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Post n°8439 pubblicato il 08 Ottobre 2015 da psicologiaforense
Dopo le zingarate tra blog finisce nel peggiore dei modi la breve epoca di Ignazio Marino come sindaco di Roma. Finisce perché, a quanto pare, il primo cittadino della capitale che è da sempre su Libero .... STORIA DI VERGOGNA E DI ZINGARATE 
Nel dialetto di RENZI il termine zingarata sta ad indicare una beffa o comunque uno scherzo condotti con un certo spirito ludico-infantile. Tullio De Mauro ne parla come "azioni da zingari" e maliziosamente aggiunge, in sommatoria nergativa, "la capacità, tramite le zingarate, di raggirare, truffare o comunque conseguire effetti inconsueti e sconcertanti ricorrendo a un trucco o ad una beffa". Come tutti ricordano, la diffusione del termine nel linguaggio parlato nazionale si deve al film AMICI MIEI nel quale i protagonisti, un gruppo di amici fiorentini ultra-quarantenni, amanti dello scherzo e dell'allegro vivere, trascorrono il loro tempo ideando e realizzando zingarate ai danni di vittime inconsapevoli. 
Non codificato invece il secondo significato del termine ovvero quello di facezie tra blogger, in community. Tutto ciò premesso bisogna registrare il fatto che il sindaco di Roma non ha ceduto alle pressioni che gli derivavano da tutto il mondo, anche dal Papa, però si è subito dimesso quando poco fa gli hanno contestato di essere l'ispiratore delle zingarate che si consumano in questa community.
Commenti al Post:
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camnisi1943 il 08/10/15 alle 22:28 via WEB
Ho sentito qualche cosa in merito, ma non ho approfondito, quindi per non dire cazzate, mi esonero, Serena notte Giuliana amica mia cara e saggia . Abbi un dolce risveglio, Camillo.
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psicologiaforense il 08/10/15 alle 22:58 via WEB
Sei aggiornatissimo anche se il lancio di agenzia è avvenuto solo pochi minuti fa. In termini giornalistici si direbbe che "stai sempre sulla notizia". BRAVISSIMO!!!
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psicologiaforense il 08/10/15 alle 22:59 via WEB
Buona notte anche a te CAMILLO, ti auguro un felicissimo venerdì:-))
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 08:12 via WEB
ario Monicelli (Roma, 16 maggio 1915 – Roma, 29 novembre 2010) è stato un regista, sceneggiatore e scrittore italiano.
Monicelli è stato uno dei più celebri e apprezzati registi italiani. Insieme a Dino Risi e Luigi Comencini, fu uno dei massimi esponenti della commedia all'italiana, che ha contribuito a rendere nota anche all'estero con film come Guardie e ladri, I soliti ignoti, La grande guerra, L'armata Brancaleone e Amici miei.
Vincitore di numerosi premi cinematografici, è stato candidato per sei volte al Premio Oscar. Nel 1991 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.
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mark_marchi il 08/10/15 alle 23:08 via WEB
LQuelle sì erano zingarate, la supercazzola, Antani, i cori, il genio, gli scherzi... un'esplosione di invenzioni al solo scopo di divertire e divertirsi. Amici miei è un film che non invecchierà mai, la vera commedia all'italiana realizzata da un maestro del nostro cinema e da un insieme di attori indimenticabili in stato di grazia. Non si può paragonare tutto questo ai pargoleggiamenti della community. Però è un fatto che Marino si sia dimesso.
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 00:43 via WEB
Roma vanta una tradizione di "zingarate" di 2000 anni. Ricordo quelle di Nerone, quelle dell'imperatore Caligola che fece senatore il suo cavallo Incitatus (Caligola pretendeva di essere chiamato Dio, che è un po’ più che unto dal Signore....), ecc...
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 00:49 via WEB
Le "zingarate" di Marino riguardano una panda rossa a metano, cene nei ristoranti a spese dei contribuenti, travestimenti da papaboy, assoluta cecità nei confronti dell'operato della mafia in Campidoglio, in Roma e nel Lazio, ecc...
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ester.mi00 il 08/10/15 alle 23:22 via WEB
I cinque “zingari” del film, in un’Italia come quella, somigliano ai personaggi della politica odierna che trattano con termini comici, irresponsabili, spensierati, leggeri degli argomenti che sono invece estremamente drammatici.
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Diodato il 08/10/15 alle 23:27 via WEB
ZINGARATE NE HA FATTE TANTE. Però non so se fosse consapevole. Comunque: Addio del sindaco dopo il pressing del suo partito. E scrive: "Temo un ritorno della corruzione e della mafia". Causi, Esposito e la Di Liegro i primi a lasciare. Piazza del Campidoglio affollata divisa tra pro e contro. Il Pd: "Gesto responsabile". Il capogruppo capitolino del partito Panecaldo: "Al voto tra maggio e giugno 2016"
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 00:58 via WEB
Roma è un cumulo di macerie sotto il profilo morale, politico, etico, strutturale ed infrastrutturale,ecc... Adesso c'è il Giubileo. Intanto hanno giubilato Marino. Vedremo.
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maraciccia il 08/10/15 alle 23:44 via WEB
si dice abbia usato la carta di credito del Comune, per pagare le sue spesuccie..ma ttu lo sapevi che i Comuni italiani hanno la Carta di Credito?
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 01:01 via WEB
Certo tutti i sindaci delle grandi città hanno una carta di credito per le spese di rappresentanza.
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 01:03 via WEB
La "zingarata" delle spese in cene sostenute con la carta di credito del Campidoglio è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso...
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maraciccia il 09/10/15 alle 14:13 via WEB
si, lo so..e comunque è stato smentito dai diretti interessati..che vergogna!!
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maraciccia il 08/10/15 alle 23:51 via WEB
..son sempre dell'idea che il più pulito ha la rogna. Non per andare a cercare "il pelo nell'uovo", ma pare che tutti quelli portati a testimone della sua innocenza abbiano smentito Ignazio Marino..detto questo, fin quando non sarà provata in giudizio la sua colpa è innocente. Sono decenni che Roma è mal governata
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maraciccia il 09/10/15 alle 14:14 via WEB
...e la smentita in diretta del Papa????
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 01:11 via WEB
Non è stata di certo qualche cena di troppo a "defenestrare" il sindaco di Roma dal Campidoglio. Ma la somma di "zingarate" iniziate nel novembre 2014, con quello che poi è stato ribattezzato il "Pandagate". Otto multe alla sua panda rossa per essere entrata nella Ztl di Roma senza i dovuti permessi...
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job1111 il 09/10/15 alle 08:08 via WEB
sullo sfondo c’è sempre il capitolo giudiziario. Al momento il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Roma sul “casus scontrini” resta contro ignoti. Ma già dalla settimana prossima il sostituto procuratore Roberto Felici potrebbe provvedere all’iscrizione nel registro degli indagati di Ignazio Marino. L’ipotesi resta il peculato, per aver utilizzato fondi del Comune capitolino per motivi personali. Tuttavia gli inquirenti intendono verificare anche l’eventuale reato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale, fattispecie penale che potrebbe concretizzarsi qualora fosse accertato, per via investigativa, che nelle documentazioni di spesa depositate all’Amministrazione, Marino ha dichiarato il falso. Infatti, stando a quanto emerso, Marino avrebbe riportato spese legate a cene con soggetti istituzionali che, tuttavia, hanno in parte smentito. Un capitolo dell’indagine, infine, riguarda l’aumento del «massimale di utilizzo della carta di credito in dotazione al sindaco», come scrivono nell’esposto i consiglieri del gruppo consiliare Fratelli d’Italia, passato dai 10mila euro mensili di luglio 2013 ai 50mila di settembre dello stesso anno.
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maraciccia il 09/10/15 alle 14:14 via WEB
...IO NON HO INVITATO IGNAZIO MARINO!!!
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SANTO ANDREA il 09/10/15 alle 01:20 via WEB
Lo hanno accusato di tutto anche di essere un infanticida antropofago. Non mi meraviglia che gli contestino di aver ispirato post-zingarate per cui è stato costretto a rivedere le sue decisioni! Del resto è un "alieno" dice lui.
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 08:14 via WEB
Tutto nasce dall'ormai celeberrimo caso del "sindaco imbucato", la già mitologica smentita del Papa (una roba mai vista prima, il Pontefice che disintegra le supposte verità di un sindaco, per giunta del sindaco di Roma). Un "incidente" che - come si è appreso anche dallo scherzo de La Zanzara a monsignor Paglia - ha fatto letteralmente infuriare Francesco e i vertici del Vaticano, già parecchio preoccupati in vista del Giubileo e della sua (arrancante) organizzazione. Ed è stato dopo quell'episodio che, secondo Dago, sarebbe sceso in campo il cardinale Pietro Parolin, in persona, ovvero il segretario di Stato vaticano, che si sarebbe rivolto a Graziano Delrio, il ministro del governo Renzi più cattolico di tutti: "Provvedete a mandare via il sindaco". Questo, in estrema sintesi, il messaggio di Parolin.
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maraciccia il 09/10/15 alle 14:16 via WEB
...sei stata a Roma ultimamente???....
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psicologiaforense il 09/10/15 alle 08:15 via WEB
Roma libera. Ignazio Marino si è dimesso, con riserva ma pur sempre dimesso. Ha detto che ha 20 giorni per ripensarci, ma pare più un capriccio, una "baracconata", piuttosto che una reale possibilità. Accerchiato, umiliato, sputtanato dai rimborsi spese (ultimo capitolo di una lunga, anzi lunghissima, serie di "marachelle" e gaffe) non ha retto al peso di chi voleva farlo fuori, ovvero tutti quanti, in primis i romani, poi la destra, la sinistra, Matteo Renzi, i grillini e chi più ne ha più ne metta
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diogene51 il 09/10/15 alle 10:50 via WEB
Nel messaggio spiega perché e come potrebbe ritirare le dimissioni. Le potrebbe ritirare se dal suo partito venisse un sostegno. Renzi non ha parlato, ma sicuramente non lo sostiene. Il Vaticano ce l'ha con lui perché ha sostenuto il referendum sulla procreazione assistita, lui, un cattolico. E lui non aveva sostenuto di essere stato invitato in America dal papa; lo aveva detto il cronista domandandolo al papa "E' vero che lei lo ha invitato, come dice lui?".
Comunque a Roma possono ricominciare a comandare i "Poteri forti". A me non interessa, non vivo a Roma, che rimane una bella città anche con la spazzatura in strada, la metro che non funziona, le aggressioni...Uno che la va a visitare non va mica in periferia.
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maraciccia il 09/10/15 alle 14:17 via WEB
Errare è umano..perseverare è diabolico
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maraciccia il 09/10/15 alle 14:33 via WEB
..no...!! ti ho scritto..fai sapere..ciao..a dopo
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