Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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AMARCORD , A LETTO DOPO CAROSELLO, DALLA CRAVATTA AI JEANS, DURI E PURI O BELLI E DANNATI, MIRACOLO ECONOMICO, COME ERAVAMO

Post n°8629 pubblicato il 18 Aprile 2016 da psicologiaforense

Le parole d'ordine: "VIETATO VIETARE", "GIÙ LE MANI DAL VIETNAM", "L'IMMAGINAZIONE AL POTERE", "FATE L'AMORE NON FATE LA GUERRA", "TUTTO E SUBITO"....

 

IL '68 DIVENNE LO SPARTIACQUE TRA IL “PRIMA” E IL “DOPO” 


I “giovani” non esistevano, se non come adulti incompiuti. Non  avevano una moda per loro, né canzoni, consumi, luoghi di ritrovo (come li intendiamo oggi), gerghi.....  Si poteva  ammazzare la propria moglie, se la si sorprendeva con un altro uomo. E se si voleva sposare una ragazza, ma lei non voleva,  rapirla e violentarla era sicuramente una scorciatoia molto efficace. Era  vietato fare l’amore prima del matrimonio e usare la pillola contraccettiva. Severamente obbligatorio  nelle scuole superiori   portare la cravatta (per i ragazzi)  e il grembiule  (per le ragazze). I capelli dovevano essere corti ed ordinati. Film come “La dolce vita” di Fellini erano vietati e scandalosi.

Tutto questo per sottolineare che per capire che cosa è stato il ’68 bisogna prima di tutto  sapere cosa c’era prima. L’Italia della fine degli anni ’50 era una società contadina, autoritaria e repressiva senza automobili, telefono, televisione…. In pochissimi anni  il boom economico e tecnologico travolse  abitudini, cultura, certezze, il modo di vivere di milioni di persone. I ragazzi che fecero il ’68 avevano genitori che erano stati giovani in un mondo che non esisteva più, dove il sesso si scopriva nei bordelli (chiusi con la legge Merlin nel 1958), era inconcepibile viaggiare per diletto, e l’autorità paterna era indiscutibile. Ovvio che tra queste due generazioni, ci fosse una totale incomunicabilità. Per questo il ’68  fu soprattutto uno scontro generazionale e una rivoluzione culturale.


 
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Commenti al Post:
dinobarili
dinobarili il 18/04/16 alle 14:53 via WEB
Ciao. Giuliana. Io sono del pre-sessantotto. Sono contento di aver vissuto una bellissima avventura. Però, ragiono ancora come allora. Vivo un giorno per volta, intensamente, con passione. Oggi mi diverto con il blog. Posso comunicare con te e condividere le tue idee. Dino
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 15:12 via WEB
Ciao DINO. Quindi ricordi quando la musica divenne "portatile" con il mangiadischi. Fino ad allora chi voleva ascoltare un po' di musica doveva raccogliersi intorno ai juke-box (nel 1965 in Italia ce n'erano 20mila)
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/16 alle 15:19 via WEB
Allora c'era di tutto, dalla fisarmonica all'organino. E si cantava. Cantavano tutti. Oggi, non canta più nessuno. Dino
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 15:13 via WEB
... o portarsi dietro ingombranti "fonovaligie" eredi dei grammofoni
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/16 alle 15:20 via WEB
Le gente non aveva niente o quasi. Aveva la sua voce, la sua fantasia e tutti erano contenti di niente. Dino
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 15:15 via WEB
...il mangianastri era un'altra cosa: funzionava anche a batteria, era leggero e si portava persino a tracolla, ultrapiatto e coloratissimo. Peccato che "triturasse" i dischi rendendoli orribilmente gracchianti.
(Rispondi)
 
 
dinobarili
dinobarili il 18/04/16 alle 15:23 via WEB
Ciao. La tecnologia ha fatto passi da gigante. Un giorno useremo solo un dito per schiacciare qualcosa. No. Serve nuova fantasia, nuova voglia di vivere, di creare un mondo nuovo, per noi, come il blog. Dino
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 18/04/16 alle 15:33 via WEB
I POOH nel 1965 erano uno dei 5mila gruppi Beat italiani. La maggior parte si scioglieva nel giro di qualche mese.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 16:00 via WEB
C'erano 2 mondi a confronto: quello dei melodici (Claudio Villa) contro gli "impegnati" (Francesco Guccini). Nel 1967 Claudio Villa si definì: "il cantante che aveva sconfitto i capelloni".
(Rispondi)
 
ester.mi00
ester.mi00 il 18/04/16 alle 15:36 via WEB
La dittatura maoista (1966-1976) imponeva il "libretto rosso" nuovo vangelo della contestazioni studentesca
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 16:06 via WEB
Sì, MAO (rivoluzione culturale) ma non solo.... C'era Fidel Castro con la rivoluzione cubana (1959), a Berlino si costruiva il muro (13/08/1961), J. F. Kennedy viene ucciso a Dallas (1963), Ernesto "Che" Guevara viene ucciso in Bolivia (1967), ecc...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
IL GRILLO PARLANTE il 18/04/16 alle 15:38 via WEB
Mentre le guerre e le dittature si abbattevano sui popoli causando milioni di morti, la protesta dei giovani divenne globale (studenti+operai)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 16:09 via WEB
E' vero, infatti la parola simbolo del sessantotto è "CONTESTAZIONE" : dai tazebao al "libretto rosso"...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 16:12 via WEB
I giovani beat furono chiamati beautiful loosers (sconfitti meravigliosi) per i loro nobili ideali, che però non si realizzarono
(Rispondi)
 
alzanussi
alzanussi il 18/04/16 alle 15:43 via WEB
Nella moda la rivoluzione del 68 portò incredibili cambiamnenti fino ad arrivare alla scandalosa minigonna, creata dalle forze del male, simbolo delle opere del demonio, offesa al comune senso del pudore
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 16:17 via WEB
A Torino (1968) una giovane fu denunciata alla magistratura perchè portava la minigonna. Ma le ragazze erano disposte a tutto, pur di indossarla le portavano nella borsetta e poi si cambiavano nei bagni. E alla fine la minigonna vinse
(Rispondi)
 
karin20
karin20 il 18/04/16 alle 15:49 via WEB
Non solo la minigonna... e gli zatteroni? Poi c'era il look del contestatore, e gli occhialini piccoli e rotondi come quelli di Gandhi per i "fighi" cerebrali ed intellettuali di sinistra.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 16:19 via WEB
Sì, minigonne nei locali, maglioni a scuola, eskimo e tute da operai nelle piazze. Era la c.d. "CONTROMODA"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 16:22 via WEB
.....quando scoppiarono le proteste del '68 il solco fra la moda ufficiale e quella giovanile divenne una voragine
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 16:25 via WEB
Mentre con l'intento di abolire i simboli di una società fondata sul predominio del maschio molte ragazze organizzarono, in varie piazze italiane, roghi di reggiseni ...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ONORE il 18/04/16 alle 16:57 via WEB
nel '68 c'è stata la liberazione sessuale, successivamente è stato legalizzato l' aborto, introdotto il divorzio, aboliti i manicomi, ecc... Però resisteva il vergognoso DELITTO D'ONORE volto a salvaguardare l'onore, o, comunque, la reputazione del marito e della famiglia. L'onore (sic!sic!sic!) in questo senso era un valore socialmente rilevante e tutelato
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 17:05 via WEB
Come dire? LIBERI DI AMARE. Dal sesso negato a quello sbandierato, per merito delle donne, della pillola e dei rotocalchi rosa. Il nudo era rock. C'era il festival dell'isola di WIGHT (1970) con J. Baez, il gruppo dei Doors, Jimi Hendrix, ecc..
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 17:11 via WEB
Hai detto bene il delitto d'onore è stato riconosciuto molto dopo il '68. Il referendum sul divorzio è del 1974, il nuovo Diritto di Famiglia del 1975, poi c'è stato il referendum sull'aborto, le norme sul delitto d'onore sono state abrogate con la legge n. 442 del 5 settembre 1981.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 18/04/16 alle 17:38 via WEB
Furono gli anni sessanta a preparare il 68. Io ero una bimba, vivevo anni di profondi cambiamenti. Il più importante fu il boom economico, figlio dell'espansione edilizia e della diffusione del pagamento dilazionato, la cambiale, che consentì la vendita sterminata di merci, case, automobili e elettrodomestici. Una continua spinta libertaria travolse la società, dagli studi di Piaget sulla Psicologia Infantile si passò alle geniali denunce del prete di Barbiana, don Milani; Mary non ricordo il cognome inventò la minigonna, i giovani scoprirono la libertà sessuale, si fecero crescere i capelli, impazzirono per il rock, cominciarono ad amare la trasgressione. Ai Beatles venne dato l'ostracismo televisivo mentre in Italia e in tutto il mondo migliaia di giovani formarono bands e gruppi musicali, inventarono un loro linguaggio rinunciando a imitare quello degli adulti. Nella rivoluzione giovanile e studentesca confluirono in modo importante fermenti di rivolta musicale, che culminarono nel raduno di Woodstock (film che ho visto a Campo dei Fiori, Cinema Farnese Persol a Roma) ai tempi che furono, bellissimo, ancora oggi lo ricordo per non parlare di Patti Smith in concerto a Bologna, Piazza Maggiore, non ricordo l'anno, forse il '79..Buon pomeriggio Giuliana.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 17:54 via WEB
Buon pomeriggio carissima:-)) All'inizio degli anni '60 MINA dava alla luce Massimiliano frutto di una relazione extraconiugale con Corrado Pani, Maria Callas viveva la sua tormentata storia d'amore con Aristotele Onassis; Caterin SpaaK "dava scandalo" arrivando al matrimonio con il pancione; negli USA Liz Taylor sposava R. Burton, suo quinto marito, ecc... Intanto nel 1966 Caterina Caselli arrivava seconda a Sanremo con "NESSUNO MI PUO' GIUDICARE" in cui si affedrmava che le donne possono scegliersi il fidanzato anche, magari, dopo averne provato un altro (se sono tornata a te/ti basta sapere che/ ho visto la differenza tra lui e te/ ed ho scelto te)....
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 18/04/16 alle 18:02 via WEB
Ancora una pagina di storia ben evidenziata nei suoi aspetti sociali e nel contesto della gioventù. Noi abbiamo mancato l'appuntamento con il '68, io e i miei pards, non lo abbiamo vissuto perché eravamo "leggermente" più anzianotti dei ragazzi che allora fecero di quell'anno lo spartiacque. Noi avevamo già impegni, eravamo già al lavoro o proprio sul fil di lana per la fine degli studi. Pensavamo già a ben altro, ad un divertimento che abbiamo sempre seguito e dei movimenti giovanili non c'importava. Gli Hippyes erano troppo distanti da noi, della guerra altrove non ci importava e un sano e piacevole egoismo era il pilota degli anni sessanta verso i settanta. Come siamo soliti dire, per noi la nostra giovinezza è finita con l'avvento del 1970. In quell'anno erano tracciate già le strade dei quattro lazzaroni.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 21:01 via WEB
Sì, però ci sono stati personaggi che direttamente o indirettamente hanno agito sulla nostra società. Penso a Martin Luter King, Alexander Dubcek, Herbert Marcuse, Jim Morrison, Angela Davis, Mao Tse-tung, Jean-Paul Sartre, Ernesto "Che" Guevara, ecc...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 21:05 via WEB
Nel 1968, come certamente ricorderai, i giovani andavano ai concerti rock, manifestavano contro l'invasione della Cecoslovacchia e per la fine della guerra in Vietnam, leggevano Sartre e Marcuse, portavano sulle magliette e sugli eskimo piccole spille con i ritratti di Mao e di Che Guevara...
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 21:06 via WEB
Erano anche i tempi, carissimo Carlo, di Jane Fonda (Barbarella), di Brigitte Bardot, ecc...
(Rispondi)
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 18/04/16 alle 18:53 via WEB
Io ho vissuto gli anni successivi, quelli della fine di un'ideologia che era praticamente un'utopia. Il fallimento delle comuni, gli anni dove gli amici cadevano come le mosche per l'utilizzo di droghe pesanti o sintetiche. Gli anni della violenza, soprattutto in una città come Milano, la nascita dei certri sociali, delle manifestazioni violente, delle BR e del terrorismo. Non è stato un bel periodo nonostante ho dei bellissimi ricordi in quanto eravamo giovani, non è mai bello ricordare di aver visto morire amici con cui si aveva condiviso tanto.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 20:57 via WEB
Dai fiori alle molotov. Il punto di rottura fu la strage di Piazza Fontana a Milano. Da lì prese piede la lotta armata con i GAP (gruppi di azione partigiana) di Giangiacomo Feltrinelli e si sviluppò con le Brigate Rosse, Prima Linea, e altre formazioni terroristiche che per un decennio insanguinarono l'Italia e relegarono sullo sfondo pacifisti e giovani dei movimenti non violenti nati nel '68.
(Rispondi)
 
 
Rospo_Brianzolo
Rospo_Brianzolo il 19/04/16 alle 09:45 via WEB
Tutto iniziò da qui, dopo che molti musicisti stracciarono pubblicamente la chiamata per il Vietnam: https://www.youtube.com/watch?v=TRE9vMBBe10
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/04/16 alle 17:01 via WEB
Nel '68 i famosi manifesti pacifisti erano accompagnati da slogan del tipo: "LE RAGAZZE DICONO SI AI RAGAZZI CHE DICONO NO" (alla guerra)
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
CARMENCITA il 18/04/16 alle 21:16 via WEB
La pubblicità copiò dall'estero. Ma lo spettacolo più amato fu tutto "made in Italy"
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 21:29 via WEB
una pubblicità sempre più "audace" la Bp scelse come testimonial Cheryl Shrode, ragazza copertina di Playboy, avviluppata in abiti di latex rosso. Nel 1973 arrivò Oliviero Toscani che pubblicizzava i jeans Jesus "Chi mi ama mi segua", ma c'era già stata la minigonna vertiginosa di Charlize Theron ....
(Rispondi)
 
mapi.900
mapi.900 il 18/04/16 alle 21:20 via WEB
Il mitico CAROSELLO: Calimero, Ernesto Calindri con il Cynar, "chiamami Peroni sarò la tua birra", "No e poi no! Non scambio il bianco di Dash con un bianco normale, signor Ferrari!"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 21:24 via WEB
Furono tra i protagonisti di Carosello: Totò, Mina, Alberto Sordi, Dario Fo, Renzo Arbore, Peppino De filippo, Raffaella Carrà, Pa<olo Ferrari, ecc...
(Rispondi)
 
claude888
claude888 il 18/04/16 alle 22:03 via WEB
C'è stato anche il sessantotto della chiesa!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 22:47 via WEB
Sicuramente con i dirompenti effetti del "CONCILIO VATICANO II" : da una parte c'erano gli innovatori, dall'altra i tradizionalisti capitanati dal vescovo francese Marcel Lefebvre. Vinsero, faticosamente, i primi che volevano APRIRE LA CHIESA ALLA SOCIETA' iniziando con il dire addio al latino nella messa finalmente recitata in italiano....
(Rispondi)
 
marcella.988
marcella.988 il 18/04/16 alle 22:06 via WEB
Una grande inquietudine religiosa nata negli anni 40 e drammaticamente viva ancora oggi. Eppure si sperava che Papi Santi potessero cambiare le cose.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 22:51 via WEB
Sì, come ho scritto sopra, per far fronte a questa inquietudine si indisse il Concilio ecumenico Vaticano II a cui presero parte 1.041 vescovi europei, 956 americani, 379 africani, e 300 asiatici. Si svolse in quattro sessioni, dal 1962 al 1965, sotto i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI. L'importanza del Concilio Vaticano II, nella storia della Chiesa, è stata paragonata a quella del Concilio di Trento.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 22:57 via WEB
A Paolo VI fece seguito, sempre nell'ottica del rinnovamento Giovanni Paolo I – Albino Luciani (26 agosto 1978 – 28 settembre 1978)... quindi Giovanni Paolo II – Karol Józef Wojtyla (16 ottobre 1978 – 2 aprile 2005), e successivamente Benedetto XVI – Joseph Ratzinger (19 aprile 2005 – 28 febbraio 2013). Alle dimissioni di quest'ultimo fu eletto Jorge Mario Bergoglio, Papa FRANCESCO ( 266º papa della Chiesa cattolica).
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 18/04/16 alle 23:52 via WEB
Bella questa carrellata storica! Fantasticamente ho rivissuto quei tempi, che, al momento ho vissuto però più come spettatore che come partecipante. Nel '68 venne al culmine una mia fobia sociale ed entrai in analisi, facevo la terza liceo classico. Sono cominciato a rinascere quando facevo l'Università, ma anche allora ho mancato l'appuntamento del '75, pensavo a studiare, a farmi delle amicizie (che in parte durano ancora oggi). La nostra era una famiglia molto patriarcale cui rimanevo succube. Solo mio fratello, maggiore di qualche anno, entrava in conflitto con l'autorità paterna. Ma tutto quello che ricordi l'ho vissuto, anche se non vi ho preso parte...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 18/04/16 alle 23:57 via WEB
Ciao Renato, grazie! Io nel 1968 avevo sette anni. Però nel 1978 occupavo la scuola (più per fatto ludico che per ragionamento politico). Comunque ho visto "i giovani che entravano in scena".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/04/16 alle 00:04 via WEB
Operai e studenti uniti anche nel linguaggio con un gergo ibrido: "Assemblea", "picchettaggio", "regime", "egemonia borghese", "movimento", "classe", "giustizia proletaria", "nemici del popolo", ecc...
(Rispondi)
 
LA.QUARTA.LUNA
LA.QUARTA.LUNA il 19/04/16 alle 09:52 via WEB
Altri tempi, altre scuole di pensiero, ben altra forza rispetto ad oggi.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 19/04/16 alle 10:58 via WEB
Buona giornata Giuliana e buon lavoro (^_*)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/04/16 alle 14:00 via WEB
Grazie cara:-))
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 19/04/16 alle 11:33 via WEB
Buongiorno...In questo post mi hanno attratto le diverse valutazioni del prima e del dopo'68 , nelle varie esperienze personali. Non pensi che la formazione nell'esperienza è l'educazione che ci accompagna e rafforza un futuro superiore? Nelle motivazioni politiche,culturali del '68 si evidenziano gli aspetti della nostra realtà del dopo...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/04/16 alle 14:07 via WEB
Sì il '68 ha aperto la porta a cambiamenti socio-culturali del tutto inimmaginabili. Infatti se leggiamo le "previsioni" delineate dai futurologi del tempo (come il Prof. Roberto Vacca, ecc...) vediamo come fossero lontani dalla realtà
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 19/04/16 alle 11:33 via WEB
Buon lavoro Giuliana..Patty
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/04/16 alle 14:08 via WEB
Grazie Patty, buona serata a te e ai tuoi Cari:-)))
(Rispondi)
 
alzanussi
alzanussi il 19/04/16 alle 13:13 via WEB
Buona giornata, bel lavoro, avvincente! Bei tempi quelli non avevamo niente ma eravamo felici egualmente. Cosa significa avere 20 anni!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 19/04/16 alle 14:10 via WEB
Grazie:-)) Anche la giovinezza è una malattia ma chi non ha sofferto questo male sacro non ha vissuto. Giovanni Papini
(Rispondi)
 
marcella.988
marcella.988 il 19/04/16 alle 14:28 via WEB
Dopo tutte le esperienze pacifiste , non poteva mancare l'appuntamento più atteso da tutta la cultura alternativa d'America, il fondamentale concerto-fiume di Woodstock, a cui Joan Baez partecipa regolarmente nel 1969, senza dimenticare l'anno dopo il tributo ad uno dei suoi artisti di riferimento, il menestrello Woody Guthrie. In seguito, si segnala anche un piccolo episodio italiano quando, il 24 luglio del '70, la Baez suona all'Arena di Milano ottenendo vasti consensi del pubblico giovanile. Nel frattempo si era divisa da Dylan (il quale, fra l'altro si era anche allontanato dagli ideali di protesta che li avevano uniti fino ad allora), e aveva sposato David Harris.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 19/04/16 alle 14:49 via WEB
Ciao. Giuliana. Il tuo post fa pensare. Oggi, però, c'è il blog. Dino
(Rispondi)
 
red67ag
red67ag il 19/04/16 alle 18:29 via WEB
Anni di grandi conquiste sociali...dagli anni 80 in poi è stato tutto un regredire. Fino ai giorni nostri. Ciao
(Rispondi)
 
maresogno67
maresogno67 il 19/04/16 alle 22:14 via WEB
..........e oggi c'è molta confusione!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/04/16 alle 10:07 via WEB
Sì, una rivoluzione che ha portato ad una involuzione...
(Rispondi)
 
Afroditemagica
Afroditemagica il 20/04/16 alle 01:05 via WEB
Il 68 è stato veramente uno spartiacque che ha aperto nuove strade per iniziare un cambiamento verso un innovazione. Ero troppo piccola. Ma ritengo sia importante conoscere la nostra storia e le "rivoluzioni" fatte! Dolce notte Giuliana!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/04/16 alle 10:08 via WEB
Ho fatto solo una rapida sintesi... Buona fine settimana carissima:-)))
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 20/04/16 alle 22:35 via WEB
:) io nel '68 avevo si e no 4 anni, più avanti, crescendo, ho vissuto l'ostilità che i miei genitori, nati durante la guerra, nutrivano per tutte queste novità.... è stata una vera rivoluzione, ha portato tanta libertà in più, sono passati quasi 50 anni, ma credo che quei cambiamenti esplosi improvvisamente stiano ancora "sedimentando" sarà interessante parlarne tra altri 50 di anni, chissà. .. davvero un bel post, difficile raccogliere tante testimonianze e ricordi diversi in un solo post ;) buona serata!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/04/16 alle 10:06 via WEB
Ma va là, non potevi avere "si e no 4 anni", nel 68 non eri ancora nata. Avrai oggi, non so di preciso, ma al massimo 36 anni. Quindi sei venuta alla luce nel 1980 e potrai uscire dal lavoro a 75 anni. Se credi a quello che dice Boeri...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/04/16 alle 10:30 via WEB
Buona giornata Marina e grazie:-))
(Rispondi)
 
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