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Post n°8454 pubblicato il 16 Ottobre 2015 da psicologiaforense
La sentenza di Manhattan è storica non solo per l’entità del risarcimento, ma soprattutto perché i giudici normalmente considerano gli animali domestici delle proprietà e non degli esseri viventi. Per questo è rarissimo che per il loro ferimento da parte di altri animali venga riconosciuto un risarcimento danni punitivo. Il giudice Mills, però, ha formato un importante precedente, per tutti i proprietari di cani feriti.
RISARCIMENTO DA 500 MILA DOLLARI La legge è uguale per tutti, non solo tra umani ma anche tra animali. Lo ha deciso un giudice di Manhattan, che ha accolto la richiesta di risarcimento danni del padrone dello Shih Tzu ferito, presentata contro il proprietario dello Shiba Inu che lo aveva morso. E che risarcimento: 500mila dollari (circa 439mila euro). «Ho chiesto una cifra così alta perchè è ora che i padroni di cani imparino a essere responsabili per il comportamento dei loro animali», ha spiegato Terrence Lowenberg al New York Post. Il giudice Donna Mills ha citato nella sua decisione una sentenza del 1995, che aveva condannato alla rifusione dei danni il padrone di un cane pericoloso, che mordeva quelli di taglia più piccola. «In caso di morso di cane a un altro cane, è possibile chiedere i danni», ha deciso la giudice. L’aggressione dello Shih Tzu Leo è avvenuta circa un anno fa. A morderlo, uno Shiba Inu di nome Akira. Il proprietario Mahmet Uzancs si è difeso sostenendo di aver avvertito il dog-sitter di Leo che Akira non era amichevole. L’accompagnatore avrebbe però comunque lasciato avvicinare il piccolo Shih Tzu. Akira, che pesa circa 13 chili, ha attaccato Leo che ne pesa appena 8, lasciandolo gravemente ferito e sanguinante a terra. Uzancs allora, invece di soccorrere il cagnolino, “è fuggito all’interno di un edificio”. È stato proprio questo comportamento così irrispettoso che ha spinto Lowenberg a chiedere danni così alti. Adesso Leo sta bene, ma ha passato alcuni giorni in bilico tra la vita e la morte.
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