MARCO PICCOLO

giusto. ma è anche vero che nella prima metà della nostra vita si accumula ... nella seconda si semplifica. la domanda (nonchè suggerimento per i giovani) è: quanto hai accumulato? e quanto tempo ci vorrà per semplificare?. detto questo, con il giusto ragionamento, si comprende il senso della vita. serena serata

Di solito, come è noto, si spende la prima metà della propria vita per rovinare la seconda metà

Grazie per visita e commento:-)

Grazia a te per il bel post :)

Risposta alla domanda fondamentale sulla vita: CHE SENSO HA?

Ho scritto in altro post: L'accettazione della vita lungi dall'essere un atteggia­mento passivo e rassegnato, è un atteggiamento dinamico che impegna la persona dando un senso al suo agire....

Ci sono 7, 38 miliardi di abitanti sulla terra ( stima 2015) e allora, secondo me, poiche la vita ha il senso che gli dai tu, e visto che ognuno di noi è unico, esisteranno 7, 38 miliardi "sensi della vita".

Non è proprio così...visto che tutti abbiamo un inizio, un percorso e una fine. La fine, l'ultimo respiro, è uguale per tutti.

Qui si parla di senso della vita ma specialmente del coraggio di vivere: "Ho imparato che il coraggio non è la mancanza di paura, ma la vittoria sulla paura.L'uomo coraggioso non è colui che non prova paura ma colui che riesce a controllarla."

Verissimo. Inoltre, il coraggio è essenziale per qualunque traguardo si voglia raggiungere nella vita. In ogni tipo di impresa è necessario avere coraggio per poter agire e, indipendentemente dall’ambito considerato, sono le persone coraggiose che raggiungono i propri obiettivi e realizzano i propri sogni. Nella sua ultima intervista Erich Fromm afferma: "L'uomo crede di volere la libertà. In realtà ne ha una grande paura. Perché? Perché la libertà lo obbliga a prendere delle decisioni e le decisioni comportano rischi. E poi quali sono i criteri su cui può basare le sue decisioni? L'uomo è abituato che gli si dica cosa deve pensare, anche se gli si dice che deve essere veramente convinto di ciò che pensa".

Bisogna considerare anche che ci sono troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite - come dice Bruno Ferrero-. Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio. Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente, ma il vero coraggio di vivere... di sapere chi sei e di diventare chi vuoi.

Voi suggerite (tu ed altri bloggers) e io rinnovo la mia memoria che ormai comincia a far brutti scherzi. Dopo aver letto il tuo breve ma intenso post, mi è sovvenuto alla mente un vecchio aforisma di antica memoria. "Loda i grandi campi ma coltivane uno piccolo". Eppure, Virgilio non che l'abbia trattato a fondo o a lungo. Resta che io ho sempre riservato al mio piccolo campo passione e amore, ricavandone l'occorrente. Mi è sempre bastato.

Sei sulla giusta strada nonno :)

Grazie, spero tu mi segua, non solo per scelta, ma per condizione naturale e vitale! Buona serata.

Carissimo CARLO tu hai saputo trovare una splendida realizzazione personale, familiare, professionale e sociale. E questo anche perchè, come ho scritto in altro post, non hai mai confuso il coraggio con l’atto eroico di un momento. Così, CARLO, hai dimostrato nei fatti che il coraggio è lo sforzo costante e discreto di fare, giorno dopo giorno, ciò che dobbiamo e che riteniamo giusto...

Un abbraccio, felice serata:-)))

più che un post è uno straordinario cinguettio di Twitter, un micro-post leggibile da chiunque e che dà un senso allo scrivere nei blog

Ti ho scritto in PVT

Grazie davvero. Ma come sei esagerata!!!

NO, è quello che penso!

...è la "lezione" per l'uomo d'oggi

... ti ricordi questo mio post? Nell'armonia della vita che ognuno può raggiungere percorrendo un sentiero forse a volte difficile, ma fatto di tappe che sono già nella sua interiorità, e che perciò gli appartengono, l'uomo realizza l'aspetto più grande dell'amo­re, quello che lo unisce a tutto quanto lo circonda.

Chi coglie le foglie e lascia perdere la frutta. Già questo fa riflettere moltissimo. In quanti ci dedichiamo a cosa senza importanza e lasciamo perdere quelle che darebbero un senso al nostro vivere e al nostro morire ( perchè è quando sei vicino alla morte che fai dei terribili bilanci e ti disperi)

"Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni", almeno così disse Paulo Coelho. Ed è proprio così, il rischio di essere noi stessi, con i nostri sogni, con la speranza insita nei sogni stessi; il coraggio di realizzare i nostri sogni, di coltivarli e di plasmarli allorchè ne abbiamo l'opportunità per non perdere niente di quello che la vita ci dona. Una splendida serata Giuliana.

propaganda nudista : )

Buon fine settimana , cara Giuliana :-)