MARCO PICCOLO

Belle le foto ma più bello il fine: combattere i disordini alimentari. Quando in famiglia hai una figlia anoressica tu non hai più vita e sei impotente. Fai il giro di tutti i medici inutilmente, vai dal grande specialista ma l'unica cosa che funziona è il ricovero all'estero per un tempo che non si può stabilire.

Ho scritto in altro post: NON è proprio la malattia delle principesse, anche se Diana d'Inghilterra e Sissi d'Austria ne incarnavano tutti gli aspetti. Anche molte ragazzine della porta accanto ne soffrono: vittime di attacchi improvvisi di fame, vomitano subito dopo aver mangiato, per non perdere la linea. Questa è la bulimia a peso normale per distinguerla dalla forma classica di bulimia che, non accompagnata dal vomito, porta all'obesità......

Si parla sempre di Anoressia Nervosa e di Bulimia Nervosa; ma ci sono altri disturbi come il Binge Eating Disorde, ecc.. UN VERO E PROPRIO CASTIGO DI DIO!

E' vero, il tema è sempre lo stesso: "DONNE CHE SI FANNO DEL MALE", ma le forme sono diverse.

Una simpatica iniziativa per sostenere chi soffre di disturbi alimentari, il cui sarà devoluto all'associazione. Brave, buona Domenica Giuliana.

Esattamente. Come ho scritto in altro post: La bulimia di Diana assomigliava per alcuni aspetti all'anoressia nervosa: un diverso disturbo dell'alimentazione, di cui fu vittima un secolo fa l'imperatrice Sissi d'Austria che, ossessionata dalla magrezza, si impose per tutta la vita digiuni, diete rigorosissime ed esercizi fisici estenuanti. Oggi, molto più di un tempo le adolescenti e le post-adolescenti sono colpite da forme più o meno gravi di anoressia e bulimia, tanto che si parla di malattia sociale, proprio come lo era, sul finire del secolo scorso, l'isteria, di cui ebbe modo di interessarsi Sigmund Freud. L’ anoressia e la bulimia sono disturbi socialmente strutturati, l'espressione della mancanza di potere della donna e una maniera “alla moda” di acquisire unicità tramite la devianza. E’ pur vero che oggi una donna è più libera di un tempo. Nei fatti, però, si scopre che molte giovani sono imbrigliate in un reticolo di regole implicite, tra cui quella di dover essere attraenti, magre e “alla moda”, cioè di aderire a uno stereotipo imposto dai media. Essere magre significa adeguarsi a un modello imposto dalla pubblicità, cosicchè il controllo narcisistico del proprio corpo finisce per divenire un obiettivo dominante, una possibilità di controllare una realtà delimitata nell'impossibilità di controllarne una più vasta oppure più nascosta, come potrebbe essere una conflittualità familiare o il timore della sessualità, in un'epoca in cui tra l'altro essa viene posta a rischio dai pericoli dell'Aids. In questo senso l'anoressia nervosa, così come la “bulimia a peso normale” possono rappresentare una sorta di luogo simbolico della difficoltà di trovare una identità soddisfacente e una sufficiente fiducia in se stessi e anche un segno di ribellione individuale ai valori e agli atteggiamenti del contesto in cui si vive.

meglio in movimento..più plastiche..*__*..ciao Giu

Credo anch'io.... Però il "fatto estetico" passa in secondo piano relegato sullo sfondo dall'obiettivo del calendario

senz'altro vero..un conto e la salute e un conto l'esasperato bisogno di perfezione

Disturbi sempre più frequenti anche se, pare, non c'entrano i messaggi dei mass media o la moda e la pubblicità. E' un argomento molto complesso.

Bravissima, proprio così. Ho scritto: MAL DI CIBO: IL CORPO RECITA IL DRAMMA DELL'ANIMA…. bulimia, anoressia... il corpo in-fame: il vuoto dentro, distorta immagine di sé; ossessivo bisogno di controllo sulla realtà e su se stessi, vissuti ansioso-depressivi, conflitti interfamiliari, disturbi sessuali e della vita affettiva in generale, cattivo uso dell'intelligenza, ideali di corpo "perfetto"....

.....Una spirale. Un circolo vizioso che porta, spesso, a un punto di non ritorno. Le vittime dell'anoressia, perlopiù ragazze, sono creature intelligenti ma indifese, senza capacità autoprotettive di fronte alle vicissitudini famigliari e sociali. Personalità fragili che pagano, sulla propria pelle, un terribile vuoto interiore tentando di colmarlo con una meta: avere un fisico da top-model. Una meta che, però, nasconde certe sofferenze inconsce di antica data, spesso legate a problematiche non risolte con i genitori.

Intelligenti e perfezioniste, anche. Chissà se questo vuoto sia colmabile...ho la sensazione che non sia così. Buonanotte Giuliana.

Non credo che chi è affetto dall'anoressia o altri disturbi alimentari possano trovare beneficio da queste foto...speriamo che serva ad aiutarle sul serio...un problema gravissimo e molto complesso.. Ciao Lilly

Ciao, buona settimana.

Scrivevo altrove: Nella mente di queste malate qualcosa si inceppa: si guardano allo specchio e non riescono ad avere la dimensione reale delle proporzioni. Una tra le tante anoressica che ho seguito mi confessò che pizzicandosi provava sofferenza nel sentire tutto quanto non fosse osso e pelle sottile. È il rifiuto del tessuto molle, di quella morbidezza che richiama inevitabilmente la femminilità. E, quindi, è il rifiuto del “diventare donna”. La psicoterapia è indispensabile, ma purtroppo, spesso, arriva quando ormai è troppo tardi. Quando il corpo è diventato davvero “in-fame”. Cioè, traditore.

E per giunta tutte belle figliole. Ciao dolce amica Giuliana e grazie della tua visita, bello assai poterti rivedere ogni tanto- Poi passare dal tuo blog ricco di belle immagini e contenuti di frasi piacevoli.Clicca e lieta serata, Camillo.

Una iniziativa lodevole, soprattutto pet il fatto di esibire il fisico di donne normali, con cellulite, pancetta! Una donna vera e non artefatta! Una donna che fa sport per il piacere di farlo. E soprattutto donne che si sono messe in gioco per altre donne! Una gioiosa domenica sera Giuliana!

Sicuramente il nudo aiuterà a vendere più copie..... Per carità, l'iniziativa è lodevole, la malattia è un vero dramma, però, il fatto che per far passare un mesaggio specie da parte delle donne, non si usi il ragionamento ma il corpo nudo mi lascia sempre un po' perplessa....

Effettivamente lascia un po' perplessi...

Oggi parlo anch'io di donne "formatizzate". Donne che lavorano conformandosi e uniformandosi alla società dei consumi. O meglio all'usura della...vista. Buon giorno mia cara.

Buon lunedì..*__*

che meraviglia la bellezza vera e non quella artefatta delle donne copertina