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“Happy Birthday to you” , Giustizia è fatta, Curiosità, Diritto & Rovescio,

Post n°8411 pubblicato il 23 Settembre 2015 da psicologiaforense

Forse non tutti sanno che la canzone  “Happy Birthday to you” era protetta dai diritti d’autore. Sì, perché ha un autore, due sorelle vissute a metà dell’Ottocento. I diritti, poi, passarono di mano in mano, di azienda in azienda fino ad arrivare alla Warner/Chappel che negli anni ha fatto letteralmente vagonate di soldi. Ovunque qualcuno volesse utilizzare (commercialmente, si intende) la canzone, doveva pagare la quota alla multinazionale della musica.

Giustizia è fatta: "tanti auguri a te" finalmente gratis


Oggi, un giudice distrettuale statunitense, George H. King  ha emesso una sentenza che cambierà tutto. A essere protetto è solo un particolare arrangiamento, ma il resto, soprattutto il testo, sono di dominio pubblico. La causa legale, una class action, chiedeva anche più di 5 milioni di dollari in diritti già pagati. Ma coloro che hanno versato ingiustamente le royalties sono molti di più. Alcuni pensano che la sentenza potrebbe essere un brutto colpo anche per un colosso come la Warner. Però c’è poco da dire, giustizia è fatta. Anche perché, la canzone originale dal titolo “Good Morning to All” sembra fosse stata copiata da una canzone popolare già esistente agli inizi del diciannovesimo secolo e già declinata in tutte le salse, da “Good Night to You” a “Happy New Year to All”. E, insomma, non viene difficile crederlo, per quanto amata da tutti non è mai sembrata un prodigio di composizione.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ernesto il 23/09/15 alle 13:04 via WEB
Non sapevo ci fosse una causa in corso, pensavo fosse "patrimonio" di tutti. E non è che sia una canzone con qualche valore musicale. E' solo orecchiabile e poi fu cantata da artisti indimenticabili
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/09/15 alle 13:05 via WEB
A due anni dalla class action intentata da un musicista ed un produttore che intendono girare un documentario sulla canzone, il giudice George King ha deciso che la canzone inventata da due maestre d'asilo nel 1893 è libera. Alla Warner fruttava ogni anni circa 2 milioni di dollari di royalties
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/09/15 alle 13:06 via WEB
Sì, è solo una "canzonetta"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/09/15 alle 13:10 via WEB
.... cantata con coinvolgente sensualità da Marilyn Monroe e dalla quattordicenne Amy Winehouse, tanto acerba quanto straordinaria. Tradotta in decine di lingue in tutto il mondo, 'Happy Birthday', come ho scritto sopra, è stata composta da due sorelle e maestre d'asilo del Kentucky nel 1893, Mildred e Patty Hill, come uno strumento didattico sperimentale. Nella versione originale era infatti una semplice filastrocca intitolata 'Good Morning to All' che i bambini potevano memorizzare e ripetere all'inizio di ogni giorno di scuola.
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 23/09/15 alle 13:16 via WEB
..'aspita... vuoi dire che fino a ieri avremmo dovuto versare i diritti alla Siae per ogni festa di compleanno? ;P
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/09/15 alle 13:46 via WEB
EHEHEH se lo fai ad una festa privata, tra amici e parenti, nulla questio. Non c'è MAI stato alcun problema. Se invece volevi utilizzarla commercialmente dovevi pagare la quota alla multinazionale della musica Warner.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 23/09/15 alle 13:54 via WEB
mi pare giusto che dopo anni e anni si "liberi" dai diritti..anche per i libri è così..no??..buon pomeriggio Giuliana
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/09/15 alle 16:09 via WEB
Che il Cielo ci assista per gli esami di ottobre, non dico altro!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/09/15 alle 16:22 via WEB
La corte federale di Los Angeles ha deciso che la canzone Happy birthday to you appartiene a tutti. E questo perchè? Perchè il copyright riguardava SOLO uno specifico arrangiamento della canzone, non il pezzo in sé.
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maraciccia
maraciccia il 23/09/15 alle 20:04 via WEB
ahhhhhhhhhhhhhh....^_____^
(Rispondi)
 
camnisi1943
camnisi1943 il 23/09/15 alle 14:04 via WEB
No comment Giuliana su questo argomento non essendone pienamente erudito. mentre ti dirò dell'autunno che inizia dal polo nord in anteprima per scendere giù fino alla fascia equatoriale, ed io che sono più al sud godo ancora di giornate estive. L’equinozio d’autunno segna il momento dell’anno in cui i frutti sono maturi, le piante cominciano a morire e il sole comincia ad essere sempre meno presente. Si assiste ad una progressiva morte della natura dopo l’espansione e la crescita estiva. E’ il momento in cui le foglie cominciano a cadere e si raccoglie ciò che è maturato. Tutto questo è una metafora di quanto accade anche all’interno dell’uomo. ECCO IL TUO AUTUNNO: Per me ci vuol ancora tempo.. un sorriso per te Camillo.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 23/09/15 alle 16:10 via WEB
Grazie Amico mio:-)
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Luisa il 23/09/15 alle 16:19 via WEB
E' un problema giuridico che sfugge ai più. I diritti d'autore, ecc... sono temi complessi. Io non sapevo che si ponessero anche per una canzoncina che è una vita che canto e che sento cantare a tutte le feste di compleanno pubbliche e private. Ricordo quella cantata allo stadio per Vasco Rossi, anni fa.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/09/15 alle 16:31 via WEB
Per l'Italia si fa riferimento alla legge n. 633/1941 che tutela tutte le opere dell'ingegno aventi carattere creativo, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione. L'art. 2 della legge fornisce un elenco (esemplificativo e non esaustivo) di opere protette, e cioè opere appartenenti: 1) alla letteratura: opere letterarie, drammatiche, scientifiche, didattiche e religiose, sia in forma scritta che orale; 2) alla musica: opere e composizioni musicali, con o senza parole, opere drammatico-musicali e variazioni musicali purché costituiscano un'opera originale in sé; 3) alle arti figurative: opere di scultura, pittura, disegni, incisioni o appartenenti ad arti figurative similari, compresa la scenografia; 4) all'architettura: i disegni e le opere dell'architettura, le opere del disegno industriale che presentino carattere creativo e valore artistico; 4) al teatro: opere coreografiche e pantomimiche (con o senza traccia scritta); Ecc....Ecc...
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 23/09/15 alle 18:29 via WEB
E' una diatriba che si trascina da molto più tempo così come accade per altri pezzi o motivi musicali che sono di dominio pubblico e pertanto non imponibili di tassazione. In Italia, chi si preoccupa di tutto questo è la SIAE un carrozzone pubblico che ormai ha perso lo smalto e il vigore che aveva fino all'avvento della rete, della tecnologia e delle infinite strade che le canzoni tutelate seguono. Si pagano i diritti è vero ma la maggior parte degli introiti finiscono tutti in un calderone anonimo e ripartito in piccoli oboli per tutti gli iscritti. Ovvero, se vengono pagati i diritti dovuti di un grande successo di notissimo cantante/autore, allora il riferimento è specifico, ossia i soldi vanno a lui. Non a caso, nel consiglio di amministrazione seggono notissimi autori. Paoli era un pezzo grosso della SIAE prima dello scandalo. Finirà un bel giorno tutto questo ladrocinio. Non si potrà dare diritti per ogni cosa "originale" che viene proposta in rete e poiché sarà la rete in un prossimo futuro il mondo in cui si vivrà, i diritti li prenderanno "ad capocchiam" solo i pezzi grossi. Gli sposi di un matrimonio, in sala di ricevimento, mettono su ballo e musica e pagheranno per mantenere tutti gli altri. Insomma, si dovrebbe dare ragione a Seneca: "Le idee migliori sono proprietà di tutti". La musica bella è di tutti e oggi più che mai chi compone lo faccia per sport e perché gli piace. Gratis e per solidarietà.
(Rispondi)
 
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