Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« L'OCCIDENTE HA TRADITO ...QUANDO TI ARRIVA UNA MAI... »

BLOG, BLOGGER, COMMUNITY, INTELLIGENZA E CONDOTTE SOCIALI, PSICOLOGIA, SCIENZA, CULTURA, IL SÉ E L’ALTRO

Post n°8585 pubblicato il 09 Marzo 2016 da psicologiaforense

I nostri comportamenti sociali comprendono: i rapporti interpersonali, le  azioni e l'adattamento all'ambiente...


IL COMPORTAMENTO DAL PUNTO DI VISTA SOCIALE

I rapporti interpersonali possono rientrare in tre gruppi fondamentali:

1) ANDARE «VERSO» LA GENTE. In questo gruppo rientrano quanti avvertano un grande bisogno di compagnia e di contatto con gli altri; stabiliscono validi rapporti interpersonali e rispettano gli altri per essere rispettati a loro volta;

2) ANDARE «LONTANO» DALLA GENTE. Questo gruppo comprende gli individui che tendono ad isolarsi, evitano il contatto con gli altri o comunque non li cercano. In questo gruppo rientrano le persone timorose, che vorrebbero inserirsi in qualche gruppo, ma non osano; gli emarginati, che non riescono a rivestire alcun ruolo e gli asociali, che non rispettano le norme sociali e rifiutano ogni convenzione;

3) ANDARE «CONTRO» LA GENTE. Ne fanno parte le persone molto indipendenti, che hanno bisogno degli altri unicamente per appagare il loro bisogno di potere, ma in realtà non li accettano e non si fidano di nessuno.

 
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Ricevuto in data 10/03/16 @ 08:16
Era il 30 luglio del 2012 e io ero a Lignano ad ascoltare Emma Marrone. Audio del concerto qui: p... (continua)
 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Bloggherina il 09/03/16 alle 15:29 via WEB
Riduttivo, le tipologie sono più numerose come anche le ragioni della propria condotta.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:11 via WEB
La MIA classificazione è questa e in tre grandi "contenitori" lumeggia tutte le condotte sociali che qui rilevano.
(Rispondi)
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 09/03/16 alle 15:49 via WEB
1) Gli estroversi 2) Gli introversi 3) Gli psicopatici. Per me, esistono pochissimi validi rapporti interpersonali se ci si limita alla virtualità (zero se non si passa almeno al contatto telefonico), spesso è solo ipocrisia allo stato puro. Non esiste neanche un appagamento del potere nella virtualità, è solo una patetica rivalsa ai fallimenti della vita reale. ^___^ Ciao Giuliana
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Rospabrianzola il 09/03/16 alle 17:29 via WEB
Tu cercavi una donna, ci credo che davi il cellulare, più ipocrita di te si muore
(Rispondi)
 
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 09/03/16 alle 17:49 via WEB
Ho dato il cellulare almeno a 50 persone qui dentro, conosco fisicamente altrettante persone grazie al fatto che ci troviamo regolarmente fuori e ci sentiamo regolarmente. Di molti conosco figli e parenti. Cercavo una donna? Per cosa? Mi è capitata una donna per un rapporto serio. Scopavo anche prima, sia grazie ad un lavoro che mi permette di parlare con il pubblico, sia su internet dove scopa anche uno sfigato. Dove sarebbe questa ipocrisia genio anonimo?
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:12 via WEB
Questo no. Puoi commentare come vuoi, puoi criticare me ma non i miei ospiti!
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:12 via WEB
Mi riferivo a rospa...
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:17 via WEB
In altro post del 4 marzo 2016 scrivevo: IL BLOGGER ESTROVERSO L'estroversione del blogger è innanzi tutto sintonia, cioè disposizione dell'umore a vibrare in accordo con la community, ad esempio, nella gioia, nel dolore, nell'attesa ansiosa. Per i blogger estroversi la tonalità affettiva è tutto, la riflessione la cosa meno importante. Il blogger estroverso ha un suo "tempo psichico" cioè una velocità ideativa, in accordo con l'umore: nella tristezza l'ideazione è lenta nella gioia è rapida. L'espressione delle pulsioni è immediata, senza molte elaborazioni, in una "semplicità naturale".
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:17 via WEB
IL BLOGGER INTROVERSO L'introversione del blogger è scarsa oscillazione sintonica tra gioia e tristezza, ma forte mobilità tra sensibilità e freddezza. Il blogger introverso appare timido, formale, separato dagli altri da una sorta di cortina emotiva: ma in realtà cela una sensibilità accentuata ed un ripiegamento sul suo mondo interiore. Il blogger introverso esprime le sue pulsioni e i suoi sentimenti in maniera elaborata, frapponendo molteplici meccanismi di difesa. La sua collera è rara, fredda: si esprime dopo lunghi periodi di accumulazione e non si placa facilmente come nell'estroverso.
(Rispondi)
 
 
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 09/03/16 alle 18:43 via WEB
Posso anche concordare con la tua analisi generale sull'estroversione dei blogger. Non concordo del tutto sulla sintonia che implica anche il carattere dei blogger (e non solo)che si incontrano. Io di fatto più che un blogger sono un aggregatore, detta terra a terra preferisco la compagnia e cazzeggiare più che postare. Caratterialmente sono estroverso ma spesso vengo male interpretato, ho dei limiti nella scrittura e poco tatto e se mi capita uno o una un po permaloso è un disastro. ^___^
(Rispondi)
 
 
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 09/03/16 alle 18:18 via WEB
Tranquilla Giuliana, mi conosci e sai che la cosa mi diverte e non sbrocco mai. Ti ringrazio comunque. ^___^
(Rispondi)
 
mapi.900
mapi.900 il 09/03/16 alle 16:12 via WEB
La comunicazione tra soggetti della stessa specie svolge una funzione fondamentale per la sopravvivenza di un individuo e per l'organizzazione delle comunità (anche di quella virtuale). In tre situazioni gli animali mettono in atto comportamenti particolarmente complessi: la difesa del territorio, la competizione per una risorsa e il corteggiamento.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:20 via WEB
E' verissimo! In tre situazioni personee o animali mettono in atto comportamenti particolarmente complessi: 1. La difesa del territorio (nel nostro caso della posizione in classifica),2. La competizione per una "risorsa", 3. Il corteggiamento.
(Rispondi)
 
Rosydgl35
Rosydgl35 il 09/03/16 alle 16:15 via WEB
Occhio alle relazioni virtuali
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:21 via WEB
La prudenza in web come nella realtà non è mai troppa
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 09/03/16 alle 16:22 via WEB
ANDARE CONTRO LA GENTE spesso diventa cyberbullismo!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:22 via WEB
Purtroppo. Nel mondo reale invece diventa "bullismo" e/o una di quelle condotte così frequenti che sono censurabili sotto tutti i profili
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 09/03/16 alle 16:24 via WEB
il cyberbullismo si divide in: 1) Flaming: messaggi online violenti e volgari (vedi "flame") mirati a suscitare battaglie verbali in un forum. 2) Molestie (harassment): spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno. 3) Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via e-mail, messaggistica istantanea, gruppi su social network, etc. 4) Sostituzione di persona ("impersonation"): farsi passare per un'altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili. 5) Inganno: (trickery); ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici. 6) Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione. 7) Cyber-persecuzione ("cyberstalking"): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Sindy il 09/03/16 alle 17:26 via WEB
Qui su Libero ci sono tutte: inganno, stalking,denigrazione, isolamento ma anche lo staff é responsabile del degrado perché permette tutto. A volte ci sguazza forse perché il pettegolezzo fa bene agli introiti ?
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:25 via WEB
Assolutamente no! I comportamenti incivili a cui ti riferisci danneggiano tutti: gestore ed utenti.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:23 via WEB
Hai elaborato un elenco ben strutturato ed esaustivo
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 09/03/16 alle 16:41 via WEB
Ciao Giuliana. i tuoi post sono sempre interessanti e fanno riflettere. Complimenti. Dino
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:26 via WEB
Grazie Dino sei sempre cortesissimo:-) Buona serata!
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 09/03/16 alle 17:58 via WEB
Molto interessante e stimolante questo post che in qualche maniera risponde alla mia domanda del post precedente,credo. Opto per il gruppo numero uno. Un caro saluto
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:27 via WEB
E tu perchè credi che io lo abbia scritto? Volevi la dedica? Un abbraccio affettuoso:-))) P.S. A che punto sei? Un lavoro imponente.....
(Rispondi)
 
 
 
zanna1999
zanna1999 il 10/03/16 alle 04:29 via WEB
:-)))))) Lavoro che sembra non terminare mai...sono al limite del eusarimento ma tengo duro Serena notte
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 09/03/16 alle 18:00 via WEB
Ciao Giuliana, i miei rapporti tendono ad andare verso la gente. Premesso ciò, le esperienze vissute, positive o negative che siano state, non devono rappresentare un freno al vivere con impegno e dedizione le relazioni interpersonali; da un lato c'è il rischio di idealizzare la propria esperienza positiva cristallizzandola nell'immaginario e rimuovendo la realtà che si discosta da essa, dall'altro c'è il rischio di lasciarsi scoraggiare dalle esperienze fallimentari comunitarie chiudendosi in una sorta di pigrizia e di inerzia passiva senza prendere iniziative di armonizzazione. Secondo il mio modesto prere c'è bisogno di un dinamismo nuovo, per determinare impulsi verso l'unità, la condivisione, questo, non solo per rispondere genericamente ad un impegno, ma piuttosto perché ne viene la realizzazione di quella dimensione relazionale che ogni uomo porta racchiusa in sé. Non adagiamoci nel nostro limite di esseri incompleti, ma cerchiamo di aiutarci per vivere la nostra vita come persone capaci di completarsi camminando con gli altri. Un abbraccio e buona serata cara.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:29 via WEB
Ciao Carissima. Sottoscrivo le tue argomentazioni. Felice serata:-)))
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 09/03/16 alle 18:34 via WEB
Ormai le catalogazioni e le classificazioni cominciano ad andarmi strette. Io sono aperto a tutti, se uno mi da una mano, me la prendo perché non vedo l'ora di piacergli. Se in un teatro, facessi un numero, una recitazione e alla fine su mille persone, 999 applaudissero e una sola mi fischiasse, io mi ritirerei!!! O accontento tutti o non voglio che qualcuno mi fischi disapprovandomi. Lo so, sono strano, introverso ed estroverso alla stesso tempo, ma ho le mie fisime, le mie esigenze, io voglio essere accettato altrimenti sparisco. Brutto carattere? Mah... eppure nella mia vita ne ho ricevuti di vaffa e io subito li prendo, li incarto e li porto a casa. Sparendo dalla vista di chi mi ha mandato!
(Rispondi)
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 09/03/16 alle 18:52 via WEB
Guarda Carlo che io non ho nessun problema a scriverlo. Quando c'era tanta gente qui dentro superficialmente non so per quale strano motivo avevo stabilito che non mi stavi molto simpatico. Poco male, ognuno si faceva i cazzi propri. E' grazie allo svuotamento di Libero che non avendo una mazza da fare ho cominciato a leggerti e la valutazione della tua persona (valori, il non farsi invischiare in risse ecc. ecc.) è radicalmente cambiata e ho cominciato a venire sul blog.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:45 via WEB
EHEHEHEHEHEH questo Le persone che sentono di appartenere ad un gruppo si permettono spesso piccole violazioni delle norme, mentre il membro che si sente poco accettato assume un comportamento inappuntabile, per timore di essere estromesso. Pertanto l'accettazione delle norme sociali è tanto più fedele quanto maggiore è l'insicurezza del singolo. TU NON SEI AFFATTO INSICURO!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:49 via WEB
L'ADATTAMENTO, come tu CARLO mi insegni, è il processo mediante il quale un individuo stabilisce una condizione di equilibrio nel suo ambiente di vita. Questo processo ha come obiettivo il miglioramento di determinate qualità dell'individuo e il conseguimento di importanti obiettivi. L'uomo in parte si adatta all'ambiente ed in parte adatta l'ambiente a sé, in quanto ogni forma di adattamento sviluppa alcune facoltà ma porta all'atrofia di altre.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 18:50 via WEB
L'adattamento richiede sempre l'apprendimento di regole sociali, l'assimilazione, ossia il modellamento dei propri impulsi secondo le esigenze ambientali e la modificazione del comportamento. A volte, però, l'adattamento diventa condizionamento quando le nostre iniziative si identificano con le norme sociali, diventiamo automi. Colui che esegue delle attività senza rispettare le norme sociali, ma viene ugualmente accettato dal gruppo, attua un'integrazione. Quando una persona non riesce a trovare una collocazione nell'ambiente, si ha un disadattamento. Chi si comporta in modo divergente dalle norme e non viene accettato dal gruppo, sviluppa forme di devianza. All'estremo opposto si colloca colui che teme fortemente di mancare alle norme (SUPER-ADATTAMENTO).
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 09/03/16 alle 19:24 via WEB
Non so realmente a quale gruppo appartengo. In tal caso, qualunque soluzione scelga, appartengo sempre ad un gruppo. Sembra un controsenso, ma anche se scelgo il due e il tre, appartengo a un gruppo. Mah! Ciao Giulians.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 19:56 via WEB
più che gruppi sono dei "contenitori" nei quali tu sei compresa come tutti noi. Poi, se vuoi, ci sono altri gruppi: uomini, donne........
(Rispondi)
 
 
lascrivana
lascrivana il 10/03/16 alle 07:50 via WEB
A meno che non sia un eremita, l'uomo, sostanzialmente, vive sempre in gruppo. Anche quando apparentemente isolato e taciturno. Fare gruppo, significa associare anche le diverse personalità dell'individuo. Nonostante, l'asociale sembri assente, se portato all'interno di un gruppo di lavoro, scolastico e via discorrendo: fa parte del gruppo. Ci sono ambiti sociali, che indipendemente dalla nostra volontà, si è costretti a farne parte. Parliamo anche del portale di libero; le persone che scelgono di soggiornarvi aprendo un blog, o solo un profilo: hanno i loro scopi. Molti di questi utilizzano questo luogo per scaricare e proprie frustrazioni; altri per accalappiare; altri per pubblicizzare, altri ancora solo per il piacere di scrivere e confrontarsi. In ogni caso, nonostante i differenti obiettivi, hanno scelto il gruppo. Ecco perché ho risposto in quel modo al commento precedente. Si è veramente isolati, solo quando si vive sulle montagne da eremiti; buttando via ogni forma di civiltà elettronica che mette il mondo nelle mani. Buongiorno Giuliana.
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 09/03/16 alle 20:58 via WEB
tendenzialmente penso di stare nel 1° gruppo, a volte mi piace anche stare sola, sicuramente non mi piace andare contro... buona serata ;)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 21:15 via WEB
Carissima Marina, tu come creativa, architetto, persona versatile ed intelligente, empatica... non potevi che far parte del primo gruppo.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/16 alle 21:16 via WEB
Come sai, LE CONDOTTE SOCIALI sono determinate da un intreccio complesso di cause: A) MOTIVAZIONI SOCIALI (dominanza, potere, altruismo, aggressività), D) RUOLI SOCIALI (insieme dei diritti e dei doveri di ogni individuo in relazione alle posizioni che occupa nei vari gruppi: famiglia, lavoro e tempo libero); C) MODELLI DI RIFERIMENTO (insieme delle azioni, credenze e valori che si presentano con regolarità all'interno di ciascun gruppo).
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ospite il 10/03/16 alle 11:38 via WEB
E rifiutare? Dico: rifiutare il sistema? Interagisci, lavori, dialoghi, non cerchi nulla, non vuoi potere anzi, te ne freghi completamente, ma hai un distacco intellettuale con tutto ciò...Sai che forse è una farsa grottesca, qua, come fuori..
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/03/16 alle 13:33 via WEB
Buongiorno...Io penso che la logica e l'etica sono due elementi che stabilizzano il nostro comportamento in una community. Anche se nel virtuale una citazione di Nietzsche ha una grande conferma:"L'uomo è un animale non ancora stabilizzato".Appartengo al gruppo n....a te la conferma..
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 10/03/16 alle 13:35 via WEB
Ti auguro un buon pomeriggio.Patty
(Rispondi)
 
Kheetam_Worth
Kheetam_Worth il 10/03/16 alle 14:36 via WEB
Mi pare molto riduttiva come classificazione.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Ugo il 10/03/16 alle 15:13 via WEB
Hai una fantastica capacità di sintesi:-)
(Rispondi)
 
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