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« TU DI CHE INNAMORAMENTO ...I CANI RANDAGI VANNO IN ... »

TU DI CHE COPPIA SEI? , ETERNI ADOLESCENTI, SOCI, INNAMORATI DELLO STATUS, LUI TIRANNO, LEI DIPENDENTE, MAMMA E FIGLIO...

Post n°8615 pubblicato il 04 Aprile 2016 da psicologiaforense

È VERO AMORE?


Il  rapporto di coppia che stiamo vivendo è strutturato su un incastro di questo tipo?

Gli eterni adolescenti
Dialogano con nomignoli e vocine, e discutono in modo infantile per non ferirsi.
Problema: immaturità.

I soci
Hanno un'attività  insieme: non c'è passione ma la forte necessità di andare d'accordo.
Problema: convenienza.

Gli innamorati dello status

Non hanno sposato il partner ma il matrimonio. E non litigano per difenderlo. 
Problema: identificazione.

Lui tiranno, lei dipendente
Qui si incastrano il narcisismo di lui e I'insicurezza di lei.
Problema: sottomissione-prevaricazione.

Lei maschile, lui passivo

lncastro fra la rigidità impositiva di lei e la scarsa capacità affermativa di lui. 
Problema: inversione dei ruoli.

La mamma e il figlio

ldillio privo di eros fra la paura di entrambi di viversi come uomo e donna.

Problema: dipendenza irrisolta.

Il papà e la figlia
ldillio con eros controllato, fra i bisogni narcisistici adolescenziali di entrambi. 
Problema: dipendenza irrisolta.

Gli estranei

Lavorano tutto il giorno lontani, frequentano ambiti diversi. Si incontrano a tarda sera. Problema: indifferenza.

Relazioni imperniate su tali schemi appaiono stabili e l'incastro nevrotico in superficie funziona: basta non andare in profondità. Ma è qui  che il dubbio se sia vero amore è più che mai legittimo: se infatti la coppia è nata così, non si può sapere se sotto c'è quel sentimento. Ecco perché questa domanda fa paura: i partner sentono - anche se non se lo spiegano - che il rapporto è fondato su qualcosa "che non è amore".

 
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Commenti al Post:
Marion20
Marion20 il 04/04/16 alle 23:07 via WEB
A volte penso che l'amore è un sentimento difficile da decifrare. Nell'amore più completo a volte ci possono essere aspetti che fanno propendere per l'una o l'altra di queste categorie, anche se poi la forza del legame che ci unisce finisce per creare qualcosa di più profondo e diverso. Ci amiamo con le nostre forze e le nostre debolezze, e spesso i fatti e i problemi irrisolti dell'infanzia invadono pesantemente il discorso dell'amore che facciamo da adulti. Se per esempio abbiamo avuto genitori invadenti, è molto facile che siamo vissuti in un limbo, in cui sostanzialmente ci era impossibile prendere decisioni perché qualcun altro si prendeva la briga di farlo per noi (incapaci); se invece viviamo i sentimenti in modo conflittuale, quasi che essi siano per noi qualcosa di "pericoloso" proprio perché sfuggono alla ragione, allora investiremo tantissimo sul lavoro e sulla vita pubblica, e porremo in secondo piano la vita affettiva vera e propria. Perciò quando creiamo una relazione portiamo, molto più spesso di quanto non si pensi, segnali contraddittori e confusi nel rapporto che viviamo. Ma si riesce ugualmente a creare un rapporto duraturo, confrontandosi, e soprattutto pensando che al di là degli anni, dei problemi e di tutto quanto può offuscarla c'è sempre una scintilla dentro di noi, unica, originale, libera e volitiva che lo fa crescere. Marion
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/04/16 alle 23:32 via WEB
Grazie per questo commento-testimonianza che ho letto con vera soddisfazione e che condivido in ogni sua parte:-)))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/04/16 alle 23:37 via WEB
... ogni Amore di coppia utilizza i linguaggi più diversi per esprimersi, codici che si creano nel tempo e diventano unici, caratteristici di quelle due persone. Ci sono però gesti e azioni che parlano un linguaggio universale e che fanno sempre sentire amato chi li vive o li riceve. Ciò non significa che bisogna per forza metterli in atto di continuo -soprattutto se non vengono spontanei- ma certo la loro presenza è un buon termometro del tipo di amore che stiamo vivendo.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 04/04/16 alle 23:50 via WEB
E' difficile rispondere, perché una cosa è il qui ed ora ed una cosa il passato. Certo un po' di prevaricazione del secondo tipo c'è sempre stata, anche se ora si è accentuata; ora talvolta c'è l'indifferenza, però ci sono anche interessi comuni. Poi c'è anche la società (sicuramente non in nome collettivo, una srl?). Detto così sembra una rovina, ma c'è anche solidarietà genuina, anche amicizia, a volte, ma certo la passione se n'è andata da tempo e il nostro modo di vedere la vita egli altri è molto diversa... Sarà la nevrosi, come dici tu, o quel quid che non si sa cosa sia che manda avanti la situazione... Buona serata, Giuliana, e per me buonanotte!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/04/16 alle 13:40 via WEB
In questi casi bisogna ritrovare i propri elementi e quelli sacri della natura: la terra, l'aria, l'acqua (aqua mater, intendo) e il fuoco. E se nell'acqua confidi come strumento di purificazione profonda, nella terra trovi l'humus energetico che ti aiuta a "ricaricare le pile". P.S. Questa risposta la puoi capire solo tu.
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 05/04/16 alle 08:07 via WEB
Penso anch'io, anche in base alla mia esperienza, che nella vita di una coppia questi aspetti ci siano un po'tutti, a seconda delle situazioni, del carattere e dello stato d'animo di ciascuno, i problemi semmai vengono quando uno solo di questi atteggiamenti si cristallizza e diventa, questo sì , patologico. ... buona giornata Giuliana :)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/04/16 alle 13:16 via WEB
Assolutamente no! L'esperienza con il Samurai esalta al massimo il contatto con gli elementi primordiali che sono in grado di assicurarti un benessere psicofisico incredibile. Benessere che ti ricorda, inconsciamente, il tepore amniotico di quel nido in cui tutto era ovattato, caldo, rassicurante. Ogni volta per te è come ritornare all'unità originaria da cui tutti deriviamo.
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geishaxcaso
geishaxcaso il 05/04/16 alle 15:29 via WEB
vero, credo succeda anche a lui, sicuramente è un legame che non sappiamo ben spiegare a parole... ;)
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Rebellen
Rebellen il 05/04/16 alle 08:40 via WEB
Un amore e una vita si vive a due, senza prepotenze e senza lotte, quando ci sono conflitti in una coppia, tutto finisce prima o poi.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/04/16 alle 13:26 via WEB
Lo so, a volte serve la terapia di coppia o la mediazione familiare. In alcune occasione, però, il partner esperisce ogni possibile via, salta bendato su una fune e su una gamba sola, oppure si genuflette piangendo, ma la persona non accetta. Il concetto spesso è: "Non hai fatto questo e ora devi pagare". E' una specie di legge del taglione con risarcimento, per la quale ci si nega, si tiene il muso o, più spesso, ci si allontana...
(Rispondi)
 
 
 
Rebellen
Rebellen il 05/04/16 alle 15:46 via WEB
Giusta la tua suggestione, io aggiungo che quando ci sono conflitti, oppure incomprensioni, la colpa non e mai al 100/100 a senso unico, spesso le responsabilità sono entrambi......Ma anche spesso non si ha l'onestà di assumere i propri errori. Ed é per questo che il conflitto si accentua invece di attenuarsi..... Buon pomeriggio.
(Rispondi)
 
Hamsho
Hamsho il 05/04/16 alle 11:09 via WEB
Veramente il mio rapporto di coppia è strutturato sul tipo: BASTA CHE NON MI ROMPI I C@GLI@NI e non avverto nessun problema. :-)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/04/16 alle 13:02 via WEB
E' un bisogno che emerge forte non solo nei mesi in cui le ombre si allungano e le ore si riducono...
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dinobarili
dinobarili il 05/04/16 alle 12:43 via WEB
Ciao. Bellissimo post. Molto istruttivo. Però oggi molti giovani maschi hanno paura delle donne e non si fanno la famiglia. Non sanno cosa fare. Dino
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/04/16 alle 13:08 via WEB
Grazie DINO:-))) E' vero quello che dici ma nella maggioranza delle persone emerge un desiderio profondo di calore, di abbandono, di affidamento a una forza benefica e rigenerante, in un momento in cui la "madre di tutte le crisi" acuisce il timore ancestrale del futuro e dell'incertezza. Il desiderio di Famiglia, insomma.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/04/16 alle 12:45 via WEB
Scommetterei che hai una banca dati su tutti noi tuoi amici. Tutti i dettagli che forniamo contribuirebbero a riempire hard disk con memoria di migliaia di megagiga. AhAhAhAhAhAhAH!!!! Ma del resto se non ci spii tu, lo fanno altri, quindi, non avendo nulla da nascondere, sappi che noi siamo nella seconda che hai detto e non è casuale che si sia soci.....49% v/s 51%.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/04/16 alle 13:00 via WEB
Ma non è così. Con te non c'è gioco, non c'è partita... TU ti sei abbandonato a un abbraccio primordiale. Hai scoperto il piacere della connessione ancestrale che ti lega agli elementi fondanti dell'Universo. Ti sei immerso in un mondo che ti ha allineato col tuo IO più profondo. E' stata (e continua ad essere) la magia della fantastica esperienza con il tuo 51%.
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