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SEI TIMIDO? FORSE NO, VEDI QUI SE SOFFRI DI "FOBIA SOCIALE", LA PAURA DEGLI ALTRI, OLTRE LA TIMIDEZZA, INTROVERSIONE,

Post n°8502 pubblicato il 09 Dicembre 2015 da psicologiaforense

La timidezza è una tendenza a sentirsi impacciati quando si è osservati da altri. Essa segnala, in chi ne è affetto, una mancanza di sicurezza attribuibile a errori educativi, a problematiche non risolte con i genitori, ecc... . La timidezza quindi è un tratto di personalità che può far sperimentare un lieve o moderato imbarazzo nel momento in cui ci si espone, ma che sostanzialmente non rappresenta un ostacolo nello svolgimento della vita di relazione della persona. Al contrario la fobia sociale è una patologia molto comune....


CLINICA DELLA TIMIDEZZA


La fobia sociale consiste nella paura eccessiva e immotivata di trovarsi esposti al giudizio altrui e di agire in modo inadeguato, di vivere quindi una situazione imbarazzante e umiliante. In questi pazienti si sviluppa una forte ansia anticipatoria ogni qual volta  si prospetta la necessità di dover affrontare situazioni “sociali” come parlare in pubblico, ecc…. Quest' ansia  può manifestarsi  sia con  sintomi a livello fisico (tachicardia, sudorazione, giramenti di testa, ecc..) , sia a livello psichico.


Chi soffre di fobia sociale    subisce effetti devastanti quando si impegna in un'interazione sociale  e appare  goffo, rinunciatario, oppure, aggressivo. In questo modo  si realizzano  tutte le sue  peggiori previsioni di rifiuto e di insuccesso. Per evitare questi disagi  le persone mettono in atto reazioni di evitamento. Tipico, per esempio, il caso dell'impiegato che dopo aver lavorato per un anno a un progetto lo fa presentare da un collega, o il ragazzo innamorato di una ragazza con la quale non riesce a parlare e che se la vede regolarmente "soffiare" da altri.

La fobia sociale detiene il primato di essere uno dei disturbi d'ansia più diffusi nella popolazione e quello di essere il meno trattato in assoluto.


SE SOFFRI DI FOBIA SOCIALE  sei privo o carente delle seguenti capacità:

 

- dire di no a richieste e a pressioni degli altri;

- fare e ricevere complimenti, ed esprimere in genere pensieri positivi   o anche negativi riguardo al comportamento degli altri. È importante farlo in modo socialmente adeguato;

fare una richiesta e  sostenere efficacemente  i propri diritti;

-  parlare serenamente in pubblico;

-  mantenere proficui rapporti sociali e una normale vita di relazione;

esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie  emozioni e opinioni senza tuttavia offendere né aggredire l'interlocutore.

 
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Commenti al Post:
geishaxcaso
geishaxcaso il 09/12/15 alle 19:03 via WEB
:) ....fortunatamente sono solo timida ;)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 19:32 via WEB
Uno dei miei Maestri, il Prof. Umberto Galimberti scrive così sulla timidezza: " La timidezza è un tratto della personalità che caratterizza in varia misura il comportamento di un individuo improntato a esitazione, ritrosia, impaccio e pudore superiori a quanto manifestano in analoga situazione altri soggetti ovvero ad una minor socievolezza (...)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 19:33 via WEB
..."La timidezza non va tuttavia considerata una patologia, ma un aspetto normale della personalità, che riguarda la maggior parte delle persone, in tutti i Paesi del mondo. Secondo le statistiche, in Giappone ben il 60% delle persone si dichiarano timide, negli Stati Uniti il 40% ed in Israele solo il 27%. Ciò potrebbe dipendere dal fatto che la cultura giapponese impone rapporti molto rispettosi e formali con il prossimo, ed in Giappone è considerata una vergogna sbagliare, mentre in Israele si insegna a puntare al successo e che sbagliare non è una vergogna."
(Rispondi)
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 09/12/15 alle 22:06 via WEB
Cioè, vuoi dire che devo chiamarmi "geisha non x caso"??
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 23:14 via WEB
eheheheheh in Giappone ben il 60% delle persone si dichiarano timide, non è un caso:-))
(Rispondi)
 
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 09/12/15 alle 23:33 via WEB
:D nulla accade per caso ;)) buonanotte!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 19:36 via WEB
In buona sostanza si parla di TIMIDEZZA quando questa non ti ostacola nè nei tuoi rapporti affettivi, nè, più in generale, nella tua vita di relazione al lavoro, con gli amici, ecc...
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 09/12/15 alle 20:20 via WEB
Se ho capito bene la "fobia sociale" è connotata da una forte e incontrollabile ansia, che finisce col prendere il sopravvento, portando la persona a dover modificare la propria vita, a rinunciare al piacere di relazionarsi all’altro. Il fobico sociale è oppresso dall’ansia anticipatoria dell’evento temuto. Ciò provoca un intenso vissuto d’ansia ancora prima che l’individuo si ritrovi nella situazione temuta. Timidezza e fobia sociale in un certo senso possono essere considerate come diverse gradazioni della medesima condizione.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 21:33 via WEB
Hai capito perfettamente!
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 09/12/15 alle 20:21 via WEB
TIMIDEZZA e FOBIA SOCIALE Si differenziano, dunque, sul piano della gravità delle manifestazioni cliniche e dell’interferenza sul funzionamento sociale. In sostanza possiamo definire la fobia sociale come una timidezza esagerata che si caratterizza per una paura ed ansietà persistenti nell’affrontare determinate situazioni sociali, nell’interazione con gli altri, o semplicemente nell’essere osservati in qualunque situazione. La fobia sociale è caratterizzata da un’estrema inibizione sociale e da un’esagerata timidezza. Difatti, qualsiasi situazione includa la probabilità di essere osservati o essere sottoposti al giudizio degli altri può essere molto temuta dal soggetto socialmente fobico e l’esposizione a tali situazioni genera un livello d’ansia che può assumere anche le caratteristiche di un attacco di panico.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 21:33 via WEB
Non potevi dire meglio! Bravissima:-)))
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
CARLO il 09/12/15 alle 20:33 via WEB
Quindi chi ha fobia sociale scappa quando arrivano ospiti in famiglia, evita di incontrare persone o di frequentare luoghi ad alta socializzazione come fiere, discoteche, folle, ecc.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 21:32 via WEB
Appunto... e non solo!
(Rispondi)
 
cas.li
cas.li il 09/12/15 alle 20:36 via WEB
Conosco tantissime persone che fanno come Fantozzi: si lasciano calpestare, si adeguano al pensiero di chi è "potente", si fanno trattare da zerbini, non difendono la propria opinione neppure quando è evidente che hanno ragione.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 21:32 via WEB
Fantozzi, in realtà, soffre della c.d. "gentilezza patologica" che è una forma di sottomissione.
(Rispondi)
 
boscia.mara
boscia.mara il 09/12/15 alle 20:57 via WEB
Un disturbo alquanto invasivo per la vita affettiva. Impossibile, da quanto descritto, stabilire delle relazioni equilibrate, sia di coppia che amicali.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 21:30 via WEB
Per la vita affettiva, sentimentale e relazionale. Inoltre la "fobia sociale" molto spesso si apparenta con disturbi di personalità o con altre patologie
(Rispondi)
 
boscia.mara
boscia.mara il 09/12/15 alle 21:01 via WEB
L'introversione invece è un modo di essere, secondo me: non avere la tendenza ad esporsi, anche per una questione di prudenza, di diffidenza, può essere addirittura auspicabile ;)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 21:29 via WEB
Sicuramente anche perchè, spesso, il c.d. "timido" è persona sensibile, che sa ascoltare gli altri, empatica, non impulsiva, riflessiva , moderata nell’espressione di sé e dei propri sentimenti, dotata di autocontrollo ... tanto da suscitare immediata simpatia
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 09/12/15 alle 21:09 via WEB
Le persone affette da questa patologia, e ne conosco tanti, tra cui amici intimi, comprendono che le loro paure sono esagerate e al limite irrazionali, ma nonostante ciò non riescono a controllarle e sperimentano una enorme apprensione nell'affrontare le situazioni sociali temute, e non di rado fanno di tutto per evitarle. Però, noto che durante le situazioni temute, in queste persone è spesso presente la sensazione che gli altri li stiano giudicando e pertanto, tali soggetti, non di rado temono di essere reputati troppo ansiosi, deboli o stupidi, e di fare brutta figura. A causa di questo tendono spesso ad isolarsi, riuscendo a giungere così ad adottare quella tattica di evitamento che è tipica di tutte le sindromi fobiche che danno luogo ad attacchi di panico. I sintomi sono molteplici come ben tu sai, che vanno dall'ansia alla sudorazione, e ad essere sincera, posso solo dirti che tali soggetti, dovendo, optano a stare in compagnia di più persone piuttosto che di una persona sola; una serena notte.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/12/15 alle 21:24 via WEB
In effetti succede:-) Però stanno insieme ad una persona sola quando quest'ultima è il "COMPAGNO ACCOMPAGNATORE" (cioè la persona, di solito il partner oppure un amico, un parente, ecc... con cui si sentono protetti dagli attacchi ansiosi)
(Rispondi)
 
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