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Post n°8478 pubblicato il 01 Novembre 2015 da psicologiaforense
SÌ, il mostro c' è. A uccidere le donne assassinate da gennaio a oggi è una crisi economico-finanziaria senza precedenti, e, contestualmente, una terribile crisi di valori, di coscienza, di civiltà… la pericolosa confusione tra il bene e il male, sia nella coscienza individuale sia in quella collettiva. E ancora, il bombardamento d' immagini, di sollecitazioni e di richiami dei mass media, che si fa sempre più massiccio, tambureggiante, quasi ossessivo......
FEMMINICIDIO: E' L'UOMO IN CRISI AD UCCIDERE
Oramai ogni giorno si arriva ad aggredire e brutalizzare le donne, quasi fossero involucri senz' anima, oggetti sui quali esercitare un potere oscuro, un egoismo senza limiti, un' aggressività feroce, folle, disumana. In più oggi c’è un' angoscia di fondo, emergono timori che sembravano sopiti, viviamo un clima di violenza generalizzata. Sembra che l' uomo abbia bisogno sempre e solo di briglie. La crisi è profonda, la soluzione sconosciuta e lontana... È il trionfo della cultura dello sballo, permissivistica, che si oppone a quella della vita. Così cade ogni tipo di valore, anche personale, anche di rispetto fisico. Usa, getta e butta via: così per ogni relazione. Questi delitti sono un aspetto patologico di un grave malessere generale. Non ci sono più modelli, sull' uomo è nebbia fitta....
Commenti al Post:
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boscia.mara il 01/11/15 alle 15:08 via WEB
Niente da aggiungere, hai già detto tutto tu. Buona domenica :)))
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psicologiaforense il 01/11/15 alle 18:31 via WEB
Nella maggior parte dei casi, Come tu mi insegni, il femminicidio è l'atto estremo di un lunghissimo percorso disperante che, spesso, è iniziato tanti anni fa. E' il momento che coincide spesso con la separazione e con il timore di perdere l'oggetto del proprio attaccamento ( NON CHIAMIAMOLO MAI AMORE) malato.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 01/11/15 alle 18:38 via WEB
... ma prima dell'omicidio ci sono abusi fisici o psicologici, atti di persecuzione, minacce, molestie ripetute, atti vandalici (uccisione del cane, incendio della macchina o della casa, danneggiamenti, ecc..) Ci sono quindi campanelli d'allarme che suonano fortissimo. In buona sostanza il femminicidio è la punta dell'iceberg: dietro c'è un retroterra che si è voluto ignorare (anche da parte delle autorità preposte) o sottovalutare.
(Rispondi)
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camnisi1943 il 01/11/15 alle 17:12 via WEB
Ciao Giuly ed auguri anche a te per oggi.
Clicca e lieta serata, Camillo.
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psicologiaforense il 01/11/15 alle 19:24 via WEB
Nella cultura maschilista la sessualità si coniuga con l'aggressività e con il dominio. Ogni otto minuti viene assassinata una donna. In Italia ne viene uccisa una ogni due giorni. Sono prede facili, indifese, e il loro numero aumenta in maniera allarmante, a riprova che il femminicidio non è solo un atto empio e feroce ma anche il frutto di una cultura del disprezzo nei confronti della femminilità, di una modalità distorta di vivere i rapporti umani, di una visione dell'amore come smania brutale di possesso.
(Rispondi)
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zanna1999 il 01/11/15 alle 18:35 via WEB
L’uomo fa paura…perché ha paura. Di rimanere solo, di sempre più emancipata donna, di “fallimenti” da capo qual è sempre stato considerato nei secoli. Il mondo cambia, l’uomo no. Rimarrà ed è avvantaggiato da sua forza fisica superiore per natura ma realmente viene da chiedersi è quello che conta? In casi di femminicidio si . In tutto resto ha minima l’importanza…ma come a farglielo capire? Buona domenica sera
(Rispondi)
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psicologiaforense il 01/11/15 alle 19:05 via WEB
Hai perfettamente ragione. E' un problema socio-culturale. Bisogna tener presente che qui in ITALIA c'era fino a qualche anno fa una legge sul “delitto d’onore”. Come se l'uomo "disonorato" avesse il diritto di lavare con il sangue il "torto" subito. Eppure in quegli anni, non si consumavano tutti questi femminicidi. Cos’è cambiato, rispetto ad allora? Il divorzio, l’emancipazione della donna, le "pari opportunità". In altri termini la donna è "andata avanti", molti uomini no!
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maraciccia il 01/11/15 alle 22:02 via WEB
eppure li educhiamo noi..gli uomini...
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psicologiaforense il 01/11/15 alle 19:05 via WEB
« Il femminismo è stato il primo momento politico di critica storica alla famiglia e alla società »
(Manifesto di Rivolta femminile, luglio 1970)
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maraciccia il 01/11/15 alle 22:03 via WEB
ciao Giuliana..buona serata dei Santi
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monellaccio19 il 02/11/15 alle 12:54 via WEB
Posso scrivere una sciocchezza? Delle due l'una: o sono pochi i tuoi colleghi in giro per aiutare e prevenire le follie che ci sovrastano come pesanti macigni, oppure le pene per questi reati sono così irrisorie che alla fine, con un pizzico di lucidità ci arriva chiunque a capire cosa si rischia: poco e quel poco, non s'accompagna nemmeno con la certezza.
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geishaxcaso il 02/11/15 alle 18:18 via WEB
...credo sia una questione di prepotenza, immaturità, irresponsabilità... gli uomini sono figli delle donne è vero, ma, almeno per quello che vedo qui alle nostre latitudini, il figlio maschio per una mamma è sempre qualcosa di diverso dalla figlia femmina. C'è spesso un rapporto adorante, che non permette al figlio di emanciparsi emotivamente, questo ovviamente porterà l'individuo poco evoluto emotivamente a cercare non una compagna ma una vice mamma. ovvio che il bambino un po' cresciuto non ci sta ad essere abbandonato dalla vice mamma.... è una visione esagerata, lo so, ma contiene una parte di verità, almeno così ritengo. tu cosa ne pensi Giuliana?
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hommelibre10 il 30/11/15 alle 18:37 via WEB
Il vero problema dei maschi è di non aver creato una cultura di genere (maschile) moderna, di non avere luoghi fisici o simbolici per elaborare il rapporto conflittuale con la donna che si è costituito in questo tempo perciò non potendo usare l'arma della parola non gli rimane che "la parola della armi" (come direbbe il bistrattato Marx).
(Rispondi)
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