vita e nel tessuto sociale normale: la s. della popolazione più anziana; la s. degli handicappati". Pertanto inserite le gestanti, cosa ci rimane per completare l'opera? Ladri, assassini, malaffare (come visto recentemente) e poi??? Finirà il campionario o no?
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 13:32 via WEB
Anche i "bimbi fatti in casa" hanno, di solito, un pubblico ricettivo e felice al loro arrivo: nonni, parenti, amici intimi...
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 14:57 via WEB
Carissimo Carlo, è vero quello che argomenti: milioni di donne decidono di girare un video durante il parto, video che, nella maggior parte dei casi, viene pubblicato su YouTube, Facebook, Twitter e condiviso con la Rete. Ad oggi sarebbero oltre un milione i filmati di questo tipo caricati on line, e tutti ottengono un enorme successo.
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 15:01 via WEB
Ne parla anche il Daily Mail che racconta le vicissitudini delle sorelle Gemma e Emily Vaughan che scelgono di farsi riprendere durante il travaglio e e di pubblicare il video del parto on line ottenendo uno strepitoso successo.
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mamma per caso il 22/09/15 alle 12:23 via WEB
Quando sei lì, nel momento cruciale, la sensazione è quella di partorire un armadio con le ante aperte, quindi ti dà fastidio anche tuo marito. Ti immagini se si può accettare un gruppo di spettatori curiosi che ti scrutano e ti fotografano!
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 12:44 via WEB
E cosa dire di "Birth in the Wild" il nuovo reality che va in onda su Lifetime: partorire in mezzo alla natura, da sole, senza l'aiuto di dottori, e naturalmente riprese dalle telecamere?
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maraciccia il 22/09/15 alle 14:28 via WEB
penso anch'io...pubblico scelto..pochi e buoni..*___*
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 15:07 via WEB
..... essezialmente, a mio modo di vedere, per due ordini di motivi. Il primo per esorcizzare l'ancestrale paura del parto. Il secondo, per avere e conservare un ricordo "eterno" di quel momento unico.
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maraciccia il 22/09/15 alle 14:28 via WEB
io avevo la mia dottoressa..e il Gil, ma appena fuori la porta
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psicologiaforense il 22/09/15 alle 15:12 via WEB
Erano altri tempi però, in ogni caso, tu non avevi bisogno di "esibire" il tuo corpo in un momento così particolare. Infatti non avvertivi l'esigenza di riconoscimento pubblico del tuo travaglio. Chi pubblica il video del parto ha bisogno di essere gratifica e ha l'impressione che nulla abbia senso se non viene condiviso su Internet.
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