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Post n°8419 pubblicato il 28 Settembre 2015 da psicologiaforense
IL GENITORE “SEDUTTIVO” A volte con un regalo o un giocattolo, cerchi di compensare la mancanza di attenzione o il poco tempo che dedichi a tuo figlio. In questo modo corri il rischio di divenire “corruttore” con elargizione di “paghette”, regali, premi… che hanno lo scopo di lenire il senso di colpa per le tue carenze nello svolgere le funzioni genitoriali.
IL GENITORE “SPAESATO” Pensi che l’educazione dei figli avvenga spontaneamente, quasi banalmente… mentre i veri problemi, secondo te, sono solo quelli che si vivono in età adulta. In questo modo sottovaluti il percorso evolutivo dei tuoi figli, non li capisci perché credi che non ci sia nulla da capire e non ti rendi conto che tu come genitore sei chiamato all’impegno di essere una guida nel loro mondo delle emozioni ed in quello cognitivo e relazionale.
IL GENITORE "AUTORITARIO-GIUDICANTE" Sei rigido, duro e incline alla disapprovazione. Se sei di cattivo umore arrivi a imporre correttivi molto severi. Ma tuo figlio ha bisogno di ascolto, di esempio, di comprensione, di amore e così facendo lo danneggi trasformandolo in una persona sospettosa, non autonoma, incapace di sperimentare la fiducia in sè e negli altri.
IL GENITORE "LIFE COACH-MOTIVATORE" Tendi a trasformare i problemi dei tuoi figli in un'opportunità di educazione emotiva. Sai aiutarli a comprendere le loro emozioni e a differenziarle. Adotti una "accoglienza gratuita, MA NON CIECA". Sai che le prediche non servono e quindi utilizzi l'esempio e l'ascolto empatico. In buona sostanza fornisci ai tuoi figli delle robuste radici perchè crescano e maturino, e delle forti ali perchè al momento opportuno sappiano volare liberamente incontro alla vita che vorranno costruirsi.
Commenti al Post:
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tanmik il 28/09/15 alle 07:31 via WEB
Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.
MIK
(Rispondi)
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EGLE il 28/09/15 alle 08:45 via WEB
Io non lo nego sono iperprotettiva ed ansiosa. Ma quasi tutti i genitori sono protettivi con i figli, è naturale e doveroso;
(Rispondi)
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 09:21 via WEB
Scrivevo altrove: C'è un unico modo per educare: con il proprio esempio. In senso educativo, infatti, l'esempio può essere considerato come la più alta forma di linguaggio pedagogico che un adulto allevante (genitore, insegnante…) possa usare nel suo rapporto con l'educando. In questa accezione, con il termine esempio si intende la testimonianza autentica che l'educatore deve dare del proprio spirito e della propria vita interiore (del proprio orientamento esistenziale), in assoluta coerenza, sincerità e schiettezza: unica garanzia dello stabilirsi di un commercio spirituale lontano da ogni inganno o da qualunque auto-mascheramento. L'esempio, dunque, non è la presentazione di un «modello» statico che pretende di incarnare la perfezione, ma di un modello dinamico la cui validità pedagogica consiste essenzialmente nel presentare senza infingardaggine lo sforzo di una persona nella ricerca della sua migliore realizzazione.
(Rispondi)
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job1111 il 28/09/15 alle 08:47 via WEB
Vorrei essere un GENITORE "LIFE COACH-MOTIVATORE" ma non sempre ci riesco
(Rispondi)
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 09:30 via WEB
In altro post ho parlato di come puoi educare i tuoi figli in NOVE MOSSE: 1. MOSTRANDO LORO AMORE INCONDIZIONATO: i bambini devono essere amati per come sono, non per quello che fanno o che riescono a compiere.
2. EVIDENZIANDO LE LORO CARATTERISTICHE e le loro qualità di fronte alle altre persone, e non paragonandole con quelle degli altri.
3. INVIANDO LORO MESSAGGI POSITIVI: i genitori devono rendersi conto di ciò che c'è di positivo in ogni bambino per poterlo incoraggiare.
4. DEDICANDO SEMPRE DEL TEMPO TUTTO PER LORO. Non ci si deve preoccupare solo quando qualcosa va storto.
5. RICONOSCENDO I LORO SFORZI, il loro interesse avrà sicuramente un'autostima corretta. Ma se il bambino costruisce una falsa immagine di se stesso, per compiacere i propri genitori, svilupperà una precaria e cattiva autostima.
6. TRASFORMANDO LE LORO LAMENTELE e le loro critiche in suggerimenti e valide riflessioni.
7. INCORAGGIANDOLI AD AVERE PROPRIE INIZIATIVE nel fare le cose per loro conto, in autonomia e senza ansie
8. ASCOLTANDOLI SENZA UN CONTINUO GIUDIZIO. Naturalmente, non dobbiamo mai criticarli di fronte agli altri.
(Rispondi)
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Marion20 il 28/09/15 alle 23:23 via WEB
Io devo dire che di mio figlio apprezzo molto una cosa: l'essere autonomo. LO è in tantissime cose, non so se sono stata io a fornirgli questo esempio, ma è una cosa di lui che mi piace molto. A volte è anche un po' temerario, nel senso che mi dice "mamma vorrei questo" e se io sono occupata va e lo prende da solo, magari arrampicandosi. Io poi mi arrabbio perché ho paura che cade, ma il fatto che lui prenda l'iniziativa mi piace tantissimo, e poi la prenda dopo avermelo chiesto. Ciao! Marion
(Rispondi)
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OSPITE il 28/09/15 alle 08:54 via WEB
Siamo iperprotettivi, anche l'altalena ci fa paura, non riusciamo a dire "no" davanti all'ennesimo giocattolo che ci chiedono, siamo in ansia se i compagni vanno meglio a scuola, ci arrabbiamo se un bambino è maleducato con nostro figlio, siamo talmente servizievoli che gli impediamo di diventare autonomi, ma quando perdiamo la calma diciamo frasi di cuo ci pentiamo.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 09:40 via WEB
I BAMBINI IMPARANO CIO' CHE VIVONO.
Se un bambino vive con le critiche, impara a condannare.
Se un bambino vive con l'ostilità, impara ad aggredire.
Se un bambino vive con il timore, impara ad essere apprensivo.
Se un bambino vive con la pietà, impara a commiserarsi.
Se un bambino vive con lo scherno, impara ad essere timido.
Se un bambino vive con la gelosia, impara cos'è l'invidia.
Se un bambino vive con la vergogna, impara a sentirsi in colpa.
Se un bambino vive con l'incoraggiamento, impara ad essere sicuro di sé.
Se un bambino vive con la tolleranza, impara ad essere paziente.
Se un bambino vive con la lode, impara ad apprezzare.
Se un bambino vive con l'accettazione, impara ad amare.
Se un bambino vive con l'approvazione, impara a piacersi.
Se un bambino vive con il riconoscimento, impara che è bene avere un obiettivo.
Se un bambino vive con la condivisione, impara la generosità.
Se un bambino vive con l'onestà e la lealtà, impara cosa sono la verità e la giustizia.
Se un bambino vive con la sicurezza, impara ad avere fiducia in se stesso e in coloro che lo circondano.
Se un bambino vive con la benevolenza, impara che il mondo è un bel posto in cui vivere.
Se vivi con serenità, il tuo bambino vivrà con la pace dello spirito.
Con che cosa sta vivendo il tuo bambino?
(Dorothy Law Nolte)
(Rispondi)
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 09:44 via WEB
Questa bella poesia di Dorothy Law Nolte è sprecata in una risposta. Però se uno ha la pazienza di leggerla e di rifletterci su impara sempre qualche cosa.
(Rispondi)
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geishaxcaso il 28/09/15 alle 13:51 via WEB
vero, la saggezza è fatta di piccole cose :)
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 13:03 via WEB
"Tutto ciò che farà sarà sbagliato" . Con questa frase Sigmund Freud incoraggiava i genitori ansiosi che andavano a chiedergli consigli su come educare i loro figli.
(Rispondi)
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boscia.mara il 28/09/15 alle 14:36 via WEB
Giuliana, io ero una madre ansiosa. Da quando ho capito che è impossibile essere una madre perfetta, credo di essere migliorata, se non altro non faccio diventare ansiosi loro ;)
(Rispondi)
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boscia.mara il 28/09/15 alle 14:38 via WEB
Nel tentativo di non ripetere errori di genitori e insegnanti miei, ne ho fatti altri :)))
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 14:44 via WEB
Prendere la decisione di avere un figlio è importante: significa decidere di avere per sempre il "TUO CUORE" in giro, chissà dove, al di fuori del tuo corpo (E. Stone)
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 14:47 via WEB
La funzione primaria dei genitori è capire e orientare i propri figli. E' necessario saper decifrare quello di cui ha veramente bisogno il bambino per crescere e maturare.
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 14:52 via WEB
Tu MARIA ANTONIETTA sei sicuramente un'ottima mamma perchè sei solita metterti in discussione.
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maraciccia il 28/09/15 alle 14:38 via WEB
difficile dire come si è..e quale tipo di educazione si è usata..direi mista, con alti e bassi, sicuramente avrò fatto degli errori, e me li rinfaccia tutti..*__*
(Rispondi)
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 14:58 via WEB
MARA, vediamo di procede "obiettivamente" (dovrei dire in "maniera intersoggettiva"). Se l'esercizio delle funzioni genitoriali si valuta dai risultati tu MARA , avendo una splendida figlia realizzata sia sul piano cognitivo sia su quello affettivo, sei stata una mamma quasi perfetta.
(Rispondi)
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maraciccia il 28/09/15 alle 18:39 via WEB
diciamo così..ha preso un pò da me e un pò dal padre..*___*, poi nessuno è perfetto e questo si sa..a fra un pò..
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psicologiaforense il 28/09/15 alle 15:01 via WEB
Anche G. è stato un padre "quasi perfetto" (uso l'espressione cara al prof Bruno Bettelheim uno dei nostri Maestri). P.S. Come sai, la MAMMA rappresenta per il figlio l'ESSERE, il PADRE, il DIVENIRE.
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YYCLAUDIOYY il 29/09/15 alle 08:03 via WEB
Salve a tutti una bella domanda
a mio parere se nn sono in primis i genitori come possono dare esempi e educazione ai figli, poi penso che nessuno e perfetto
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gas.o0 il 29/09/15 alle 08:10 via WEB
Quello mancato ^_^ non tengo figli, però nipoti che mi amano assai...
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chiaracomeilsole1 il 29/09/15 alle 08:46 via WEB
Anelo al terzo modo che hai descritto, ma mi rendo anche conto che per natura sono una mamma ingombrante, del resto anche mia figlia è una figlia ingombrante :)))
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Mr.Loto il 29/09/15 alle 09:23 via WEB
Non ho figli ma penso che se ne avessi apparterei all'ultima categoria, life-coach motivatore.
Un saluto
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monellaccio19 il 29/09/15 alle 10:22 via WEB
Non mi identifico esattamente in nessuno dei quattro esemplari, sono atipico!!! Se proprio dovessi inserirmi in un archetipo, propenderei per il quarto: io dico e loro fanno. AhAhAhAhAhAh!!!! Mi chiamano il...piccolo duce!
Buon giorno Giulia'.
(Rispondi)
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